Origini delle Religioni

STUDIO SU NAZARET, La Stele ( un falso ) di Avy Yonàh

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CAT_IMG Posted on 14/11/2012, 01:40
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a2017_10_01



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PREMESSA



Questo topic ha avuto una gestione , et elaborazione , molto complessa ,


ANNI 2008 - 2012 - 2015

con la migrazione dei materiali da altri forum e continue correzioni ...

e infatti vedrete che vari link non sono più attivi ,

ma ho preferito lasciarli proprio per dare una traccia storica precisa :

sostanzialmente si tratta di una confutazione della scoperta e studio della stele di Avy Yonah ,

www.gesustorico.it/htm/archeologia/nazaret_avijonah.asp

ma il discorso filologico si amplia di molto .








Consiglio la lettura , lenta, moooolto lenta , di un capitolo alla volta,

ovviamente chi conosce l' Ebraico è agevolato ....




VI ANNOTO CHE SU NAZARETH NATZRAT il mio topic pilota è questo :

www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=19437




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NAZARETH NEI VANGELI , le fonti ....











Κατὰ Λουκᾶν


16 Καὶ ἦλϑεν εἰς Ναζαρά, οὗ ἦν τεϑραμμένος, καὶ εἰσῆλϑεν κατὰ τὸ εἰωϑὸς αὐτῷ ἐν τῇ ἡμέρᾳ τῶν σαββάτων εἰς τὴν συναγωγήν, καὶ ἀνέστη ἀναγνῶναι.

17 καὶ ἐπεδόϑη αὐτῷ βιβλίον τοῦ προϕήτου ᾽Ησαίου, καὶ ἀναπτύξας τὸ βιβλίον εὗρεν τὸν τόπον οὗ ἦν γεγραμμένον,

18 Πνεῦμα κυρίου ἐπ' ἐμέ, οὗ εἵνεκεν ἔχρισέν με εὐαγγελίσασϑαι πτωχοῖς, ἀπέσταλκέν με κηρύξαι αἰχμαλώτοις ἄϕεσιν καὶ τυϕλοῖς ἀνάβλεψιν, ἀποστεῖλαι τεϑραυσμένους ἐν ἀϕέσει,

19 κηρύξαι ἐνιαυτὸν κυρίου δεκτόν.

20 καὶ πτύξας τὸ βιβλίον ἀποδοὺς τῷ ὑπηρέτῃ ἐκάϑισεν· καὶ πάντων οἱ ὀϕϑαλμοὶ ἐν τῇ συναγωγῇ ἦσαν ἀτενίζοντες αὐτῷ.

21 ἤρξατο δὲ λέγειν πρὸς αὐτοὺς ὅτι Σήμερον πεπλήρωται ἡ γραϕὴ αὕτη ἐν τοῖς ὠσὶν ὑμῶν.

22 Καὶ πάντες ἐμαρτύρουν αὐτῷ καὶ ἐϑαύμαζον ἐπὶ τοῖς λόγοις τῆς χάριτος τοῖς ἐκπορευομένοις ἐκ τοῦ στόματος αὐτοῦ, καὶ ἔλεγον, Οὐχὶ υἱός ἐστιν ᾽Ιωσὴϕ οὗτος;

23 καὶ εἶπεν πρὸς αὐτούς, Πάντως ἐρεῖτέ μοι τὴν παραβολὴν ταύτην· ᾽Ιατρέ, ϑεράπευσον σεαυτόν· ὅσα ἠκούσαμεν γενόμενα εἰς τὴν Καϕαρναοὺμ ποίησον καὶ ὧδε ἐν τῇ πατρίδι σου.

24 εἶπεν δέ, ᾽Αμὴν λέγω ὑμῖν ὅτι οὐδεὶς προϕήτης δεκτός ἐστιν ἐν τῇ πατρίδι αὐτοῦ.

25 ἐπ' ἀληϑείας δὲ λέγω ὑμῖν, πολλαὶ χῆραι ἦσαν ἐν ταῖς ἡμέραις ᾽Ηλίου ἐν τῷ ᾽Ισραήλ, ὅτε ἐκλείσϑη ὁ οὐρανὸς ἐπὶ ἔτη τρία καὶ μῆνας ἕξ, ὡς ἐγένετο λιμὸς μέγας ἐπὶ πᾶσαν τὴν γῆν,

26 καὶ πρὸς οὐδεμίαν αὐτῶν ἐπέμϕϑη ᾽Ηλίας εἰ μὴ εἰς Σάρεπτα τῆς Σιδωνίας πρὸς γυναῖκα χήραν.

27 καὶ πολλοὶ λεπροὶ ἦσαν ἐν τῷ ᾽Ισραὴλ ἐπὶ ᾽Ελισαίου τοῦ προϕήτου, καὶ οὐδεὶς αὐτῶν ἐκαϑαρίσϑη εἰ μὴ Ναιμὰν ὁ Σύρος.

28 καὶ ἐπλήσϑησαν πάντες ϑυμοῦ ἐν τῇ συναγωγῇ ἀκούοντες ταῦτα,

29 καὶ ἀναστάντες ἐξέβαλον αὐτὸν ἔξω τῆς πόλεως, καὶ ἤγαγον αὐτὸν ἕως ὀϕρύος τοῦ ὄρους ἐϕ' οὗ ἡ πόλις ᾠκοδόμητο αὐτῶν, ὥστε κατακρημνίσαι αὐτόν·

30 αὐτὸς δὲ διελϑὼν διὰ μέσου αὐτῶν ἐπορεύετο.




LUCA IV , 16-30 ed CEI



16 Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere.

17 Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:

18 Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,
per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
per rimettere in libertà gli oppressi,

19 e predicare un anno di grazia del Signore.

20 Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui.

21 Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».

22 Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?».

23 Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua patria!»

. 24 Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria.

25 Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia,
quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese;

26 ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone.

27 C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro».

28 All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno;

29 si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio.

30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.












SVMMARIVM






LO STUDIO , DOPO L' INCIPIT , SI COMPONE DI 3

CAPITOLI : A , B , C . , e le conclusioni .

E DI 4 APPENDICI

a inizio capitoli et appendici

una breve descrizione del tema trattato







COME INTRODUZIONE


( note di filologia ... )


https://originidellereligioni.forumfree.it/?t=66030121




























INCIPIT


( ovvero note di repertorio ... )






LO STUDIO E' UNA SINTESI DI QUESTA DISCUSSIONE


http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=42605807


( il topic è stato eliminato a metà del 2014 ... )



CATAlOGO OPAC NAZIO


http://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/base.jsp


SINAITICUS ONLINE


http://codexsinaiticus.org/en/manuscript.a.../manuscript.asp


RICERCHE NEL TANAKH



http://scholarsgateway.com/parse/%D7%A0%D6...%A6%D6%B5%D7%A8

IL TANAKH IN EBRAICO

www.mechon-mamre.org/f/ft/ft0.htm





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IL PDF su cui ho elaborato la mia confutazione non mi risulta più online : ( L' AUTORE LO HA PROBABILMENTE RIMOSSO ...
)

www.animefiammeggianti.it/Nazaret%20e%20il%20Nazareno.pdf




( purtroppo non più online infatti nel topic che è stato eliminato c' era una furiosa discussione tra me e l' autore del pdf ,,,che si prendeva una robusta dose di sonore bastonate ... ......, potete però leggere l' ottimo studio della Rigato come riferimento :


http://books.google.it/books?id=Zn-kyk2YHY...azareth&f=false

e anche

www.cristianesimo.altervista.org/archeologia/nazaret.htm




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Allora, non è mia intenzione affrontare la questione Geografica,

di cui vi segnalo l' ottimo studio di Emilio Salsi


www.cristo-unmitoinventato.eu/approfondimento.asp?ID=9

Ne abbiamo parlato abbondantemente qui :

http://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=42592634&st=90

e qui

http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=35842464&st=45

dove Rain iniste ad avallare il " balzo " della Chiesa Maronita come il possibile luogo descritto da Luca,
mentre invece è , anche lui, frutto di uno scavo minerario in epoca Medievale.

Mi interessa solo l' individuazione filologica.



MA E' TEMPO DI INIZIARE ! ....




A) OSSERVAZIONI CRITICHE

SULLA LAPIDE DI AVY YONAH





Guardate l' iscrizione : ( CHE HO RIPRISTINATO OGGI , IN DATA 1 GENNAIO 2015 ... sparita anche la foto del frammento ... )


Nazareth+netzer

(IMG:http://1.bp.blogspot.com/-CDBCqxw4IRk/TsMg...reth+netzer.jpg)
[/QUOTE]



Tenendo conto che ci è pervenuto solo questo piccolo frammento , e che l' iscrizione originale poteva essere anche molto estesa :



LA SECONDA RIGA DALL' ALTO



נצרת


LE PRIME 3 LETTERE

NUN, TSADI , RESH

potrebbero essere :



נֵצֶר

si pronuncia NE'TZER , IN EBRAICO VUOL DIRE

rampollo,germoglio , giovane, etc : qualcosa che potrebbe avere un 'equivalenza in DELFINO , inteso come giovane primo figlio.


Ma ancora più probabile è Notzèr : custode, guardiano, sentinella

נֹצֵר

Quindi l' iscrizione potrebbe avere molti significati

Ad esempio la Tav che segue potrebbe essere la prima lettera di

TAISH : TAV, YOD, SHIN : in Ebraico : caprone


ת י ש

potrebbe parlare di un giovane caprone ...


Insomma , se le prime 3 lettere sono come penso : custode : notsèr נֹצֵר


la taw dietro potrebbe essere , ad esempio , l'iniziale di taish : caprone תָּיִשׁ

Quindi se nella stele si dice : custode del suo caprone abbiamo


Notzèr taishò


נֹצֵר תָּיִשׁוֺ

che nell' iscrizione originale poteva essere così

נצרתישו


Ma ancora più probabile che la taw facesse parte di una forma costrutta :

Il canto custode di lei

Hashir shelah notzèr


הַשִׁיר שֶׁלָּהּ נֹצֵר

Nella forma costrutta diventa :

hashir netzartàh


הַשִׁיר נְצָרתָה

Guarda bene netzartàh

נצרתה



E si potrebbero fare centinaia di esempi similari.


INOLTRE :


Secondi Avi-Yonah l’iscrizione fa riferimento ad una delle ventiquattro famiglie sacerdotali, quella degli Happizzes (cfr. 1 Cr 24:15), che a un certo punto si sarebbe trasferita presso Nazaret. La traduzione dell'iscrizione dall'ebraico sarebbe: "(...) la diciottesima classe (mishmar, משמר) Happizzes Nazaret (...)".

Cronache XXIV , 15

www.mechon-mamre.org/f/ft/ft25a24.htm


טו לְחֵזִיר, שִׁבְעָה {ר} עָשָׂר, {ס} לְהַפִּצֵּץ, שְׁמוֹנָה עָשָׂר. {ס}


Nazareth+netzer


URL=http://img708.imageshack.us/i/lapidenazaret.jpg/]lapidenazaret[/URL]



A questo punto sarebbe interessante poter leggere lo studio integrale di Avi Yonah ,

in quanto :



prima riga dall' alto io vedo mem, lamed, waw, het

מלוח

seconda riga : nun ( a fatica ) tzadi , resh, taw

נצרת

terza riga : aleph, kaf , ( ma potrebbe essere una grafia desueta per la pe , ) lamed , he.

אכלה la pe פ

quarta riga : waw , dalet , lamed ,


ודל

Questa però è solo una primissima individuazione. Mi riservo anche di consultare le grafie antiche al mio ritorno nella city, martedi.


certo la sequenza mem , shin , mem , resh משמר

e לְהַפִּצֵּץ ovvero Le Happittzetz ( lamed , he, pe, tzadi, tzadi )

proprio non le vedo , e la tesi di studio di Avi Yonah mi risulta incomprensibile


Altra cosa strana le lettere lamed ,he con questa vocalizzazione לְהַ

sono usate la formazione di innumerevoli forme verbali


(((( ATTENZIONE,


nel balletto delle traslitt. con tutto il walzer di o e di a , :unsure: di a , e di o , Nasorà, Noserà , Nazara etc etc etc. :


In Ebraico la o , חוֹלָם viene espressa da 3 tipi di o , e queste , nei plurali e nelle forma costrutte , con lo spostarsi dell' accento, diventano delle a. :blink:

Per cui chi non conosce l' Ebraico rimane per forza spiazzato nel tragico tentativo di traslitterare. :cry: ))))


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Per questo, il pur brillante lavoro di ricostruzione dell' archeologo Israeliano è totalmente aleatorio.


IMPORTANTI AGGIORNAMENTI



http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=65742474


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B ) PASSIAMO ORA

AD ANALIZZARE AL DETTAGLIO IL PDF



( come già detto sopra . il pdf è poi stato prudentemente rimosso ... )




www.animefiammeggianti.it/Nazaret%20e%20il%20Nazareno.pdf


Allora.

Proviamo ad andare fino in fondo.

