Origini delle Religioni

KLINGHARDT SU MARCIONE

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CAT_IMG Posted on 19/4/2021, 20:30
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L'invisibile e l'inesistente si somigliano molto. (Delos B. McKown, The Mythmaker's Magic)

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CITAZIONE (Haviland Tuf @ 19/4/2021, 21:16) 
Mcn 7:36-47Marco 14:3-9


Uno dei Farisei poi gli chiedeva di mangiare con lui ed egli, entrato nella casa del Fariseo, si sdraiò. Ed ecco una donna, peccatrice nella città, venuta a conoscenza che egli era sdraiato a mensa nella casa del Fariseo, portando un vasetto di alabastro con unguento profumato e postasidietro presso i suoi piedi, piangendo, con le lacrime bagnò i suoi piedi e con i capelli del suo capo asciugava e copriva di baci i suoi piedi e li ungeva con l’unguento. Ma Simon Pietro a quella vista parlava dentro di sé dicendo: “Costui, se fosse un profeta, avrebbe intuito chi e che razza di donna è quella che lo tocca, perché è una peccatrice”. Ma Gesù, rispondendo, disse a Pietro: “Simone, ho qualcosa da dirti”. Ed egli dice: “Maestro, di’ ”. E rivolto verso la donna disse a Simone: “Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa, non mi hai dato acqua per i piedi, lei invece con le lacrime ha bagnato i miei piedi e ha unto i miei piedi e li copriva di baci. Per questo motivo ti dico: Sono stati perdonati i suoi molti peccati, poiché ha amato molto. Colui al quale viene perdonato poco, ama poco”. Poi le disse: “Sono stati perdonati i tuoi peccati”. Allora quelli che giacevano a mensa insieme cominciarono a dire in se stessi: “Chi è costui che perdona anche peccati?”. Poi egli disse rivolto alla donna: “La tua fede ti ha salvata. Va’ in pace”.



Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l'unguento sul suo capo. Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato? Si poteva benissimo vendere quest'olio a più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei.
Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona; i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. 8 Essa ha fatto ciò ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto».



Si noti come il peccatore in questione — "Pietro" , nel testo originale (=Mcn) — è diventato un anonimo "alcuni" in Marco.


Marco forse voleva eliminare Pietro — criticato in *Ev — dalla linea di attacco.

(The Oldest Gospel and the Formation of the Canonical Gospels, pag. 664, mia traduzione)

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CAT_IMG Posted on 11/5/2021, 05:26
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CITAZIONE

Even if one is as sceptical as C. Rothschild is about the reliability of Josephus's account of John, I side with the solution that has been suggested by Giuseppe.
 
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CAT_IMG Posted on 4/5/2022, 14:01
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Mi sta arrivando una copia di questo libro.

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CAT_IMG Posted on 5/5/2022, 05:56
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Nicolotti e Gianotto si confermano per quei due meri folli apologeti cristiani che sono.

Il commento di un miticista nel Net a questa mia asserzione:


C'è da aspettarselo naturalmente, ma una buona notizia: più i falsificatori si sentono obbligati a giudaizzare tutto ciò che si muove, maggiore è il probabile disagio con il soggetto in questione.

 
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CAT_IMG Posted on 5/5/2022, 09:07
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Secondo Tert e l'Elenchos il «discese» (κατῆλθεν) di 4,31 non va letto secondo il senso comune — la strada fra Nazaret e Cafarnao, che sta presso a un lago, è leggermente in discesa — ma indica una discesa, apparizione o manifestazione «dal cielo» (ἀπὀ τοῦ οὐρανοῦ) o «dall'alto» (ἄνωθεν), quasi come si trattasse di un'improvvisa comparsa dal nulla. Infatti Tert e Origene usano il verbo «apparire» (appareo), Adam «manifestarsi» (φαίνω).


(folli apologeti cattolici C. Gianotto, A. Nicolotti, Il Vangelo di Marcione, Note al testo, pag. 205, mia enfasi)
 
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CAT_IMG Posted on 6/5/2022, 20:56
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Così un brillante miticista che condivide con me lo stesso entusiasmo per la priorità di *Ev (ossia Mcn, ovvero proto-Luca):

Oh sì, assolutamente — anche se questo renderebbe le cose ancora peggiori se questa non è adorazione ma solo abuso.
Se *Ev abusa di YHWH per i suoi scopi, sarebbe veramente grandioso: Giovanni Battista è uno sfigato che non riesce a riconoscere Gesù, i farisei sono vetrine di muto ruminare di stupide abitudini, eppure Gesù si siede comodamente in grembo a YHWH accarezzandogli le cosce

