LA PEDOFILIA NELLA MISHNEH TORAH, LA PAROLA AL RABBINO ELIYAHU TOUGER

PREMESSA ,

RIPORTO SUBITO IL POST FINALE DI ABRAMO

CHE HA POSTO FINE A QUESTA DISGUSTOSA VICENDA ,

che per adesso lascio sul NET perchè possiate vedere a che livello di

follia antisemita possa giungere un nazista psicolabile



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RIPORTO LA RISPOSTA DI AVRAHAM YSRAEL ...

nick Abramo



È il caso della promessa sposa


Sono clausole legali che riguardano la convalida dei kiddushin=fidanzamento. Il passo in questione di Ishut 3.11 suppone il caso di una persona tanto povera da non poter provvedere alcunché di economico per il fidanzamento e poteva quindi fare nel modo della bià, che poi nella pratica, con la presenza di due testimoni diveniva Ichud= appartarsi in una stanza chiusa. Con questo metodo il fidanzamento era ritenuto valido solamente dai 3 anni in su e non prima.

Pertanto se la stessa bambina venisse presa in sposa da un altro uomo non potrebbe essere valido con quest'ultimo perché è già fidanzata. Il senso del fidanzamento è che la donna è permessa al marito e proibita a tutti gli altri uomini.

Non si parla di rapporti sessuali, ma di santificare una donna, ovvero prendere una donna come fidanzata con il metodo dei kiddushin eseguiti per mezzo dell'Ichud=isolamento.

Vi sono altri due metodi, uno è donando alla donna un oggetto di valore, come un anello, l'altro è con un documento economico e l'altro è con bià, un termine che significa anche rapporto sessuale, ma non in questo caso, dato che si parla di Kiddushin=fidanzamento.

In questo caso, dal punto di vista ideale, ma mai attuato in pratica, si tratterebbe di far toccare il glande dell'uomo alla vagina, ma senza penetrazione. Questo metodo non veniva mai eseguito letteralmente perché ritenuto poco adatto alla presenza di due testimoni e quindi si usava appartarsi in una stanza chiusa e ciò era sufficiente per i testimoni. Il rapporto sessuale era proibito in tenera età perché pericoloso. La donna poteva essere promessa in sposa dal padre e si faceva il rito in presenza di testimoni in una stanza appartata e dopo, dopo molti anni, ai nessuim= matrimonio, quando l'uomo porta la donna ad abitare con se, si ha il rapporto sessuale vero e proprio.

Prima di questo periodo il rapporto sessuale è assolutamente proibito e punito.


Il periodo di fidanzamento in genere durava fino ai 18-20 anni di età.


L'età dei 3 anni e un giorno, è stata stabilità perché a quell'età la bambina è in grado di capire e raccontare ciò che è stato e comprende di essere stata santificata, cioè fidanzata ad un uomo e proibita a ogni altro. Nella pratica bastava solo un abbraccio in una stanza chiusa. Ma in linguaggio legale questo si chiama bià, perché è uno dei tre metodi legali del fidanzamento. Prima dei tre anni di età non era permesso prendere in fidanzata una donna con questo metodo, ma solo attraverso un dono o un documento di valore economico. Si tratta dunque di un caso estremo perché così è consueto nella Halakhah, discutere i casi più estremi, anche quelli impossibili.

La clausola legale è atta a stabilire quando un fidanzamento è valido da un punto di vista legale.



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Bene, direi che la risposta di Abramo chiarisce definitivamente questa faccenda veramente infame.

che ha rotto le palle per anni , a causa di un nazista psicolabile .

Se qualcuno volesse intervenire , lo faccia entrando nel merito , o lo banno immediatamente .


zio ot

OMAR DI BENEDETTO

LA PEDOFILIA NELLA MISHNEH TORAH

LA PAROLA AL RABBINO ELIYAHU TOUGER



C’è chi nega sempre,
soprattutto l’evidenza.

Il Sig. Stefano Manni (“Zio Ot”) personaggio miserabile, vile e ipocrita, non mostra nessuna vergogna nel difendere un testo della tradizione rabbinica (Mishneh Torah, Sefer Nashim, Hilchot Ishut 3,1) che istiga alla pedofilia, precisamente al matrimonio e al rapporto sessuale con una bimba di tre anni e un giorno contro il suo volere. E nonostante sia stato ampiamente confutato(1) si ostina e continua a negare l'evidenza con asserzioni sempre più assurde e ridicole.