E' mia opinione che il vero fulcro della questione sia tra le fonti Aramaiche/ Ebraiche e le fonti Greche : nel senso che le fonti Greche , a partire da

Ναζαρετ

sono frutto di una totale falsificazione :



נצרת



NATZRA'T : come denomizazione topografica e vocabolo del lessico Ebraico non è esistita fino al IV secolo ,

e quindi tutto il lessico di derivazione greco : Ναζαρηνος Ναζωραιος e tutte le varianti ( se necessario citerò interamente le 8 pagine che gli dedica lo Horst , per poi passare al Grande Lessico )

siano frutto solo di una falsificazione compiuta dai redattori Greci

Inizio l' analisi del pdf citato zio ot in blu


Ναζαρηνος Ναζωραιος



L origine delle due forme è da ricercarsi nella parola ebraica nezer, scritta in ebraico NZR:
N (nun) + Z (zayn) + R (resh). Anche essa deriva dalla radice nazar.


Questo non è il modo migliore per iniziare : la radice Ebraica è : nun zain resh

נ . ז . ר.

Infatti la radice si utilizza per fare l'infinito del verbo : linzòr : fare un voto, riferito proprio al Nazir

לִנְזוֹר

E in Ebraico abbiamo , molto simile : lindòr : fare un voto ( generico )


לִנְדּוֹר




L origine delle due forme è da ricercarsi nella parola ebraica natsar, il cui significato è
proteggere , custodire , preservare , nascondere .

In Ger 31, 6 la parola natsar viene
impiegata con il significato di osservatore , vedetta .

Anche natsar in ebraico si scrive
NTSR, ove TS è una lettera unica, la lettera tsadi. Anche in questo caso è ammissibile la
traslitterazione della tsadi ebraica nella greca.


Stesso identico pasticcio : la radice Ebraica è : nun tzadi resh


נ צ ר


da cui l' infinito del verbo lintzor : custodire ( da guardiano )


לִנְצוֹר



In Ger 31, 6 la parola natsar viene
impiegata con il significato di osservatore , vedetta .


Casomai notzèr נֹצֵר ma in Geremia XXXI 6 non la vedo



כִּי-כֹה אָמַר יְהוָה, רָנּוּ לְיַעֲקֹב שִׂמְחָה, וְצַהֲלוּ, בְּרֹאשׁ הַגּוֹיִם; הַשְׁמִיעוּ הַלְלוּ, וְאִמְרוּ, הוֹשַׁע יְהוָה אֶת-עַמְּךָ, אֵת שְׁאֵרִית יִשְׂרָאֵל.


Infatti è 31, 5


GEREMIA XXXI 5 ( PER ALTRE EDIZIONI 6 ? )





ה כִּי יֶשׁ-יוֹם, קָרְאוּ נֹצְרִים בְּהַר אֶפְרָיִם; קוּמוּ וְנַעֲלֶה צִיּוֹן, אֶל-יְהוָה אֱלֹהֵינוּ. {פ}

6 Infatti verrà il giorno in cui le guardie grideranno sul monte di Efraim:
"Alzatevi, saliamo a Sion, al SIGNORE, nostro Dio"».



נֹצְרִים NOTZRYM : guardie, guardiani, sentinelle vedette : insomma , gente ARMATA :shifty:



ma ci sono altre attestazioni :


Questa è la seconda parte del verso di II RE 17:9 dove riporta "migdal nozrim" come evidenziato:

וַיִּבְנוּ לָהֶם בָּמוֹת בְּכָל-עָרֵיהֶם, מִמִּגְדַּל נוֹצְרִים עַד-עִיר מִבְצָר


In questo verso di Salmi 25:10 è usato "nozrè beritò"= "custodi del Suo patto":

כָּל-אָרְחוֹת יְהוָה, חֶסֶד וֶאֱמֶת-- לְנֹצְרֵי בְרִיתוֹ, וְעֵדֹתָיו


Anche qui in Salmi 119:2 si parla di custodi delle sue testimonianza (nozrè 'edotav):

אַשְׁרֵי, נֹצְרֵי עֵדֹתָיו; בְּכָל-לֵב יִדְרְשׁוּהוּ.




Anche natsar in ebraico si scrive
NTSR, ove TS è una lettera unica, la lettera tsadi. Anche in questo caso è ammissibile la
traslitterazione della tsadi ebraica nella greca.


ASSOLUTAMENTE NO !!!


E qui nasce la mega frittata .

Anche perchè non so come i redattori Greci avrebbero potuto , volendolo, superare l' ostacolo : ma stiamo parlando di 2 pianeti differenti : immaginate in Italiano pazzo e patto .

CIT DA ABRAMO


http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=42605807&st=45

Inviato il: 14/9/2009, 19:54


Il nome "Natzrat"


נ צ ר ת


secondo me ha il senso di "osservatorio", insomma doveva essere un punto di osservazione e ciò corrisponde esattamente alla descrizione evangelica, ma non potrebbe essere la Natzrat attuale perché questa non è situata in una posizione montuosa abbastanza alta da potersi definire punto di osservazione. I suoi abitanti, coerentemente al nome della città, dovrebbero chiamarsi "natzratim" e non "notzrim".

Ma è possibile che andava bene anche "nozrim"(=osservatori, guardie) e che questo appellativo indicasse gli abitanti dei piccoli villaggi. In 2 Re 18:8 è usato "migdal notzrim" (=torre di guardia) per designare i piccoli villaggi, ma come detto questi essendo originariamente dei punti d'osservazione, delle postazione di guardia, non potevano che essere collocati ad una certa altitudine che ne permetteva appunto l'osservazione.




L origine delle due forme è da ricercarsi nella parola ebraica nezer, scritta in ebraico NZR:
N (nun) + Z (zayn) + R (resh). Anche essa deriva dalla radice nazar. Il significato
corrisponde a qualcosa di separato , qualcosa di consacrato , oppure si riferisce al
simbolo della consacrazione stessa, come il diadema sacerdotale o la capigliatura. Tale
ipotesi di derivazione conduce ad un problema di natura linguistica:
In ebraico la lettera zayn si pronuncia come in italiano la esse di rosa .

Dovendo
quindi traslitterare dall ebraico al greco non bisognerebbe usare la , che corrisponde
alla nostra zeta, ma una o una . Invece Ναζαρηνος Ναζωραιος contengono
inequivocabilmente una ζ


Lì origine delle due forme è da ricercarsi nella parola ebraica nazar, scritta in ebraico NZR:
N (nun) + Z (zayn) + R (resh). Significa tenere in disparte , astenersi , separare o
separarsi , consacrarsi . Anche questa ipotesi conduce al medesimo problema linguistico
espresso al punto precedente.


LA RADICE E' נ ז ר

Nazir , oggi , in Ebraico , ha il significato generico di : monaco , praticante

Nazir נָזִיר ripeto Nazir !

femminile Neziràh נְזִירָה

che può diventare Neziratàh con la forma costrutta nel''uso del pronome personale

sua Monaca ( Monaca di lei ) : Neziràh shellàh נְזִירָה שֶׁלָּהּ


ovvero :

Neziratàh נְזִירָתָהּ

Ancora una volta la grammatica Ebraica rivela il perchè della confusione generata dalle interpretazioni traslitterate.


Ma cito ancora Abramo :


Fra "notzrì"

נֹצְרֵי

( si pronuncia notzrè , in quanto la yod finale, mater lectionis, è silente


e "nazir"



נ ז י ר


c'è una piccola relazione linguistica, sono due termini che derivano da due radici diverse anche se hanno qualcosa in comune. Il primo si scrive con zadi ( tzadi ) e significa "osservante", sia nel senso letterale di guardia, che nel senso figurativo, come anche noi oggi diremmo "praticante", l'altro invece si scrive con zhain e significa "separato" perché il nazir si separa principalmente dal vino.






Parliamo adesso dell' etimologia di Nazaret.

Nella lapide di Cesarea Marittima, della quale riparleremo trattando le prove archeologiche
dell esistenza di Nazaret, il nome della città è indicato con NTSRT: N (nun) + TS (tsadi) + R (resh)
+ T (taw).

Si ritiene che Nazaret fosse chiamata in ebraico Nasrath o Nâsrâh (Ricciotti, 1941). Entrambi i
termini derivano dalla parola natsar e la lettera indica la tsadi.

Ricciotti ritiene che il significato originario di Nasrath (Nâsrâh) sia guardiana o custodiente , in
accordo con le possibili interpretazioni della parola natsar.


Notser נֹצֵר , e non mi risulta esistano altre tradizioni di vocalizzazione

Il nome deriverebbe dalla posizione alta del centro abitato rispetto alla pianura orientale, ma potrebbe anche riferirsi alla preziosa sorgente d'acqua, oggi chiamata Fontana della Madonna ,
che Nazaret custodisce.

La traslitterazione greca di Nasrath o Nâsrâh, in perfetto accordo con le regole linguistiche già
esposte, è Ναζαρεθ ( Ναζαρετ ) ovvero Ναζαρα

Da un punto di vista filologico, un abitante di questa città, secondo la regolare derivazione
dall ebraico, dovrebbe chiamarsi Ναζαρηνος


E abbiamo visto che invece , questo è un errore madornale

La forma Ναζωραιος potrebbe invece derivare da un nome come Nasôr (ath). Ricciotti ipotizza che
questo potesse essere il nome usuale di Nazaret nella pronuncia dei Galilei, il cui idioma era
caratteristico (G.Ricciotti: Vita di Gesù Cristo, 1941; nota al par. 259).



Ricciotti, alla pari di tutti gli Esegeti Ipercattolici che pensano a un Cristo parlante il Cinese ,

non tiene invece conto delle mutazioni che un sostantivo può avere incontrando le relative forme verbali collegate.


In Ebraico esiste una particolare forma detta

MAQOR MUCHLAT ( forma assoluta, decisa )

מָקוֹר מֻחְלָט




che serve per particolari costruzioni dei verbi :

Notzèr : CUSTODE , in questo caso non come sostantivo ma come participio presente ( custodente )


נֹצֵר



diventa Natzòr

נָצוֹר

Custodire ! ( letterale : origine assoluta , usato ahche imperativo )


Nel Tanakh

http://search.freefind.com/find.html?id=64...6%B9%D7%A8&s=ft


נַחוּם

Nachum 2, 2

עָלָה מֵפִיץ עַל-פָּנַיִךְ, נָצוֹר מְצוּרָה; צַפֵּה-דֶרֶךְ חַזֵּק מָתְנַיִם, אַמֵּץ כֹּחַ מְאֹד

3 Contro di te avanza un distruttore:
montare la guardia alla fortezza,
sorvegliare le vie, cingerti i fianchi,
raccogliere tutte le forze.



E questo spiega come mai i radattori Greci e poi gli Esegeti Cattolici abbiano , i primi manipolato , e i secondi non capito , il sostantivo notzer

נֹצֵר


creando poi quell'incredibile confusione di o e di a , di a e di o , per cui, traslitterando dalle varie lingue si sono create un'infinità di teorie sulle possibili origini remote o aramaiche dei termini.

Occcorre invece studiare la costruzione grammaticale dell' Ebraico






Uomini di Israele, udite queste parole: Gesù il Nazareno ( Ναζωραιον ) fu uomo accreditato da
Dio presso di voi con portenti, prodigi e segni, che per mezzo di lui Dio operò tra voi, come ben
sapete. (At II, 22)

Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, che passò beneficando e sanando quelli
che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui (At X, 38)

Quando egli entrò in Gerusalemme, si sconvolse tutta la città e ci si chiedeva: Chi è costui? . Le
folle rispondevano: E il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea (Mt XXI, 10-11)


Avendo però saputo che era re della Giudea Archelao al posto di suo padre Erode, (Giuseppe) ebbe
paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea e, appena giunto, andò
ad abitare in una città chiamata Nazaret ( Ναζαρετ ), perché si adempisse ciò che era stato detto
dai profeti: Sarà chiamato Nazareno (
Ναζωραιος ) (Mt II, 22-23).


Bene , alla fine del breve tragitto esplicativo che vi ho fatto sulla grammatica Ebraica , risulta EVIDENTE che le citazioni sopra, dagli Atti , e da Matteo , nascono da una precisa volontà da parte dei redattori Greci di
manipolare le fonti Archetipe.

E sapete qual' è la prova maestra che si tratti di manipolazione e non incomprensione ?

Perchè sarebbe stato fin troppo facile ignorare completamente la questione e far nascere e crescere Gesù in una qualsiasi altra cittadina della Palestina.

Hanno fatto questa frittata per coprire qualcosa.

Che cosa ? :B):


Bella domanda. :angry:











C ) A questo punto,

Natzrat è stata inventata per coprire cosa ?



