Un po' di amarezza mi procura questo
addio del prof
Odifreddi al quotidiano di
''Repubblica'', non perché ci tenessi tanto al quotidiano (intendiamoci: leggo solo il
Corriere o
Il Giornale,
se leggo quotidiani) quanto alla ''ragione'' - così fottutamente e dannatamente
futile - per la quale è stato espulso, con tanto di lettera ufficiale di ''rammarico'' da parte del suo direttore Calabresi,
dai toni affettatamente ipocriti (che mi ricordano quelli di quel
folle apologeta cattolico - tale
Lorenzo Noli - nei confronti del serio e competente storico
Richard Carrier).
CITAZIONE
Ciò non accade per le critiche a Scalfari, che sono lecite e fanno parte di un libero dibattito, ma per quello che hai scritto del giornale con cui collabori da anni.
E cosa ha scritto del giornale, sentiamo?
Riferendosi al suo fondatore:
CITAZIONE
chiunque ha diritto di abiurare il proprio passato di “uomo che non credeva in Dio” e diventare “l’uomo che adorava il papa”, andando a ingrossare le nutrite fila degli atei devoti, o in ginocchio, del nostro paese.
A dire il vero, per quanto Scalfari sia divenuto ''un ateo devoto'', è difficile non vedere che lui s'è preso sottilmente gioco del pontefice - e di riflesso, dell'intera chiesa - facendogli strappare ridicole osservazioni sull'''inferno'' e sciocchezze varie.
Se è pur vero che,
docet Odifreddi,
CITAZIONE
Non bisogna però dimenticare che Bergoglio è comunque un gesuita, che potrebbe nascondere parecchia furbizia dietro la propria apparente banalità
...è anche vero che Scalfari è stato più furbo di lui, proprio facendo leva sul fatto che Bergoglio, come ho già detto anzitempo, fa ''lo scemo'' solo perché sa che la
vera scemenza consisterebbe, per un pontefice attuale,
nello sforzarsi di non esserlo. O di nasconderlo. Perché i cristiani, e a maggior ragione i pontefici,
SONO scemi veramente (credono, nella loro
irrazionalità, che un Gesù detto Cristo esistette veramente).
Scalfari infatti ha colto almeno l'occasione
di dirlo apertamente, anche se poi ha ritrattato quando si è accorto di tirare troppo la corda presso il suo credulone interlocutore pontificio.
Quando infatti i titoloni dei giornali recitano ''Il pontefice dice che l'inferno non esiste,
grazie al cielo'' (!), oppure quando ci si dimette
non, come ha appena fatto Odifreddi, per aver scritto
fin troppo chiaramente, bensì per aver censurato una neppure certa scrittura (vedi le ridicole e goffe dimissioni di chi in Vaticano ha pubblicato la lettera di Ratzinger) non si può non ridere a squarciagola del miserabile andazzo (degno del peggior Cremlino) che procede oltre quel fiume
un tempo nobile ma ora diventato il ricettacolo della peggior pretaglia del Pianeta
Ma tant'è, fatto sta che, perfino ad uno (presunto o reale, poco importa) scemo quale è il pontefice regnante, è riuscito benissimo di trovare altri
ancor più scemi di lui, visto qual è dopotutto la semplice e dura
realtà, al risveglio finale della Ragione:
CITAZIONE
In fondo, un minimo di blandizia esercitato nei confronti di un ego ipertrofico gli ha procurato e gli mantiene l’aperto supporto di uno dei due maggiori quotidiani italiani, che è passato da una posizione sostanzialmente laica a una palesemente filovaticana
(mio grassetto)
Puah. (Se soltanto avesse vinto la Clinton e non il fantoccio di Putin...)
Mi consola che, almeno nel resto d'Europa occidentale, il cristianesimo è
definitivamente scomparso e non tornerà più indietro, se non malcelato dietro tante facce colorate (con tutto il rispetto per le facce colorate, s'intende).
....E intanto nei forum online atei, a livello globale, i miticisti aumentano a detta dei loro stessi admin...