AQUILA GRANDE AIUTANTE DI PAOLO e discepolo dei diretti discepoli di JOHANNAN BEN ZAKKAI

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Attingo e traduco con google da questo sito:


www.preteristarchive.com/Books/index.html

AQUILA

Traduttore delle Scritture canoniche dall'ebraico in greco. Fu per nascita un Gentile del Ponto, e si dice che Epifanio fosse stato un legame tra il matrimonio dell'imperatore Adriano e che fosse stato da lui nominato per l'anno 128 in un ufficio che si occupava della ricostruzione di Gerusalemme come "Ælia Capitolina". " Ad un'età sconosciuta si unì ai cristiani, ma in seguito li lasciò e divenne proselitismo per il giudaismo.

Secondo Jerome era un discepolo del rabbino Akiba. Il Talmud afferma di aver terminato le sue traduzioni sotto l'influenza di R. Akiba e che i suoi altri insegnanti erano Eliezer ben Hyrcanus e Joshua ben Hananiah. È certo, tuttavia, che la traduzione di Aquila era apparsa prima della pubblicazione di "Adversus Hæreses" di Irenæus; cioè ,l'opera sembra aver avuto pieno successo per lo scopo a cui era destinata (Jerome parla di una seconda edizione che incarnava correzioni dell'autore), e fu letto dagli ebrei di lingua greca anche ai tempi di Giustiniano (Novella 146).


Venne usato in modo intelligente e rispettoso da grandi studiosi cristiani come Origene e Girolamo, mentre i controversi di minore merito e cultura, come l'autore del "Dialogo di Timoteo e Aquila" (pubblicato nel 1898 dall'FC Conybeare), lo trovarono degno di nota accusare Aquila di pregiudizi anticristiani e ricordare ai loro avversari ebrei l'antichità superiore della Settanta.


Ma nessun manoscritto fino a poco tempo fa era risaputo che fosse sopravvissuto, e la nostra conoscenza del lavoro proveniva dai frammenti sparsi di Origene ' s "Hexapla". La ragione di ciò si trova nelle conquiste maomettane; la necessità di una versione greca per gli ebrei scomparve quando il greco cessò di essere la lingua franca dell'Egitto e del Levante.
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Secondo il "Talmud", Yochanan aveva 6 discepoli (principali): Hanina Ben Dosa (Anania figlio di Dosa), Eliezer ben Hyrcanus (Lazzaro figlio di Ircano), Joshua ben Hananiah (Giosuè figlio di Anania[4]), Yosi (Iose, diminutivo di Giuseppe, Yosef in ebraico), Shiméon ben Nathanel (Simeone figlio di Nataniele/Natanaele) ed Eleazar ben Arakh (Eleazaro/Eleazzaro/Lazzaro figlio di Arakh).
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P.S: Finalmente ho trovato il legame tra la squadra di lavoro di Paolo e la scuola rabbinica di Giovanni figlio Zaccaria ( Yohannan ben Zakkai).

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Queste sono le comparse di Aquila nel Nuovo Testamento:


-1Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corinto. 2Qui trovò un Giudeo di nome Aquila, nativo del Ponto, arrivato poco prima dall'Italia, con la moglie Priscilla, in seguito all'ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro 3e, poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì in casa loro e lavorava. Di mestiere, infatti, erano fabbricanti di tende.

-18Paolo si trattenne ancora diversi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s'imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era rasato il capo a causa di un voto che aveva fatto. 19Giunsero a Èfeso, dove lasciò i due coniugi e, entrato nella sinagoga, si mise a discutere con i Giudei. 2

-24Arrivò a Èfeso un Giudeo, di nome Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, esperto nelle Scritture. 25Questi era stato istruito nella via del Signore e, con animo ispirato, parlava e insegnava con accuratezza ciò che si riferiva a Gesù, sebbene conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni. 26Egli cominciò a parlare con franchezza nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio.

-19Le Chiese dell'Asia vi salutano. Vi salutano molto nel Signore Aquila e Prisca, con la comunità che si raduna nella loro casa.

-3Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù. 4Essi per salvarmi la vita hanno rischiato la loro testa, e a loro non io soltanto sono grato, ma tutte le Chiese del mondo pagano.

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CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI

L'aspetto più interessante della faccenda è che Aquila oltre ad essere nipote dell'imperatore Adriano era un amico molto stimato di Paolo, a tal punto, detto da quest'ultimo, da doverli la vita e da dover esser elogiato in tutte le chiese pagane.

Adriano da parte sua adottò una politica di tolleranza nei confronti dei cristiani, ed è degno nota il fatto che affidò la ricostruzione di Gerusalemme proprio ad Aquila. Questo è un dato importante poichè se ciò è vero, Aquila è stato dunque colui che ha ricostruito il nuovo Tempio (di Giove) sopra lo rovine dell'ormai caduto tempio di Gerusalemme.


Di fatto costui compì una parte della profezia secondo cui " il messia avrebbe distrutto il tempio

E AL SUO POSTO NE AVREBBE COSTRUITO UN ALTRO".

Sicuramente Aquila ha contribuito notevolmente alla costruzione iniziale del cristianesimo, ma è sicuramente significativo il fatto che sia stato proprio lui a ricostruire il tempio ( anche se dedicato ad un altro Dio).

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PAOLO DA DOVE HA ATTINTO CHE IL "CRISTO FOSSE MORTO IN APPARENZA E POI RISORTO"?

A questo punto non dobbiamo attingere dati da altre religioni, ma l'esempio Paolo l'aveva molto vicino.