Esaminiamo :


Notzèr nel Tanakh


נֹצֵר


http://search.freefind.com/find.html?pagei...ics=1&s=ft&fr=0



Tutti i nomi di Gesù


Yehoshùa

יְהוֹשֻׁעַ

Yeshùa

יֵשׁוּעַ

Yeshù

יֵשׁוּ


Che sarebbe in realtà l' acronimo di


ימח שמו וזיכרו


Tento una possibile vocalizzazione

Yamàh Shemò Wezikhrò


יַמָח שֵׁמוֹ וְזִיכְרוֹ


Oppure

Yamàh Shemò Wezikkarò


יַמָח שֵׁמוֹ וֹזִיכָּרוֹ



Cancellate il suo nome e la sua memoria

E' la forma costrutta da :

Yamah shem shellò wezikkaròn shellò


יַמָח שֵׁמ שֶׁלּוֹ וְזִיכָּוֹך שֶׁלּוֹ

Ovvero :

שֵׁמ shem : nome


וְ : we ( la congiunzione )


זִיכָּרוֹך zikkaròn : memoria

שֶׁלּוֹ shellò : il suo ( maschile )




יְהוֹשֻׁעַ Yehoshùa nel Tanakh


http://search.freefind.com/find.html?id=64...7%A2%D6%B7&s=ft




יֵשׁוּעַ Yeshùa nel Tanakh


http://search.freefind.com/find.html?id=64...7%A2%D6%B7&s=ft




יֵשׁוּ Yeshu nel Tanakh : Non presente !

http://search.freefind.com/find.html?id=64...7%95%D6%BC&s=ft



Continuando , cosa copre la possibile invenzione di Natzrat ?

In Ebraico abbiamo : custode del patto : notzèr shel berìt


נֹצֵר שֶׁל בְּרִית


נֹצְרֵי בּרִית custodi del patto: notzrè berit ( forma costrutta )


Nel Tanakh compare :

נֹצְרֵי בְרִיתוֹ notzrè beritò : custodi del suo patto

https://scholarsgateway.com/parse/%D7%A0%D...%AA%D7%95%D6%B9


Riassumendo :


נֹצֵר : notzèr : guardiano, sentinella


נֵצֶר . nètzer : germoglio , rampollo


נָזִיר : nazìr : nazir ( monaco, separato, colui che fa un voto )


נֵזֶר : nèzer : capigliatura , corona




Voglio ora approfondire il sostantivo


nèzer


in Ebraico

נֵזֶר

nèzer ha il significato prevalente di capigliatura in senso esteso : come se fosse una corona di capelli , infatti riferito

a un uomo che hafatto voto di nazìr , si può dire che ha un nèzer sul capo :

un esempio dal Tanakh

www.mechon-mamre.org/f/ft/ft0229.htm


Esodo XXIX , 6



ו וְשַׂמְתָּ הַמִּצְנֶפֶת, עַל-רֹאשׁוֹ; וְנָתַתָּ אֶת-נֵזֶר הַקֹּדֶשׁ, עַל-הַמִּצְנָפֶת.


Puis tu placeras la tiare sur sa tête et tu assujettiras le saint diadème sur la tiare.


nèzer e nazìr


נ . ז . ר.

Infatti la radice si utilizza per fare l'infinito del verbo : linzòr : fare un voto, riferito proprio al Nazir

לִנְזוֹר

E in Ebraico abbiamo , molto simile : lindòr : fare un voto ( generico )


לִנְדּוֹר



nèzer e nazìr



sono poi vocalizzati in modo diverso :


נֵזֶר nèzer

נָזִיר nazìr



nèzer nel Tanakh

http://search.freefind.com/find.html?id=64...6%B6%D7%A8&s=ft


nazìr nel Tanakh

http://search.freefind.com/find.html?id=64...7%99%D7%A8&s=ft


nètzer nel Tanakh

http://search.freefind.com/find.html?id=64...6%B6%D7%A8&s=ft


notzèr nel Tanakh

http://search.freefind.com/find.html?oq=%D...=ALL&search=all

Annoto che il sostantivo : corona , in Ebraico è espresso anche da

kèter כֶּתֶר


( forse come ad indicare principalmente la corona come oggetto regale )


kèter nel Tanakh

http://search.freefind.com/find.html?id=64...6%B6%D7%A8&s=ft











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CONCLVSIONI - RESPONSVM



il toponimo nazareth è stato inventato per mascherare il fatto che il sintagma verbale
originante il lemma greco , aveva il significato di : supremo sorvegliane , sentinella,
chiaramente una espressione para bellum interpretabile a un pubblico di lettori romani come : ribelle zelota, terrorista partigiano ,

i dettagli




NAZARENO E NAZOREO NEL N.T.



La Rigato affornta la questione alle pag.60-64 del suo libro :

www.ibs.it/code/9788876529696/rigat...ella-croce.html


Riporto per intero le presenze .




NAZARENO : 6 presenze


Marco I , 24

24 λέγων, Τί ἡμῖν καὶ σοί, ᾽Ιησοῦ Ναζαρηνέ; ἦλϑες ἀπολέσαι ἡμᾶς; οἶδά σε τίς εἶ, ὁ ἅγιος τοῦ ϑεοῦ.

24 dicens: “ Quid nobis et tibi, Iesu Nazarene? Venisti perdere nos? Scio qui sis: Sanctus Dei ”.

24 «Che c'è fra noi e te, Gesù Nazareno? Sei venuto per mandarci in perdizione? Io so chi sei: il Santo di Dio!»





Marco X ,47

47 καὶ ἀκούσας ὅτι ᾽Ιησοῦς ὁ Ναζαρηνός ἐστιν ἤρξατο κράζειν καὶ λέγειν, Υἱὲ Δαυὶδ ᾽Ιησοῦ, ἐλέησόν με.

47 Qui cum audisset quia Iesus Nazarenus est, coepit clamare et dicere: “ Fili David Iesu, miserere mei!

47 Udito che chi passava era Gesù il Nazareno, si mise a gridare e a dire: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!»



Marco XIV, 67

67 καὶ ἰδοῦσα τὸν Πέτρον ϑερμαινόμενον ἐμβλέψασα αὐτῷ λέγει, Καὶ σὺ μετὰ τοῦ Ναζαρηνοῦ ἦσϑα τοῦ ᾽Ιησοῦ.

67 et, cum vidisset Petrum calefacientem se, aspiciens illum ait: “ Et tu cum hoc Nazareno, Iesu, eras!

67 e, veduto Pietro che si scaldava, lo guardò bene in viso e disse: «Anche tu eri con Gesù Nazareno».



Marco XVI , 6

6 ὁ δὲ λέγει αὐταῖς, Μὴ ἐκϑαμβεῖσϑε· ᾽Ιησοῦν ζητεῖτε τὸν Ναζαρηνὸν τὸν ἐσταυρωμένον· ἠγέρϑη, οὐκ ἔστιν ὧδε· ἴδε ὁ τόπος ὅπου ἔϑηκαν αὐτόν.

6 Qui dicit illis: “ Nolite expavescere! Iesum quaeritis Nazarenum crucifixum. Surrexit, non est hic; ecce locus, ubi posuerunt eum.

6 Ma egli disse loro: «Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso



Luca IV, 34

34 ῎Εα, τί ἡμῖν καὶ σοί, ᾽Ιησοῦ Ναζαρηνέ; ἦλϑες ἀπολέσαι ἡμᾶς; οἶδά σε τίς εἶ, ὁ ἅγιος τοῦ ϑεοῦ.

34 “ Sine; quid nobis et tibi, Iesu Nazarene? Venisti perdere nos? Scio te qui sis: Sanctus Dei ”.

34 «Ahi! Che c'è fra noi e te, Gesù Nazareno? Sei venuto per mandarci in perdizione? Io so chi sei: il Santo di Dio!»



Luca XXIV , 19

19 καὶ εἶπεν αὐτοῖς, Ποῖα; οἱ δὲ εἶπαν αὐτῷ, Τὰ περὶ ᾽Ιησοῦ τοῦ Ναζαρηνοῦ, ὃς ἐγένετο ἀνὴρ προϕήτης δυνατὸς ἐν ἔργῳ καὶ λόγῳ ἐναντίον τοῦ ϑεοῦ καὶ παντὸς τοῦ λαοῦ,

19 Quibus ille dixit: “ Quae? ”. Et illi dixerunt ei: “ De Iesu Nazareno, qui fuit vir propheta, potens in opere et sermone coram Deo et omni populo;


19 Egli disse loro: «Quali?» Essi gli risposero: «Il fatto di Gesù Nazareno, che era un profeta potente in opere e in parole davanti a Dio e a tutto il popolo;



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Bibbia online

www.laparola.net/testo.php

Vulgàta

www.vatican.va/archive/bible/nova_v...amentum_lt.html



NAZOREO : 12 presenze



Matteo II , 23


23 καὶ ἐλϑὼν κατῴκησεν εἰς πόλιν λεγομένην Ναζαρέτ, ὅπως πληρωϑῇ τὸ ῥηϑὲν διὰ τῶν προϕητῶν ὅτι Ναζωραῖος κληϑήσεται.

23 et veniens habitavit in civitate, quae vocatur Nazareth, ut adimpleretur, quod dictum est per Prophetas: “ Nazaraeus vocabitur ”.

23 e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: «Sarà chiamato Nazareno».


Matteo XXVI , 71


71 ἐξελϑόντα δὲ εἰς τὸν πυλῶνα εἶδεν αὐτὸν ἄλλη καὶ λέγει τοῖς ἐκεῖ, Οὗτος ἦν μετὰ ᾽Ιησοῦ τοῦ Ναζωραίου.

71 Exeunte autem illo ad ianuam, vidit eum alia et ait his, qui erant ibi: “ Hic erat cum Iesu Nazareno!

71 Mentre usciva verso l'atrio, lo vide un'altra serva e disse ai presenti: «Costui era con Gesù, il Nazareno».


Luca XVIII , 37

37 ἀπήγγειλαν δὲ αὐτῷ ὅτι ᾽Ιησοῦς ὁ Ναζωραῖος παρέρχεται.

37 Dixerunt autem ei: “ Iesus Nazarenus transit ”.

37 Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno!».



Giovanni XVIII , 5

5 ἀπεκρίϑησαν αὐτῷ, ᾽Ιησοῦν τὸν Ναζωραῖον. λέγει αὐτοῖς, ᾽Εγώ εἰμι. εἱστήκει δὲ καὶ ᾽Ιούδας ὁ παραδιδοὺς αὐτὸν μετ' αὐτῶν.

5 Responderunt ei: “ Iesum Nazarenum ”. Dicit eis: “ Ego sum! ”. Stabat autem et Iudas, qui tradebat eum, cum ipsis.


5 Gli risposero: «Gesù, il Nazareno». Disse loro Gesù: «Sono io!». Vi era là con loro anche Giuda, il traditore.


Giovanni XVIII , 7

7 πάλιν οὖν ἐπηρώτησεν αὐτούς, Τίνα ζητεῖτε; οἱ δὲ εἶπαν, ᾽Ιησοῦν τὸν Ναζωραῖον.

7 Iterum ergo eos interrogavit: “ Quem quaeritis? ”. Illi autem dixerunt: “ Iesum Nazarenum

7 Domandò loro di nuovo: «Chi cercate?». Risposero: «Gesù, il Nazareno».


Giovanni XIX , 19

19 ἔγραψεν δὲ καὶ τίτλον ὁ Πιλᾶτος καὶ ἔϑηκεν ἐπὶ τοῦ σταυροῦ· ἦν δὲ γεγραμμένον, ᾽Ιησοῦς ὁ Ναζωραῖος ὁ βασιλεὺς τῶν ᾽Ιουδαίων.

19 Scripsit autem et titulum Pilatus et posuit super crucem; erat autem scriptum: “ Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum ”.

19 Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei».


Atti II , 22


22 ῎Ανδρες ᾽Ισραηλῖται, ἀκούσατε τοὺς λόγους τούτους· ᾽Ιησοῦν τὸν Ναζωραῖον, ἄνδρα ἀποδεδειγμένον ἀπὸ τοῦ ϑεοῦ εἰς ὑμᾶς δυνάμεσι καὶ τέρασι καὶ σημείοις οἷς ἐποίησεν δι' αὐτοῦ ὁ ϑεὸς ἐν μέσῳ ὑμῶν, καϑὼς αὐτοὶ οἴδατε,

22 Viri Israelitae, audite verba haec: Iesum Nazarenum, virum approbatum a Deo apud vos virtutibus et prodigiis et signis, quae fecit per illum Deus in medio vestri, sicut ipsi scitis,


22 Uomini d'Israele, ascoltate queste parole! Gesù il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato fra di voi mediante opere potenti, prodigi e segni che Dio fece per mezzo di lui, tra di voi, come voi stessi ben sapete,




Atti III , 6

6 εἶπεν δὲ Πέτρος, ᾽Αργύριον καὶ χρυσίον οὐχ ὑπάρχει μοι, ὃ δὲ ἔχω τοῦτό σοι δίδωμι· ἐν τῷ ὀνόματι ᾽Ιησοῦ Χριστοῦ τοῦ Ναζωραίου περιπάτει.

6 Petrus autem dixit: “ Argentum et aurum non est mihi; quod autem habeo, hoc tibi do: In nomine Iesu Christi Nazareni surge et ambula!

6 Ma Pietro disse: «Dell'argento e dell'oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!»




Atti IV, 10

10 γνωστὸν ἔστω πᾶσιν ὑμῖν καὶ παντὶ τῷ λαῷ ᾽Ισραὴλ ὅτι ἐν τῷ ὀνόματι ᾽Ιησοῦ Χριστοῦ τοῦ Ναζωραίου, ὃν ὑμεῖς ἐσταυρώσατε, ὃν ὁ ϑεὸς ἤγειρεν ἐκ νεκρῶν, ἐν τούτῳ οὗτος παρέστηκεν ἐνώπιον ὑμῶν ὑγιής.

