L'identificazione di Gesù da parte dei visitatori della sinagoga (*4,22c: 'Non è questo il figlio di Giuseppe?') esprime chiaramente la loro distanza e l'inadeguata qualificazione di Gesù. Dopo di che, i demoni dichiarano di nuovo chi è veramente Gesù: 'Tu sei il Figlio di Dio' (*4,41). Questa identificazione applicabile di Gesù — pronunciata tra l'altro dai demoni — è ingombrante. Forse si intende l'opposizione tra i demoni con l'identificazione corretta e gli umani con quella falsa, ma non è probabile.
(M. Klinghardt,
The Oldest Gospel and the Formation of the Canonical Gospels, pag. 231, grassetto mio)
"L'opposizione tra i demoni con l'identificazione corretta e gli umani con quella falsa" corrisponde, alquanto tautologicamemte, alla netta asserzione che Gesù
non è nato da donna.
E tuttavia, Klinghardt dice che quell'opposizione tra un Gesù figlio di Giuseppe e un Gesù figlio di dio "
non è probabile". Due pagine dopo, l'opposizione in questione si fa risentire, nonostante Klinghardt stesso abbia cercato (invano) di mitigarla:
Il resoconto marciano del battesimo di Gesù ... fornisce anche l'opportunità di far proclamare da Dio stesso la vera identità di Gesù come "il mio figlio prediletto" (Marco 1, 11). Rispetto all'identificazione di Gesù da parte dei demoni all'inizio di *Ev, questo è uno sviluppo abile e avanzato.
(
ibid. pag. 233)
"Marco" (autore) ha fatto sì che fosse il dio dei giudei, YHWH, a riconoscere
per primo Gesù come suo figlio,
anzichè che a farlo fossero i demoni per primi. Così, nel Più Antico Vangelo scritto, l'affermazione che Gesù fosse nato da donna è
introdotta e negata subito dopo, in quanto messa sulla bocca dei presenti che
puntualmente non riconoscono ciö che i demoni invece hanno capito benissimo.
Detto altrimenti, il dio Gesù non è ancora evemerizzato dallo stesso testo che avrebbe dovuto evemerizzarlo.