Dapprima sono stato accusato di aver “falsato” la traduzione del passo in questione (che ricordiamo è stata tradotto dal rabbino Eliyahu Touger, insegnante e mentore di fama mondiale). Poiché questa traduzione si trova anche online sul sito ebraico Chabad (a cura dello stesso rabbino), Zio Kosherot ha accusato loro di aver sbagliato la traduzione per “una svista dell’informatico che ha digitalizzato i testi”(2). Non è stato difficile dimostrare che la traduzione è proprio quella, riportando la prova scritturale inconfutabile (scan del libro). Ora Kosherzio Ot ritiene che sarebbe proprio il rabbino o l'editore ad aver sbagliato la traduzione!... «Infatti è lui che la sbaglia o l’editore».

E conclude così: «Omar Di Benedetto fa solo un gran fracasso sul quello che è il cardine della discussione, che ripubblico qui sotto, che la sua ennesima nuova pseudo confutazione non ha minimamente risolto. Omar sostiene che la bimba viene stuprata a 3 anni e un giorno, io sostengo che viene consacrata-promessa fino alla futura età fertile... » (3).

Siccome, dopo tutte le figuracce subite, costui ne vuole ancora, ho pensato a questo punto di scrivere al rabbino Eliyahu Touger, il cui contatto mi è stato passato gentilmente dal sito ebraico Torah Cafe.

Ecco innanzitutto il messaggio che gli ho inviato:

«Egregio Signore,

Mi chiamo Omar Di Benedetto. Vi scrivo dall'Italia, dove risiedo. Ho gentilmente ricevuto il suo contatto e-mail dal sito web ebraico Torah Cafe. Mi sono permesso di contattarla perché vorrei conoscere, se possibile, alcune informazioni sulla sua traduzione di un passaggio specifico della Mishneh Torah di Mosè Maimonide.

Ho documentato come secondo numerose fonti del Talmud (bNiddah 44b, bSanhedrin 55b, ecc.) sia espressamente consentito dalla Halakhah che una bimba di tre anni e un giorno possa essere fidanzata con un uomo attraverso rapporti sessuali (bǝbîʾâ) con il consento del padre. In questo documento ho anche citato a conferma un passo della Mishneh Torah, tradotto da lei, precisamente Sefer Nashim, Hilchot Ishut 3,1: “Se una bimba ha più di tre anni e un giorno, con il consenso del padre può venir consacrata attraverso rapporti sessuali. Se dovesse essere al di sotto di questa età, e il padre l’avesse già consacrata attraverso rapporti sessuali, il vincolo coniugale non è stabilito” (p. 34).

Ebbene, un signore di nome Stefano Manni mi ha accusato di falsificare questi passaggi, in particolare proprio il passaggio che lei ha tradotto dalla Mishneh Torah. Dice che la traduzione è falsa e che lei stesso avrebbe commesso un errore e che il sito ebraico Chabad lo riporta in modo sbagliato.

Questo signore, evidentemente di scarsa conoscenza, postula innanzitutto che la parola consacrare (mǝquddešet) non indica il matrimonio e afferma che infatti il brano direbbe che:

“Se una bimba ha più di tre anni e un giorno, con il consenso del padre può venir consacrata per la futura età fertile per il coito. Se dovesse essere al di sotto di questa età, e il padre l'avesse già consacrata per la futura età fertile per il coito il vincolo coniugale non è stabilito”.

Tuttavia, nel testo ebraico le parole che lui aggiunge “per la futura età fertile” non ci sono affatto. Quindi, semmai, è quest'ultima traduzione che è totalmente falsa e disonesta.

Vorrei quindi chiederle se volesse cortesemente confermare che il termine mǝquddešet significa “promessa sposa” e che la sua traduzione del passo è corretta.

Cordiali saluti

Omar Di Benedetto».

Ed ecco la riposta del rabbino Eliyahu Touger:

«Non mi piace parlare negativamente di nessuno. Inoltre, spesso le persone hanno ragioni non dichiarate per le loro opinioni. Tuttavia, la traduzione così com'è sul sito è al 100% esatta. Inoltre, mekuddeshes significa molto più che promessa sposa nella concezione comune di questo termine, in realtà significa sposata, tranne che la coppia non viveva insieme. Nell'era talmudica, è dopo il periodo di un anno che il vincolo matrimoniale sarebbe stato completato. Il Talmud cita molti casi di bambine completamente sposate in tutti i contesti in età molto giovane.

Che voi siate benedetto in tutto»

Il rabbino ha quindi confermato espressamente la sua stessa traduzione (e quindi anche quella che compare sul sito Chabad), vale a dire la mia stessa tesi secondo cui, a parere di Maimonide, è permesso il fidanzamento di una bimba di tre anni e un giorno attraverso i rapporti sessuali con il consenso del padre. Vale la pena aggiungere che, dopo aver stipulato il fidanzamento attraverso i rapporti sessuali, lo sposo e la bimba (in genere) non vivono insieme per almeno dodici mesi.

