Origini delle Religioni

Ebraismo mitico

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CAT_IMG Posted on 18/9/2014, 21:28
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da Repubblica /archivio/repubblica/2002/03/10

E' un po' datato e serve solo per aprire una discussione

I rabbini riscrivono la Bibbia Abramo e Mosè forse non esistono

Abramo, il patriarca ebreo, probabilmente non è mai esistito. E neppure Mosè. L' intera storia dell' Esodo, come viene raccontata nella Bibbia, quasi sicuramente non avvenne. La stessa cosa vale per il crollo delle mura di Gerico. Anche Davide, invece di essere l' impavido re che trasformò Gerusalemme in una potente capitale, è molto più probabile che fosse un capo di provincia, la cui fama fu esagerata molti anni dopo per dare un nucleo di convergenza a una nazione agli albori della sua storia.


Queste sbalorditive affermazioni, risultato di scoperte effettuate dagli archeologi che hanno scavato in Israele e dintorni negli ultimi 25 anni, sono condivise anche dai rabbini non ortodossi. Ma finora non c' è era stato nessun tentativo di diffondere queste idee o di discuterne con i laici. Ora invece la "United Synagogue of Conservative Judaism", che rappresenta un milione e mezzo di ebrei tradizionalisti degli Stati Uniti, ha appena pubblicato una nuova Torah commentata, la prima per i tradizionalisti in oltre 60 anni. Intitolata "Etz Hayim" ("L' albero della Vita" in ebraico), il libro offre un' interpretazione dei testi sacri che tiene conto delle più recenti scoperte archeologiche, filologiche, e antropologiche, e degli studi sulle culture antiche.


Nelle intenzioni degli autori che hanno lavorato alla sua compilazione, il libro rappresenta uno dei più considerevoli sforzi mai effettuati per introdurre in ambito religioso il concetto di Bibbia prodotta dell' uomo invece che documento divino. Accanto al normale testo in ebraico, c' è in parallelo la traduzione in inglese (a cura dello scrittore Chaim Potok). Inoltre ci sono un' esegesi pagina per pagina, note esplicative sulle usanze ebraiche e, alla fine, 41 saggi di eminenti rabbini e studiosi su argomenti vari, che vanno dai manoscritti della Torah alle prescrizioni alimentari, dall' ecologia all' escatologia.


Questi saggi, letti durante le prediche nelle funzioni del Sabbath, senza alcun dubbio coglieranno di sorpresa molti fedeli. Per esempio, il saggio sulla "Mitologia nell' antico Medio Oriente" di Robert Wexler, rettore dell' University of Judaism di Los Angeles, riporta che sulla base dei moderni studi, sembra improbabile che la storia della Genesi si svolse realmente in Palestina. Più probabilmente, continua Wexler, ebbe luogo in Mesopotamia, l' influenza della quale è molto evidente nel racconto del Diluvio Universale. Quest' ultimo probabilmente non fu altro se non un' eccezionale piena dei periodici allagamenti creati dal Tigri e dall' Eufrate. E per quanto riguarda Noè, il racconto dovette ispirarsi all' epica di Gilgamesh in Mesopotamia.

Altrettanto stupefacente sarà per molti leggere il saggio "Archeologia Biblica", del professor Lee Levine presso la Hebrew University di Gerusalemme. «Nella storia egiziana non esiste riferimento alcuno a un soggiorno del popolo di Israele nel loro paese. Le scarne testimonianze sono del tutto trascurabili e indirette». Queste ultime, come per esempio la diffusione di nomi ebraici, «sono lungi dal rappresentare un' adeguata conferma del racconto biblico».


Altrettanto ambigua, scrive Levine, è la testimonianza della conquista e dell' insediamento di Caana, l' antico nome con il quale si designava l' area comprendente Israele. Gli scavi archeologici, che hanno provato senza ombra di dubbio che la città di Gerico non era circondata di mura ed era disabitata, «chiaramente sembrano contraddire la violenta e totale conquista raccontata nel Libro di Giosué. Ma quello che più conta è che siamo in assenza di prove archeologiche» che confermino le grandiosi descrizioni bibliche della città di Davide e di Salomone. Il concetto che il contenuto della Bibbia non sia vero e non vada preso in senso letterale «è più o meno chiaro e condiviso dalla maggior parte dei rabbini tradizionalisti», ha osservato David Wolpe, un rabbino del "Sinai Temple" di Los Angeles e uno dei collaboratori di "Etz Hayim". «Ma alcuni fedeli potrebbero non voler conoscere la realtà nuda e cruda che ne deriva», ha proseguito.


