Origini delle Religioni

IL SIMBOLISMO DIETRO SIMONE DI CIRENE, PADRE DI ALESSANDRO E RUFO

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CAT_IMG Posted on 18/5/2015, 00:28
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Allora:

l'allegoria priva della messa in gioco anche dei soggetti Alessandro e Rufo, non sarebbe comprensibile da nessuno; cioè il solo abbinamento del nome di battesimo Simone con il nome di città Cirene non sono sufficenti per fare capire a cosa qualcuno sta alludendo.
Quindi occorre consideare l'allegoria con anche Alessandro e Rufo.

Ora, colui che per primo l'ha detta completa, è Marco e non Mcn
(abbiamo quindi una distorsione di una passo di Mcn, ma che ci sia una distorsione
può anche non importarci perchè ognuno faceva carne di porco di fonti precedenti.
Sarebbe curioso sapere cosa voleva dire Mcn col suo passo più corto,
ma anche di questo può non importarci, ed andiamo avanti).

Veniamo dritti al Vangelo di Marco:

oservazione1:
era nelle intenzioni di Marco avvisare tramite l'allegoria che se si fosse fatto come il rivoltoso Simone Bar-Kochba si sarebbe finiti tutti male (sarebbe finito male sia Simone, personalmente, perchè avrebbe rischiato una condanna a morte, sia il popolo che lo seguiva perchè avrebbe vissuto governi duri)?
Questo perchè nel vangelo di Marco abbiamo invece che a finire male è un uomo del tutto diverso, buono, che guarisce le malattie, è pacifico ed è stato condannato ingiustamente, e l'utilità dell' accostamento con uno rivoltoso non mi è chiara.


osservazione2:
Rufo è una nemesi (=governante duro per reazione) perchè gli ebrei si erano rivoltati, e mi sta bene.
Ma Alessandro, non è una nemesi (=governante duro per reazione), perchè nessun ebreo aveva fatto una rivolta
(poi Alessandro pare avesse governato con tatto, attuando una "fusione culturale" come dice Roxi e non duramente... ma ammettiamo pure che fosse uno duro...).
Rufo e Alessandro, poichè quest'ultimo non è stato duro per una reazione ad una rivolta, non sono usabili alla pari nell'allegoria, perchè non hanno fatto le stesse azioni.
Se è stato duro causa rivolta, posso ritirare la mia osservazione2
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 18/5/2015, 07:01




A dire il vero o richiamato tutti quanti sulla tagboard per questa citazione da parte di un tizio già a conoscenza della mia interpretazione dell'allegoria.

CITAZIONE
"“But probably the most remarkable person we see
mentioned in the Gospel is Simon of Cyrene (Matt.
27, 32, Mark 15, 21, Luke 23, 26).
This Is the real name of the famous Bar-Cocheba,
and Mark adds, ''The father of Alexander and Rufus;"
and these are the names of Bar-Cocheba's children,
and therefore there is hardly any doubt but
that it refers to that famous hero ; and the words,
'' And on him they laid the cross, that he might bear
it after Jesus," has a significant figurative meaning.
We do not know of any other person in history to
whom these words can be better applied than to this
famous hero. He truly bore the cross after Jesus.
Like him he claimed to be a Messiah, and like him
he suffered death for his claim.
There are several other places in the Gospel
which we may point out in favor of our theory, but I
think, that what I have already adduced, will be sufficient
to convince any intelligent man that the Zealots,
and the Christians, were one and the same sect.
(See Art. The Chronology).”



cioè il tizio cita un libro del 1/1/1900 dove si afferma di sapere che i figli di Simone Bar Kochba erano esattamente chiamati Alessandro e Rufo. Io non ho evidenza di questo fatto ma potrei sbagliarmi. Se fosse vero che quei due nomi greci (!) erano davvero quelli dei figli di Simone Bar Kochba (prevedibilmente crocifisso dai romani, perfino se già caduto in combattimento contro di loro, allora il tizio ha ragione oltre ogni ragionevole dubbio. Intanto è possibile che un giudeo desse nomi ellenistici ai suoi figli come Alessandro e Rufo? Forse, se supponiamo che almeno in superficie l'ellenismo fosse stato così contagioso.

