Origini delle Religioni

LA NATIVITA' NELL' ARTE PALEOCRISTIANA

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CAT_IMG Posted on 23/11/2012, 20:49
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Sarcofago di marcus claudianus, 330-339 dc..



http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Sar...330-339_dc..JPG

""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""

IL SARCOFAGO DI BOVILLE ERNICA


http://nuke.multimediadidattica.it/Portals...LE%20ERNICA.pdf


http://culturafrusinate.wordpress.com/2012...iglie-nascoste/



""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""



www.archart.it/mostre/mostra-Dalla-...istiana057.html



Sarcofago delle Nativita, data incerta, dalla chiesa di Saint Honorat des Alyscamps, Arles, Francia, Museo di Arles
nome della foto: archeologia_cristiana057.jpg


foto-archeologia_cristiana057



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IL SARCOFAGO DI ADELFIA


http://www.galleriaroma.it/Sarcofago%20di%...%20iniziale.htm


 
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CAT_IMG Posted on 1/1/2013, 23:14
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Mangiatoria..se Luca ripete tre volte questo particolare allora forse non è un particolare secondario. Ma la lettura della mangiatoia come rimando all'altare, come ricordatoci dal papa, è forse l'unica possibile?

Mangiatoia...

φάτνη


ma se seguendo il Carmignac i primi capitoli di Luca vengono dall'ebraico, allora avremmo

evus : Isaia I , 3

3 Il bue conosce il suo possessore,
e l'asino la greppia del suo padrone,
ma Israele non ha conoscenza,

יָדַע שׁוֹר קֹנֵהוּ, וַחֲמוֹר אֵבוּס בְּעָלָיו; יִשְׂרָאֵל לֹא יָדַע, עַמִּי לֹא הִתְבּוֹנָן.


אֵבוּס


EVUS , che ricorda per assonanza


יְבוּס


Yevus 1 Cronache XI , 4


וַיֵּלֶךְ דָּוִיד וְכָל-יִשְׂרָאֵל יְרוּשָׁלִַם, הִיא יְבוּס; וְשָׁם, הַיְבוּסִי, יֹשְׁבֵי, הָאָרֶץ

Davide con tutto Israele si mosse contro Gerusalemme, cioè Gebus. Là c'erano i Gebusei, abitanti del paese



(Yĕbuwc, H2982), ovvero Gerusalemme.

Maria quindi depone Gesù non in una mangiatoria ma a Gerusalemme. Gli angeli e i pastori non fanno coorte ad una mangiatoia, ma a Gerusalemme. Molto più interessante.



""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""



concordo, molto interessante !




zio ot :B):






Edited by barionu - 21/6/2021, 14:24
 
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CAT_IMG Posted on 23/5/2015, 14:57
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15_rilievo_di_giove_e_giunone_dolicheni_iside_serapide_dioscuri_sole_e_luna_gallery

http://roma.fanpage.it/da-commodo-a-diocle...si-dell-impero/



Si tratta del rilievo di Giove e Giunone Dolicheni, Iside, Serapide, Dioscuri, Sole e Luna,

250 d.C. ca proveniente dalla Centrale Montemartini.





www.facebook.com/CentraleMontemartini?fref=ts

forse ci siamo ....

zio ot :rolleyes:

[mi son permesso di modificare l'immagine. Pier]

Bravo !

zio ot :rolleyes:

Edited by barionu - 24/5/2015, 12:15
 
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CAT_IMG Posted on 23/5/2015, 17:04
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www.treccani.it/enciclopedia/dolich...Arte-Antica%29/
Purtroppo Giunone è raffigurata in piedi su una cerva o cervide, non è un'asina o asino.

http://oltre-la-notte.blogspot.it/2012/04/...-siriani-3.html

Edited by Pier Tulip - 24/5/2015, 12:49
 
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CAT_IMG Posted on 24/5/2015, 11:13
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78171927a4


PIER, GUARDA IL SOLE E LA LUNA !!!!!



