Origini delle Religioni

GIULIO FIRMICO MATERNO

« Older   Newer »
  Share  
CAT_IMG Posted on 9/4/2016, 18:52
Avatar

www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

Group:
Administrator
Posts:
8,423
Location:
Gotham

Status:









------------------






https://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_Firmico_Materno


https://archive.org/details/deerroreprofanar00firm


Matthias Flacius Illyricus

https://it.wikipedia.org/wiki/Mattia_Flacio_Illirico



www.vatlib.it/home.php?ling=it&res=1280x800


ONLINE


https://digi.vatlib.it/view/MSS_Pal.lat.165



CODEX VATICANUS PALATINUS 165


CERCARE SU GOOGLE VATICANUS PALATINUS 165





BIBLIOTECA ON LINE

www.mss.vatlib.it/guii/scan/link.jsp

www.mss.vatlib.it/guii/scan/link1.jsp?fond=Pal.lat.

www.mirabileweb.it/edgalluzzo_leaf....d_miscellanea=1


www.mss.vatlib.it/guii/console?serv...&attribute=3040





L'articolo si apre con una breve ricostruzione della storia dell'abbazia, che gli studi di W. Kurze hanno dimostrato essere stata fondata qualche anno prima del 745 dal nobile friulano Erfo (e non da Ratchis come vuole la leggenda), come era accaduto per Nonantola con Astolfo.


Dopo aver illustrato le vicende principali dell'abbazia, la sua posizione strategica e la consacrazione della sua nuova chiesa nel 1035, l'A. si occupa segnatamente della sua biblioteca, finora trascurata dagli studiosi forse a causa della perdita di tutti i cataloghi. La storia della biblioteca è connessa anche con la storia economica di San Salvatore, dal momento che la produzione libraria fiorisce nei momenti più prosperi.



Soprattutto sotto gli abati Winizo e Gerardo crebbero le donazioni e le protezioni delle famiglie nobili: non solo la Bibbia Amiatina (Firenze, Laurenziana, Amiatino 1) è stata preparata in questo scriptorium all'inizio del sec. XI, ma sembra che la maggior parte del ricco patrimonio della biblioteca sia stata realizzata entro l'XI sec. Dopo la crisi del XII sec., quando l'abate Rolando concentrò l'interesse sulle reliquie più che sui codici, nel XIII sec. San Salvatore vide l'alienazione di molti beni e il passaggio ai cisterciensi (sotto l'abate Ranieri).



Il periodo più tardo dell'abbazia invece riguarda soprattutto Siena. Dei paragrafi biografici illustrano l'attività inerente San Salvatore di letterati e studiosi come Enea Silvio Piccolomini (che nel 1462 studiò il Codice Amiatino 1), Ferdinando Ughelli, Francesco Barberini e Giovanni Colombino Fatteschi. Segue la trattazione dei mss. di origine indubbiamente amiatina, raggruppati per comunanza cronologica (origine carolingia) o geografica (della biblioteca che attualmente li conserva).



L'A. discute innanzitutto i mss. carolingi studiati da B. Bischoff (Paris, BNF, lat. 10318 «Codex Salmasianus»; Vat. lat. 5465; 3314; Vat. Pal. lat. 165; Perugia, Bibl. Capitolare, 2; Oxford, Bodl. Libr., Laud misc. 464; Köln, Dombibl., 43; Bamberg, SB, Class. 43; 34; Hist. 6; Berlin, SB, Dep. Breslau 16; Darmstadt, UB, 3149; Leipzig, UB, Rep. II 45 2°; Vercelli, Capitolare, LXXXI); prosegue con la descrizione del Vat. Barb. lat. 679 e con l'individuazione dei mss. elencati al f. 297 di questo codice, una lista di libri prestati dall'abbazia a sei luoghi delle vicinanze (Vat. Barb. lat. 604; 572; 580; 702; Perugia, Capitolare, 41; Firenze, Laurenziana, Amiatino 2).



Si analizzano quindi i codici conservati nelle biblioteche italiane: nella Biblioteca Barberiniana presentano un ex libris o altre evidenze che li collegano senza dubbio all'abbazia amiatina i mss. Vat. Barb. lat. 679; 702; 580; 581; 604; 572; 573; 574; 591; 582. I codici amiatini conservati alla Biblioteca Casanatense sono elencati ai ff. 50 e 64 del ms. Roma, Casanatense, 436; di questi, quelli ancora conservati sono i mss. 1907; 1880; 1405; 167 e 628.