Ad ogni caso, tornando alla mia interpretazione decisamente più allegorica, rispondo alle tue ''osservazioni'' (ma t'avverto che io parto dal presupposto che Mcn sia il Più Antico Vangelo, dunque non devi presupporre nelle mie parole la teologia cattolica di Marco):

1)

CITAZIONE
Questo perchè nel vangelo di Marco abbiamo invece che a finire male è un uomo del tutto diverso, buono, che guarisce le malattie, è pacifico ed è stato condannato ingiustamente, e l'utilità dell' accostamento con uno rivoltoso non mi è chiara.

?????
Qui si vede che hai lenti colorate di Mel Gibson e apologetica cattolica. Nulla dice che Simone di Cirene sia una figura positiva. Anzi, si dice che lui porta la croce DOPO che l'ha portata Gesù. Che io sappia solo un altro Cristo davvero proclamato tale fu detto di portare la croce (tipico detto zelota, vedi Brandon) DOPO il Gesù detto Cristo, ossia il Messia Bar Kochba (l'unico salutato esplicitamente messia nelle fonti talmudiche), che per i cristiani fu l'ANTI-CRISTO (così lo definisce 1 Tessalonicesi).

E il passo biblico che ti ho citato prima (ma che hai completamente trascurato) come fonte midrashica non depone a favore della bontà del Cirenaico, bensì della sua infedeltà meritoria di una purificazione:

Così Geremia 3:14-17.

14 Tornate o figliuoli traviati, dice l’Eterno, poiché io sono il vostro signore, e vi prenderò, uno da una città (ἕνα ἐκ πόλεως - Simone di Cirene), due da una famiglia (δύο ἐκ πατριᾶς - il padre di Alessandro e Rufo) , e vi ricondurrò a Sion; 15 e vi darò dei pastori secondo il mio cuore, che vi pasceranno con conoscenza e con intelligenza. 16 E quando sarete moltiplicati e avrete fruttato nel paese, allora, dice l’Eterno, non si dirà più: "L’arca del patto dell’Eterno!" non vi si penserà più, non la si menzionerà più, non la si rimpiangerà più, non se ne farà un’altra. 17 Allora Gerusalemme sarà chiamata "il trono dell’Eterno"; tutte le nazioni si raduneranno a Gerusalemme nel nome dell’Eterno, e non cammineranno più secondo la caparbietà del loro cuore malvagio.

l'ironia è che il deportato in questione (Simone di Cirene) sarà portato sul Golgota a vedere il suo Re dei Giudei, paradossalmente CROCIFISSO. Il Regno di Dio è davvero venuto come aveva profetizzato lo stesso Cristo, ma non si trattò di una profezia apocalittica fallita: soltanto, il suo regno non è di questo mondo, e non ha nulla a che fare colla teocrazia promessa dal Demiurgo.
Dunque come fai a chiamare positive delle figure vittima di concezioni errate sul messia? Pietro non è una figura positiva in Mcn perchè crede che Gesù sia il messia ebraico. Simone di Cirene, emblema di un popolo deportato, non è una figura positiva perchè quel popolo era vittima di concezioni errate sul messia che doveva liberarlo: contrariamente alle loro aspettative, quel messia non era figlio di YHWH, ma di un Dio straniero.

Mi spingo al punto di dire che in Mcn nessuna figura con nome e cognome è positiva (nel senso di innocente), ma paradossalmente solo anonimi pezzenti gentili e samaritani. Tutti sono colpevoli perchè tutti schiavi creati dal Demiurgo a suo uso e consumo.