Pier , andiamoci a fondo !

quello sopra mi sembra proprio un happy birth collettivo !

e il prototipo del presepe cristiano .


zio ot :shifty:

ps ...

fra un po' giove diventa mithra e scende dal toro ...


http://oltre-la-notte.blogspot.it/2012/04/...-siriani-3.html


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Edited by barionu - 24/5/2015, 12:53
 
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CAT_IMG Posted on 24/5/2015, 12:22
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Certo che quella cerva non è venuta troppo bene. La cerva ha le orecchie alte e le gambe sottili

jpg

solo la coda sembra corrispondere

>> Giunone dolichena
 
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CAT_IMG Posted on 9/1/2016, 10:21
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Grazie Pier !

www.rome101.com/Topics/Christian/Magician/


I MAGI COME PERSIANI DI MITHRA


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Edited by barionu - 9/1/2016, 10:51
 
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CAT_IMG Posted on 9/1/2016, 14:00
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ma c'è una datazione per questi sarcofagi?
 
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CAT_IMG Posted on 9/1/2016, 23:58
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CITAZIONE (sapremo @ 9/1/2016, 14:00) 
ma c'è una datazione per questi sarcofagi?

Leggi il testo

...many exist, particularly in Rome, with imagery that can be solidly identified as 3rd and 4th century work. Surprisingly, the stories told by sarcophagus imagery are often different from those of the gospels.

No Christian sarcophagi can be firmly dated to earlier than the third century, and even these are rare and disputed
 
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CAT_IMG Posted on 12/2/2016, 14:51
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Raffaele Pettazzoni

La Religione di Zarathustra

pag 179 ed Zanichelli originale .


http://archive.org/stream/MN40161ucmf_1#page/n3/mode/2up


attenzione alla nota 37


L' autorità e l' influenza dei Magi si fece allora più grande che mai.

In un tempo in cui il popolo ebbe fede nei valori spirituali, il potere spirituale dei Magi s' impose anche alla considerazione politica
dei principi.

Venne allora maturandosi quell' alleanza fra il trono e 1'altare che, mentre si ricollegava alle tradizioni Achemenidee ( 36 ), ebbe poi piena attuazione con l'avvento dei Sassanidi.

Nel I sec. d. Cr., regnando l' Arsacide Vologese (O'uoXoyaia'og), un fratello del Re, Tiridate, fu Mago e capo di Magi.

Nell' anno 66 questo Tiridate con grande seguito venne a Roma ( 37 ) a ricevere da Nerone l'investitura del regno d' Armenia.


Egli fece tutto il viaggio per via di terra, per evitare che le acque del mare avessero ad essere contaminate da espettorazioni ed altri rifiuti corporali ( 38 )

In questo rispetto scrupoloso della purity e dunque santità delle acque si può ravvisare un tratto della religione Zoroastrica ( 39 )

Vero è che Tiridate si presenta come grande adoratore di Mithra, non ha scrupolo di inchinarsi a Nerone come a suo
dio (tov EJIOV dsov ) ( 40 )


Questo tratto, che non è precisamente quanto avremmo ragione di aspettarci da un rappresentante autentico della genuina religione
di Zarathustra, è forse da spiegare con quella sempre più intima fusione del Zoroastrismo con la
religione popolare di cui sopra mostrammo le ragioni.


Certo il Zoroastrismo non fu la religione ufficiale dei Parthi ( 41 ) :

presso di questi avrà seguitato a trovarsi piuttosto nella stessa situazione che aveva avuto presso gli Achemenidi ( 42. )




( 37 ) Secondo A. Dieterich, Die Weisen aus dem Morgenlande,
Zeitschrift fur die neutestamentliche Wissenschaft, 3. 1902, i sg.
(= Kleine Schriften, 272 sg.), questo avvenimento storico ayrebbe
suggerito l' applicazione della leggenda dei Magi d' Oriente alla
nascita di Gesu (Matth. 2. i sg.).

Che sia questo veramente un primo preludio alla diffusione del Mitraismo in Occidente, mi
sembra discutibile.

