Sul
Corriere della Sera di venerdì scorso, io leggo che anche
Michel Onfray concorda impliciter con quanto detto da
Paolo Veronesi.La Francia dovrebbe rinunciare alla sua politica neocoloniale e islamofoba allineata sulle posizioni statunitensi. Dovrebbe ritirare tutte le sue truppe d'occupazione da ogni missione militare. A quel punto sarebbe possibile firmare una tregua tra lo stato islamico e la Francia, e far in modo che i suoi militanti, oggi presenti sul nostro territorio, depongano le armi.Attentati Parigi, Veronesi: “Con l’Isis bisogna trattare”
"Occorre da parte nostra uno sforzo pacificatore, e siamo proprio noi come Occidente a doverlo fare. Sono contrario all'idea di fare guerra all'Isis, perché violenza chiama violenza. Più loro tagliano teste, più noi bombardiamo: qualcuno deve fermare questa catena di azione e reazione e deve farlo con il dialogo e la tolleranza religiosa. L'Isis va ascoltato".http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-euro...h.9j13tGNy.dpufQuindi è un riconoscimento implicito che se l'Islam è
per natura violento, allora non c'è verso di mutarne la natura. Una parte di mondo è così
follemente apologetica che con essa bisogna scendere al
compromesso, dandogli qualche contentino di ripiego, così che non possa più romperci drammaticamente le scatole.
La stessa
risposta che è stata data da
Vridar (nella fattispecie, Tim, non Neil) ad Earl.
Consiglio vivamente di leggersi lo scambio tra i due. E' incredibile, ma
Charberlain, contro la vulgata tradizionale che lo vuole un codardo, fu un politico lungimirante e astuto, che salvò vite umane più di quanto si possa pensare.