2) Mi stai mettendo in bocca parole mai dette. Io non sto introducendo gli storici Rufo e Alessandro per la loro presunta cattiveria e pugno duro contro gli israeliti, ma unicamente perchè il Macedone e il Romano segnano rispettivamente il primo e l'ultimo dei dominatori stranieri della Giudea (totalmente al di là se fossero tiranni o illuminati). Come Pilato segna il dominatore straniero al tempo del ''detto Cristo'', così Rufo lo è al tempo in cui l'autore di Mcn si sedette a tavolino per scrivere una storiella.


Così come io vedo ''Simone di Cirene'' allusione al ribelle in Israele per antonomasia (cioè Bar Kochba) e allusione al ribelle nella Diaspora per antonomasia (cioè Cirene). Ma ovviamente il Bar Kochba non ebbe nulla a che fare con la Cirene, repressa anni prima della sua rivolta.

Per pura correzione sul pugno duro o meno di Alessandro, ti ricordo che 1 Maccabei (se non vado errando) esordisce con una critica della hybris del Megalèxandros) e dunque in una luce diversa dal saggio re Ciro e dal re Assuero (Serse). Insomma, gli ebrei avrebbero volentieri tifato persiano a Gaugamela, se proprio dovevano farlo. E non dimenticare che Alessandro significava l'ingresso dei Seleucidi a rompere le palle, con tanto di Martelli Maccabei a seguire.
 
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CAT_IMG Posted on 18/5/2015, 07:48
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CITAZIONE
il tizio cita un libro del 1/1/1900 dove si afferma di sapere che i figli di Simone Bar Kochba erano esattamente chiamati Alessandro e Rufo. Io non ho evidenza di questo fatto

Haviland, secondo la Jewish Encyclopedia, fonti rabbiniche medievali parlerebbero di un figlio di Bar Kokhba, di nome Rufo, che dopo la morte del padre gli successe nel governo, e che a sua volta aveva un figlio chiamato Romulus.

Naturalmente bisognerebbe trovare ulteriore sostegno a queste affermazioni. ;) ;) ;)
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 18/5/2015, 08:05




Ma non è finita.

Qualcun altro propone ancora un'altra interpretazione.

Così il buon Flavio Giuseppe:

Oltre a ciò, Giacomo e Simone, figli di Giuda Galileo, furono posti sotto processo e per ordine di Alessandro, vennero crocifissi; questi era il Giuda che - come ho spiegato sopra aveva aizzato il popolo alla rivolta contro i Romani, mentre Cirenio faceva il censimento in Giudea.

Cirenio è quel Quirino che fu governatore di Giudea con tanto di censimento.

Rufo stavolta è il nome del capo della cavalleria che fece a pezzi i rivoltosi catturando i figli di Giuda il Galileo (vado moooolto a memoria).
Così Vridar:

Quirinius = KUREINOU or KURHNIOU
Cyrenian = KURENEON or KURHNAION

Questa è senz'altro un'interpretazione più forzata della mia. Ad ogni caso l'intento è simile: condannare il messianismo zelota e i suoi tragici effetti. L'autore di Mcn poteva usare entrambi i simboli, l'interpretazione finale dell'allegoria è la stessa.

Sembra davvero il colmo che il nipote di Simone si chiamasse Romolo! :D

Ma poi mi ricordo che il governatore romano Rufo era stupratore di donne ebree secondo il Talmud, quindi forse c'è dell'ironia qui.
 
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CAT_IMG Posted on 18/5/2015, 13:19
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CITAZIONE (Haviland Tuf @ 18/5/2015, 08:01) 
tornando alla mia interpretazione decisamente più allegorica, rispondo alle tue ''osservazioni''

Risposta alle tue risposte.