La scorsa Pasqua ebraica, durante una predica agli oltre duemila fedeli riuniti nella sua sinagoga, Wolpe disse molto esplicitamente che «quasi tutti gli archeologi moderni concordano sul fatto che il modo in cui la Bibbia descrive l' Esodo non è il modo in cui si verificò. Se davvero si verificò». Il rabbino fornì quella che egli definisce «la litania delle disillusioni» sulle discrepanze narrative e cronologiche, le contraddizioni, le improbabilità, e infine sull' assenza di testimonianze certe. Inoltre, aggiunse che «scavando nella penisola del Sinai gli archeologi non avevano trovato alcuna traccia delle tribù di Israele, nemmeno un coccio di vasellame».


Tra i fedeli la reazione al suo sermone andò dall' ammirazione per il suo coraggio, allo sgomento, alla vera e propria rabbia per la sua spudoratezza. Pubblicato su una rivista ebraica diffusa in tutto il mondo, il suo lungo discorso gli attirò una valanga di lettere che lo accusavano di minare i più fondamentali precetti dell' ebraismo. Ma ricevette anche molti messaggi a favore. «Un' infinità di rabbini mi ha telefonato, mandato email e mi ha scritto dicendomi: "Dio ti benedica per aver detto quello che tutti noi crediamo"», ha detto Wolpe.

Che attribuisce l' "esplosione" provocata dal suo sermone alla riluttanza dei rabbini a dire ciò che realmente pensano.

(Copyright New York Timesla Repubblica. Traduzione di Anna Bissanti)

MICHAEL MASSING


Edited by barionu - 22/9/2014, 12:23
 
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CAT_IMG Posted on 21/9/2014, 23:11
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L'argomento è di estremo interesse e nel contempo investe profili di particolare delicatezza, se si considera che non riguarda solo le fondamenta dell'Ebraismo, ma anche quelle del Cristianesimo e dell'Islam,che alla tradizione giudaica si richiamano ( basti pensare alla fondamentale importanza rivestita in tutte e tre le religioni monoteistiche da figure come Abramo e Mosè).

Non è un caso che in diverse circostanze esponenti autorevoli della Chiesa Cattolica abbiano espresso velate preoccupazioni per i risultati degli scavi archeologici effettuati da dopoguerra in terra D'Israele.Personalmente la vedo in questo modo: la ricerca scientifica sulle origini e sullo sviluppo della religione ebraica, come per tutte le altre religioni, è per me un tassello fondamentale nel progresso dell'umanità, ma non credo possa veramente influire sull'autentica fede di un vero credente, che, come spiega bene l'etimologia di origine latina del verbo credere, "si affida" a Dio ,secondo un processo che investe più il cuore che la mente.


La fede non è un atto razionale,e questo semplicemente perché non si può provare scientificamente l'esistenza di Dio, nè del resto la sua non esistenza. Certo, può sembrare assai difficile che un ebreo,un cristiano o un musulmano possano continuare a "credere" di fronte ad esempio alla eventuale mancanza di storicità di Mosè e della conseguente rivelazione del Sinai, ma io, a costo di sembrare bizzarro, sono convinto che la storicità non sia il perno della fede. Personalmente sono un deista legato essenzialmente ( ma non esclusivamente) alla tradizione filosofico-religiosa di personaggi come Thomas Paine,John Toland, e Voltaire , ed ho anche io alcuni articoli di fede, nel senso appunto di realtà in cui credo ma che non posso essere dimostrati scientificamente:


1)Esistenza ed immortalità dell'anima

2)Esistenza di un ente metafisico "causa prima" ed ordinatore dell'universo, quello che chiamo "Il Grande Architetto"

3) Esistenza di una sorta di religione/legge "naturale" , non direttamente rivelata dal Grande Architetto, ma iscritta nel cuore dell'uomo.


