Origini delle Religioni

Sul Cattivo Gesù, suggestioni, osservazioni e riflessioni sul libro del prof Hector Avalos

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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 5/8/2015, 09:58











Se nella Bibbia ci fosse stato scritto che Gesù fumava, i folli apologeti travestiti da accademici si farebbero in quattro per insistere e rassicurare che Gesù era così buono e puro da non inalare mai il fumo, così che il suo è in realtà un invito a non fumare.

Il libro del prof Hector Avalos mira a dimostrare proprio questo, nel suo libro-denuncia pubblicato quest'anno dalla stessa prestigiosa casa editrice Sheffield Press (la stessa che ha pubblicato OHJ dello studioso miticista Richard Carrier) ma la cosa più interessante è che lo vuole dimostrare totalmente fregandosene della stessa assunzione di un Gesù storico (l'autore essendo dichiaratamente Jesus Agnostic) basandosi su questo sottile ragionamento: se il Gesù letterario dei nostri 4 vangeli canonici è raffigurato come un uomo - al di là se storico (esistito) o evemerizzato (non esistito) - allora dovrebbe riflettere le imperfezioni morali come qualunque personaggio umano (perfino se solo letterario). Non può essere "immune da peccati".

Il che significa:
1) se uno storico Gesù é esistito e se il ritratto letterario del Gesù evangelico lo approssima sia pure parzialmente, che quel Gesù non fu "immune da peccati" morali e perciò non poteva essere "Figlio di Dio" come vuole la folle teologia cristiana,
2) se Gesù non è mai esistito ma fu nient'altro che un arcangelo celeste evemerizzato sulla Terra dal primo evangelista, allora la cattiveria morale del Gesù letterario riflette la limitatezza sul piano morale dei suoi creatori (a conferma della diceria evangelica "cosa può mai venire di buono dalla Galilea?").

E se Gesù è esistito ma di lui si è persa ogni traccia, così che l'immoralità del Gesù letterario non può attribuirsi a lui, rendendolo di fatto non condannabile moralmente in linea di principio??? ?????

Be' ...: ora lo intuite perché perfino il luterano Bultmann (primo proponente di un Gesù storico inesorabilmente perduto di vista) è sospettabile di essere un folle apologeta cristiano. In fondo non diceva il vangelo di mettere al sicuro ciò di cui si ha cura e amore maggiori?
L'ignoranza e il mistero sono ingredienti necessari alla fede.

Post Scriptum: l'immoralità del Gesù evangelico di cui si parla è la sua infrazione costante - "in parole, opere ed omissioni" - di pressoché ogni punto della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo approvata dall' ONU.






Edited by barionu - 19/12/2021, 20:08
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 5/8/2015, 16:01




Qui il prof Avalos esprimeva nel 2013 chiaramente quale fosse la sua posizione intorno alla questione della storicità di Gesù.


http://m.amestrib.com/sections/opinion/col...ical-jesus.html

Si noti come l'unico apparente serio "ostacolo" che poteva esserci allora contro il miticismo (il famigerato "fratello del Signore") si sia squagliata nel frattempo come neve al sole a seguito della minuziosa analisi dell'enigmatico costrutto fatta da Richard Carrier in OHJ.

Si noti come già allora si considerava minuscolo ma "growing" il gruppo di miticisti accademici.
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 12/10/2015, 16:54




E così anche Richard recensisce positivamente il libro del prof Avalos:

badjesus



CITAZIONE
La teologia non ha nessuna teoria a salvaguardia della morale. I teisti si lamentano che gli atei non hanno motivo di essere morali. Ma in realtà i teisti non hanno motivo di essere veramente morali, come in: elevare la compassione, l'onestà e la ragionevolezza sopra ogni autorità, anche l'autorità dei loro dei. A meno che non adottano di nascosto una teoria morale naturalistica (e la maggior parte lo fanno), non sono in realtà persone morali. Sono scherani. i teisti sono essenzialmente l'acritica Gestapo di qualsiasi mostro che ha fabbricato l'universo. O meglio, di qualunque mostro che alcuni uomini hanno creato inducendo loro a pensare che ha creato l'universo. Il che significa, sono essenzialmente la Gestapo di qualsiasi casuale pazzo ignorante che ha scritto le loro scritture e ora batte il loro pulpito con rivendicazioni sufficientemente infuocate di speciali comunicazioni divine prima di coricarsi.

Mi dispiace dirlo, ma è la verità. Il teismo in realtà non ha alcuna teoria morale.