Certo i Magi .di Tiridate adoravano Mithra
(v. sopra a p. 171) : ciò non prova ancora che fossero rappresentanti del vero e proprio Mitraismo.

La Stella che guida i Magi della leggenda fa pensare piuttosto a Babilonia ( " Magi " come " Caldei " ):
Cfr. F. Boll, Der Stern der Weisen, Zeitschr. f. d.neutestam. Wiss. 18. 1917, 40 sgg.

Naturalmente resta possibile,anzi probabile, che i Magi adoranti Gesù (un motivo, che divenne
frequente nell' iconografia primitiva) siano stati poi reinterpretati
dai Cristiani come sacerdoti mitriaci (umiliati, dunque, ai piedi
di Gesù bambino), e precisamente quando il Mitraismo fu divenuto
un concorrente pericoloso del Cristianesimo.
 
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CAT_IMG Posted on 7/1/2021, 16:06
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La più antica rappresentazione pittorica della natività
di Sylvia Fortini - 13 Gennaio 2017 - 22:59 Stampa Invia notizia min
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Re Magi

Tutti conoscono l’immagine della Madonna con Bambino, siamo abituati a vedere molti dipinti in molti stili ma la prima rappresentazione si trova nascosta sotto terra, all’interno di una cava, in una catacomba ubicata a Roma.


Le catacombe di Priscilla sono situate sulla via Salaria e prendono nome dalla matrona romana Priscilla della famiglia degli Acilii che donò il terreno con le relative cave di pozzolana dismesse, ai cristiani. Cosi la cava di pozzolana, ormai in abbandono, fu utilizzata come catacomba dal III secolo fino al V secolo d.C., periodo in cui, causa le invasioni barbariche, tutte le aree cimiteriali fuori le mura furono abbandonate, poiché insicure. La catacomba di Priscilla è stata a lungo dimenticata e riscoperta solo nel 1800 grazie a Gian Battista de Rossi che avviò i suoi studi a partire dal 1851, ma fu solo nel decennio 1880-1890 che furono intraprese nelle catacombe di Priscilla importanti campagne di scavo.


Queste catacombe sono profonde 35 metri e articolate su tre livelli, le catacombe ospitano circa 40 mila sepolture che si snodano in un dedalo di oltre 13 km di gallerie sotterrane.

Nella catacomba di Priscilla trovano sepoltura moltissimi pontefici e tanti martiri che vennero martirizzati soprattutto durante la persecuzione sotto l’imperatore Diocleziano, considerata l’ultima e più cruenta persecuzione contro i cristiani, perciò la catacomba di Priscilla era anche detta per la quantità di martiri sepolti, regina catacumbarum : infatti tra i papi sepolti in questa catacomba vi sono Marcellino(296-304),Marcello (308-309), Silvestro (314-335), Liberio(352-366), Siricio(384-399), Celestino (422-432), Virgilio (537-555).


Papa Silvestro è considerato il più rilevante tra i papi qui sepolti, in quanto è stato il papa della conversione di Costantino e della legalizzazione del cristianesimo attraverso l’editto di Milano del 312. Pertanto fu collocata sopra la catacomba la Basilica di san Silvestro papa, ridotta in rovina e poi ricostruita all’inizio del XX secolo e poi trasformata in un museo paleocristiano.

Stando agli studi archeologici e di restauro che hanno confermato, basandosi su i bolli dei laterizi, si tratta di una miniera di pozzolana abbandonata, che i cristiani utilizzavano come cimitero, a partire dalla fine del II o inizio III secolo, come indicano i dati topografici, epigrafici, i bolli delle tegole usate per chiudere alcuni loculi, riferibili al periodo di Caracalla.