A questo proposito ho chiesto al rabbino se i rapporti sessuali con la bimba avvengono immediatamente a questa età (cioè a tre anni e un giorno) e se questi “dodici mesi” possono eventualmente non essere osservati, citando alcune fonti rabbiniche.

«Grazie innanzitutto per la sua gentile risposta.

Vorrei chiedervi se me lo permettete, due ulteriori chiarimenti.

Come è stato detto, secondo molte fonti, tra cui la Mishneh Torah, una bimba di tre anni e un giorno può essere consacrata attraverso i rapporti sessuali (questo contratto è tra l’altro spiegato dalla Mishnah Kiddushin 1,I). I rapporti sessuali in questo caso possono effettivamente avvenire immediatamente a questa età?

Lei ha detto giustamente che, in tal caso, deve seguire un anno (dodici mesi) per la convivenza effettiva, come infatti prevede il Talmud, mKetubot 5,2(4); 57b; mNedarin 10,5 ma anche la Mishneh Torah, Sefer Nashim, Hilkhot Ishut 10,17 e pure lo Shulhan Arukh, Even HaEzer 56,1. Questa regola dei dodici mesi si applica davvero? Lo chiedo perché, secondo bYebamoth 60b, si riferisce espressamente di sacerdoti conviventi con bimbe (proselite) anche “più giovani” di tre anni e un giorno(5). Allo stesso modo, il Kitzur Shulchan Aruch (152,6.) afferma che: “Se una bimba ha meno di tre anni, è permesso appartarsi con lei”(6). Vale la pena ricordare che secondo Rashi, Isacco sposò Rebecca all'età di tre anni (Rashi, Genesi 25,20)(7). Ulteriori fonti sono Seder Olam I; Zohar I, 136b; ecc. La fonte più sorprendente, tuttavia, è bMasekhet Soferim 43b, che afferma che “Quando Rebecca lasciò la casa di suo padre aveva tre anni e tre giorni”(8), il che significa che vivevano già insieme a questa età. Può confermare che questi dodici mesi non dovevano essere necessariamente osservati?

Sperando di sentirla ancora, le mando i miei migliori saluti.
Omar Di Benedetto».

La risposta del rabbino è stata semplice, seppur vaga (è chiaro che non si vuole esprimere più di tanto, forse preso dall’imbarazzo). Per quanto riguarda la questione se i rapporti sessuali con una bimba avvengano esattamente all’età di tre anni e un giorno, il rabbino ha dichiarato che: «potrebbero aversi, ma non necessariamente». E ciò mi basta. Quindi dipendeva esclusivamente dalla volontà dello sposo.

Per quel che concerne i dodici mesi, ha dichiarato che: «dopo il Kiddushin, l'uomo aveva 12 mesi di tempo prima di iniziare il Nisuin che comporta la convivenza. Non doveva aspettare i 12 mesi, ma questa era la pratica ordinaria». In altre parole una bimba di tre anni e un giorno può essere data in “sposa” dal padre ad un uomo, che procede a “conoscerla” carnalmente. Qualche volta subito, qualche altra (bontà sua) dopo un anno, cioè quando la bambina varca la soglia dei quattro anni (e un giorno). Non era infatti una regola obbligatoria(9).

Sempre di (lurida) pedofilia si tratta, con buona pace per “Zio Ot”.


NOTE


(1) Omar Di Benedetto, La pedofilia nella Mishneh Torah, Confutazione a Stefano Manni, 2019; Ri-confutazione a Stefano Manni, Sonnenmenschen, 2021.

(2) “Mishneh Torah, Sefer Nashim, Ishut Ishut, Chapter Three” By Rabbi Moshe ben Maimon (Maimonides), translated by Eliyahu Touger (chabad.org).

(3) Barionu, “Da Rambam: Mishneh Torah, Sefer Nashim, Ishut 3,1”, 2016 (originidellereligioni.forumfree.it). Cfr. “Tutto Mauro Biglino il Gruppo” (facebook.com).

(4) «Si dà a una vergine dodici mesi da quando il marito ha chiesto di sposarla dopo averla fidanzata, per prepararsi con abiti e gioielli per il matrimonio. E proprio come si dà a una donna questa quantità di tempo, così si dà a un uomo un periodo di tempo equivalente per prepararsi, poiché anche lui ha bisogno di tempo per prepararsi al matrimonio» (Koren Talmud Bavli, The Noé Edition, Vol. XVI, Ketubot, Part I, With Commentary by Rabbi Even-Israel Steinsaltz, Koren Publishers, Jerusalem 2019, p. 322). Secondo l'interpretazione di Yom Tov Asevilli meglio noto come “Ritva”, questi “dodici mesi” si estrapolano da Deuteronomio 24,5.