(Richard Carrier, La Bancarotta Morale della Teoria del Comando Divino)

E ancora:

CITAZIONE
Tu puoi sempre inventare qualsiasi Gesù che tu desideri, naturalmente. Un Gesù che ha combattuto per l'abolizione e il suffragio femminile e la depenalizzazione dell'omosessualità e, oh, diciamo, per la promozione della democrazia e dei diritti umani e dell'istruzione universale (parimenti non cose per le quali Gesù dice mai una parola nella Bibbia). Ma questo è solo un tizio che tu stai creando nella tua testa. Perché non ti piace il tizio sulla carta. A meno che ... tu non debba inventare un Gesù migliore di quello che è nel Libro, che dice davvero tutto ciò che ha bisogno di dire qui.

Ecco perchè barionu è uno stronzo ai miei occhi (non me ne vorrà se lo dico e lo scrivo) quando vagheggia ad occhi aperti sul suo Gesù zelota che il nonno gli ha messo nella zucca.

Ecco perchè Pier Tulip è uno stronzo ai miei occhi (non me ne vorrà se lo dico e lo scrivo) quando intravede raggi solari positivi dietro il suo Gesù Sole circondato da tanti Satelliti/Discepoli.

Ecco perchè sono tutti stronzi i folli e dementi apologeti cristiani, a cominciare da quel patetico Talità Kum per finire con quel triviale di Waylander.

Chi ama Gesù, chi fa del bene perchè Gesù gli ispira quel bene che compie, è sostanzialmente privo di genuina moralità.
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 15/10/2015, 19:23




Richard mi ha risposto ad un quesito su Celso.

http://freethoughtblogs.com/carrier/archiv...comment-1058042

È un fatto che avevo sottovalutato: Celso era un onesto evemerista. Quindi perfino un non cristiano rischia di evemerizzare suo malgrado Gesù. Chi non sa cos'è l'evemerismo è davvero un ignorante della peggior specie, nel 2015.
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 22/1/2016, 19:26




Da un recensore di Amazon:

CITAZIONE
Avalos ha fatto un'instancabile, impeccabile ricerca in testi antichi e moderni per esporre la letteratura biblica come umana, non divina. La sua pazienza e metodologia hanno portato a un lavoro che dovrebbe aiutare gli studenti seri di studi biblici e gli altri ad una migliore comprensione dei motivi e dei metodi che stanno dietro l'evoluzione delle filosofie cristiane e la falsa fondazione della sua etica. La sua capacità di mostrare come le parole possono essere manipolate, quando prese per oro colato come "di fatto", è semplicemente impressionante. Se questo libro non cambia i processi di pensiero di milioni di lettori, posso solo supporre che essi scelgono deliberatamente ignoranza.
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 29/1/2016, 18:38




Questa risposta del prof Avalos a chi gli chiedeva se riconosce implicitamente il ''valore della religione'' lascia stupefatti, perchè è chiaramente una risposta che non giungerà mai da quel folle apologeta criptocristiano di Mauro Pesce, confermandomi nel giudizio assolutamente negativo che ho di quest'ultimo* :

Non si dovrebbe confondere "il valore della religione" con "l'influenza della religione." Io studio la religione perché vedo la sua influenza. Io, per esempio, studio la religione al fine di valutare meglio i problemi che provoca, e come risolverli. Non studio la religione perché ha un valore positivo per me altrimenti.

* (eppure il miracolo è avvenuto in Italia che un Pesce si atteggi a faro illuminista quando non è illuminista tantomeno un faro: simili cose mai prima furono viste nè udite se non in Italia)
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 5/2/2016, 09:55




ATEISMO MORALE
Copan fraintende radicalmente il nuovo ateismo nella misura in cui ritiene che non è in grado di fornire una profonda base morale ai suoi giudizi. Per un apologista cristiano pensare che lui o lei ha trionfato sottolineando il relativismo morale del Nuovo Ateismo significa mancare del tutto il punto.
Come un ateo, non nego che sono un relativista morale. Piuttosto, il mio scopo è quello di esporre il fatto che anche i cristiani sono relativisti morali. In effetti, quando si tratta di etica, ci sono solo due tipi di persone in questo mondo:

1. Coloro che ammettono che sono relativisti morali; e
2. Coloro che non ammettono che sono relativisti morali.

Copan fallisce perché non può ammettere che lui è un relativista morale e pensa che Dio risolverà il problema del relativismo morale. Ma avere un Dio in un sistema morale crea solo una tautologia. Tutto ciò che si finisce di dire è: "X è un male perché X è male." Così, se diciamo che noi crediamo in Dio, e lui fdice che l'idolatria è il male, quella allora è una tautologia: "Dio dice che l'idolatria è male e così l'idolatria è un male perché Dio dice che è cattiva ". Oppure si finisce per utilizzare questa tautologia: "Tutto ciò che Dio dice è buono perché qualunque cosa Dio dice è buono ".
Come Kai Nielsen sostiene abilmente, gli esseri umani sono sempre i giudici finali della morale anche se crediamo in Dio. Dopo tutto, lo stesso giudizio che Dio è buono è un giudizio umano. Il giudizio che ciò che Dio comanda è buono è anche un giudizio umano. Quindi, i cristiani non stanno facendo nulla di diverso tranne mistificare e complicare la morale. I cristiani stanno semplicemente proiettando quello che chiamano "buono" su un essere soprannaturale. Non offrono alcuna prova che la loro nozione di bene viene da al di fuori di se stessi. Ed è qui che sta il pericolo. Basare un sistema morale su non verificabili esseri soprannaturali crea solo più violenza e mette in pericolo la nostra specie. Ho già discusso questo a lungo nel mio libro, Fighting Words: The Origins of Religious Violence.
Copan cita Dinesh D'Souza che ripete l'aneddoto spesso citato che gli atei hanno ucciso più persone dei religiosi. Ancora una volta, questo si basa sulla falsa idea che i nazisti erano darwinisti atei, e che il genocidio staliniano era dovuto all'ateismo piuttosto che al collettivismo forzato (cosa che discuterò in dettaglio nel capitolo 14 di questo libro). Parlando solo per me qui, posso dire che l'ateismo offre un modo migliore per costruire regole morali. Possiamo costruirle sulla base di interessi comuni verificabili, cause note, e conseguenze note. C'è una differenza abissale tra la morale secolare e la morale basata sulla fede, e siamo in grado di illustrarla in modo molto semplice con queste proposizioni:
A. Devo uccidere la persona X perché Allah ha detto così.
B. Devo uccidere la persona X perché sta puntando una pistola verso di me.
Nel caso A, commettiamo violenza sulla base di premesse non verificabili. Nel caso B, potremmo commettere violenza sulla base di premesse verificabili (posso verificare se esiste una pistola, e che è puntata contro di me). Se io sto per uccidere o per essere ucciso, io voglio che sia per un motivo di cui sia possibile verificare che sia vero. Se la parola "morale" descrive l'insieme di pratiche che si accordano con i nostri valori, e se il nostro valore più alto è la vita, allora è sempre immorale scambiare vite umane reali con qualcosa che non esiste o non può essere verificato esistente.
Ciò che non esiste non ha alcun valore relativo a ciò che esiste. Ciò che non può essere dimostrato di esistere non dovrebbe mai essere collocato sopra di quello che esiste. Se valorizziamo la vita, allora non si dovrebbe mai scambiare qualcosa che esiste, in particolare la vita, per qualcosa che non esiste o non può essere dimostrato di esistere. Ecco perché sarebbe sempre immorale uccidere una vita umana, sulla base di indicazioni di fede. E' così semplice.

CONCLUSIONE
La critica di Copan del nuovo ateismo fallisce filosoficamente e anche in materia di semplice fattualità.
In primo luogo, i suoi paragoni tra la legge antica del Vicino Oriente e la legge biblica sono privi di un'approfondita
lettura dell'antico materiale giuridico mediorientale. Parlare di superiorità o di progresso nella Bibbia è illusoria una volta denunciati l'etnocentrismo e il religiocentrismo di Copan. Possiamo trovare un drammatico regresso nella legge biblica (la schiavitù è peggiore nel NT rispetto che in Amos). Se le clausole motrici sono quelle standard, possiamo trovare quello che ci interessa nella Bibbia (Onora i genitori se vuoi vivere a lungo). Se il benessere dei bambini è lo standard, allora possiamo trovare che il benessere dei figli di schiave era molto più avanzato nel Codice di Hammurabi di ciò che troviamo nel caso di Ismaele. Invece troviamo un Dio nella Bibbia che sostiene la schiavitù, il genocidio, e l'infanticidio, come solo un mostro morale potrebbe fare - e che a quanto pare non aveva alcuna nuova morale o legge da offrire al suo popolo eletto che fosse tutta così innovativa rispetto ad altre culture del Vicino Oriente antico.
Infine, Copan manca la vera minaccia del nuovo ateismo, se esiste una cosa del genere. La più grande minaccia non sarà un Hitchens, un Dawkins o un Harris. Piuttosto, saranno biblisti altamente qualificati che sono ex apologisti cristiani. Sono loro che conoscono meglio dove sono sepolti i cadaveri in decomposizione dell'etica biblica.

