Origini delle Religioni

La Fabbricazione del Mito di Gesù

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roxi
CAT_IMG Posted on 3/8/2015, 10:29 by: roxi
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CITAZIONE
Le cose sarebbero andate cosi, grossomodo:
un eretico evemerizzo' Gesù.

Secondo Hans Jonas, nei primi secoli EC, il mondo mediterraneo orientale si trovava in un profondo fermento spirituale, con forte presenza di movimenti ebraici escatologici (vedi per esempio la conferma di questo negli scritti del Mar Morto). Penso che alcuni di questi movimenti influenzati dal modo allegorizzante di Filone di leggere le Scritture e influenzati anche dal pensiero ellenistico, immaginarono un ente divino salvifico, sull’onda di Filone che vedeva Dio che a volte si manifestava come Giusto, e a volte come Misericordioso (Buono). Questo “lato buono” di Dio portò alcuni a concepire l’idea che potesse aver mandato un suo intermediario, un angelo-figlio (figlio inteso come sua emanazione), che scese sulla terra disse e fece delle cose a scopo escatologico.

Il nostro modo moderno di concepire il mondo e la realtà è molto diverso da quello degli antichi, che pensavano che davvero ci fosse una concreta interazione tra esseri umani e potenze celesti (angeli, spiriti, demoni) perciò non è facile per noi capire che era naturale che per questo essere divino (chiamiamolo Gesù) qualcuno decidesse di “creare” una vita terrena, pur essendo Egli non carnale affatto ma solo celeste, che cioè venisse evemerizzato.

CITAZIONE
Questo può significare che egli voleva dare una spiegazione allegorica riscrivendo la narrativa su Gesù.

Io direi semplicemente “scrivendo”. E la narrativa doveva essere naturalmente allegorica. Per questo primo estensore del “vangelo” l’allegoria” era il modo in cui lui era abitato a leggere le “Scritture”, e così pure doveva essere scritto il primo racconto sulla vita e opere di Gesù.

CITAZIONE
Però in questo modo furono i suoi lettori di serie B (i non iniziati ai misteri del vero Gesù celeste) sia pure eretici, a mancare l'allegoria: i non eretici reagirono, prima denigrando mcn come favola, poi però scrivendo i loro vangeli.

Se il “più antico Vangelo” fu scritto non molto dopo il 70 (anche se il Prof di Dresda pare non dia una data precisa, comunque lascia intendere che comunque restiamo entro il primo secolo, inizi del secondo) quando arriviamo alla disputa trai marcioniti e i loro opponenti alla metà del II secondo secolo, l’allegoria non veniva intesa più da nessuno, c’erano solo lettori di serie B, come dici tu. Gesù era un uomo reale e le varie comunità lo dipinsero ognuno come meglio credeva (con i quattro vangeli non ancora cattolicizzati) fin quando i cattolici non li cattolicizzarono tutti e quattro d’imperio.

CITAZIONE
Chissà se l'ambiguità degli apologeti storici nei confronti delle prime storie evangeliche non rifletta la loro indecisione di fondo se unirsi al giochino (evemerizzando ancor più Gesù) oppure rimanere col Gesù celeste (che intanto presso di loro si era evoluto nel Logos di Giustino). Secondo Parvus il silenzio ostile di Giustino sui vangeli rifletterebbe proprio questa fatale oscillazione del pendolo che avrebbe cambiato l'intera faccia della Terra.

Probabilmente i primissimi Padri (Giustino tra questi) erano a conoscenza che il credo era iniziato con un essere celeste, ma quando tu per motivi all’inizio teologici, e in seguito politici, avvii il processo di storicizzazione, non puoi più tornare indietro, primo perché hai un personaggio storico di carne e sangue a cui appellarti contro i tuoi avversari, secondo perché creando anche una famigli di carne e sangue per questo personaggio stabilisci anche chi, politicamente sono i successori naturali del personaggio in questione, che era ovviamente una cosa importante per la primazia della chiesa romana.


CITAZIONE
D'accordo che eretici gnostici c'erano gia' prima di Marcione ma c'è poco lasciato all'immaginazione riguardo a cosa potesse essere il marchio "satanico" inconfondibile di ogni eresia o protoeresia: il dio dei giudei è Satana stesso.

Non tutti gli eretici gnostici facevano l'euazione Dio degli Ebrei=Satana.

Per i valentiniani anzi il dio degli Ebrei rientrava nel piano del Più Alto Dio, e alla fine del mondo materiale avrebbe ricevuto una sorta di "salvezza" non entrando nel Pleroma, naturalmente, ma restando sul Limite a contemplarlo da fouri.
 
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