Osservazione 1:
Io la teologia di Mcn non la conosco.
In ogni caso, secondo me, dovresti parlare solo della teologia di Marco, perchè è lì che si trova l'allegoria lunga
(se vuoi parlare solo dell'allegoria breve, presente in Mcn, per me con la sola e unica frase "Simone di Cirene" ci si può vedere tutto; per cui ogni allegoria diventa buona e personalmetne neanche discuterne).
Se invece vuoi parlare di Marco... io noto che abbiamo un personaggio buono/pacifista/positivo (Gesù) ed uno cattivo/rivoltoso/negativo (Simone Bar Kochba) che sono ad un certo punto assimilati. E tale abbinamento non lo si capisce. E con Marco che poi continua tranquillamente la sua storia raccontando le vicende del primo personaggio buono/pacifista/positivo...

A meno che a Marco non vadano bene come messia, nè Gesù nè Simone, e tutto Marco quindi non è una sincera celebrazione di Gesù, ma una celebrazione ironica.
Ma fare un' opera così complessa con il solo scopo di invalidare una credenza religiosa (se mai avesse preso molto piede...), mi sembra improbabile (tanto più che vista nella versione sincera, ebbe persino apprezzamenti ed emuli, ovvero tutti gli altri numerosi vangeli).


Osservazione 2:
Per me no: parlando sempre dell'allegoria completa da te proposta, il fattore "rivolta" centra... eccome... è il concetto di base dell'allegoria!
E' la presenza del rivoltoso Simone Bar Kochba a portare alla mente il concetto di rivolta (e tale rivolta, chi sta facendo l'allegoria, la sta provando a stigmatizzare/scongiurare).

E a questo punto Alessandro e Rufo vanno presi in quanto sotto di loro ci sono state delle rivolte (e non per il semplice fattore temporale, cioè il primo e l'ultimo)... così che l'allegoria quadrerebbe... ma la questione è che... sotto Alessandro, rivolte non ve ne furono.
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 18/5/2015, 13:42




1) posso perdonarti la tua ignoranza della teologia di Marcione (si fa per dire) ma non la tua ignoranza di Mcn: Mcn è nient'altro che proto-Luca, ovvero Luca nella sua versione originaria prima che quel bastardo cattolico di ''Luca'' ci mettesse le sue schifose mani nocchiute per sfornarci il nostro Luca attuale. Laddove Luca è simile a Marco, in altre parole, stai sentendo nel 90% dei casi la voce di Marcione. Il mio punto è che Marco, nel caso cirenaico in questione, ha reso (relativamente) più chiaro il punto precedente marcionita sullo stesso, dandoci maggiori indizi a quello datoci da Mcn: ovvero introducendo i nomi ''Alessandro'' & ''Rufo''. Io lo vedo come ''un piccolo aiutino'' da parte di Marco, non come raccontare una cosa totalmente diversa da Mcn. Insomma, della serie ''INDOVINA CHI'' :D oppure come quando ti danno maggiori info nel risolvere un cruciverba.

trovo illuminante quando dici:
CITAZIONE
Se invece vuoi parlare di Marco... io noto che abbiamo un personaggio buono/pacifista/positivo (Gesù) ed uno cattivo/rivoltoso/negativo (Simone Bar Kochba) che sono ad un certo punto assimilati. E tale abbinamento non si capisce.

perchè è infatti l'ANTITESI marcionita che non comprendi. L'antitesi dovrebbe urtarti come un quadro di Picasso o dell'espressionismo tedesco perchè ha valore di DENUNCIA, intende provocare dissonanza cognitiva. Due tizi portano la croce (detto zelota), uno però non avrebbe dovuto portarla perchè è innocente anche se in apparenza colpevole, l'altro la deve portare perchè è colpevole anche se in apparenza innocente. E' più chiara l'antitesi, ora?