(mio libero estratto da Yahweh è un Mostro Morale di Hector Avalos, in The Christian Delusion, edito da John Loftus)
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 19/2/2016, 19:16




Finalmente è arrivato il libro. Sarà divertente recensirlo una volta terminata la serie di esilaranti stroncature del demente apologeta criptocristiano Bart Errorman.
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 20/2/2016, 16:59




CITAZIONE
I cristiani considerano la loro religione praticamente sinonimo di morale, credendo che non ci possa essere il criterio morale, senza un Dio a garantirlo, nessun comportamento morale senza la fede in Dio e la conoscenza dei suoi comandamenti. I miscredenti sono oggetti del loro sospetti, asfaltati con etichette come "relativismo" e "il nichilismo". Ma sepolta sotto la superficie benigna e placida della propria teologia si trova una bomba a orologeria morale, e la maggior parte di loro non hanno mai capito le implicazioni sinistre di ciò che dichiarano di credere. Avendo cinti i suoi lombi di un occhio di riguardo in tutta la vita per la verità razionale, indossando la corazza dell'ex fondamentalismo e il casco di studi biblici, Robert M. Price fa qualche indagine degno di un artificiere intorno alla carica mortale e nascosta in agguato sotto le fondamenta morali del cristianesimo.

Incolpare Gesù per Geova



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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 21/2/2016, 18:54




Infine, ecco l'ultimo libro sull'ateismo che aggiungerò alla lista (a tal punto mi ha reso entusiasta leggerne le recensioni):

battling-the-gods-201x300

www.openlettersmonthly.com/book-review-battling-the-gods/

L'ateismo era più antico del cristianesimo e dello stesso ebraismo!




Si veda cosa si dice del primo greco che si professò ateo:

Si dice che abbia perso la sua fede negli dèi, dopo che un poeta fece un solenne giuramento di non aver mai plagiato una delle composizioni di Diagora; quando Diagora vide l'esecuzione del pezzo, e che gli dei non lo ebbero punito per aver infranto il giuramento, derivò le proprie conclusioni. Una volta dichiarò che faceva freddo e scaraventò una statua lignea di Eracle sul fuoco ("Questa sia la tua tredicesima fatica", scherzò). In una tempesta in mare l'equipaggio della sua nave lo accusò di incorrere nell'ira degli dei; lui indicò un'altra nave che stava in cattive acque e disse: "Hanno anche loro un Diagora?

Si confronti il naufragio di Diagora con quello del Giona biblico. Giona diventò ancor più follemente religioso dopo il naufragio. mentre Diagora se ne sbattò totalmente. E Giona non esistette. Mentre Diagora sì.


E poi mi ha fatto scoprire questo curioso passo di Aristofane, Cavalieri:

CITAZIONE
SERVO B (Tragico)
Null'altro omai che prosternarci innanzi
agli idoli degli Dèi a noi piú resta!
SERVO A
Che idoli di Dèi? Oh che davvero ci credi, agli Dèi?
SERVO B
Io sí!
SERVO A
Che prove n'hai?
SERVO B
Che sono in odio ai Dèi! È prova, questa?
SERVO A
Sí, m'hai convinto! Ma badiamo ad altro.
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 25/2/2016, 19:01




Comincia la lettura.
CITAZIONE
Capitolo 1

Introduzione

Questo libro comincia come uno sforzo per trattare in modo completo un'esperienza ricorrente e impressionante che faccio nella ricerca biblica. Io menzionai per prima questa esperienza nel mio libro precedente, Slavery, Abolitionism, and the Ethics of Biblical Scholarship. Se uno legge quasi ogni trattato sull'etica cristiana scritto da studiosi biblisti accademici, trova qualcosa di estremamente caratteristico: Gesù non fece mai nulla di sbagliato. Questa stranezza raffiora perfino alla faccia della stessa risposta di Gesù all'uomo che chiede come assicurarsi la vita eterna: 'E Gesù gli disse, 'Perché mi chiami buono? Solo Dio è buono'' (Marco 10.18). I Vangeli ricordano altri che giudicano immorale Gesù: 'il Figlio dell'Uomo venne a mangiare e bere, e dicono, ''Ecco un mangione e beone, un amico di pubblicani e peccatori!'' (Matteo 11:19).

