|
|
| CAPITOLO VENTIQUATTRO Sha'ik e la sua armata appaiono nei pressi di Aren. Sha'ik ordina a Korbolo Dom di ripiegare a Raraku.
Heboric sente nel vento la risata di un dio.
Il comandante Blistig e Keneb si preparano ad accogliere l'Aggiunto Tavore, la cui flotta è appena approdata ad Aren.
Icarium e Mappo si ritrovano poco a nord della Via di Aren. Trovano un carro guidato dal caporale Gesler, Truth e Stormy, che sono alla ricerca di Duiker tra i Malazan crocefissi da Korbolo Dom. Gesler mente a Stormy quando dice di non aver trovato Duiker. Mappo saluta i tre.
Iskaral Pust si toglie di dosso dei ragni, i quali poi risultano essere il D'ivers Mogora, la quale è l'unica ad aver intuito che il portale per l'Ascendenza era stato nascosto da Iskaral Pust sotto il suo tempio, però si è rifiutata di andarci perché non mira a diventare Ascendente.
Dalla cima dell'altopiano, un drago non-morto fa in tempo a vedere Iskaral Pust e Mogora e poi scompare in un canale.
L'altopiano è quello del tempio di Iskaral Pust, il quale realizza che Mogora è una T'lan Imass.
Due bhok'arala (Irp e Rudd) saltellano sul corpo di Duiker crocefisso e strappano dal suo collo la bottiglietta. Poi cominciano a togliere i chiodi per far rimuovere il cadavere dalla croce.
Icarium si desta e non si ricorda nulla degli ultimi eventi. Lui e Mappo si trovano di fronte alla pianura di Jhag Odhan.
EPILOGO A Quon Tali, nella pianura Wickan, una vedova capisce che non era uno sciame di mosche in avvicinamento, bensì uno stormo di tanti corvi. Dentro di lei, il bambino si muove.
|
| |