10 notum sit omnibus vobis et omni plebi Israel quia in nomine Iesu Christi Nazareni, quem vos crucifixistis, quem Deus suscitavit a mortuis, in hoc iste astat coram vobis sanus.


10 sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele che questo è stato fatto nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; è per la sua virtù che quest'uomo compare guarito, in presenza vostra



Atti VI , 14

14 ἀκηκόαμεν γὰρ αὐτοῦ λέγοντος ὅτι ᾽Ιησοῦς ὁ Ναζωραῖος οὗτος καταλύσει τὸν τόπον τοῦτον καὶ ἀλλάξει τὰ ἔϑη ἃ παρέδωκεν ἡμῖν Μωϋσῆς.

14 audivimus enim eum dicentem quoniam Iesus Nazarenus hic destruet locum istum et mutabit consuetudines, quas tradidit nobis Moyses ”.


14 Infatti lo abbiamo udito affermare che quel Nazareno, Gesù, distruggerà questo luogo e cambierà gli usi che Mosè ci ha tramandati».




Atti XXII , 8

8 ἐγὼ δὲ ἀπεκρίϑην, Τίς εἶ, κύριε; εἶπέν τε πρός με, ᾽Εγώ εἰμι ᾽Ιησοῦς ὁ Ναζωραῖος ὃν σὺ διώκεις.

8 Ego autem respondi: “Quis es, Domine?”. Dixitque ad me: “Ego sum Iesus Nazarenus, quem tu persequeris”.

Io risposi: "Chi sei, Signore?" Ed egli mi disse: "Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti".


Atti XXIV , 5

5 εὑρόντες γὰρ τὸν ἄνδρα τοῦτον λοιμὸν καὶ κινοῦντα στάσεις πᾶσιν τοῖς ᾽Ιουδαίοις τοῖς κατὰ τὴν οἰκουμένην πρωτοστάτην τε τῆς τῶν Ναζωραίων αἱρέσεως,

5 Invenimus enim hunc hominem pestiferum et concitantem seditiones omnibus Iudaeis, qui sunt in universo orbe, et auctorem seditionis sectae Nazarenorum,


5 Abbiamo dunque trovato che quest'uomo è una peste, che fomenta rivolte fra tutti i Giudei del mondo, ed è capo della setta dei Nazareni.






Ma la Rigato non propone alcuna soluzione , se non evidenziando che nazareno appartiene più propriamente a Marco.


A questo punto , per tentare di risolvere la questione nazoreo , nazareno , devo analizzare a fondo

l' infinito assoluto Ebraico , il cui comportamento è molto complesso , e per chi non conosce l' Ebraico

sarranno sic dolori .

Cercherò di essere il più semplice possibile .







לִנְצוֹר : lintzòr , custodire , sorvegliare .


נָצַר : nàtzar : lui ha custodito







In Ebraico esiste una particolare forma detta

MAQOR MUCHLAT (infinito assoluto , forma assoluta, decisa )( letterale : origine assoluta )

מָקוֹר מֻחְלָט




che serve per particolari costruzioni dei verbi :

Notzèr : CUSTODE , in questo caso non come sostantivo ma come participio presente ( custodente )


נֹצֵר




diventa Natzòr

נָצוֹר


Custodire ! ( forma assoluta , letterale : origine assoluta , usata anche come imperativo )



A pag 59 la Rigato affronta il problema delle traslitterazioni

Scansione :

201441613359_ccd


www.ufoforum.it/public/data/Thethirdeye/201441613359_ccd.jpg



In ebraico esistono 5 sibilanti,


ז ס צ שֹ שׁ



zain , samec tzady sin shin




mentre invece in greco soltanto due, vale a dire ζ e σ (o il sigma lunato ς che comunque è la stessa cosa del sigma normale da un punto di vista fonetico).


Ma non è sulle consonanti che probabilmente si cela la soluzione dell' enigma nazareno-nazoreo


ma sulle vocali , ovvero la sequenza delle vocali A e O


Infatti la sequenza A e O è tipica dell' infinito assoluto ebraico , nella forma qal ( semplice diretta ) , che può essere usato

in varie situazioni : ( mi avvalgo degli esempi che propone il Mittler nella sua grammatica pag 153-155 ed Zanichelli )


COMANDO





NACHUM II , 2

עָלָה מֵפִיץ עַל-פָּנַיִךְ, נָצוֹר מְצוּרָה; צַפֵּה-דֶרֶךְ חַזֵּק מָתְנַיִם, אַמֵּץ כֹּחַ מְאֹד

2:2 ανεβη εμφυσων εις προσωπον σου εξαιρουμενος εκ θλιψεως σκοπευσον οδον κρατησον οσφυος ανδρισαι τη ισχυι σφοδρα

2 Ascendit, qui dispergat, contra te.“ Custodi munitionem, contemplare viam, conforta lumbos, robora virtutem valde ”.

3 Contro di te avanza un distruttore:
montare la guardia alla fortezza,
sorvegliare le vie, cingerti i fianchi,
raccogliere tutte le forze


נָצוֹר Natzòr : sorvegliare !



ESODO XX , 8

זָכוֹר אֶת-יוֹם הַשַּׁבָּת, לְקַדְּשׁוֹ

8 Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo.


זָכוֹר ZAKHOR : RICORDARE !





COME FORMA NOMINALE


PROVERBI XXV , 27

אָכֹל דְּבַשׁ הַרְבּוֹת לֹא-טוֹב; וְחֵקֶר כְּבֹדָם כָּבוֹד

27 Mangiare troppo miele non è bene,
ma scrutare le cose difficili è un onore.


אָכֹל AKHOL ! MANGIARE !





MODALITA' D' AZIONE


ISAIA III , 16

וַיֹּאמֶר יְהוָה, יַעַן כִּי גָבְהוּ בְּנוֹת צִיּוֹן, וַתֵּלַכְנָה נטוות (נְטוּיוֹת) גָּרוֹן, וּמְשַׂקְּרוֹת עֵינָיִם; הָלוֹךְ וְטָפֹף תֵּלַכְנָה, וּבְרַגְלֵיהֶם תְּעַכַּסְנָה

16 Dice il Signore:
«Poiché si sono insuperbite le figlie di Sion
e procedono a collo teso,
ammiccando con gli occhi,
e camminano a piccoli passi
facendo tintinnare gli anelli ai piedi,


2 FORME VERBALI

הָלוֹךְ וְטָפֹף HALOKH (WE)TAFON CAMMINANDO E TINTINNANDO


1 SAMUELE XIX 23

וַיֵּלֶךְ שָׁם, אֶל-נוית (נָיוֹת) בָּרָמָה; וַתְּהִי עָלָיו גַּם-הוּא רוּחַ אֱלֹהִים, וַיֵּלֶךְ הָלוֹךְ וַיִּתְנַבֵּא, עַד-בֹּאוֹ, בנוית (בְּנָיוֹת) בָּרָמָה

23 Egli si incamminò verso Naiot di Rama, ma cadde anche su di lui lo spirito di Dio e andava avanti facendo il profeta finché giunse a Naiot di Rama.


הָלוֹךְ halokh , andò andando




Ma la forma che ritengo risolutiva è :

ENFASI

Infatti l' infinito assoluto ha anche una funzione di rafforzativo , di enfasi .

per i tempi passato e futuro

LAMENTAZIONI I , 2

בָּכוֹ תִבְכֶּה בַּלַּיְלָה, וְדִמְעָתָהּ עַל לֶחֱיָהּ--אֵין-לָהּ מְנַחֵם, מִכָּל-אֹהֲבֶיהָ: כָּל-רֵעֶיהָ בָּגְדוּ בָהּ, הָיוּ לָהּ לְאֹיְבִים.


2 Essa ( CERTAMENTE VERAMENTE ) piange, piange, durante la notte, le lacrime le rigano le guance;
fra tutti i suoi amanti non ha chi la consoli;
tutti i suoi amici l'hanno tradita,
le sono diventati nemici.

בָּכוֹ BAKHO' : CERTAMENTE/FORTEMENTE )


OVVERO

לִבְכּוֹת : livkot , piangere


בָּכוֹ תִבְכֶּה bakò tivkèh : certamente ha pianto







ESODO XV , 26

וַיֹּאמֶר אִם-שָׁמוֹעַ תִּשְׁמַע לְקוֹל יְהוָה אֱלֹהֶיךָ, וְהַיָּשָׁר בְּעֵינָיו תַּעֲשֶׂה, וְהַאֲזַנְתָּ לְמִצְו‍ֹתָיו, וְשָׁמַרְתָּ כָּל-חֻקָּיו--כָּל-הַמַּחֲלָה אֲשֶׁר-שַׂמְתִּי בְמִצְרַיִם, לֹא-אָשִׂים עָלֶיךָ, כִּי אֲנִי יְהוָה, רֹפְאֶךָ.

26 «Se tu ascolti attentamente la voce del SIGNORE che è il tuo Dio, e fai ciò che è giusto agli occhi suoi, porgi orecchio ai suoi comandamenti e osservi tutte le sue leggi, io non ti infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli Egiziani, perché io sono il SIGNORE, colui che ti guarisce».



לִשְׁמֺעַ : lishmòa , ascoltare

שָׁמוֹעַ תִּשְׁמַע shamòa tishmà : certamente ascolterai

שָׁמוֹעַ SHAMOA VERAMENTE, ATTENTAMENTE




A questo punto è possibile che si presentasse la forma dell'infinito assoluto associato al tempo passato ,

lui certamente ha sorvegliato




נָצוֹר נָצַר . natzòr nàtzar



natzòr nàtzar

ipotizzo che i redattori greci dei vangeli , attingendo da originali semitici , traslitterassero da questa

forma natzor A - O , natzar A- A






zio ot :B):




Video








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APPENDICE 1


( NOTE DI FILOLOGIA )

IN DATA 28-06-2012



Ecco l' inghippo :


la familiare parola ebraica Notserim (sg., Notseri) designa nel Talmud Babilonese sia i Nazorei che i Christiani paolini (b. Abod. Zar.
6a, 7b [entrambi riferentisi ai Cristiani], 17a; b. Sanh. 107b; b. Sotah 47a; b. Ta’an. 27b [Cristiani]; b. Ber.

17b; etc.). E' stato derivato nel precedente studio dell'autore sui Christiani che la parola Notserim quasi certamente deriva da Netsarim. Nello specifico, sembra probabile che Notserim si origino' o da

(1) come una variante di Netsarim,</b



la cosa che penso è che netzarym non c'entri : notserim :notzrym ha valore di GUARDIANI :






www.mechon-mamre.org/f/ft/ft09b17.htm

וַיְחַפְּאוּ בְנֵי-יִשְׂרָאֵל, דְּבָרִים אֲשֶׁר לֹא-כֵן, עַל-יְהוָה, אֱלֹהֵיהֶם; וַיִּבְנוּ לָהֶם בָּמוֹת בְּכָל-עָרֵיהֶם, מִמִּגְדַּל נוֹצְרִים עַד-עִיר מִבְצָר


CEI

9 Gli Israeliti avevano proferito contro il Signore loro Dio cose non giuste e si erano costruiti alture in tutte le loro città, dai più piccoli villaggi alle fortezze.

RIVEDUTA

9 I figli d'Israele avevano fatto, in segreto, contro il SIGNORE, loro Dio, delle cose non giuste; si erano costruiti degli alti luoghi in tutte le loro città, dalle torri dei guardiani alle città fortificate;

TRA D DI RAV SEGNI ED GIUNTINA PAG 292

E avevano pensato in segreto di fare cose non rette contro il Signore D-o loro e avevano fabbricato bamoth intutte le loro città , dalle torri dei guardiani alle città fortificate

aL SINGOLARE

נֹצֵר : notzèr : guardiano, sentinella

notzèr nel tanakh , 10 ATTESTAZIONI

https://scholarsgateway.com/parse/%D7%A0%D...%A6%D6%B5%D7%A8


http://search.freefind.com/find.html?oq=%D...=ALL&search=all



E QUI CONNVERGIAMO SU NAZARETH . NATZRAT


נַצְרַת

che infatti ,secondo Abramo , sarebbe invece notzèret , femminile di notzer


נֹצֶרֶת



e quindi tutta la questione nazareno, che non deriva da natzrat , e l' infinita confusione che ne è seguita.




Continuando , cosa copre la possibile invenzione di Natzrat ?



