Bello, barionu.
(che nick impossibile. L'avatar poi, orripilante. Contro ogni senso estetico. Un foto coi tortellini, kasher
ovviamente, era molto meglio. O anche una fotina scelta a casaccio, come quella del mio account. Sģ, sģ, non serve che lo ripeti "qui comando io" bla bla
)
Ok.
Non posso contestarti sull'ebraico, non sono in grado.
Dunque leggo e basta, grazie per la lezione. No, nessuna domanda per adesso. Mi sembra abbastanza chiaro il nesso con l'analisi zolliana.
Quello che posso osservare (che si sia d'accordo o no con le tesi del libro) in generale č che non sono secondari alcuni dati sull'analista:
- Zolli aveva fatto anche studi di antico sinaitico: ideogenesi e morfologia;
- era reputato dalle comunitą ebraiche come un pņ burbero-orso-strano sģ ma senza alcun dubbio rispettato (prima del battesimo) e degno di godere di alta reputazione principalmente in virtł del fatto che pochissimi erano al suo livello di conoscenza linguistica - per non parlare della sua conoscenza di tutti i testi relativi alla Tradizione. Inoltre aveva simpatia per le correnti chassidiche e quindi era ferrato pure dal lato mistico e sui loro testi. Č importante? Per me sģ.
- Da ricordare anche che fin da piccolo parlava correntemente ebraico in casa + yiddish, e che la madre lo educņ sempre con l'obiettivo di farlo diventare rabbino importante. In pratica ha studiato molto fin dall'infanzia.
CITAZIONE
"Nessun autore Italiano si č mai espresso con questa profonditą riguardo le connessioni di filologia tra abitus Ebraico e Vangeli "
Beh, italiani no, anche se devo ancora studiare molto e magari ne scopro altri... Zolli, mentre lo leggi sembra di sentirlo parlare .
Riguardo all'ambiente ebraico: non poteva essere altrimenti. Leggo molto gli ebrei studiosi di vangeli e lettere, principalmente americani, sia credenti che non credenti, sia ebrei-ebrei che ebrei-cristiani o mezzi&mezzi. E saltano sempre fuori ottime profonditą, ottime prospettive (che in pratica mi confermano quello che gią io pensavo, da sempre , e senza mai avere avuto formazione ebraica - quindi in qualche modo se la formazione 'intellettuale' cristiana č abbastanza buona certi legami risultano ovvi).
Anche il Rav Di Segni a volte interviene con bellissime analisi. Quella delle frange-tzitzit nei vangeli l'avevi mai letta? Link
www.30giorni.it/articoli_id_21815_l1.htmAndando un momento OT, e riguardo alle "connessioni" che possono anche essere di tipo diverso dall'esclusivamente filologico per andare a parare in campi vastissimi della conoscenza (anche, e non solo, mistici) e visto che siamo in tema di profonditą di interconnessioni.... ti potresti mettere in biblioteca per future letture il Pavel Florenskij (io consiglio tutte le sue opere, ancora in pieno corso di traduzione in Italia...ci vorranno anni.... ma soprattutto: "La colonna e il fondamento della Veritą". Ed. San Paolo, 64 euri, salvo sconti. Non comprare l'altra casa editrice perché hanno curato male la traduzione e sballato tutte le note, non si capisce niente, cosģ dicono le recensioni dei lettori. Avviso: fare attenzione perché col genio di Florenskij parti in crisi mistica. Anche lui ti cattura col modo di scrivere, e anche lui sembra di sentirlo parlare. Viene definito il "Leonardo da Vinci russo", e i motivi ci sono tutti quanti. Un genio che spazia dalla matematica all'arte passando per la fisica, la semiotica, la simbologia, la mistica, la filologia, ecc
www.disf.org/Pavel-Florenskij ).
Sono abbastanza occupata offline in questo periodo.
Quindi leggo, ma non č detto che scrivo.
Le lezioni di ebraico mettile pure di tutti i tipi, grazie, sono utili.
Magari specifica le distinzioni tra ebraico moderno e biblico.
(Ora vado a postare una risposta per Sapremo nella cartella Biglino dove mi faceva delle domande)