2) il concetto di base dell'allegoria te l'ho esposta sopra: l'innocente apparentemente colpevole, il colpevole da te scambiato nel tuo post precedente addirittura per innocente (io trovo sublime, tant'è che lacrimai quando lo vidi, la scena di Mel Gibson del cirenaico, col romano che diventa per davvero ANTISEMITA quando disse al cirenaico - con disprezzo -, ''Ebreo!'') . Alessandro e Rufo devono essere nella mia allegoria solo estremi temporali di un intervallo, precisamente l'intervallo dell'inizio e fine di una dominazione straniera sulla Giudea. E quindi l'intervallo nella sua interezza dev'essere l'effetto scatenato dai ribelli come Bar Kochba e Cirene, non solo quei due tizi.
Sotto Alessandro rivolte non ci furono però l'immediato successore di Alessandro fu quel Seleuco la cui politica su Israele fu ellenizzante sin dal primo giorno scatenando in tutta risposta le rivolte dei maccabei, mentre l'immediato successore di Rufo fu l''abominio della desolazione posto sul luogo sacro'', ovvero il tempio di Giove Capitolino laddove prima sorgeva il Tempio di YHWH.

A parer mio, sto con Carrier & Kirby quando dicono che quando il nome di Alessandro è gettato lì senza credenziali alcune nelle fonti antiche, il riferimento a Megalèxandros è indubbio. Per cui il punto debole della mia tesi è piuttosto Rufo, più che Alessandro, per come la vedrei io dovessi proprio autogiudicarmi.
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 18/5/2015, 14:05




così recita 1 Maccabei in esordio:

[1]Queste cose avvennero dopo che Alessandro il Macedone, figlio di Filippo, uscito dalla regione dei Kittim sconfisse Dario, re dei Persiani e dei Medi, e regnò al suo posto, cominciando dalla Grecia. [2]Intraprese molte guerre, si impadronì di fortezze e uccise i re della terra; [3]arrivò sino ai confini della terra e raccolse le spoglie di molti popoli. La terra si ridusse al silenzio davanti a lui; il suo cuore si esaltò e si gonfiò di orgoglio. [4]Radunò forze ingenti e conquistò regioni, popoli e principi, che divennero suoi tributari. [5]Dopo questo cadde ammalato e comprese che stava per morire. [6]Allora chiamò i suoi luogotenenti più importanti, che erano cresciuti con lui fin dalla giovinezza e mentre era ancora vivo divise tra di loro il suo impero. [7]Regnò dunque Alessandro dodici anni e morì. [8]I suoi subalterni assunsero il potere, ognuno nella sua regione; [9]dopo la sua morte tutti cinsero il diadema e dopo di loro i loro figli per molti anni e si moltiplicarono i mali sulla terra.

[10]Uscì da quelli una radice perversa, Antioco Epìfane, figlio del re Antioco che era stato ostaggio a Roma, e assunse il regno nell'anno centotrentasette del dominio dei Greci.


si nota la critica di Alessandro, visto come il seme del male che germinò da subito con Antioco Epifane, il quale sta ad Alessandro come l'imperatore Adriano sta a Rufo: entrambi posero nel luogo del Tempio l'immagine di Giove Capitolino da adorare. In una parola: l'abominio della desolazione posto nel luogo sacro.
 
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CAT_IMG Posted on 18/5/2015, 20:50
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CITAZIONE
perchè è infatti l'ANTITESI marcionita che non comprendi.

non la comprendevo perchè fino ad un pò di tempo fa la menavi con Marco che era "ironico" e quindi non essendo capibile come inquadrare il Gesù proposto da Marco... figuriamoci l'allegoria...

E approfitto per domandarti: Gesù per Marco, in definitiva, secondo la tua tesi, cosa è?


CITAZIONE
E quindi l'intervallo nella sua interezza dev'essere l'effetto scatenato dai ribelli come Bar Kochba e Cirene, non solo quei due tizi.

la frase "l'intervallo deve essere l'effetto scatenato dai ribelli" non l'ho capita.

Ho capito comunque che se consideri quei due nomi soltanto un intervallo temporale, Simone non può essere il loro padre: eventualemnte ne è il figlio, cioè sarebbe una conseguenza di quella dominazione.