In Ebraico abbiamo : custode del patto : notzèr shel berìt


נֹצֵר שֶׁל בְּרִית


נֹצְרֵי בּרִית custodi del patto: notzrè berit ( forma costrutta )


Nel Tanakh compare :

נֹצְרֵי בְרִיתוֹ notzrè beritò : custodi del suo patto

https://scholarsgateway.com/parse/%D7%A0%D...%AA%D7%95%D6%B9


http://search.freefind.com/find.html?pagei...ics=1&s=ft&fr=0



דּוֹד אוֹת










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APPENDICE 2


( note di filologia )


da pag 31 di

http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=42605807&st=450

considerazioni su Laupot



( NIENTE, NON RIESCO A RINTRACCIARE IL MIO RAV , RAGAZZI SONO SCONCERTATO ET ELETRIZZATO . CERCHIAMO DI COLLABORARE TUTTI
COMUNICANDO SPUNTI, RIFLESSIONI , SUGGERIMENTI , ISPIRAZIONI , SOFFIATE ET QUANT' ALTRO ....IO PROSEGUO , AVVERTENDOVI CHE LE MIE SONO CONSIDERAZIONI A VOCE ALTA , ASSOLUTAMENTE NON DEFINITIVE )




Il problema nasce con

MATTEO II ,23


23 καὶ ἐλϑὼν κατῴκησεν εἰς πόλιν λεγομένην Ναζαρέτ, ὅπως πληρωϑῇ τὸ ῥηϑὲν διὰ τῶν προϕητῶν ὅτι Ναζωραῖος κληϑήσεται.

23 e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

un link

www.qumran2.net/parolenuove/commenti.php?mostra_id=21194


hallora in tutto il topic abbiamo lavorato sodo , giungendo a individuare come natzrat non possa essere il nome proprio di una città di allora , e che appunto la definizione di nazareno-natzareno debba per forza essere una diramazione di un natzrat avente preciso significato non toponomastico.


Ed è stato Abramo a farci notare che nun tzadi resh tav può essere vocalizzato come notzèret : guardiana , sentinella :



נֹצֶרֶת


vocalizzazione che stravolge la fonia consueta di nazareth , natzrat

נַצְרַת

Abramo mi ha detto che su natzrat non abbiamo tradizioni specifiche e antiche di vocalizzazione , per cui la voc che ho appeno esposto con le A

pattach , shevà, pattach ,,,,,, è una costruzione moderna .

Ora concentratevi e seguitemi con attenzione

il sostantivo nètzer

נֵצֶר

appartiene a una categoria chiamata " segolati " , che ha un comportamento preciso in grammatica

se facciamo il plurale maschile diventa netzarym

נְצָרִים

il plurale femminile netzarot

נְצָרוֹת


Ma la cosa si complica se vogliamo fare il femminile singolare di netzer , poichè il femminile singolare dei segolati può avere varie forme :

natzrah , nitrzrah , netzrah

et ora arriva una cosina intrigante ,

ma tenete conto che è una teoria : netzer compare solo 2 volte nel Tanakh , in Isaia XI, 1 e Daniele XI , 7 . e viene considerato sostantivo maschile .


Vediamo Isaia


וְיָצָא חֹטֶר, מִגֵּזַע יִשָׁי; וְנֵצֶר, מִשָּׁרָשָׁיו יִפְרֶה.


Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.


Iesse è Ishay , il padre di Davide .


יִשַׁי



se, teoricamente volessi dire il germoglio femminile di Yshay , o meglio , la stirpe di Yshay ,LA NATZRAH DI YSHAY , potrei usare, come succede praticamente sempre un semikhut , una forma costrutta per la stirpe di Yshay ;


sarebbe natzrah


נַצְרָה



che diventa natzrat Ishay


נַצְרַת יִשַׁי



esattamente la dicitura precisa della città , che avrebbe QUINDI significato preciso come : la stirpe di ....




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Quindi, possiamo subito trarre alcuni dati : escludiamo completamente, e finalmente, il sost nazir dalla questione , e annotiamo che la pletora sterminata di nazareni che sono nati in ambito greco sono una corruzione della tzady sorgente . quindi natzareni , natzarti, natz etc etc etc .

e tenendo conto che siamo solo all' inizio di questo nuovo filone di indagine , il mio pensiero è che, visto il sostantivo originante con forma perfettamente coeva ,

ci potremmo trovare di fronte a un vocabolo in cui coesistono 2 significati legati tra di loro

la stirpe di , guardiana ( del patto )

Quale patto ? Leggete con la massima attenzione :

LA LEGGE IN DUE PATTI

http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=59855056





a<b>
bramo e negev sono invocati d'urgenza !!!!!!



SIGNORI , A VOI !










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APPENDICE 3


Ricostruzione di Abramo ---Avraham Ysrael


Nazareth+netzer




URL=http://img708.imageshack.us/i/lapidenazaret.jpg/](IMG:http://img708.imageshack.us/img708/5594/lapidenazaret.jpg)[/URL]


lapidenazaret



מי מעין מלוח אשר במדבר

שתתה עתה נצרת המקום אשר

בו לחם לאכלה ובו תקום

ותבנה חומה ומגדל לשבת בה




Traslitterazione

me ma'ian maluach asher bamidbar
shateta 'atta nozeret hamakom
asher bo lechem leoclàh uvo takum
vetivnèh chomàh umigdal lashevet ba



Traduzione



Colei che nel deserto bevve acqua di sorgente salata
ora contempla il luogo in cui c'è pane da mangiare
e qui si alzerà e costruirà mura e torri per stabilirsi






"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""









APPENDICE 4



Lo studio di Avi Yonah pag 756




http://books.google.it/books?id=cG5SZO00S1...epage&q&f=false

http://books.google.it/books?id=Zn-kyk2YHY...azareth&f=false

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zio ot :B):







20121226184925_leopardo

Edited by barionu - 14/3/2024, 15:20
 
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CAT_IMG Posted on 28/12/2012, 20:02
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La risposta di Don Barbaglia a Cascioli

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zio ot :B):
 
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CAT_IMG Posted on 28/12/2012, 20:34
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Una nota di Saulnier



Gerolamo parlando di Nazareth :




Nel Commentario su Matteo (XVII, 24) dice:

Nazareth quod est oppidum Galilae Capharnaum urbi subjacens.

Nazareth che è una cittadella della Galilea che si trova sotto la città di Cafarnao.




Nazareth e Cafarnao distano circa 30 km a volo d'uccello.

L' oppidum sembra contraddire il viculus dell'Onomasticon.








Edited by barionu - 19/12/2021, 08:42
 
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CAT_IMG Posted on 24/2/2013, 23:34
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CITAZIONE
Quindi ben difficilmente potevano essere confusi con i Cristiani o i Nazareni (a meno che anche questi non avessero fatto voto di nazireato).

Per nazareni intendi i NOTZERYM-NATZORYM ?


da Notzèr : custode , guardiano





נוֹצְדִים

notzerym


tempo presente ( hove ) forma qal plurale maschile : noi custodiamo



che diventa NATZORYM nella forma assoluta :


In Ebraico esiste una particolare forma detta

MAQOR MUCHLAT ( forma assoluta, decisa )

מָקוֹר מֻחְלָט




che serve per particolari costruzioni dei verbi :

Notzèr : CUSTODE , in questo caso non come sostantivo ma come participio presente ( custodente )


נֹצֵר

nell' imperativo assoluto Ebraico : Custodite ! ( o infinito assoluto : custodire ! )

diventa Natzòr



e quindi natzorym


נָצוֹדִים


MA CON LE STESSE RADICALI ABBIAMO NETZER -NETZARYM :

netzer.germoglio ramo ,

נֵצֶר

netzarym : rami, seguaci del ramo

נְצָרִים

per nazareno , falsamente attirbuito alla mai esistita nazareth ,

penso valgano entrambi i significati : sorvegliante , seguace del ramo .

ovvero come si definivano i baryonym , i combattenti per la libertà .



qui :

https://originidellereligioni.forumfree.it/?t=63923974



Notzèr : custode

נֹצֵר



NOTZRY

נֹצְרִי



E' UNA FORMA COSTRUTTA

VIENE DA NOTZER SHELLY




נֹצֵר שֶׁלִּי

IL MIO CUSTODE


yeshùa hanotzry :

Gesù il mio custode



עֲצֶרֶת


atzèret : assemblea










zio ot :B):

Edited by barionu - 26/4/2013, 13:52
 
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CAT_IMG Posted on 2/4/2013, 12:15
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RIPORTO UN POST DEL NICK AIALON



DA FONDO PAGINA 8 DI :

http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=54816410&st=105





[QUOTE=Aialon,2/4/2013, 13:03 ?t=54816410&st=105#entry530918726]
CITAZIONE (K. Freigedank @ 2/4/2013, 11:29) 

CITAZIONE
Un'altra cosa, AIALON.. Intanto nessuno può DIMOSTRARE che Nazareth non sia esistita,

Sicuro? Anche se è tuo l'onere della prova della sua esistenza (cosa difficilina secondo me)
ti incollo un semplice studio studio del Donnini:




Quasi nessuno è al corrente dell'esistenza di un grosso problema storico relativo alla città di Nazareth, basato sostanzialmente su due punti fondamentali:

a - il fatto che la celebre espressione "Gesù il Nazareno" (presente nei testi evangelici e che noi spesso trasformiamo in "Gesù di Nazareth"), deriva dal greco IhsouV o NazoraioV (Iesous o Nazoraios), cioè dall'aramaico Nazorai e dall'ebraico Nozri, e che nessuna di queste espressioni ha relazione alcuna con una città di nome Nazareth, ma è un titolo religioso o settario,

b - il fatto che l'analisi archeologica, storica, letteraria e geografica, della città di Nazareth, mostra addirittura seri dubbi sulla sua esistenza al tempo di Gesù.

Si osservi come si sono espresse in proposito numerose voci autorevoli:

1 - "Gli apostoli che sono stati prima di noi l'hanno chiamato così: Gesù Nazareno Cristo... "Nazara" è la "Verità". Perciò "Nazareno" è "Quello della verità"..."
(Vangelo di Filippo, capoverso 47 - testo gnostico del II secolo dopo Cristo);



2 - "Neppure è improbabile che i primi cristiani siano stati detti Nazareni nel senso di Nazirei, piuttosto che in quello di originari della città di Nazareth, etimologia davvero poco credibile e che probabilmente ha sostituito la prima solo quando l'antica origine dall'essenato cominciava ad essere dimenticata"
Elia Benamozegh [Italia, 1823/1900, filosofo ebreo membro del collegio rabbinico di Livorno], Gli Esseni e la Cabbala, 1979);



3 - "La stessa tradizione ha fissato il domicilio della famiglia di Gesù a Nazareth allo scopo di spiegare così il soprannome di Nazoreo, originariamente unito al nome di Gesù e che rimase il nome dei cristiani nella letteratura rabbinica e nei paesi d'oriente. Nazoreo è certamente un nome di setta, senza rapporto con la città di Nazareth..."
(Alfred Loisy [Francia, 1857/1940, sacerdote cattolico, professore di ebraico e di sacra scrittura dell'Istituto Cattolico di Parigi, successivamente rimosso dall'incarico], La Naissance du Christianisme);


4 - "- Nome? - ... - Jeshua - rispose rapido l'accusato
- Hai un soprannome? -
- Hanozri -
- Di dove sei? -
- Della città di Gamala - rispose l'arrestato indicando con un movimento della testa che laggiù, lontano, alla sua destra, verso nord, esisteva una città chiamata Gamala.
- Di che sangue sei? -
- Non lo so di preciso - rispose pronto l'arrestato, - non ricordo i miei genitori. Mi dicevano che mio padre era siriano -..."

(Michail Bulgakov, [1891-1940, scrittore russo] Il Maestro e Margherita, Einaudi, 1967);



5 - "La piccola città che porta questo nome [Nazareth], dove ingenui pellegrini possono visitare l'officina di Giuseppe, fu identificata come la città di Cristo solamente nel medio evo..."

(Charles Guignebert [Francia, 1867/1939, professore di Storia del Cristianesimo presso l'Università Sorbona di Parigi], Manuel d'Histoire Ancienne du Christianisme);


6 - "In realtà, per quel che riguarda Nazareth, gli storici non hanno potuto trovar traccia di una città di quel nome sino al IV secolo d.C.; secondo le fonti ebraiche, bisogna scendere addirittura sino al secolo IX. Nei vangeli non troviamo mai l'espressione Gesù di Nazareth ma soltanto Gesù il Nazoreo, talvolta scritto anche Nazoreno o Nazareno... ora, nessuno di questi appellativi, per quanto si sia cercato di forzarne l'etimologia, può farsi risalire ad un nome come Nazareth... è da questi termini che è derivato il nome della città di Nazareth, e non viceversa"
(Ambrogio Donini [accademico, specializzatosi in ebraico e siriaco presso la Harvard University, USA, è stato docente universitario in Italia], Breve Storia delle religioni, 1959);


7 - "El-Nasirah è un villaggio della Galilea, posto a circa quattrocento metri di altezza, nel quale la tradizione cristiana riconosce l'antica Nazareth, patria di Gesù. Secondo vari studiosi, tuttavia, Nazareth - meglio Natzrath o Notzereth - non è mai esistita e l'appellativo Nazareno che accompagna il nome di Gesù negli scritti neotestamentari non indica affatto il suo paese di origine..."