Il fondo amiatino della Laurenziana di Firenze è invece costituito dai codici Amiatino 1-7, e si discute della provenienza dei mss. Firenze, Laurenziana, Pl. 65.35; Conv. Soppr. 364; Amiatino 3 e Perugia, Bibl. Capitolare, 3 (apografo di Firenze, Laurenziana, San Marco 658), studiati da B. Bischoff. All'interno di questa discussione si citano anche i mss. Firenze, Laurenziana, Pl. 20.54; Cesena, Bibl. Comunale, D.XXIV.1; Perugia, Bibl. Capitolare, 41 e 42. Con i dati raccolti l'A. procede a una valutazione della biblioteca e della cultura della badia amiatina nell'XI sec.: all'esigua presenza dei Padri fanno da contraltare la grande trasmissione di Beda e lo studio intenso dei testi esegetici; non mancano le opere d'età carolingia e opere rare che denotano l'interesse letterario variegato dei monaci (come il codex unicus che trasmette Firmico Materno, il Vat. Pal. lat. 165).




Queste considerazioni portano a degli interrogativi sullo stato degli studi dei codici amiatini; a delle ipotesi sull'individuazione di nuovi codici dell'abbazia, come i Montecassino 41 e 93; a delle domande sulla storia di alcuni mss. come i Vat. Barb. 570 e 588. La conclusione propone un bilancio della badia amiatina nei secoli (grandezza, importanza, tesoro di oggetti sacri e di reliquie etc.), confrontando il destino di San Salvatore con quello di altre istituzioni monastiche delle vicinanze come Sant'Antimo della Tuscia e Sant'Eugenio a Siena, in relazione alle quali si citano i mss. Firenze, BNC, Conv. Soppr. I X 38; Montalcino, Museo Civico, «Bibbia atlantica»; Siena, Bibl. degli Intronati, F.III.3; F.III.13; F.V.2; F.V.8; F.V.21; F.IX.13; I.V.21.




Corredano il lavoro 5 appendici inerenti i temi trattati: l'elenco dei codici amiatini stilato da F. Ughelli in preparazione alla sua Italia sacra; la trascrizione della discussione di G. Fatteschi sull'abbazia (nella prefazione alle sue Memorie Istorico-Diplomatiche dell'antichissimo Monastero di San Salvatore conservate nel ms. Roma, BNC, Sess. 414 e nel suo apografo Firenze, BNC, Pal. 1131 [olim 1054]); una trattazione sui mss. amiatini non ancora identificati; la tradizione manoscritta di un commento a Matteo variamente attribuito a Remigio o Aimone di Auxerre, o anche a Remigio di Reims, e di cui l'A. si è recentemente occupato.



È possibile che l'abbazia amiatina sia responsabile della sua ampia circolazione in Italia centrale nell'XI sec., testimoniata dai mss. Vat. lat. 651; Vat. lat. 648; Vat. lat. 6762; Vat. Barb. lat. 604; Vat. Barb. 627; Vat. Reg. lat. 2098; Vat. Ottob. lat. 3294; Vat. Urb. lat. 89; Sankt Gallen, Stiftsarchiv, Fabariensis XII; Bern, Burgerbibl., 831; Ivrea, Bibl. Capitolare, LXXVI (43); Barcelona, Bibl. de Catalunya, 548; Bergamo, Bibl. Civica, 635; Einsiedeln, Stiftsbibl., 181 (188); Firenze, Laurenziana, Pl. 20.22; Conv. soppr. 306; Mugell. 7; Madrid, BN, 198; Mantova, Bibl. Comunale, 342; Perugia, Bibl. Capitolare, 41; Berlin, SB, Theol. lat. 2° 564; Grenoble, BM, 236 (314); Napoli, BN, VI.B.10; VI.D.76; Padova, Bibl. Antoniana, 357; Pistoia, Archivio Capitolare, C 158; Siena, Bibl. Comunale, F.I.8; Casale Monferrato, Bibl. del Seminario, d 2.



L'ultima appendice riguarda la tradizione del commento a Paolo di Aimone di Auxerre, anche questo forse messo in circolazione dallo scriptorium amiatino: Firenze, Laurenziana, Pl. 14.2; Pl. 24.1; Pl. 24.2; Pl. 24.3; Conv. soppr. 244; 265; 275; Mantova, Bibl. Comunale, 639; Oxford, Bodl. Libr., Canon. patr. lat. 149; Add. D. 104; Balliol College, 183; Paris, BNF, lat. 1762; 2453; Vat. lat. 653; Vat. lat. 5736; Vat. Barb. lat. 580; Vat. Ottob. lat. 278; Vat. Archivio S. Pietro C 102; C 103; Oslo-London, Schøyen Coll., 71; Napoli, BN, IV.B.3; IV.B.11. Un Postscriptum aggiorna il lettore sui nuovi sviluppi della ricerca, approdata all'esame dei mss. Vat. Barb. lat. 523; Vat. Barb. lat. 1450 e Vat. Barb. lat. 538 di più recente scoperta.






Edited by barionu - 15/12/2021, 11:16
 
Top
CAT_IMG Posted on 15/12/2021, 11:19
Avatar

www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

Group:
Administrator
Posts:
8,423
Location:
Gotham

Status:


CIP DI ATTENZIONE

zio ot
 
Top
4 replies since 9/4/2016, 18:52   190 views
  Share