Origini delle Religioni

LA CROCIFISSIONE

« Older   Newer »
  Share  
CAT_IMG Posted on 10/9/2014, 22:16
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
990

Status:


CITAZIONE (roxi @ 10/9/2014, 12:16) 
Fatto sta che Marco 15, 28 si collega a Isaia 53,12

in isaia 53,12 greco, la parola usata è 'lestes'?
e Marco usa la stessa parola di Isaia?

'Lestes' che come sappiamo vuole dire rivoltosi, terroristi, sicari... (e non, come le traduzioni italiane riportano, forse per allegerirne il significato, ladroni)
 
Top
CAT_IMG Posted on 11/9/2014, 09:52
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
676

Status:


@Haviland

Intanto grazie per aver apprezzato il mio post precedente. :)


CITAZIONE
non esiste un classico messianismo ebraico perchè tutti avevano diverse opinioni sul Messia.

È vero, resta però il fatto che comunque Marco sta cercando di portare dalla sua parte i petrini.

CITAZIONE
se hai letto della breve ma profonda attenzione rivoltami da Godfrey quando li ho chiesto se mutava opinione dopo aver letto Dykstra, ti accorgerai che anche lui concorda con te sulla eccessiva speculazione della morte di Paolo quando c'è stata e se ci fu, e tuttavia è ancora dell'opinione che Gesù rappresenta il nuovo Israele spirituale nell'allegoria.

Sì, l’ho letta.
Il punto è che non sappiamo quando è morto Paolo. E concordo con lui quando dice che, pur avendo letto Dykstra, rimane comunque dell’opinione che Gesù nell’allegoria è il “Nuovo Israele spirituale”. Però che Marco dipenda da Paolo (oltre che dall’Antico Testamento ed altro) è evidente. Ma è anche ragionevole che, se Marco ha scritto dopo il 70, non può non essere stato influenzato dalla guerra e dalle sue conseguenze. Del resto, penso che forse Marco poté essere spinto a mettere per iscritto il suo vangelo anche se Paolo fosse stato ancora in vita, al fine comunque di rafforzarne l’autorità, forse considerandolo un mezzo più stabile e fruibile per veicolare il “vangelo di Paolo” soprattutto in quelle comunità che ancora osservavano la Legge (ma non solo in quelle naturalmente).

CITAZIONE
L'ideale sarebbe un commentario di Marco che unisca e fondi le due cose: la dipendenza da Paolo e la dipendenza dai fatti del 70.

Concordo.

@ Pier Tulip

Pier Tulip, non me ne volere, lo so che dietro alle tue affermazioni ci sono anni di studio appassionato, e so anche che Robert Price ha riconosciuto del merito alle tue intuizioni, ma mi permetto di dire che non sono d’accordo su come tu interpreti in senso mitraico l’allegoria di Marco. :)

@ Sapremo

CITAZIONE
in isaia 53,12 greco, la parola usata è 'lestes'?
e Marco usa la stessa parola di Isaia?

'Lestes' che come sappiamo vuole dire rivoltosi, terroristi, sicari... (e non, come le traduzioni italiane riportano, forse per allegerirne il significato, ladroni)

Mc. 15, 27 καὶ σὺν αὐτῷ σταυροῦσιν δύο λῃστάς, ἕνα ἐκ δεξιῶν καὶ ἕνα ἐξ εὐωνύμων αὐτοῦ.

Mc. 15,48 καὶ ἀποκριθεὶς ὁ Ἰησοῦς εἶπεν αὐτοῖς· Ὡς ἐπὶ λῃστὴν ἐξήλθατε μετὰ μαχαιρῶν καὶ ξύλων συλλαβεῖν με;

manca il verso 28 per ovvi motivi, ma come vedi, sì, Marco usa il termine λῃστής ,lēstēs

Is. 53,12
διὰ τοῦτο αὐτὸς κληρονομήσει πολλοὺς καὶ τῶν ἰσχυρῶν μεριεῖ σκῦλα ἀνθ᾽ ὧν παρεδόθη εἰς θάνατον ἡ ψυχὴ αὐτοῦ καὶ ἐν τοῖς ἀνόμοις ἐλογίσθη καὶ αὐτὸς ἁμαρτίας πολλῶν ἀνήνεγκεν καὶ διὰ τὰς ἁμαρτίας αὐτῶν παρεδόθη

E Isaia usa ἁμαρτία, amartia

Per il significato dei due termini, ti ho scannerizzato le definizioni del mio dizionario di greco, il Rocci, che non sarà il migiore al mondo però è un dizionario serio:







Come vedi, il primo significato di λῃστής è proprio ladro, ladrone. Il significato che Marco dà a λῃστής è “ladrone”, ma nel senso simbolico, cioè che un ladro è colui che ha trasgredito la legge, è in errore, ha peccato e di conseguenza diventato è un "senza legge"

ἁμαρτία in Isaia ha questo stesso preciso significato di errore, peccato, e chi erra o pecca può ben definirsi malfattore, come chi ruba (ladrone).
I sicari e i terroristi non c’entrano. :)
 
Top
CAT_IMG Posted on 11/9/2014, 10:45
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
2,339

Status:


CITAZIONE
@ Pier Tulip

Pier Tulip, non me ne volere, lo so che dietro alle tue affermazioni ci sono anni di studio appassionato, e so anche che Robert Price ha riconosciuto del merito alle tue intuizioni, ma mi permetto di dire che non sono d’accordo su come tu interpreti in senso mitraico l’allegoria di Marco. :)

Ma io non interpreto in senso mitraico solo l'allegoria del buono e del cattivo ladrone.
Tutta l'iconografia della crocifissione è un rifacimento dell'iconografia mitraica.
Il sacrificio del toro viene sostituito dall'agnus dei, la spada di mitra dalla lancia di Longino, il sole e la luna, di cui occorre una lunga spiegazione a parte, sono presenti in quasi tutte le antiche rappresentazioni della crocifissione. Perfino il sangue dal costato trova corrispondenza col sangue bevuto dal cane e dal serpente.

La crocifissione è una allegoria del sacrificio all'equinozio di primavera per propiziarsi un nuovo anno pieno di raccolti, ecco perché avviene a Pasqua. Il fine di una religione è proprio questo, un patto fra l'uomo e il dio e i cristiani non hanno inventato niente di nuovo.

Comunque trastullatevi pure con i vostri tentativi di interpretazione del sesso degli angeli.
 
Top
CAT_IMG Posted on 11/9/2014, 13:02
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
990

Status:


CITAZIONE (roxi @ 11/9/2014, 10:52) 
Marco usa il termine λῃστής ,lēstēs
E Isaia usa ἁμαρτία, amartia

marco quindi NON usa lo stesso termine greco di isaia

CITAZIONE
Per il significato dei due termini, ti ho scannerizzato le definizioni del mio dizionario di greco, il Rocci, che non sarà il migiore al mondo però è un dizionario serio:
Come vedi, il primo significato di λῃστής è proprio ladro, ladrone.

è vero il rocci riporta così,

ma è la prima volta che sento di una "reductio" del termine lestes
ed in aggiunta ciò va a cozzare con il diritto romano che vedeva la crocifissione per
i crimini peggiori come sedizione e assassinio;
ci vorrebbe un grecista (se Hard Rain passasse qui; scrivo un mess sulla tag di CE...)

CITAZIONE
amartia in Isaia ha questo stesso preciso significato di errore, peccato, e chi erra o pecca può ben definirsi malfattore, come chi ruba (ladrone).

per i punti obiettati sopra, espressamente questa connessione isaia-marco io aspetteri a farla

CITAZIONE
I sicari e i terroristi non c’entrano. :)

se terroristi non ti piace e mi può anche stare, che è moderno...,
rivoltosi, sediziosi, sicari, assassini ho sempre letto che sono appropriati,
anzi per la verità ho sempre letto che sono i più appropriati
(e naturalmente sappiamo che in quei posti ed a quel tempo brulicavano), ed anche qui io aspetterei ad escluderli

Edited by sapremo - 11/9/2014, 15:45
 
Top
CAT_IMG Posted on 11/9/2014, 16:59
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
676

Status:


CITAZIONE
perchè non provi ad informare Neil Godfrey di questa tua interessante esegesi su lestes di Marco? Sono curioso di sapere cos'altro aggiungerà a quell'interpretazione.

Se non intendi farlo tu in persona, posso chiederti il permesso di farlo al posto tuo?

Sì, Haviland, hai il mio permesso. L’inglese lo leggo, ma non lo scrivo molto bene, e comunque sono una persona molto riservata e non ci tengo ad apparire, nemmeno come nick.