All’nterno di questa catacomba è possibile visitare molti capolavori di arte pittorica paleocristiana, famoso il cubiculo della Velatio che ci mostra delle delicate pitture dove si raffigura una donna velata nell’atto di pregare( che simboleggia l’anima della defunta) con dietro di ella i momenti salienti della sua vita: il matrimonio e la nascita di un figlio, essa nella preghiera fissa l’immagine del buon pastore. Tutt’intorno alla scena pittorica si trovano raffigurazioni del vecchio testamento.

La catacomba è famosa anche per la prima rappresentazione della Madonna con Bambino, la Virgo lactans, con il profeta Balaam ( o secondo alcuni Isaia) che indica una stella: la stella che annuncia la nascita del Redentore. Il profeta Baalam profetizzò: “una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele”(Num. 24,15-17). Quindi la presenza del profeta sta a indicare nel Bambino il Messia atteso per secoli. Secondo altri potrebbe trattarsi di Isaia stando alla profezia: “Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace.” (Isaia 9,5)


Nel 1992 un intervento di restauro sull’affresco “Madonna con bambino e profeta” ha permesso di dare una datazione riconducibile al 230 -240 confermandone l’antichità.

Proseguendo la visita si va verso il nucleo più antico della catacomba infatti il nucleo primitivo della Catacomba di Priscilla è identificato nel cosiddetto Criptoportico, una struttura ipogea che faceva parte di una costruzione di proprietà degli Acilii: da qui si diramano gli estesi corridoi, sviluppati su due piani sovrapposti, che portarono questo cimitero cristiano a diventare, nel corso dei successivi secoli III e IV, uno dei più grandi di tutta Roma.


Nella zona del criptoportico si affaccia la cappella greca, chiamata cosi per via delle iscrizioni in greco: all’interno del cubicolo vi sono affreschi del vecchio testamento ma due sono le pitture di maggiore importanza la Fractio Panis allusione all’eucarestia e la più antica rappresentazione pittorica della Epifania , Cristo, Madonna e i Re Magi.

Proseguendo la visita si va in un ambiente detto ninfeo, chiamato così perché, per molto tempo, si considerava parte di una domus romana ma vi si trovano, al suo interno, altre tombe e cubiculi. Proseguendo si passa per l’ipogeo di Eva, una galleria a nichioni dove è stata riconosciuta l’immagine di Eva. Dall’ipogeo di Eva si accede all’ipogeo degli Acilii, così denominato per la gran quantità di iscrizioni funerarie appartenute a questa famiglia e rinvenute nell’area in questione. Agli inizi del III secolo questa regione venne adibita a scopo funerario trasformando una cisterna e alcune gallerie idrauliche. L’ambiente ebbe le funzioni di triclinio funebre, con banconi in muratura simili a quelli della cappella greca. Successivamente, agli inizi del IV secolo, l’ipogeo venne foderato di marmo e decorato con mosaici sulla volta.


Chi erano gli Acillii ?

La catacomba di Priscilla, come detto, prende il nome dalla Matrona romana Priscilla della famiglia degli Acilii. La Gens Acilia era una famiglia romana nata nel III secolo a.C e padrona di numerosi possedimenti a Roma e in Italia, anche la zona di Acilia, sita tra Roma ed Ostia, prende il nome da uno dei possedimenti di questa importante famiglia romana.

Sulla via Salaria, in superficie, si trova una necropoli pagana, più antica del nucleo catacombale sottostante. A suffragare la toponomastica del luogo fu rinvenuta un’iscrizione che cita una Priscilla clarissima femina et Manius Acilius clarissimus vir, inoltre sono state ritrovate numerose epigrafi, databili tra il II-III sec., riconducibili sempre alla nobile famiglia degli Acilii.

La gens degli Acilii la si fa risalire a Gaio Acilio Glabrione, che fu questore nel 203 a.C. e tribuno della plebe nel 197 a.C.

Storici come Svetonio e Cassio Dione ci dicono che sotto l’imperatore Domiziano (81-96) Acilio Glabrione, un discendente del sopra citato, venne condannato per aderire a nuove teorie, forse da intendersi come un adesione alla fede cristiana intorno all’anno 97 d.C.

Emiliano Salvatore

 
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