Yohannan ben Zakkai uscì dalle mura di Gerusalemme apparentemente morto e la gente successivamente lo avrà visto resuscitato e vivo al di fuori delle mura. Costui fu portato fuori dalle mura dai suoi discepoli più fidati, e cioè Eliezer ben Hyrcanus e Joshua ben Hananiah e furono proprio questi e due "rabbini"ad istruire AQUILA.

Aquila ha istruito a sua volta Paolo e quest'ultimo assieme al suo discepolo Luca, ha creato il suo Cristo, accorpando quindi tutti I dati di Yoannan ben Zakkai e della sua figura storica, che troviamo nei testi di Giusppe Flavio e Tacito, sotto il nome di Giovanni di Giscala ( città nativa tra l'altro di Paolo).

www.anzarouth.com/2008/08/talmud-ghittin-55-57.html?m=1

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Dipende dalle fonti che prendiamo come da riferimento!


Ovviamente Il Nuovo Testamento, per motivi teologici ambienta quello che descrive, in un periodo molto antecedente ai fatti.
Sposta la vita del Cristo sotto a Pilato per motivi profetici/teologici e fa morire I suoi "seguaci" più importanti, subito prima dello scoppio della rivolta giudaica iniziata nel 66/67 D.C.

Infatti sembrerebbe una congiura programmata e sistematica, eppure se analizziamo le date delle morti dei più illustri:

66/67 D.C. Pietro e stato fatto morire a Roma crocifisso a testa in giù!

66/67 D.C. Paolo viene decapitato a Roma!

66/67 Giacomo il Giusto viene giustiziato a Gerusalemme.

Non è questo uno sterminio sistematico fatto dai padri della chiesa per allontanare I protagonisti del Cristianesimo dalla guerra giudaica e dalla caduta del Tempio?

Sembrerebbe come se I padri della chiesa temessero che qualcuno andasse a cercare I protagonisti del Cristianesimo durante e dopo la guerra e qualcuno ha fatto carte false per farli morire prima. Ma il falsario a mio avviso non ha fatto bene il suo lavoro, perchè stupidamente ha lasciato la sua traccia facendo morire tutti nello stesso arco temporale!Sono a mio avviso delle morti troppo sistematiche temporalmente, per essere considerate casuali e realistiche!


Anche il fatto che secondo le cronache dei primi padri della chiesa, "I primi cristiani scapparono a Pella, prima della scoppio della guerra, perchè Gesù aveva profetizzato l' assedio di Gerusalemme", per me questo è un altro chiaro depistamento, sempre per tenere lontano I primi Cristiani dal coinvolgimento della guerra.


In ogni modo tutte le cose descritte nel Nuovo Testamento, le troviamo avvenute durante e dopo la guerra e non durante e dopo il periodo di Pilato.
Non è un caso che I Vangeli siano stati scritti subito dopo la caduta di Gerusalemme e non subito dopo il 33 D.C., data della presunta morte di Gesù!


Normalmente muore un tipo e subito dopo si scrivono le sue memorie o un vangelo dedicato, ma per Gesù non è successo così!


Quindi andando anche per logica, se I Vangeli sono stati scritti subito dopo la caduta del Tempio, significa che il Cristo che descrivono, ha operato nella realtà fino alla caduta del Tempio.

Quindi tengo a precisare di non far molto affidamento alle "date" fornite o ricavate dal N.T., perchè non sono da considerarsi testi di storia attendibili.
Tuttavia fatti ed eventi legati ai rispettivi nomi, hanno dei riscontri storici durante e dopo la guerra.

Ma non voglio sconfinare, torniamo a noi!

Parliamo di Aquila da Sinope:

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Aquila_di_Sinope


Viene anche identificato con Onkelos:

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Onkelos

Questo erroneamente o per colpa delle carte false scritte dai primi padri della chiesa?

Non si capisce realmente quando fu vissuto,ma un dato è certo:
secondo Rabbi Eliyahu di Vilna, era un nipote di Adriano e non di Tito.

Questo cosa significa?
Che prima dell'affermazione del Rabbi Eliyahu di Vilna, tutti pensavano che Aquila fosse nella realtà nipote di Tito.
A quale fonte quindi dobbiamo dare maggiore affidamento?

Sembrerebbe più antica la versione che lo vogliono nipote di Tito Vespasiano e se così fosse, questa è una GRANDE NOTIZIA da far aprire tanti altri scenari di ricerca!

Infatti qui appare ad esempio come figlio della sorella di Tito:

www.anzarouth.com/2008/08/talmud-ghittin-55-57.html?m=1

Ma nell'incertezza una cosa è sicura: l'inaffidabilità delle date che emergono dalle fonti!

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Altre testimonianze importanti, che provengono dall'ebraismo.:

Ma un saggio greco, un convertito del giudaismo, Aquila il Proselito, che ricevette le dottrine del Talmud dai discepoli di R. Johanan b. Zakkai e anche da R. Aqiba, tradusse la Bibbia in greco.

Questa versione non era accettabile per i credenti ebrei in Gesù (Messianisti) - che già in quel periodo avevano costituito una grande setta - perché la loro costruzione di molti passaggi nello spirito messianico fu chiaramente ignorata dalla nuova traduzione; né ai Romani, perché tutte le espressioni che sembrano implicare la materialità della Divinità sono state tradotte in senso figurato - come ad esempio "la mano del Signore"; "la gloria del Signore", che i Romani adoratori delle statue non potevano sopportare con equanimità, e inoltre perché con questa traduzione la natura e le dottrine del Talmud divennero note a molte nazioni, che non vi trovarono alcun male.

A nostro parere, la versione di Aquila era l'unica causa della spedizione dei censori da Roma per revisionare il Talmud, e questi censori dichiararono che il suo insegnamento era vero.

www.preteristarchive.com/BibleStud...lmud/index.html