CITAZIONE
questo punto esoterico di Marco provocherebbe nel tempo la leggenda di Simone di Samaria che diceva di essere stato crocifisso in Judea come il figlio ma non di aver subito ferite, e di essere risorto fuori dalla Giudea come lo spirito santo. Simone, che sia o no Paolo non mi importa, è un gentile come gli altri che viene crocifisso con Cristo. Forse gli gnostici stavano interpretando fin troppo alla lettera quella frase di Paolo da te riportata intendendola al singolare (solo Paolo/Simone fu crocifisso in quanto ultima manifestazione del Cristo),

Mi piacerebbe conoscere il parere di Roger Parvus.

CITAZIONE
mi domando cos'è il massimo che potrei implicare logicamente per inferenza da questo link letterario da te individuato.

È quello che hai esposto così efficacemente in questi tuoi ultimi post.
Non ho osato esprimerlo a chiare lettere perché mi sembrava troppo azzardato, però effettivamente pensavo che Marco avesse creato la scena di una crocifissione romana perché aveva uno scopo ben preciso: 1) sottolineare in maniera paradossale e ironica la liberazione dalla Legge. E sì, il “capro sacrificale” erroneamente scambiato per “fuori legge” (e questo in un certo senso si capiva già dall’interpretazione dell’episodio di Barabba) è proprio l’Israele che viene crocifisso, quello di Paolo, e con Paolo, appunto e 2) che l’Israele “duro di cuore” sarebbe stato punito con il disastro della Guerra, come dici tu “l’Israele si ridesta come gentile libera dalla Legge”.
Insomma sentivo che Marco, Paolo e il 70 erano strettamente collegati, ma tu hai chiuso il cerchio individuando in Marco il vero profeta apocalittico!

CITAZIONE
roxi, sei un genio. :)

No, no, no! Ci mancherebbe! Ho avuto un intuizione, e ho fatto un collegamento, ma il quadro preciso è merito tuo! Non mi sarebbe mai riuscito di far combaciare così bene i vari “indizi” come hai fatto tu. :)
 
Top
CAT_IMG Posted on 11/9/2014, 18:26
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
2,339

Status:


Hai dimenticato di mettere il grassetto a "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?"

Mi devi spiegare, però, perché Gesù sarebbe simbolo di Israele visto che viene ucciso dagli stessi israeliti e non dai romani (o almeno così vogliono far credere i vangeli ebraici (???)).
 
Top
CAT_IMG Posted on 11/9/2014, 21:02
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
990

Status:


CITAZIONE (sapremo @ 11/9/2014, 14:02) 
è la prima volta che sento di una "reductio" del termine lestes
ed in aggiunta ciò va a cozzare con il diritto romano che vedeva la crocifissione per
i crimini peggiori come sedizione e assassinio;
ci vorrebbe un grecista (se Hard Rain passasse qui; scrivo un mess sulla tag di CE...)

Hard ha detto:

In generale ληστης significa "brigante", "bandito", "malfattore";

è poi Flavio Giuseppe che lo usa per i "briganti" del tempo della guerra giudaica nel contesto specifico delle sue opere. Cioè per F.G. i rivoluzionari erano dei "malfattori".
per es. nella seconda olintiaca Demostene dice che intorno a Filippo di Macedonia stanno adulatori e malfattori (pl. di ληστης) e gente di tal genere...
A parer mio era tale il disprezzo di Flavio Giuseppe per i rivoltosi da non volerli quasi nominare come gruppo avente una sua dignità "politica": li chiama genericamente "malfattori". Come se noi per disprezzo oggi chiamassimo così quelli dell'Isis, per non volerli riconoscere come entità politica

---------------------------

Io gli ho domandato (sperando che la risposta la metta qui) :

Sorge spontanea però questa domanda:
queste persone furono considerate passibili additittura della pena di morte per crocifissione: quindi ληστης dovette essere molto-molto pesante come sostantivo; anche Marco contemporaneo (più o meno) a GF usa questo termine per i due che affiancano Gesù; forse al tempo significava qualcosa di più, o no?
ho controllato un pò: questo termine ληστης GF lo usa nella sua seconda opera, ma nella prima per le stesse situazioni usa zeloti e lo usa per indicare questi rivoltosi; lo stesso Eleazzaro, che era addirittura un capo di questi rivoltosi, è da lui chiamato così; ho riletto poi qualche passo di Brandon ("Gesù e gli Zeloti") ed anche lui vede in ληστης dei sovversivi ed assassini; se poi Gf potè scrivere originariamente in ebraico, si pensa che usò il termine qanna' im (se ho scritto bene), che leggero non è.