(M. Craveri, [autore di numerosi saggi sulla storia delle cristianesimo, tradotti in molte lingue e pubblicati in Italia e all'estero, e curatore di una raccolta di scritti apocrifi] La Vita di Gesù, 1974);


8 - "Le forme Nazoraios, Nazarenos, Nazaraeus, Nazarene, provano tutte che gli scribi ecclesiastici conoscevano l'origine della parola ed erano ben consapevoli che non era derivata da Nazareth... Il nome storico e la posizione geografica della città natale di Cristo è Gamala... questa è la patria del Nazoreo... la montagna di Gamala è la 'montagna' dell'evangelista Luca, la 'montagna' di tutti i Vangeli, che ne parlano incessantemente, senza nemmeno nominarla..."
(E.B.Szekely [teologo ungherese che ha frequentato gli studi presso il Vaticano], The Essene Origins of Christianity, USA, 1980);



9 - "...Gesù non era di Nazareth. Un'infinità di prove stanno ad indicare che Nazareth non esisteva ai tempi biblici. E' improbabile che la città sia sorta prima del III secolo. 'Gesù di Nazareth', come molti studiosi della Bibbia sarebbero oggi pronti a confermare, è una cattiva traduzione dell'originale greco Gesù il Nazareno..."
Baigent, Leigh, Lincoln [autori di alcuni libri sul cristianesimo antico e sui manoscritti del Mar Morto, fra cui il best seller internazionale "The Dead Sea Scrolls Deception"], L'Eredità Messianica, Tropea, Milano, 1996);



10 - "É stato Matteo per primo a generare l'equivoco secondo cui l'espressione 'Gesù il Nazoreo' dovesse avere qualche relazione con Nazareth, citando la profezia "sarà chiamato Nazareno (Nazoraios)" che, a conclusione del suo racconto sulla natività, egli associa col passo "ritirandosi in Galilea e andando a vivere in una città chiamata Nazareth". Questa non può essere la derivazione del termine, poiché anche in greco le ortografie di Nazareth e nazoreo differiscono sostanzialmente"
(R.H.Eisenman [professore di religioni medio orientali e di archeologia, nonché direttore dell'Istituto per lo studio delle origini giudeo-cristiane alla California State University] James the Brother of Jesus, Penguin Books, 1997);



11 - "Io penso veramente che i cristiani non possano affermare che l'espressione 'Gesù Nazareno' significhi 'Gesù cittadino di Nazareth', nello stesso modo in cui l'espressione 'Leonardo da Vinci' significa 'Leonardo cittadino di Vinci'. La forma ebraica per Nazareth è NZRT, che è tarda ed è stata indicata come Nazrat o Nazeret, invece la forma greca 'Iesous o Nazoraios', mi pare, deriva dall'aramaico Nazorai... la radice NZR (senza T) capita nella traduzione aramaica di Isaia 26:2, nella quale la parola 'emunim' (=fede) deriva dalla radice 'emeth' (=verità), in questo modo risulta chiaro perché nel Vangelo di Filippo si poté dire che 'Nazareno' significa 'della verità'..."
(Daniel E. Gershenson [archeologo, docente e ricercatore presso il Dipartimento di Studi Classici della Università di Tel-Aviv] e-mail del 12/05/1998 indirizzata a David Donnini);


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Come abbiamo potuto vedere, alcuni dei più autorevoli accademici di tutto il mondo sono pienamente d'accordo su un fatto: l'espressione "Gesù Nazareno", che traduce scorrettamente il greco "IhesouV o NaoraioV", non ha alcuna relazione con una città di nome Nazareth, ma indica un titolo religioso o settario. Persino un Vangelo apocrifo del II secolo, che abbiamo visto nella seconda citazione, attribuisce a quel termine tutt'altro significato.
E' senz'altro una constatazione clamorosa, capace da sola di scardinare tutta l'interpretazione comune del Nuovo Testamento.

Dove si trova Nazareth? La città che milioni di pellegrini visitano oggi è situata nell'alta Palestina, in Galilea, ad una trentina di Km circa dal lago Kinnereth, più noto nella tradizione evangelica come lago di Tiberiade, o lago Gennezareth.



Come possiamo approfondire meglio la questione? E perché lo scrittore russo Bulgakov si è fatto venire in mente che Gesù potesse essere di Gamala, nel Golan? E perché la stessa tesi è sostenuta anche dal teologo E.B.Szekely? Per giungere ad una risposta dobbiamo raccontare la storia della scoperta di Gamala.


In occasione della cosiddetta guerra dei sei giorni (1967), lo stato di Israele si mosse improvvisamente contro alcuni stati arabi confinanti e, oltre ad occupare il Sinai, la striscia di Gaza e la Cisgiordania, invase ed occupò buona parte della regione chiamata Golan, fino a quel momento appartenente alla Siria.

Nel corso delle operazioni militari sulle alture del Golan, qualcuno notò la presenza delle rovine di una vecchio insediamento umano su un colle circondato da scarpate ripidissime, situato a breve distanza dalla riva nord-orientale del lago Kinneret ("Lago Genezaret" o "Mare di Tiberiade" nel linguaggio evangelico). Immediatamente al termine dello stato di guerra, le autorità di Israele inviarono alcuni archeologi ad indagare nella zona segnalata, per chiarire la natura dei resti.

Il governo Israeliano, per quanto assillato dai problemi politici e non certo in rosee condizioni economiche, aveva una forte necessità, di fronte agli occhi del suo popolo e del mondo intero, di giustificare l'occupazione del Golan come un atto legittimo di riappropriazione di un territorio che apparteneva agli ebrei per un diritto naturale e storico.

Fu proprio per questo motivo che, sin dal 1968, la zona fu esaminata da un certo Itzhaki Gal, il quale fu il primo a supporre che la località segnalata potesse essere quel villaggio chiamato Gamla, o Gamala, di cui si erano completamente perse le tracce, che Giuseppe Flavio descrisse con abbondanza di particolari, narrando la storia di una tragica sconfitta subita dagli ebrei, per mano dello stesso Vespasiano, durante la guerra che insanguinò la Palestina negli anni dal 66 al 70 d.C.



Nel 1976, sotto la guida dell'archeologo Shmarya Gutman, iniziarono gli scavi sistematici che condussero a sensazionali scoperte, la prima delle quali fu, senz'altro, il riconoscimento del fatto che quei resti nascondevano proprio la città di Gamla. Ecco il modo in cui Giuseppe Flavio, circa 19 secoli fa, descrisse l'aspetto del villaggio nella sua opera Guerra Giudaica:

"...Da un'alta montagna si protende infatti uno sperone dirupato il quale nel mezzo s'innalza in una gobba che dalla sommità declina con uguale pendio sia davanti sia di dietro, tanto da rassomigliare al profilo di un cammello; da questo trae il nome, anche se i paesani non rispettano l'esatta pronuncia del nome. Sui fianchi e di fronte termina in burroni impraticabili mentre è un po' accessibile di dietro, dove è come appesa alla montagna..."


In questo luogo mi sono recato nel mese di luglio del 1997, al fine di verificare le ipotesi che in precedenza avevo avuto modo di sviluppare a riguardo della cittadella, e mi sono trattenuto a Gamla per due giorni, esplorando il villaggio e i suoi dintorni in ogni minimo dettaglio, per poi trascorrere un terzo giorno a Qasrim, dieci chilometri più a nord, dove sorge un piccolo museo che conserva il materiale archeologico reperito a Gamla.


Non è possibile non spendere due parole per descrivere la bellezza delle alture del Golan, e del sito di Gamla in particolare, dove i deserti delle regioni circostanti, dalla zona del Mar Morto, alla Giordania, alla Siria, lasciano il posto a colline splendenti di fiori rosa, macchie di bosco, torrenti e cascate rumorose, sotto i voli a spirale di grandi avvoltoi che si tuffano in picchiata nelle valli, per poi risalire ad ali spiegate sulla spinta delle correnti ascensionali.
Come si può arrivare mai a sospettare che Gamla, e non Nazareth, sia la città dove Cristo visse, e persino nacque?

Nazareth, che molti pellegrini cristiani conoscono bene, è situata nell'avvallamento fra alcuni dolci colli di Galilea. Il paese, che oggi si è spanto a macchia d'olio fino a raggiungere la sommità delle alture, era anticamente situato in basso, sulla fiancata di una collina, ed era circondato da tutti i lati dalle morbide ondulazioni dei rilievi. Tutta la Galilea è costituita da pianure o da colline stondate, senza picchi svettanti né ripide scarpate. La tradizione cristiana ha localizzato il villaggio di Giuseppe e Maria, e quindi di Gesù Cristo, nella parte bassa di uno di questi colli, esattamente nella posizione in cui oggi sorge la cosiddetta Basilica della Annunciazione.


Ma una quantità incredibile di obiezioni sembra opporsi a questa localizzazione, turbando quella convinzione abituale la cui serenità, più che sulla attendibilità delle prove storiche, appoggia le sue basi sul fatto che gli argomenti che presento in questo studio sono stati pressoché sistematicamente disertati dalla cultura cristiana.
In effetti, visitando Nazareth, colpisce il fatto che non esista assolutamente qualcosa che possa essere considerata una testimonianza originale del paese in cui sarebbe cresciuto Gesù. Tutto è posteriore e, a differenza di tanti siti archeologici in Israele, in cui c'è almeno una costruzione, un muro, uno scavo, che abbia riportato alla luce testimonianze dei tempi che furono, qui la presenza di Gesù e della sua famiglia è raccontata solo dai nomi degli alberghi, dei ristoranti, delle chiese, e dalle parole della narrazione evangelica. Non la sinagoga di cui parla il Vangelo di Luca, nemmeno una casa, un brandello di muretto, tracce di strade, monete, cocci di vasellame... insomma, di tutte quelle cose normali che si trovano nei pressi di antichi insediamenti e che potrebbero testimoniare del villaggio di duemila anni fa. I pellegrini che vengono frequentano Chiese moderne, tutt'al più qualche rudere bizantino che può risalire all'inizio del quinto secolo.

"...ci sono pochissimi resti giudei che risalgono al periodo del secondo tempio a Nazareth, soltanto qualche cripta [cavità tombale] scavata nella roccia, sebbene noi non possiamo sapere quale fosse il nome del sito a quel tempo..."
(Danny Syon, Israel Antiquities Authority; da un e-mail indirizzato a David Donnini, 19 gennaio 1998).



Ma dov'è finito il paesetto di Giuseppe e Maria, con le vie, la sinagoga e le case? Possibile che il tempo abbia potuto cancellare ogni benché minimo segno di una così autorevole presenza? Eppure esistono i resti di altri villaggi in cui Gesù è passato e ha compiuto alcune delle sue opere: a Cafarnao si vedono benissimo case, strade e sinagoga, e poi ci sono anche Korazim e Bet Zayda, a nord, sul lago di Tiberiade; Samaria, nel centro del paese; Betania, Betlemme e Gerico, in Giudea, solo per fare alcuni esempi. Come sarebbe stato possibile far sparire ogni traccia del paese di Nazareth?


Quello che è più sorprendente non è solo la completa assenza archeologica di una "Nazareth di Gesù" ma, ancor di più, la sua completa e totale assenza nelle testimonianze scritte degli storici. Con questo intendo riferirmi al fatto che nessuno storico del tempo ha mai nominato il villaggio e, al di fuori del racconto evangelico, esso compare solo negli scritti cristiani risalenti ad alcuni secoli dopo.



Le due grandi fonti storiche che testimoniano della Palestina dei tempi di Gesù sono gli scritti di Giuseppe Flavio e di Filone Alessandrino. Specialmente il primo, che fu comandante delle truppe ebraiche proprio in Galilea, nelle sue grandi opere "La Guerra Giudaica" e "Antichità Giudaiche", ha minuziosamente descritto tutto il paese nominando ogni più piccolo centro abitato. Ma di Nazareth non ha fatto cenno alcuno, sebbene a pochi passi dal villaggio sorgessero altri centri, come Sefforis e Iotapata, di cui lo storico ha parlato e di cui oggi si possono ammirare i resti. Insomma, la Nazareth dei tempi di Gesù è assolutamente latitante sia nel senso delle testimonianze archeologiche che di quelle letterarie. In pratica non c'è.


I fatti sono due: o Nazareth era solo un minuscolo borgo di due o tre case che meritava il totale oblio da parte di Giuseppe Flavio (ma così non appare nella descrizione evangelica, perché i Vangeli ci dicono che a Nazareth c'era del popolo e delle abitazioni, delle botteghe artigiane, come quella del carpentiere Giuseppe, c'era almeno una sinagoga; non poteva trattarsi di una semplice fattoria sperduta nella aperta campagna), oppure Nazareth, al tempo di Gesù, non esisteva proprio e sarebbe stata creata successivamente, con lo sviluppo della dottrina cristiana.



Per la verità gli stessi Vangeli, quando parlano della città di Gesù, preferiscono usare espressioni differite come "la sua patria" e ne citano il nome in pochissime occasioni: il Vangelo di Marco (il più antico fra i quattro vangeli canonici, che è stato sicuramente usato come fonte per gli autori degli altri testi) la nomina una sola volta, all'apertura, con le parole: "...In quei giorni Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni..." (Mc I, 9), dopo di ché il nome della città è completamente dimenticato; anche il Vangelo di Giovanni nomina la città in un'unica occasione, sempre all'inizio. La collocazione e la frequenza del termine Nazareth all'interno dei testi evangelici genera il ragionevole sospetto che si tratti di interpolazioni successive. E noi ben sappiamo come siano comuni, nei testi evangelici, le interpolazioni successive alle stesure antiche. Non si lascino ingannare i lettori da una semplice apparenza: a volte il nome Nazareth compare nei titoli dei paragrafi in cui sono suddivisi i racconti evangelici, ma i testi originali non hanno alcuna suddivisione in paragrafi. E non esistono i titoli che oggi possiamo leggere come se facessero parte integrante del libro.