Non ho pertanto una fede nel concetto di rilevazione, il che non significa aver fede nel suo contrario, cioè nella non esistenza di una rivelazione; ma quando cerco di investigare su quella religione/legge "naturale" in cui credo ed il cui contenuto vado cercando, il mio cuore mi porta verso l'Ebraismo e la religione universale che esso contiene, il Noachismo; la "porta" che il mio cuore attraversa in questa ricerca è stato Gesù il Nazoreo, figlio genuino d'Israele, vero ebreo e vero cosmopolita nello stesso tempo.

Non credo né alla sua figliolanza divina,né alla sua risurrezione, ma questo per me non ha particolare importanza per il mio percorso alla ricerca,come detto, di quelle religione/legge naturale sopra indicata,perché, se Thomas Paine ebbe a dire "La mia mente è la mia chiesa", io affermo "La mia mente ed il mio cuore sono la mia chiesa"



Credo di essere stato contorto nel mio ragionamento,ma ho cercato di esprimere al meglio il mio pensiero.

Buona notte a tutti.


( Ottimo post Amos ! Ti ho dato un consiglio pratico sull' impaginazione ; così la lettura è più agevole . zio ot )

Edited by barionu - 22/9/2014, 10:36
 
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CAT_IMG Posted on 22/9/2014, 00:08
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CITAZIONE
non riguarda solo le fondamenta dell'Ebraismo, ma anche quelle del Cristianesimo e dell'Islam,che alla tradizione giudaica si richiamano (basti pensare alla fondamentale importanza rivestita in tutte e tre le religioni monoteistiche da figure come Abramo e Mosè)

Voglio far presente che questa preoccupazione è oramai infondata, visto che il miticismo sta facendo passi da gigante. Non mi sono mai occupato di Islamismo e Ebraismo, ma solo di Cristianesimo e non mi meraviglia assolutamente un risultato del genere.

CITAZIONE
non si può provare scientificamente l'esistenza di Dio, nè del resto la sua non esistenza

Posso consigliare di leggere questo documento sul mio gruppo? https://www.facebook.com/notes/il-cristian...614696155269604

CITAZIONE
non credo possa veramente influire sull'autentica fede di un vero credente

Di questo sono convinto anch'io perché il mondo è pieno di "folli apologeti" per dirla alla Haviland Tuf

Per il resto non entro in questioni di fede.
 
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CAT_IMG Posted on 3/12/2015, 10:45
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Nuova scoperta sulle origini ebraiche.



www.reuters.com/article/2015/12/03/...KetfjSQmukVJ.97

http://mfa.gov.il/MFA/IsraelExperience/His...2-Dec-2015.aspx

Il re israelita Hezekiah figlio di Ahaz re di Judah vissuto nel 700 a.C. usava simboli solari egizi.
 
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CAT_IMG Posted on 3/12/2015, 14:04
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www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

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Aram_nabat_arabe_syriaque


www.google.it/search?q=storia+dell...fabeto+aramaico

www.mednat.org/religione/alfabeto.htm



grazie pier , di eccezionale interesse !!!!!!

zio ot :rolleyes:

Edited by barionu - 3/12/2015, 14:55
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 4/12/2015, 16:49




chi ha tempo potrebbe tradurre questo pezzo di Renè Salm qui,?

http://www.mythicistpapers.com/2015/12/03/...f-history-pt-2/


Sono risultati strabilianti. Quasi quasi vorrei farne un post mediante il quale chiarire finalmente i miei rapporti con l'altro forum di apologeti (non cp, ma ce). Quello che noi chiamiamo giudaismo essendo stato inventato ad Alessandria nel III secolo AEC (Avanti Era Comune).

Pier Tulip ha ragione da vendere su questo punto.