-------------------------

Ed aggiungo (a distanza di due giorni) sul ricorso di GF di tale termine ritenuto più leggero nel suo secondo libro per presumibilmente alleggerire le figure di questi soggetti:

poteva essere invece che il termine avesse subito una evoluzione negativa, come accade per l'Occidente in questi decenni con il termine 'integralista' e non fosse quindi più tanto leggero, ma avesse acquisito un significato nuovo;

e poi si può anche pensare che, sì, GF potè aver voluto correggere il tiro usando un termine più leggero, ma è pur vero che la frittata con il primo libro dove queste figure le aveva chiamate con nomi pesanti, ormai era stata fatta, ed allora è pure pensabile che a quel punto nessuno avrebbe creduto a questa nuova versione edulcorata e questo termine "nuovo" allora lo usò semplicemente perchè magari lo vide più aggiornato e/o appropriato e/o diffuso, e non appunto perchè più leggero;

ma io il greco non lo so, leggo le traduzioni altrui ed accetto tranquillamente anche questa 'diminutio' del termine, nessun problema...

Edited by sapremo - 18/9/2014, 14:32
 
Top
CAT_IMG Posted on 12/9/2014, 08:01
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
676

Status:


CITAZIONE
sono lieto di annunziarti che Godfrey mi ha risposto positivamente e perfino con molta più apertura di quanto immaginavo

L'ho appena letto anche io.

CITAZIONE
Nota che però lui ritiene Marco 15:28 una glossa.

Sì, lo so, ma non è una certezza.
 
Top
CAT_IMG Posted on 12/9/2014, 10:30
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
676

Status:


CITAZIONE
Lui individua un eco nell'essere i due ladroni figure positive in Marco. Se Simone di Cirene lo è chiaramente in quanto anti-Pietro, è il suo ragionamento, allora anche i due ladroni lo sarebbero in quanto anti-Pilastri (i figli di Zebedeo) … Io rimango però personalmente del parere che i due ladroni sono essenzialmente personaggi cattivi in Marco (abbastanza cattivi da far risaltare ironicamente per reazione la vera bontà di Gesù) e inoltre solo due figure di sfondo.

Io invece sulle tre croci vedo tre “anomoi”, che gli outsider vedono come “malfattori” che hanno infranto la legge, intesa in tutti i sensi, mentre gli insider li vedono come “ liberi dalla Legge”:

Gesù (ovvero secondo me Paolo stesso, a questo punto – “sono stato crocifisso con Cristo” χριστῶ συνεσταύρωμαι, e mi chiedo, anzi dovrei chiedere a un grecista, se quel χριστῶ, oltre a tradursi “con Cristo”, si potrebbe tradurre anche in un altro modo, per esempio “in Cristo” – ovvero, perché no a questo punto, Simone di Samaria)

e due ladroni, malfattori, ma “veri seguaci” di chi li ha resi “anomoi”.

E quindi se diamo un senso più collettivo alla scena, esso ricadrebbe in quello che anche tu hai detto: “L'Israele che viene crocifisso, dall'inizio alla fine, è l'Israele buono, il vero Israele, il nuovo Israele”

L’ironia c’è sempre, ma in questo caso, per chi non capisce qual è il vero significato di ladroni, malfattori, riferito anche a Gesù, in base a Marco 15, 28.

Per Marco 15,28 ho fatto una veloce ricerca, da prendere però con le molle, cioè da verificare.

Allora, premesso che qui ci vorrebbe uno che ha familiarità con i manoscritti, ho trovato che pare che tutti i manoscritti unciali, tranne sei, hanno il verso, e anche la maggior parte dei corsivi. Le versioni più antiche che lo contengono sono la Peshitta (150), il Diatasseron di Taziano (200), e tra i primi a citare il verso sarebbero Giustino e Clemente.
 
Top
CAT_IMG Posted on 12/9/2014, 15:15
Avatar

www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

Group:
Administrator
Posts:
8,422
Location:
Gotham

Status:


in questo topic, che gli accademici da operetta hanno cestinato ,

http://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=49092352&st=75

trovate ottime osservazioni di saulnier e jehoudda su lestes .


zio ot :B):
 
Top
CAT_IMG Posted on 12/9/2014, 15:56
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
676

Status:


CITAZIONE (Haviland Tuf Proctofantasmista @ 12/9/2014, 16:09) 
@roxi

Gesù è per gli hoi anomoi solo quando si realizza la sua profezia:

Noi saliamo a Gerusalemme e
Il figlio d'uomo sarà dato nelle mani dei sacerdoti e degli scribi.
Essi lo consegneranno a morte
e lo consegneranno ai pagani,
i quali lo scherniranno,
gli sputeranno addosso,
lo flagelleranno
e lo uccideranno:
ma dopo tre giorni egli risusciterà.



la consegna ai pagani avviene per gli outsiders con la consegna a morte, ma per gli insiders la vera consegna ai gentili del titolo di Vero Israele avviene dopo la consegna alla morte (dunque i ladri non sono gentili). Dunque quella profezia avviene solo quando l'angelo consegna il messaggio di andare a vedere il Gesù risorto non nel tempio divelto e distrutto (la tomba vuota col macigno rimosso) ma nella Galil dei Goym. Dove Paolo c'è già da un pezzo a vedere il Gesù Risorto.

Ultimo ma non per ultimo, se tu vedi in quei due ladri dei veri cristiani, contravvieni e disobbedisci al segreto messianico, il quale prevede che NESSUNO, nessuno, dico!!!, riconosce veramente chi è Gesù per tutto il vangelo. Nemmeno se Gesù stesso lo rivelasse (come fa di fronte a Caifa: nascondimento a dispetto del disvelamento)

Ok. E ok anche per quanto dici nei tuoi post precedenti. :)
 
Top
CAT_IMG Posted on 12/9/2014, 20:04
Avatar

www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

Group:
Administrator
Posts:
8,422
Location:
Gotham

Status:


Grande Havi .... :lol: :lol: :lol:

zio ot :B):
 
Top
CAT_IMG Posted on 8/10/2014, 11:47
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
2,339

Status:


No caro Haviland, per quanto tu ti definisca miticista sei sempre alla ricerca di paralleli ed episodi storici o midrashici. Questo non è mito è solo la tua vituperata parallelomania.

La crocifissione è pura allegoria del sacrificio dell'agnello pasquale.
Di questo c'è tanto da dire ma mi voglio soffermare ora sulla descrizione degli avvenimenti alla morte di Gesù.

I sinottici sono d'accordo a descrivere la scomparsa del sole da mezzogiorno alle tre del pomeriggio e che il velo del tempio si squarcia. Solo Matteo introduce un terremoto, l'apertura dei sepolcri e la risurrezione dei morti, che ci fa venire in mente un film dell'orrore. Naturalmente quest'ultimo passo è chiaramente allegorico per evidenziare che dal sacrificio di Gesù deriva la risurrezione per tutta l'umanità.
Ma cosa possiamo dire per la scomparsa del sole e lo squarcio del velo del tempio? Possono essere anch'esse delle descrizioni allegoriche?
Se lo squarcio del velo può chiaramente significare che dalla morte di Gesù deriverà un'altra religione che soppianterà l'ebraismo, l'eclissi di sole è molto più difficile da spiegare, sempreché vogliamo rimanere nell'ambito della logica e della scientificità. Una eclissi dura al massimo pochi minuti e una durata di tre ore è impossibile.
Ma se affrontiamo il problema dal punto di vista mitico anche questo episodio trova una facile spiegazione: Gesù-Sole, portatore di luce, muore e chiaramente l'effetto risultante non può essere che il buio.
 
Top
CAT_IMG Posted on 8/10/2014, 14:44
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
2,339

Status:


CITAZIONE
bella scoperta! Che l'eclissi, ogni eclissi, perfino quella che c'è stata qualche giorno fa, sia l'opposto della luce è ovvio, ma che Gesù sia la luce, ecco, quella è un'ipotesi azzardata.

Sei proprio un bastian contrario.

(1)In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
(2)Egli era in principio presso Dio:
(3)tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che
esiste.
(4)In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
(5)la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.
(6)Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.
(7)Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
(8)Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
(9)Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.

Morta la luce del mondo il mondo precipita nelle tenebre, ma per tre ore, simbolo dei tre giorni entro i quali risorgerà.
 
Top
CAT_IMG Posted on 8/10/2014, 19:25
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
2,339

Status:


me faje scennere 'o core dint''e cazette

Giovanni è o non è il più gnostico degli evangelisti? Chi ha scritto l'apocalisse?
e gli gnostici sono o non sono astrologi?

ma va' a studiare, invece di riempirti di chiacchere di pseudomiticisti e riempier noi di chiacchiere che al mattino dicono una cosa e alla sera ne dicono un'altra.

Edited by Pier Tulip - 8/10/2014, 21:36
 
Top
65 replies since 27/11/2012, 01:15   1973 views
  Share