Il fatto è che i Vangeli non hanno mai usato l'espressione Gesù di Nazareth, essi parlano di Gesù il Nazareno, e usano per questo l'espressione greca IhsouV o NazoraioV (Iesous o Nazoraios). Ora, noi abbiamo visto che l'aggettivo Nazoreo, come è sostenuto a gran voce da una schiera di accademici di tutto il mondo, non può significare Nazaretano, ovverosia abitante di Nazareth., Non possiamo fare a meno di notare che esiste anche un antico testo evangelico, che la chiesa definisce apocrifo, che fu composto in lingua semitica da una setta giudeo-cristiana, contemporanea di Gesù, il cui nome è, appunto, Vangelo dei Nazareni (o Nazorei). Non significa certo Vangelo dei cittadini di Nazareth
Possiamo avere il piacere di consultare questo testo? Purtroppo no. Lo conosciamo solamente attraverso le citazioni denigratorie effettuate da alcuni Padri della Chiesa, che lo criticano aspramente e, forse, sono direttamente responsabili della sua scomparsa. Dalle parole di Epifanio e di Teodoreto sappiamo solamente che i Nazareni possedevano il "Vangelo secondo Matteo, assolutamente integrale, in ebraico... come fu originariamente scritto", che essi rifiutano gli insegnamenti di San Paolo, che "sono Giudei che onorano il Cristo come uomo giusto...".


Credere che i Nazareni fossero gli abitanti di Nazareth sarebbe esattamente come credere che i Domenicani siano gli abitanti di una città chiamata Domenica! Infatti i Nazareni erano i componenti di una setta religiosa il cui nome originale è Nozrim in ebraico e Nazorai in aramaico, forse, ma non sicuramente, con un possibile riferimento all'espressione ebraica NZR, indicante uno stato di purezza e di santità, che ritroviamo nell'antico testamento a proposito del voto di nazireato (i nazirei sono coloro che lasciano i capelli intonsi e accettano alcuni voti di purezza). Forse, se avessimo potuto consultare il Vangelo dei Nazareni, non avremmo trovato alcun cenno ad una città chiamata Nazareth.



Del resto lo stesso autore del vangelo di Matteo, per giustificare il fatto che la famiglia, al ritorno dall'esilio egiziano, avesse scelto Nazareth come residenza, compì una gaffe grossolana dichiarando "...perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: "sarà chiamato Nazoreo"". Ma non esiste alcuna profezia biblica che, con riferimento a Gesù, sostiene che egli sarà chiamato Nazoreo! Mentre ne esistono altre, per esempio a proposito di Sansone, in cui si dice che sarà Nazireo, ovverosia che sarà consacrato ai voti del Nazireato ebraico... non certo che abiterà a Nazareth!
Adesso, se colleghiamo tutte le osservazioni, 1 - archeologiche, 2 - storiche, 3 - letterarie, che abbiamo appena fatto, con la consapevolezza che il titolo "Nazareno" non significa affatto "cittadino di Nazareth", ma è un titolo religioso o settario, allora ci accorgiamo di avere veramente parecchi motivi per credere che la narrazione evangelica nasconda qualcosa di molto interessante.
Eppure non è ancora tutto: stiamo per scoprire un altro sorprendente motivo, 4 - geografico, per essere convinti che gli evangelisti abbiano nascosto la vera identità della città di Cristo:
"...lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio..." (Lc IV, 29-30)
Esaminando le narrazioni evangeliche, che descrivono i movimenti di Gesù relativamente alla sua città, non otteniamo informazioni precise sulla posizione geografica della medesima, ma spesso ricaviamo l'impressione che Nazareth non potesse trovarsi dove essa è oggi: 36 chilometri di strada ad occidente del Lago Kinneret (il cosiddetto mare di Galilea), circa 600 metri più in alto. Per percorrere quella distanza e quel dislivello, al tempo in cui si viaggiava a piedi o a dorso di mulo, occorreva certamente più di un giorno; almeno per il ritorno, che si svolgeva in salita. Ho percorso numerose volte quel tragitto in macchina, nell'uno e nell'altro senso, e mentre lo facevo immaginavo un contadino, un pastore, o una popolana, che si sorbivano tutta quella salita, fra stradelle sassose, sotto il sole cocente, per una durata di un giorno o due (sto parlando del solo ritorno), perché si erano concessi una pausa nella loro ordinaria attività al fine di andare a sentire il predicatore che era solito scegliere come pulpito una barca nei pressi della riva del lago. Poteva la gente concedersi tre giorni o più di faticosa assenza, così lontano da casa?



Ci sono brani, specialmente dal vangelo secondo Matteo, in cui sembrerebbe che egli, partito dalla regione di Genezaret (che è sulla sponda galilea del lago), compia una traversata e giunga a casa sua (cioè dall'altra parte, nel Golan) e che da qui, in compagnia dei discepoli, si ritiri alla ricerca di un luogo appartato "su una barca", mentre la folla decide di seguirlo. Ovviamente una città a più di 30 chilometri dal lago e con un dislivello di 600 metri, posta nel mezzo delle campagne di Galilea, a ovest del lago, non si concilia con un simile svolgimento dei fatti.
Segue la prima moltiplicazione dei pani e dei pesci, terminata la quale egli "ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla...", "...compiuta la traversata, approdarono a Genezaret" cioè sul lato occidentale, facendo chiaramente capire che in precedenza egli si trovava sul lato orientale. Ma la sua città, allora, dov'era? Di qua o di là?

L'evangelista Marco scrive cose di questo genere:
"...intanto si ritirò presso il mare (il lago Kinneret) con i suoi discepoli e lo seguì molta folla... salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono con lui... entrò in casa e si radunò attorno a lui molta folla, al punto che non potevano nemmeno prendere cibo... allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo... giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare... di nuovo si mise ad insegnare lungo il mare (di Galilea). E si riunì intorno a lui una folla enorme..."
Naturalmente, con questo, non abbiamo raccolto prove definitive, ma dobbiamo ammettere che, da alcuni dettagli della narrazione evangelica, che la città di Cristo sembra possedere caratteristiche che non si adattano molto bene alla Nazareth che conosciamo:
1 - sembra trovarsi su un monte (infatti su questo "monte", che il Vangelo nomina con una certa insistenza, c'erano case, folla, i suoi parenti, e pertanto non poteva essere semplicemente un luogo selvatico in cui andava a ritirarsi);

2 - sembra trovarsi in prossimità del lago (altrimenti la gente non avrebbe potuto percorrere oltre 30 km, e un dislivello di 600 m, con tanta disinvoltura);

3 - sembra trovarsi sulla sponda orientale (Golan) e non su quella occidentale (Galilea);

Ora, dobbiamo riconoscere che queste sono poco più che vaghe indicazioni, non si tratta, fin qui, del presupposto geografico a cui accennavo poc'anzi. Questo è molto più consistente e importante e riguarda la conformazione della città che, secondo i vangeli, e secondo Luca in particolare, dovrebbe trovarsi su un monte a ridosso di un precipizio. Nei giorni che ho trascorso in essa ho potuto constatare, nonché fotografare, il suo aspetto generale: come abbiamo già detto Nazareth è situata fra dolci colline stondate e la parte nella quale la tradizione colloca il villaggio di Gesù è in basso, al centro di un avvallamento, fra leggeri pendii. Come ha potuto Luca scrivere le seguenti parole?


"...Si recò a Nàzaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: "Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore". Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: - Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi - ... All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò..."
A Nazareth non c'è alcun ciglio del monte né, tantomeno, alcun precipizio! Specialmente nella zona considerata la più antica che, come si direbbe oggi in parole povere, è addirittura... "in buca".


Di quale precipizio parla l'evangelista Luca?
E di quale sinagoga se, come abbiamo già detto, a Nazareth non ci sono i resti di alcuna sinagoga dei tempi di Gesù?
A dir la verità esiste una cittadina che:
1 - è situata proprio sulla gobba di un monte;
2 - in prossimità del lago di Tiberiade (8 km);
3 - sulla sponda orientale (Golan);
4 - ha i resti evidenti di una sinagoga dei tempi di Cristo;
5 - è situata a cinque minuti da uno spaventoso precipizio;






CITAZIONE
secondariamente SE Gesù (anche se non fosse di nazareth poco importerebbe) visse e morì in quel modo, ed ebbe dei seguaci, è probabile che da alcuni ebrei fu considerato messia, come Bar Kochba.. Cosa non capisci? Mi sembra molto chiaro.. Poi se non vuoi capire è un altro discorso.. Ma io cerco di essere CHIARO..

Chiaro chiarissimo, ma cosa vuol dire?
Che alcuni ebrei lo avessero considerato messsia?
Cosa prova? Che significa? Qual è il senso?
Non capisco veramente, non sopravvalutarmi.

CITAZIONE
Un'ultima cosa.. E' vero che i cristiani hanno perseguitato gli ebrei, come gli ebrei avranno perseguitato altri popoli,

Ah sì, quali popoli?


CITAZIONE
gli egiziani altri ancora, i giapponesi hanno perseguitato i cinesi e i turchi gli armeni..

cosa c'entrano gli ebrei?
CITAZIONE
A parte la solita solfa ricordo che durante l'inizio della Seconda Crociata si mosse SAN BERNARDO in persona, chiamato direttamente dal Papa, per DIFENDERE gli ebrei e riportare l'ordine in Germania (al solito) dove masse di esaltati, assassini e altri si davano allegramente ai soliti POGROM anti ebraici.. RICORDO che PAPA PACELLI salvò circa 10.000 ebrei dallo sterminio nazista e altri esempi che potrebbero essere fatti.

PAPA PACELLI ? Quello che appena eletto bruciò immediatamente la lettera che il suo
predecessore stava per emettere per cercare di salvare gli ebrei?
Mise da parte quella lettera contro l’antisemitismo e il razzismo.
Anche quando i resoconti sulle stragi degli ebrei raggiunsero il Vaticano, non reagì con proteste scritte o verbali. Nel 1942, non si associò alla condanna espressa dagli Alleati per l’uccisione degli ebrei.

Quando vennero deportati da Roma ad Auschwitz, Pio XII non intervenne»
Lo so molto bene perchè su quel treno c'erano anche i miei nonni.


Il Congresso Mondiale Ebraico si è spese inutilmente con il Vaticano in piena deportazione degli ebrei italiani per salvare almeno quelli nel sud Italia; studiosi di storia – e soprattutto della Shoah – non possono ancora consultare i secretati Archivi vaticani su tutto il periodo 39-45 (da anni il Vaticano si trincera dietro problemi "tecnici" - catalogazione dei materiali, rilegatura - che ne impedirebbero l'apertura) ma oppongono la documentata posizione di Nunzio Apostolico in Germania, di Segretario di Stato Vaticano fino al 1938 e post IIa Guerra Mondiale, di Mons. Pacelli poi Pio XII.


CITAZIONE
Quindi mi sembra corretto citare anche cosa è successo dall'altra parte e non sempre 'na cosa..
K.F.

Se vuoi che io continui a citare, non hai che da chiedere

A.

Edited by barionu - 24/12/2023, 20:24
 
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CAT_IMG Posted on 27/4/2013, 12:00
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RIPORTO ALCUNI POST DA



http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=65742474



http://books.google.it/books?id=cG5SZO00S1...epage&q&f=false

Hallora. a pg 758 Avy Yonah presenta la sua ricostruzione : il turno n 18




משמר שמונה עשרה הפצץ נצרת

mishmar shemonah ishrah hapitzetz natzrat


IL FRAMMENTO

Nazareth+netzer

Nel frammento abbiamo 3 lettere certe nella seconda riga , tzady , resh taw , la prima o è una nun o è una ain




mentre nella prima riga abbiamo una mem , lamed ,waw ( o yod ) , taw , che dovrebbe concordare con il turno 17 ,

מליח


Avy Yonah propone una yod , ma quella ha la gamba lunga , è una waw !

מלוח

maluach : salato



Ricostruzione di Abramo ---Avraham Ysrael






Nazareth+netzer



מי מעין מלוח אשר במדבר

שתתה עתה נצרת המקום אשר

בו לחם לאכלה ובו תקום

ותבנה חומה ומגדל לשבת בה




Traslitterazione

me ma'ian maluach asher bamidbar
shateta 'atta nozeret hamakom
asher bo lechem leoclàh uvo takum
vetivnèh chomàh umigdal lashevet ba



Traduzione



Colei che nel deserto bevve acqua di sorgente salata
ora contempla il luogo in cui c'è pane da mangiare
e qui si alzerà e costruirà mura e torri per stabilirsi



""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""


1 CRONACHE 24



6 Lo scriba Semaia figlio di Netaneèl, dei figli di Levi, ne fece il catalogo alla presenza del re, dei capi, del sacerdote Zadòk, di Achimèlech figlio di Ebiàtar, dei capi dei casati sacerdotali e levitici; si registravano due casati per Eleàzaro e uno per Itamar.