(5) «R. Joshua b. Levi riferì: c'era una certa città nella Terra di Israele la legittimità dei cui abitanti era contestata, e il rabbino inviò R. Romanos che condusse un'indagine e trovò in essa la figlia di un proselito che era sotto l'età di tre anni e un giorno, e il rabbino dichiarò che poteva vivere con un sacerdote» (The Babylonian Talmud, Seder Nashim, Yebamoth, Vol. XI, Part I, Translated into English with notes, glossary and indices under the editorship of Rabbi Dr. I. Epstein, Soncino Press, London, 1961, p. 72). Si racconta inoltre che: «Un certo sacerdote sposò una proselita che aveva meno di tre anni e un giorno» (Ibidem, p. 72). Ho riportato la traduzione di Rabbi Isidore Epstein, poiché nella traduzione di Adin Steinsaltz il testo è corrotto.

(6) Kitzur Shulchan Aruch, A New Translation and Commentary on the Classic Guide to Jewish Law by Rabbi Avrohom Davis, Vol. II, Metsudah Publications, New York 1996, p. 1023. Verificabile anche online sul sito ebraico Chabad “Kitzur Shulchan Aruch - Chapter 152: Prohibition Against Being Secluded with Women and Other Forbidden Associations with Them” translated by Rabbi Davis (chabad.org).

(7) «Quando Abramo ritornò dal monte Moria gli fu annunziata la nascita di Rebecca (Gen. 22,23). Isacco aveva allora trentasette anni, perchè proprio a quel tempo, quando Sara morì, erano trascorsi trentasette anni. Sara aveva infatti novanta anni quando nacque Isacco (Gen. 17,17), e morì a centoventisette anni, come sta scritto: “La vita si Sara fu di centoventisette anni” (Gen. 23,1). Isacco aveva dunque allora trentasette anni (Seder Olam 1). A quel tempo nacque Rebecca; Isacco aspettò che ella fosse pronta per il matrimonio cioè tre anni – e poi la sposò» (Rashi di Troyes, Commento alla Genesi, a cura di Luigi Cattani, Marietti, Casale Monferrato 1985, p. 202).

(8) The Minor Tractates of the Talmud, Vol. VII, Translated into English with notes, glossary and indices under the editorship of A. Cohen, London 1965, p. 260. Il testo in questione è citato anche da Asher Wassertheil in Birkat Asher, Genesi 30,30.3.

(9) «Quando lo sposo aveva adempiuto ai suoi obblighi nei confronti del padre della sposa secondo il contratto matrimoniale, la sposa passava sotto l'autorità di suo marito, ma in quel momento non si trasferiva necessariamente a casa di suo marito. Era evidentemente comune che trascorresse circa un anno tra il fidanzamento e il matrimonio vero e proprio, quando iniziò la convivenza (m.Ketub. 5,2; m.Ned. 10,5)» (David L. Turner, Matthew, Baker Academic, Ada Township 2008, p. 65). Come meglio però tiene a precisare John Cooper: «Tuttavia, è stato notato che le discussioni rabbiniche affermavano che le bambine erano fidanzate, seguite dal matrimonio e dalla convivenza un anno dopo, ma questo non sembra essere in accordo con la pratica comune» (John Cooper, The Child in Jewish History, J. Aronson, Lanham 1996 p. 44). Si veda a conferma il commento di Beit Shmuel 56,4 allo Shulchan Arukh, Even HaEzer 56,3.


APPENDICE

Ecco gli screenshot delle e-mail con Torah Cafe e il rabbino Eliyahu Touger.

PS. Siccome la normativa sulla privacy vieta la diffusione di dati personali altrui (rendo le e-mail visualizzabili) ma chiunque scaricherà o diffonderà questi dati senza il mio consenso o quello del rabbino verrà denunciato penalmente:

E-mail con Torah Cafe e il rabbino Eliyahu Touger (Google Drive)

E DIREI CHE LA QUESTIONE É CHIUSA DEFINITIVAMENTE.
LA MISHNEH TORAH PERMETTE LA PEDOFILIA. PUNTO.

Ringrazio il rabbino Eliyahu Touger per la sua disponibilità, gentilezza e onesta intellettuale.
Non seguiranno ulteriori risposte a Kosherzio Ot e lo invito a VERGOGNARSI.