Immaginate, dopo tutti quei presunti secoli in cui YHWH ha preso a calci i suoi ebrei per divertimento, facendo vuote promesse su una Terra Promessa e così via — solo per concludere tutto con Gesù, il Messia dei Gentili. Approvato da YHWH stesso

Porca puttana LOL

 
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CAT_IMG Posted on 7/5/2022, 17:27
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Certo che è sufficiente leggere le seguenti parole del prof. Vinzent per rendersi conto che la priorità marcionita implica miticismo tout court:

Per Marcione, il cui Vangelo non fornisce le storie della nascita e della giovinezza di Gesù, come menzionato, ma in cui Gesù come un adulto discese dall'alto, da Dio, Gesù è e rimane dall'inizio fino alla sua resurrezione un'angelica figura divina. Gesù appare solo in forma umana, ma in verità è il Dio trascendente stesso. Questa era la ragione, come Tertulliano ci spiega, per cui Marcione chiamò questo testo “vangelo”, “eu-angelion”, vale a dire il buon messaggio di un angelo. È la stessa ragione per cui i primi autori cristiani dopo Marcione furono piuttosto riluttanti a riprendere questo titolo.



Un tale Gesù è interamente mitologico.

  • dio non esiste;


  • nel primo vangelo Gesù è "in verità il dio trascendente stesso";


  • perciò: Gesù non è mai esistito storicamente.


Potenza del battesimo di Gesù da Giovanni, che solo introdusse la possibilità, e soltanto la possibilità, di un'umanità di Gesù!!! lol2 terafin-grin tv_happy hump
 
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CAT_IMG Posted on 23/5/2022, 15:47
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A una seconda lettura del Vangelo di Marcione, un buon numero di allusioni diventa molto più difficile da cogliere se cerchiamo di evitare di leggere Marcione attraverso ciò che conosciamo del vangelo di Marco. È lo stesso problema che si pone quando leggiamo Paolo attraverso i vangeli canonici. Se li togliamo, abbiamo una visione molto diversa di ciò che Paolo stava dicendo. Se leggiamo Paolo alla ricerca di allusioni ai vangeli, ne troveremo molte di più che se leggiamo Paolo per quello che dice lui stesso e nel contesto più ampio delle idee del tempo. I motivi che tendiamo ad attribuire come fonte alle scritture ebraiche sono facilmente mutuati da altri scritti ebraici (ad esempio Filone) e non ebraici dell'epoca, compresa la metafora della crocifissione.

Allo stesso tempo, però, nel Vangelo di Marcione ci sono chiari riferimenti alle scritture ebraiche. È una questione che sto ancora esplorando, ma il mio approccio attuale è influenzato in particolare dalla discussione di Birger Pearson sulle origini gnostiche. Se Marcione faceva parte del "movimento" (uso il termine in senso lato) che rifiutava il dio ebraico e i suoi scritti, allora, come quei primi semi di gnosticismo, anche l'opera di Marcione prende motivi dalle scritture ebraiche, ma lo fa in modo da rivolgerle contro il dio ebraico.

Lo gnosticismo affonda le sue radici negli esegeti che citavano le scritture ebraiche non per avallarle attraverso una reinterpretazione allegorica, ma per prenderle alla lettera e pubblicizzare la superiorità morale del Dio superiore al dio dei giudei.

La reazione degli autori canonici a Marcione non fu quella di introdurre e sostituire il Vangelo di Marcione con l'introduzione di un midrash delle Scritture ebraiche, ecc. ma di rivendicare la stessa storia in un modo che riscattasse le scritture ebraiche come "fondamento profetico" della loro fede. Marcione sembra aver usato le scritture per attirare l'attenzione sulla superiorità del dio di Gesù rispetto al demiurgo YHWH.
 
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CAT_IMG Posted on 14/7/2022, 12:44
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Alla luce dei risultati di questo studio, la tesi di Vinzent sulla paternità di Marcione del più antico vangelo rimane ambivalente. Da un lato, le conclusioni di Vinzent concordano ampiamente con quelle di questo studio: (1) Ev* è il più antico vangelo in generale; (2) i vangeli canonici dipendono letterariamente da questo vangelo; (3) tutta una serie di aspetti contenutistici rivelano un pregiudizio anti-marcionita nei vangeli canonici (in particolare in Luca); e (4) i vangeli canonici non possono essere giustificatamente datati al I° secolo. Questa ipotesi di paternità di Marcione è possibile, in effetti. La concezione di Vinzent sul ruolo di Marcione nella nascita dei vangeli potrebbe essere valida.

(M. Klinghardt, The oldest Gospel and the Formation of the Canonical Gospels, pag. 400)

Edited by Haviland Tuf - 14/7/2022, 14:28
 
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