Se invece con quei due nomi ci vai a comprendere anche le rivolte avvenute, quanto messo in atto da Simone allora può essere considerato il padre... da intendersi in senso amplificato... di tutte le rivolte avvenute. Ma sotto Alessandro non ci furono rivolte.
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 19/5/2015, 07:07




CITAZIONE
Gesù per Marco, in definitiva, secondo la tua tesi, cosa è?

Per me Mcn è il Più Antico Vangelo scritto e su quello sono più intransigente che sulla stessa negazione della storicità di Gesù. Assunto ciò, Marco per me costituisce la prima timida reazione protocattolica (anche se con qualche avvisaglia di eresia adozionistica e separazionistica qua e là, ma trascurabile) a Mcn. Nel calcio tu ''reagisci'' a qualcuno quando ti accorgi che quel qualcuno ha la palla, cioè ha qualcosa al momento di desiderabile che tu desideri avere ma non hai, quindi c'è una sorta di odio e amore tra te senza palla e l'attaccante avversario che quella palla la sta portando sempre più nella tua area di rigore. Idem nel rapporto tra Marco e Mcn. Fosse per il primo, Marco sarebbe la pura fotocopia di Mcn, ma la brusca separazione di Mcn da ogni compromesso con l'ebraismo non è esattamente congeniale a Marco, il quale perciò cerca da un lato di suonare quanto più simile a Mcn, dall'altro cerca, dietro una maggiore allegorizzazione, di far accettare uno a uno tutti i futuri dogmi cattolici: le profezie di Gesù, tanto per cominciare, lungi dal non essere apposta realizzate (per confutare Daniele e i profeti), si realizzano una per una ma in modo invisibile agli outsiders. Perciò diventa vero la frase: Gesù profetizzò il Regno ma al suo posto venne la Chiesa. Perchè per Marco la chiesa - ovvero tutti coloro che si sottomettono al Paolo cattolicizzato (non il Paolo di Marcione) - è già espressione del regno invisibile di Dio sulla Terra, quindi un compimento delle profezie di Gesù. E' chiaro che per far bere questa storiella devi ricorrere a maggior ironia e allegorizzazione, altrimenti è prevedibile l'obiezione: ma il Regno dove cazzo sta?

Quanto alla natura di Gesù in Marco, se in Mcn Gesù era un puro ologramma, nel senso che poteva passare ''in mezzo a loro''*, cioè in una folla di ebrei pronti a gettarlo giù dal dirupo, senza mai essere sensibile al tatto perchè
sostanzialmente privo di un corpo,

28All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; 29si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. 30Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.
(Luca 4:28-30)

in Marco invece Gesù è un puro uomo per giunta peccatore (perchè ricalca qui addirittura il Paolo netsrim, il Paolo nazareno perchè dal passato persecutore) e che dunque dal cesso di Nazaret dove si trovava doveva andare a purificarsi i suoi peccati dall'ebreo puro e duro Giovanni il Battista (in ciò dimostrando di essere fin troppo scrupoloso e rigoroso nel rispetto della Torah, zelante nelle leggi patrie proprio come SAN Paolo, il Paolo cattolico). Al momento del battesimo Gesù in Marco viene posseduto dallo Spirito del Cristo, che dunque lo adotta come involucro ospitante e lo sospinge nel deserto. Quindi abbiamo un corpo materiale, l'uomo Gesù, che ospita dentro di sè il puro spirito del Cristo per tutto il tempo in cui predica e fa miracoli e solo i demoni si accorgono che quel tizio ha dentro di sè Cristo, il Santo di Dio. Tale spirito lo abbandonerà al momento della crocifissione perchè lo spirito non può soffrire, ma l'uomo Gesù sì. La resurrezione dell'uomo Gesù indica che quell'uomo fu adottato in pieno da Dio e sarà per sempre tutt'uno col Cristo, e il suo corpo mistico che è la Chiesa pronta ad attendere in Gaillea.

