P.-L. COUCHOUD A PADRE LAGRANGE: I VANGELI COME ESEMPIO DI MATERIALISMO PIO

Mio Padre Reverendo,

Mi permetterete una parola di risposta all'interessante obiezione che mi fate a proposito del Mystére de Jésus ?

Voi dite (B.B., 1926, pag. 449): L'evemerismo era la rovina del culto degli dèi. Se si pretese di raccontare come Zeus avesse vissuto alla maniera degli altri uomini, come fosse morto e come fosse stato sepolto, il padrone dell'Olimpo era decaduto dal suo rango. I primi cristiani, essendo in possesso di un Dio, non potevano sognarsi di spogliarlo della sua aureola raccontando la sua vita, veramente umana, e la sua morte ignominiosa. Se qualcuno fosse indicato per aver scritto quella storia, costoro sarebbero stati i nemici del culto di Gesù. Ma sono i cristiani che la hanno scritta, non certo perché facilitasse il credo coi suoi tratti umilianti o semplicemente umani, ma perché l'hanno presa tale e quale come l'avevano conosciuta coloro che avevano vissuto con il loro maestro ed erano stati testimoni della sua morte come della sua resurrezione.

Di evemerismo vero, io credo che non se ne è avuto nel cristianesimo prima del protestantesimo liberale. A parte i protestanti liberali, sono proprio gli avversari del culto di Gesù, come Renan poco tempo fa oppure Klausner oggi, che raccontano la vita di Gesù come quella di un uomo, sconfitto nella morte, a cui è stata conferita una sorta di apoteosi.

Ma dall'evemerismo conseguente bisogna distinguere, e voi lo fate, il materialismo pio. Quando il pellegrino di Eleusi vedeva il bordo del pozzo Kallichoros dove Demetra, schiava del re Celeo, si era seduta, egli pensava che quelle cose fossero veramente accadute, e la sua fede nella divinità di Demetra non ne era indebolita ma rafforzata.

Il materialismo pio è una tendenza troppo naturale perché il cristianesimo ne sia completamente esente. Quando si mostra a Gerusalemme la dimora del ricco malvagio che ha respinto Lazzaro, il materialismo pio è molto rozzo poiché, secondo il vangelo, la storia del ricco malvagio è una parabola.

Nel vangelo stesso è impossibile trovare tratti di materialismo pio ? La storia del fico sterile non mi sembra avere il suo senso a meno che non la si prende per una parabola, non per un fatto, benché sia raccontata come un fatto.

La storia divina di Gesù che noi leggiamo in san Paolo è cronologicamente anteriore alla storia umana che noi leggiamo nei vangeli. La storia divina comprende una crocifissione (Filippesi 2:8), ma eseguita dagli Arconti celesti (1 Corinzi 2:8). Io ho proposto di considerare la storia divina come primordiale, la storia umana come una manifestazione, non certo di evemerismo, ma di materialismo pio.

Quella posizione, io lo riconosco, non interessa il credente cattolico. Essa si oppone diametralmente alla posizione evemerista di Renan, di Loisy e del protestantesimo liberale.

Divinità di Gesù e umanità di Gesù si conciliano nella fede cattolica. Coloro che non possiedono quella fede sono obbligati ad una scelta. Io ho voluto mostrare che la scelta fatta generalmente dai razionalisti va contro l'ordine autentico dei documenti.

Io vi sarò riconoscente per inserire questa risposta nella Revue Biblique, di cui, lettore fedele, apprezzo il valore scientifico e il tono irreprensibile. E io vi prego di riconoscere, mio Padre Reverendo, l'espressione rispettosa dei miei sentimenti.

Paul Louis COUCHOUD.