Bisognerebbe dire a quelli di ce che sono un mucchio di folli apologeti giudaizzanti. Acqua in bocca, please. Altrimenti un certo chirurgo alla Rambo si diverte a darmi dell'''ominicchio'' ecc.
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 5/12/2015, 09:18




Teorie sorprendenti sono state recentemente postulate per quanto riguarda le origini della Bibbia ebraica. Possono sembrare molto inverosimili (vedi sotto), e l'ipotesi documentaria di vecchia data (DH) rimane saldamente opinione della maggioranza. Ma può avere bisogno di tweaking, se non di una revisione. Ricordiamo che la DH (corrente dalla fine del 19° secolo e conosciuta anche come la teoria di Graf-Wellhausen) postula quattro principali filoni di letteratura nel Pentateuco: jahvista, Elohista, Deuteronomista, e sacerdotale.

l'ipotesi documentaria
L' DH offre spiegazioni per le differenze di vocabolario, lo stile, e il punto di vist /contenuti tra i vari passaggi dell'AT. Essa va anche in profondità nello spiegare contraddizioni vere e proprie, come le due versioni incompatibili della creazione in Genesi 1 e 2, o le due persone che presumibilmente uccisero Golia (David in 1 Sam 17:51, Elhanan in 2 Sam 21.: 19).


Origini ellenistiche del Vecchio Testamento?
Tuttavia, la DH è di per sé un esempio di mammut di ragionamento circolare, come lo studioso Russell Gmirkin nota. Nel suo libro rivoluzionario intitolato Berossus and Genesis, Manetho and Exodus: Hellenistic Histories and the Date of the Pentateuch (New York: T & T Clark, 332 pages, 2006), Gmirkin osserva che l'DH si basa principalmente sull'evidenza interna della stessa Scrittura ebraica, ancorando la sua datazione alle possibilmente artificiose (o almeno non provate) storie che vi si trovano. Questo è un ragionamento circolare. Usando una combinazione di approcci induttivi e deduttivi, Gmirkin si concentra sistematicamente sulle prime e sulle ultime date possibili per la scrittura di testi importanti (terminus a quo e terminus ante quem). Si arriva a una conclusione sorprendente:

Il presente libro ha sostenuto che gli autori del Pentateuco sono stati studiosi ebrei competenti nella letteratura greca, dal momento che gli scritti di Beroso, Manetone e Clitarco di Alessandria hanno trovato presso la biblioteca di Alessandria ... La paternità del Pentateuco dagli studiosi della Settanta con accesso alla Biblioteca di Alessandria appare completamente corroborata. Il Pentateuco rappresenta, non il progressivo accumulo di materiale nel tempo, come nell'ipotesi documentaria, ma una sola composizione unificata scritta e codificata in un anno o due al massimo (p. 255, mia libera traduzione).



Russell E. Gmirkin
Per quanto riguarda gli studi dell'Antico Testamento, la tesi di Gmirkin è altrettanto rivoluzionaria per l'Antico Testamento (e l'ebraismo) come la proposizione miticista che Gesù di Nazareth non esisteva lo è per il Nuovo Testamento (e il cristianesimo). E' un peccato che il libro di Gmirkin è così costoso (170 $), infatti merita ampia esposizione. Come tanti sostenitori delle teorie più audaci oggi, Gmirkin è al di fuori dell'accademica. Non ha conseguito alcuna posizione di insegnamento e (come chi scrive) non ha evidentemente cercato un dottorato nel campo. Data la natura incendiaria del suo lavoro, tali circostanze sono comprensibili.


Per Gmirkin, il Pentateuco è il prodotto di un consorzio di studiosi ebrei riuniti ad Alessandria nella prima metà del III secolo aC, anzi, proprio negli anni 273-72 aC. Ricordiamo che il DH vedeva il Pentateuco come una compilazione graduale che si svolge nel corso dei cinque secoli tra c. 950 EC e 450 AEC. Ma la tesi di Gmirkin fa risalire la compilazione del Pentateuco da due a sette secoli dopo! (Per ulteriori informazioni, consultate Vridar.)


Gmirkin ha fatto il suo dovere. Il suo libro è fortemente note in fine pagina e interagisce con la ricerca sia veccha che nuova. Ho incontrato un sostegno indiretto per la sua tesi di laurea in quartieri-spesso inaspettati: il segno di una corretta tesi, a mio avviso. Ad esempio, Josef Milik-il luminare che ha giocato un ruolo così importante nel decifrare rotoli del Mar Morto-ha concluso nei libri di Enoch (Oxford, 1976, pag. 31) che i primi quattro capitoli della Genesi sono posteriori ai capitoli 6-19 del Libro di Enoch. Ora, Milik ha datato quei capitoli Enochiani a c. il 250 AEC (p. 28). Egli può qui essere stato un poò in ritardo (di circa una generazione), ma se Milik è ancora approssimativamente corretto, allora alcuni capitoli della Genesi potrebbero aver bisogno di essere datati molto tardi, più tardi anche di ogni letteratura Enochiana del III secolo AEC. In questo modo, l'opera di Milik offre una conferma indiretta della tesi sorprendente di Gmirkin.