(The Bad Jesus, pag. 1, mia libera traduzione)

Dovessi riassumere in poche succinte, misurate parole quell'esperienza mista di disgusto, repulsione, vergogna e autentica collera :angry: che provai su un certo forum nei confronti di certi individui, non saprei trovare una migliore rappresentazione della causa di cotanti contrastanti sentimenti.
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 28/2/2016, 08:53




CITAZIONE
Nil Guillemette esprime un'altra apparente critica quando egli osserva che Gesù non sembra seguire letteralmente alcuni dei suoi comandamenti, tra cui chiamare sciocchi i farisei (Mt 23,17), dopo aver vietato l'utilizzo di tali termini di abuso in Mt. 5.22. Per risolvere tali problemi, Guillemette sostiene 'assoluta fedeltà e fedeltà non letterale allo stesso tempo'. Per Guillemette, 'Gesù non dà direttive, ma piuttosto una direzione'. In altre parole, Guillemette sta ancora cercando di conciliare le azioni di Gesù con le sue dichiarazioni, che egli pensa ancora dovrebbero essere praticate oggi. Ma Guillemette non è disposto ad accusare Gesù di essere un ipocrita che non pratica ciò che predica. Ci si chiede se Guillemette userebbe la parola 'ipocrita' per chiunque altro che non pratica quello che lui o lei predica.

(The Bad Jesus, pag. 5-6)
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 29/2/2016, 16:05




Vengo a sapere cose interessanti su come si muove il mondo degli studi biblici. Pare che in America nessuno tra i giovani voglia studiare la Bibbia perché sono interessati solo a ''fare soldi''. Inoltre la brutta nomea di essere un'accademia infestata da folli apologeti cristiani sembra essere d'intralcio alle iscrizioni. Col risultato che le facoltà pubbliche del settore sono a rischio di carenza di fondi. Non so però se questo produce come reazione più secolarizzazione negli studi biblici. Sembra inoltre che il tasso di conversione dei Latinos nel Sud America dal cattolicesimo al protestantesimo sia superiore al tasso di conversione che vi era nella stessa Germania dei tempi di Lutero! Pazzesco! Ecco perché hanno chiamato un pontefice gesuita 'dai confini del mondo'. E non pare che non sia tanto abile ad arginare il fenomeno, che porterà nel giro di qualche anno il Sud America nell'orbita protestante e quindi da lì facilmente nell'estinzione di fatto di ogni cristianesimo che si pavoneggi dietro la schifosa e tendenziosa Traditio dei cosiddetti 'Padri della Chiesa'.
 
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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 6/3/2016, 08:39




CITAZIONE
Il cristianesimo segnò la fine di un lungo periodo durante il quale molti rispettabili pensatori avevano esplorato idee radicali circa la natura degli dei, anche al punto di rinnegarli tutti. l'ateismo pre-cristiano non era certo non controverso, e ci furono periodi di severa repressione. Ma, come regola generale, il politeismo - la credenza in molti dèi - era infinitamente più ospitale verso i non credenti di quanto lo fosse il monoteismo. Nel cristianesimo, al contrario, non c'era alcun modo buono per essere ateo. L'ateismo fu il rifiuto categorico della stessa premessa su cui i cristiani definivano sé stessi.

(Battling The Gods, pag. 14, mia libera traduzione)

Ormai non ci sono dubbi che il cristianesimo vada annoverato tra gli autentici mali dell'umanità. Fortuna che sta scomparendo in Europa: in questo senso, sono davvero orgoglioso di essere Cittadino Europeo. :)
 
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CAT_IMG Posted on 6/3/2016, 13:45
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CITAZIONE (Haviland Tuf @ 6/3/2016, 08:39) 
Ormai non ci sono dubbi che il cristianesimo vada annoverato tra gli autentici mali dell'umanità. Fortuna che sta scomparendo in Europa: in questo senso, sono davvero orgoglioso di essere Cittadino Europeo. :)

Se è per dar spazio ai cristiani di tipo mormone che verrebero dall'america o ai mussulmani, non saprei se sia meglio che il cristianesimo scompaia... tra l'altro noi italiani abbiamo imparato a conviverci (e poi ci dà visibilità mondiale)
 
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