7 La prima sorte toccò a Ioarib, la seconda a Iedaia, 8 la terza a Carim, la quarta a Seorim, 9 la quinta a Malchia, la sesta a Miamin, 10 la settimana a Akkoz, l'ottava ad Abia, 11 la nona a Giosuè, la decima a Secania, 12 l'undecima a Eliasib, la dodicesima a Iakim, 13 la tredicesima a Cuppa, la quattordicesima a Is-Bàal, 14 la quindicesima a Bilga, la sedicesima a Immer, 15 la diciassettesima a Chezir, la diciottesima a Happizzès, 16 la diciannovesima a Petachia, la ventesima a Ezechiele, 17 la ventunesima a Iachin, la ventiduesima a Gamul, 18 la ventitreesima a Delaia, la ventiquattresima a Maazia.

Edited by barionu - 2/1/2015, 09:47
 
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CAT_IMG Posted on 27/4/2013, 21:12
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CITAZIONE (sky@line @ 27/4/2013, 20:22) 
CITAZIONE (barionu @ 27/4/2013, 13:28) 
SKY , IO NON SO CON QUALE SFRENATA E SURREALE FANTASIA SI POSSA DEFINIRE COERENTE !

Stiamo parlando di poche lettere in ebraico non vocalizzato, per cui immagino che ci potrebbero essere più ricostruzioni possibili.
Ovviamente io mi riferivo ad una ricostruzione coerente con una lista relativa a nomi, appelativi e località delle famiglie sacerdotali di cui abbiamo analoga testimonianza e che era abitudine affiggere nelle sinagoghe. Da questo punto di vista ricavarne in successione le località di maMLIAH, NAZARETH, AKHLAH Arab e miGDAL rispettivamente per la 17a, 18a, 19a e 20a famiglia sacerdotale mi risulta, da quello che ho potuto capire, assolutamente plausibile.

Inutile dire che se fossimo in grado di stabilire senza alcun dubbio l'appartenenza di tutti e tre i frammenti alla stessa iscrizione l'ipotesi diventerebbe una assoluta certezza.


-

Sky , guarda che le cose non stanno così !

Interpretare l' Ebraico non è come giocare a Monopoli .

Allora, abbiamo una certezza solo sui manoscritti della genizah del Cairo :


4) I manoscritti ritrovati nella Genizah del Cairo.

Tra i numerosi manoscritti in ebraico e in aramaico ritrovati nel XIX secolo in una Genizah del Cairo, si trovano anche alcuni poemi liturgici, piyyutim, contenenti alcuni riferimenti alle classi sacerdotali con delle note a margine in ebraico tese ad esplicare proprio questi riferimenti.
Riporto di seguito queste note relativamente alle quattro classi sacerdotali che si ritrovano nel frammento 1 ritrovato a Cesarea. Le note risalgono all’ XI secolo.

הזיר ממליה משמ שבע עשרה
Hezir, Mamliah diciassettesimo turno sacerdotale.

הפ נצרת משמ שמזנה עשרה
Hap(pizess), Nazareth diciottesimo turno sacerdotale.

פתהיה אב ער משמ תשע עשרה
Pethahiah, Akh(lah) Ar(av) diciannovesimo turno sacerdotale.

יהז מגדל נוניה משמ העשרים
Jehez(kel), Migdal Nunaiya, ventesimo turno sacerdotale.


allora analizzo ogni riga , vi dico subito che ho forti dubbi su questa esposizione ad es

משמ


dovrebbe essere scritto così :

משם


"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""



הזיר ממליה משמ שבע עשרה

Hezir, Mamliah diciassettesimo turno sacerdotale.

HAZIR MAMLIAH


non corrisponde : nella stele abbiamo MALUACH


מלוח


""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""


הפ נצרת משמ שמזנה עשרה
Hap(pizess), Nazareth diciottesimo turno sacerdotale.

HAF NATZRAT

La trase è monca , dovrebbero comparire 2 tzady , così

הפצץ



"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""


פתהיה אב ער משמ תשע עשרה
Pethahiah, Akh(lah) Ar(av) diciannovesimo turno sacerdotale.


Qui leggo una alef , bet e staccate una ain , resh

mentre sulla stele abbiamo

alef kaf ,lamed he

אכלה

non corrisponde , anche se la bet potrebbe essere una kaf , ---- la lamed e la he scombinano tutto.



""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""



יהז מגדל נוניה משמ העשרים
Jehez(kel), Migdal Nunaiya, ventesimo turno sacerdotale.


MIGDAL , corrisponde ,..... ma nella stele manca la mem .



"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""



Quindi , anche rispetto ai frammenti del Cairo , proposti dal Klein , vi è solo una vaga somiglianza , niente di più.


Poi arriva Avy Yonah e interpreta la ricostruzione a modo suo

משמרת שבע עשרה חזיר ממליח


משמרת שמונה עשרה הפיצץ נצרת

משמרת תשע עשרה פתחיה אכלה ערב

משמרת עשרים יחזקאל מגדל נוניא



Ci troviamo di fronte a una clamorosa pataccata.






zio ot :B):
 
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CAT_IMG Posted on 28/4/2013, 12:47
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Saulnier . ti fischiavano le orecchie ????

CITAZIONE
CITAZIONE
Per comprendere in maniera precisa e dettagliata su quali basi Klein ha proposto questa ricostruzione occorre studiare il suo libro ma è chiaro che non ha molta rilevanza in questa sede perché non stiamo discutendo della bontà della sua tesi

Invece quello che sto mettendo in dubbio è proprio la sua ricostruzione !

ad es :

הזיר ממליה משמ שבע עשרה


Hezir, Mamliah diciassettesimo turno sacerdotale.


Che valore ha משמ ?

ripeturo per tutti i 4 esempi che citi ?

Ok, potrebbe essere mishmar , guardia

מׅשְׁמָר

con la resh omessa

ma in nessun modo

ממליה


può diventare maluach della stele , con una waw e una het !!!!!!!!!

מלוח


e in nessun modo il

אכלה

3 riga delle stele

può saltar fuori da

פתהיה אב ער משמ תשע עשרה

Sono blande somiglianze o vere e proprie invenzioni



"LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI" piuttosto che "STASERA CAVIALE PER TUTTI

sono cavoli per tutti ......



zio ot :B):
 
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CAT_IMG Posted on 1/5/2013, 18:20
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da

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Vedo che continuate a fare confusione ...


il Conte dalla Teva

CITAZIONE
Ora provi a trasferire questo significato ad un personaggio o a dei personaggi che erano delle vedette e dei guardiani della legge Ebraica, dei veri votati a D-o e arriva al termine nazir dalla radice Nazar o Nasir.

Hieronymus

CITAZIONE
Nella situazione più favorevole al caso di Giovanni dalla Teva, Gesù non sarebbe tuttavia Netser, ma Netsarim: chi era allora il Netser?

Haaallllora ,

dimenticate le vocali , il passaggio del semitico al greco stravolge tutto ,

quello che contano sono le radicali :

Riassumendo :


נֹצֵר : notzèr : guardiano, sentinella


נֵצֶר . nètzer : germoglio , rampollo


נָזִיר : nazìr : nazir ( monaco, separato, colui che fa un voto )


נֵזֶר : nèzer : capigliatura , corona


e in particolare :

In Ebraico esiste una particolare forma detta

MAQOR MUCHLAT ( forma assoluta, decisa )( letterale : origine assoluta )

מָקוֹר מֻחְלָט




che serve per particolari costruzioni dei verbi :

Notzèr : CUSTODE , in questo caso non come sostantivo ma come participio presente ( custodente )


נֹצֵר

nell' imperativo assoluto Ebraico : Custodite ! ( o infinito assoluto Custodire ! )

diventa Natzòr

נָצוֹר


Nel Tanakh

http://search.freefind.com/find.html?id=64...6%B9%D7%A8&s=ft


נַחוּם

Nachum 2, 2

עָלָה מֵפִיץ עַל-פָּנַיִךְ, נָצוֹר מְצוּרָה; צַפֵּה-דֶרֶךְ חַזֵּק מָתְנַיִם, אַמֵּץ כֹּחַ מְאֹד

3 Contro di te avanza un distruttore:
montare la guardia alla fortezza,
sorvegliare le vie, cingerti i fianchi,
raccogliere tutte le forze.

QUINDI

il Conte dalla Teva

CITAZIONE
Ora provi a trasferire questo significato ad un personaggio o a dei personaggi che erano delle vedette e dei guardiani della legge Ebraica, dei veri votati a D-o e arriva al termine nazir dalla radice Nazar o Nasir.

Deriva appunto da noztèr , che in origine assoluta è naztòr .

natzòr : origine assoluta che non ammette suffissi o prefissi ,

ma che i greci trasformano in nasoreo ( natzoreo ) , trasormando una forma verbale in una nominale .


Lasciate stare nazir , è un' altra cosa , con la radicale zain invece della tzady

נָזִיר



MENTRE INVECE


CITAZIONE
Nella situazione più favorevole al caso di Giovanni dalla Teva, Gesù non sarebbe tuttavia Netser, ma Netsarim: chi era allora il Netser?

DERIVA DA

נֹצֵר : notzèr : guardiano, sentinella


נֵצֶר . nètzer : germoglio , rampollo


ENTRAMBI , SENZA VOCALIZZAZIONE SI PRESENTANO COSI' :


נצרים


UGUALI !


e anche nel significato , come il semitico spesso prevede e predilige , nello stesso vocabolo

c' è una coesione totale dei 2 significati .


Ho idea che anche Price faccia confusione su questa questione.

e anche se il tanakh attesta il plurale di notszr in notzrym

נוֹצְרִים

la waw mater lectionis può essere omessa .




zio ot :B):

Edited by barionu - 1/5/2013, 20:06
 
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CAT_IMG Posted on 9/12/2013, 18:14
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IL BALZ SCHNEIDER----- VOLUME 2 PAG 453-4 EDIZIONE IN 2 VOLUMI

leggere la nota b pag 454 , in basso a destra.






1488193_10201406303975702_643722001_n


SPARITA ANCHE QUESTA .
....


DOVE SI PARLA DI CAPARNAO COME POSSIBILE VERA NAZARETH .

DAL NET UNO STUDIO DI SPENCER KENNARD ----- SITO MYJSTOR

http://www.jstor.org/discover/10.2307/3262...90489851&uid=63


Segnalatomi dal mio amico Giampaolo Bottega -_-



zio ot :B):

Edited by barionu - 4/1/2015, 13:11
 
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CAT_IMG Posted on 10/12/2013, 14:26
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Un bel link

www.alateus.it/ebion.htm

Uno studio di Liggio .

www.fernandoliggio.org/art46.pdf

Edited by barionu - 18/12/2013, 16:32
 
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CAT_IMG Posted on 20/12/2013, 18:33
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LINK COLLEGATI


NAZARETH SECONDO MARIA LUISA RIGATO

http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=67695315


UNA POSSIBILE ORIGINE DI NAZOREO


https://originidellereligioni.forumfree.it/?t=68883112


DOVE NACQUE GESU'



http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=65742474


LAMENTAZIONI DI KALIR


http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=35842464



TESTO DELLE LAMENTAZIONI

http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=50634486

Edited by barionu - 4/1/2015, 13:38
 
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CAT_IMG Posted on 1/1/2015, 17:56
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In data di oggi ho fatto un restauro del topic :

alcuni link sono stati fatti sparire ...trovate le indicazioni di restauro in blu grossetto .

zio ot :B):
 
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CAT_IMG Posted on 5/1/2015, 11:35
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אריאל פינטור

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---------------



La spiegazione linguistica taglia già da sola ogni dubbio: Natzrat con Zadi è una cosa. Nazir Nezer ecc con zain sono tutt'altro.


Ma, come ti ho illustrato anni fa, con le foto della Natzrat che abbiamo identificato e che corrisponde esattamente a quella dei vangeli, in cui vi è un dirupo, una via di fuga da cui Gesù si sarebbe dileguato,

in cui è presente una antica sinagoga dell'epoca (poco distante dalla "via di fuga" presunta), in cui si vedono il lago di Tiberiade e Cafarnao (Kfar-nahum),

la geografia contraddice totalmente l'attuale Nazareth che è esageratamente lontana dal teatro di movimento di Gesù.

SI TRATTA DI ARBEL :

www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=19437




E' talmente evidente che "natzrat" viene da "Notzer" (una vedetta, un guardiano) e presuppone una localizzazione arroccata in alto, scritta in modo del tutto differente da Nazoraios che viene da nezer (voto)!

Nazareth attuale è in pianura e non vi è nessun modo per vederla "Natzrà", cioè arroccata a difesa di una postazione.

la similitudine di suono può sembrare irrilevante a un non ebreo ma la fonetica non è un'opinione.

Provate a chiedere ad un inglese se "Tree" e "Three" sono la stessa cosa e chiedete in un bar di Londra "Tree coffees" invece di "three coffees".








Edited by barionu - 24/12/2023, 17:12
 
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