Il sacerdote babilonese di Marduk / Bel, Berosso, è una figura centrale nella teoria di Gmirkin. Beroso fuggì verso l'isola di Kos nel Mediterraneo dove ha scritto Babyloniaca intorno 290-278 aC, un lavoro in Grecia sulla base di testimonianze mesopotamiche (cuneiformi). Gmirkin sostiene che gli studiosi ebrei in Alessandria pochi anni più tardi hanno utilizzato il Babyloniaca (tra gli altri testi) per la composizione del Pentateuco. Quindi, troviamo molti elementi mesopotamici nei primi capitoli della Genesi, incluse le storie della creazione, del diluvio, e la Torre di Babele.


Dopo aver completato il Pentateuco (anzi, l'intera storia principale, dalla Genesi a Re) in ebraico, gli studiosi ebraici presso la Biblioteca di Alessandria immediatamente tradussero il loro lavoro in greco-ciò che noi chiamiamo la "Settanta".
Alcuni studiosi della generazione attuale (Lemche, Wesselius) hanno sostenuto in modo convincente che l'autore (gli autori) del Pentateuco conosceva l'opera di Erodoto, il quinto secolo aC lo storico. Se fosse vero, questo potrebbe anche compromettere in modo efficace l'ipotesi documentaris. Ma la tesi di Gmirkin fa un passo più in là e sostituisce essenzialmente Berosso con Erodoto, il che fa risalire così la formazione del giudaismo all'epoca ellenistica. Prima di allora, a quanto pare, ci sono stati più templi di Yahweh (Gerusalemme, Garizim, Elefantina), ma non la storia ebraica unificata da Abramo per mezzo di Mosè, Giosuè, e David in giù a Ezra-storia di cui siamo oggi molto familiari.



Conclusione


Nei casi del Giudaismo e del Cristianesimo, le ricerche senza precedenti che ora si svolgono sono suggestive nel loro potenziale di rovesciare le basi storiche rivendicate da entrambe le religioni. Nel caso del giudaismo, tutta la sua storia vantata delle origini è a rischio di diventare non più di una fantasia, con implicazioni decisamente negative per la moderna pretesa sionista ebraica del "ritorno alla terra". Si deve ammettere che gli studi biblici sono nella fase di rimozione di ogni pretesa di legittimità ideologica da parte dello Stato di Israele ...


Per quanto riguarda il cristianesimo, i risultati di questa ultima generazione di studi biblici sono altrettanto sensazionali. La storicità di Gesù e Paolo è in crescente dubbio, i vangeli canonici stanno comparendo sempre più come scritti del secondo secolo, Marcione sta emergendo come una figura formativa nel cuore della religione.


Il miticismo è ora sulla cuspide della Storia.


Un numero crescente di autori, blogger e lettori miticisti stanno inesorabilmente costringendo gli studi biblici in e attraverso una fase culminante. Come le vecchie spiegazioni non sono più sufficienti e si passa il punto di svolta, il mondo in generale (già addormentato a tutti questi argomenti) improvvisamente si risveglia a un fatto compiuto e di un paradigma molto differente, un paradigma senza Gesù di Nazareth e senza l'antica storia ebraica .

Questi due pilastri della civiltà occidentale hanno (insieme all'antico pensiero greco) in gran parte formato chi e cosa siamo. Senza la tradizione "giudaico-cristiana", ci sarà un nuovo mondo e senza alcuna possibilità di tornare indietro! -



R.S. (mia libera traduzione e mia enfasi)

Edited by barionu - 5/12/2015, 13:54
 
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CAT_IMG Posted on 5/12/2015, 12:24
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Bel lavoro.
Sei instancabile.
Ho postato le conclusioni e il link all'articolo originale nel gruppo FB Storia del Cristianesimo
www.facebook.com/groups/storiadelcristianesimo/
 
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7 replies since 18/9/2014, 21:28   237 views
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