CITAZIONE
Gesù per Marco, in definitiva, secondo la tua tesi, cosa è?
Per me
Mcn è il Più Antico Vangelo scritto e su quello sono più intransigente che sulla stessa negazione della storicità di Gesù. Assunto ciò, Marco per me costituisce la prima timida reazione protocattolica (anche se con qualche avvisaglia di eresia adozionistica e separazionistica qua e là, ma trascurabile) a
Mcn. Nel calcio tu ''reagisci'' a qualcuno quando ti accorgi che quel qualcuno ha la palla, cioè ha qualcosa al momento di desiderabile
che tu desideri avere ma non hai, quindi c'è una sorta di odio e amore tra te senza palla e l'attaccante avversario che quella palla la sta portando sempre più nella tua area di rigore. Idem nel rapporto tra Marco e
Mcn. Fosse per il primo, Marco sarebbe la pura fotocopia di
Mcn, ma la brusca separazione di
Mcn da ogni compromesso con l'ebraismo non è esattamente congeniale a Marco, il quale perciò cerca da un lato di suonare quanto più simile a
Mcn, dall'altro cerca, dietro una maggiore allegorizzazione, di far accettare uno a uno tutti i futuri dogmi cattolici: le profezie di Gesù, tanto per cominciare, lungi dal non essere apposta realizzate (per confutare Daniele e i profeti), si realizzano una per una
ma in modo invisibile agli outsiders. Perciò diventa vero la frase: Gesù profetizzò il Regno ma al suo posto venne la Chiesa. Perchè per Marco la chiesa - ovvero tutti coloro che si sottomettono al Paolo cattolicizzato (
non il Paolo di Marcione) - è già espressione del regno invisibile di Dio sulla Terra, quindi un compimento delle profezie di Gesù. E' chiaro che per far bere questa storiella devi ricorrere a maggior ironia e allegorizzazione, altrimenti è prevedibile l'obiezione: ma il Regno dove cazzo sta?
Quanto alla natura di Gesù in Marco, se in
Mcn Gesù era un puro ologramma, nel senso che poteva passare
''in mezzo a loro''*, cioè in una folla di ebrei pronti a gettarlo giù dal dirupo, senza mai essere sensibile al tatto perchè
sostanzialmente privo di un corpo,
28All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; 29si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. 30Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò. (Luca 4:28-30)
in Marco invece Gesù è un puro uomo per giunta peccatore (perchè ricalca qui addirittura il Paolo
netsrim, il Paolo nazareno perchè dal passato persecutore) e che dunque dal cesso di Nazaret dove si trovava doveva andare a purificarsi i suoi peccati dall'ebreo puro e duro Giovanni il Battista (in ciò dimostrando di essere fin troppo scrupoloso e rigoroso nel rispetto della Torah, zelante nelle leggi patrie proprio come
SAN Paolo, il Paolo cattolico). Al momento del battesimo Gesù in Marco viene posseduto dallo Spirito del Cristo, che dunque lo adotta come involucro ospitante e lo sospinge nel deserto. Quindi abbiamo un corpo materiale, l'uomo Gesù, che ospita dentro di sè il puro spirito del Cristo per tutto il tempo in cui predica e fa miracoli e solo i demoni si accorgono che quel tizio ha dentro di sè Cristo, il Santo di Dio. Tale spirito lo abbandonerà al momento della crocifissione perchè lo spirito non può soffrire, ma l'uomo Gesù sì. La resurrezione dell'uomo Gesù indica che quell'uomo fu adottato in pieno da Dio e sarà per sempre tutt'uno col Cristo, e il suo corpo mistico che è la Chiesa pronta ad attendere in Gaillea.
Marco ha fatto del suo meglio per reagire a
Mcn, ma ha lasciato troppe falle di cui il nemico poteva approfittare, primo tra tutti: si è portato seco da
Mcn la denigrazione di Pietro & Company.
Matteo rimedierà al difettuccio di Marco con la loro riabilitazione. Non contento del troppo giudaizzante Matteo, alla fine viene Luca che decide di battere
Mcn sul suo stesso terreno, cattolicizzandolo a viva forza. Ma così il folle apologeta ''
Luca'' fa un clamoroso passo falso perchè consegna involontariamente a noi un suo stretto sottoinsieme che è pari pari lo stesso vangelo di
Marcione. Ed eccoci qui.
Intanto, parallelamente a tutto questo, un altro vangelo gnostico, ma diverso da
Mcn e che con
Mcn ha poco o nulla a che fare (perchè rivela una gnosi profonda e ancestrale), tale protoGiovanni, viene anch'esso cattolicizzato goffamente.
CITAZIONE
Simone non può essere il loro padre: eventualemnte ne è il figlio, cioè sarebbe una conseguenza di quella dominazione.
queste tue parole sarebbero dal punto di vista dei ribelli. Ma per chi sta dalla parte del vincitore, la dominazione e la repressione sono viste come conseguenza di chi ha fatto terrorismo, non il contrario. Perciò i ribelli come Simone e come Cirene (ovvero in ogni luogo, in Israele e fuori Israele) producono come effetto una ancor più dura dominazione straniera, ovvero esattamente il periodo travagliato che va da Alessandro fino ai giorni nostri, fino a Rufo.
CITAZIONE
Ma sotto Alessandro non ci furono rivolte.
forse potrei correggere parzialmente la mia allegoria e dire che Simone e Cirene scatenano come effetto
i prodromi di nefasti sacrilegi:
Alessandro che precedette Antioco Epifane il primo Anticristo,
Rufo che precedette un Adriano che proibì per 3 anni addirittura la circoncisione per tutto l'impero (dando en passant un contesto più appropriato per le dispute intorno alla circoncisione che troviamo riflesse nelle lettere di ''Paolo'').
P.S. ricordo che per l'accademico Witulski, l'Apocalisse fu scritta proprio in questo periodo avente
ADRIANO in mente come la vera Bestia che sale dal mare, e per niente affatto Nerone come vuole il consensus intorno a quel delirante libro.