Marco ha fatto del suo meglio per reagire a Mcn, ma ha lasciato troppe falle di cui il nemico poteva approfittare, primo tra tutti: si è portato seco da Mcn la denigrazione di Pietro & Company. Matteo rimedierà al difettuccio di Marco con la loro riabilitazione. Non contento del troppo giudaizzante Matteo, alla fine viene Luca che decide di battere Mcn sul suo stesso terreno, cattolicizzandolo a viva forza. Ma così il folle apologeta ''Luca'' fa un clamoroso passo falso perchè consegna involontariamente a noi un suo stretto sottoinsieme che è pari pari lo stesso vangelo di Marcione. Ed eccoci qui.

Intanto, parallelamente a tutto questo, un altro vangelo gnostico, ma diverso da Mcn e che con Mcn ha poco o nulla a che fare (perchè rivela una gnosi profonda e ancestrale), tale protoGiovanni, viene anch'esso cattolicizzato goffamente.

CITAZIONE
Simone non può essere il loro padre: eventualemnte ne è il figlio, cioè sarebbe una conseguenza di quella dominazione.

queste tue parole sarebbero dal punto di vista dei ribelli. Ma per chi sta dalla parte del vincitore, la dominazione e la repressione sono viste come conseguenza di chi ha fatto terrorismo, non il contrario. Perciò i ribelli come Simone e come Cirene (ovvero in ogni luogo, in Israele e fuori Israele) producono come effetto una ancor più dura dominazione straniera, ovvero esattamente il periodo travagliato che va da Alessandro fino ai giorni nostri, fino a Rufo.

CITAZIONE
Ma sotto Alessandro non ci furono rivolte.

forse potrei correggere parzialmente la mia allegoria e dire che Simone e Cirene scatenano come effetto i prodromi di nefasti sacrilegi: Alessandro che precedette Antioco Epifane il primo Anticristo, Rufo che precedette un Adriano che proibì per 3 anni addirittura la circoncisione per tutto l'impero (dando en passant un contesto più appropriato per le dispute intorno alla circoncisione che troviamo riflesse nelle lettere di ''Paolo'').

P.S. ricordo che per l'accademico Witulski, l'Apocalisse fu scritta proprio in questo periodo avente ADRIANO in mente come la vera Bestia che sale dal mare, e per niente affatto Nerone come vuole il consensus intorno a quel delirante libro.
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 25/10/2015, 10:48




Genesi 25:25
E il primo che uscì fuori era rosso, e tutto quanto come un mantello di pelo; e gli fu posto nome Esaù.


RUFUS: cognomen romano che significava ''dai capelli rossi'' in latino.

CITAZIONE
Il rappresentante di Roma portava il nome di "Rufus", in latino "Rosso", probabilmente a causa del colore dei suoi capelli. Nel mondo dell'associazione midrashica, questo gli basta per riferirlo ad Esaù dai capelli rossi, padre spirituale degli Edomiti, che sono detti essere i padri di Roma. Il danneggiamento del suo primo nome in "Turanus", o Tyrannus, il latino per "tiranno" o "malvagio", sembra essere derivato dalla volontà rabbinica di rafforzare il collegamento simbolico tra il governatore brutale e il malvagio Esaù

fonte: http://azure.org.il/include/print.php?id=446

Ora, ''Alessandro'' è Alessandro Magno. Rufus è Esaù, cioè Roma.

Pertanto, la rivolta ebraica in tutto il mondo - a Diaspora (Cirene) e in Giudea (Simone bar Kosiba) - ha prodotto come antitesi (di influenza marcionita?) la sottomissione ai Greci (Alessandro il Grande) e ai Romani (Rufus/ Esaù/edomiti/progenitori di Roma).
 
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CAT_IMG Posted on 1/3/2023, 19:35
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