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Ultimamente sto raccogliendo tutte le fonti inerenti ai dati biografici di Simon Mago e tra di esse mi è capitato di leggere la soluzione del passo dell' indemoniato di nome Legione presente nel Nuovo Testamento:
1Giunsero all'altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni.
2Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro.
3Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene,
4perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo.
5Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. 6Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi 7e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». 8Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest'uomo!». 9E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione - gli rispose - perché siamo in molti». 10E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese. 11C'era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. 12E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». 13Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare.
14I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. 15Giunsero da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. 16Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci. 17Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
18Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. 19Non glielo permise, ma gli disse: «Va' nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». 20Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati.
LA SOLUZIONE E IL NOME DELL'INDEMONIATO
L'HO TROVATA NELLE PSEUDO CLEMENTINE,
in un sezione intitolata "IL VOLO DI SIMON MAGO",
volo che nei vangeli viene trasferito ai maiali[ traduzione di Google]:
Pertanto noi che siamo andati prima, insieme con i nostri fratelli che erano
con la finzione attaccata da te a Simon, vedendo la città infuriare selvaggiamente contro di te, incontrata segretamente e
considerato ciò che dovremmo fare. E sicuramente, mentre eravamo in grande perplessità, Cornelius il
arrivò il centurione, che era stato mandato dall'imperatore al governatore della provincia.
Lui era ilpersona che il nostro Signore ha guarito quando era posseduto da un demone a Cesarea.
Quest'uomo che abbiamo mandatoper segretamente; e informandolo della causa del nostro sconforto, supplicammo il suo aiuto. Ha promesso
più prontamente che avrebbe allarmato Simon, e farlo fuggire, se dovessimo aiutarlo a entrare
il suo sforzo.
E quando promettemmo tutti che dovremmo fare prontamente tutto, disse: "Mi dilungherò
all'estero le notizie1524 attraverso molti amici che sono venuto segretamente a catturarlo; e lo farò
far finta di essere in cerca di lui, perché l'imperatore, avendo messo a morte molti maghi, e
avendo ricevuto informazioni riguardo a lui, mi ha mandato a cercarlo, per punirlo
lui mentre puniva i maghi prima di lui; mentre quelli del tuo gruppo che sono con lui devono
riferirgli, come se l'avessero saputo da una fonte segreta, che sono stato mandato a catturarlo.
E per caso, quando lo sente da loro, si allarmerà e prenderà il volo. "Quando, quindi,
avevamo intenzione di fare qualcos'altro, tuttavia l'affare si rivelò nel modo seguente. Per
quando sentì la notizia da molti estranei che lo gratificarono molto informandolo segretamente,
e anche dai nostri fratelli che fingevano di essere attaccati a lui, e lo prendevano come l'opinione del suo
i propri seguaci, ha deciso di ritirarsi. E precipitandosi lontano da Antiochia, è venuto qui con
Atenodoro, come abbiamo sentito. Pertanto ti consigliamo di non entrare ancora in quella città, fino a quando noi
accertati se possono dimenticare in sua assenza le accuse che ha portato contro di te ".
Capitolo XIV - Il cambiamento nella forma di Faustus causato da Simon.
Quando la persona che era andata prima diede questo rapporto, Pietro guardò mio padre e disse:
"Senti, Faustus; il cambiamento nella tua forma è stato causato da Simon il mago, come è ora
evidente. Perché, credendo che un servitore di quell'imperatore lo stesse cercando per punirlo, lo divenne
impaurito e fuggito, mettendoti nella sua stessa forma, che se tu fossi messo a morte, i tuoi figli potessero farlo
avere dolore. "Quando mio padre ha sentito questo, pianse e si lamentò, e disse:" Hai congetturato
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giustamente, Peter. Per Annubion, che è il mio caro amico, 1526 mi ha suggerito il suo disegno; ma non ci credevo
lui, miserabile uomo che sono,
1527 poiché meritavo di soffrire. "
1523 Questo passaggio viene modificato principalmente in base a Wieseler e ai Riconoscimenti.
1524 Emendation of Wieseler's.
1525 Inserito per congettura.
1526 Parte di questa viene fornita dai Riconoscimenti.
1527 Inserito dai Riconoscimenti.
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ANF08. I dodici patriarchi, estratti ed epistole, The Philip Schaff
Clementia, Apocrypha, Decretali, Memorie di Edessa e
Documenti siriaci, resti della prima età
IL NOME DELL'INDEMONIATO È CORNELIO il centurione che troviamo in Atti cap.10:
1Vi era a Cesarèa un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte detta Italica. 2Era religioso e timorato di Dio con tutta la sua famiglia; faceva molte elemosine al popolo e pregava sempre Dio. 3Un giorno, verso le tre del pomeriggio, vide chiaramente in visione un angelo di Dio venirgli incontro e chiamarlo: «Cornelio!». 4Egli lo guardò e preso da timore disse: «Che c'è, Signore?». Gli rispose: «Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite dinanzi a Dio ed egli si è ricordato di te. 5Ora manda degli uomini a Giaffa e fa' venire un certo Simone, detto Pietro. 6Egli è ospite presso un tale Simone, conciatore di pelli, che abita vicino al mare». 7Quando l'angelo che gli parlava se ne fu andato, Cornelio chiamò due dei suoi servitori e un soldato, uomo religioso, che era ai suoi ordini; 8spiegò loro ogni cosa e li mandò a Giaffa.
9Il giorno dopo, mentre quelli erano in cammino e si avvicinavano alla città, Pietro, verso mezzogiorno, salì sulla terrazza a pregare. 10Gli venne fame e voleva prendere cibo. Mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi: 11vide il cielo aperto e un oggetto che scendeva, simile a una grande tovaglia, calata a terra per i quattro capi. 12In essa c'era ogni sorta di quadrupedi, rettili della terra e uccelli del cielo. 13Allora risuonò una voce che gli diceva: «Coraggio, Pietro, uccidi e mangia!». 14Ma Pietro rispose: «Non sia mai, Signore, perché io non ho mai mangiato nulla di profano o di impuro». 15E la voce di nuovo a lui: «Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano». 16Questo accadde per tre volte; poi d'un tratto quell'oggetto fu risollevato nel cielo. 17Mentre Pietro si domandava perplesso, tra sé e sé, che cosa significasse ciò che aveva visto, ecco gli uomini inviati da Cornelio: dopo aver domandato della casa di Simone, si presentarono all'ingresso, 18chiamarono e chiesero se Simone, detto Pietro, fosse ospite lì. 19Pietro stava ancora ripensando alla visione, quando lo Spirito gli disse: «Ecco, tre uomini ti cercano; 20àlzati, scendi e va' con loro senza esitare, perché sono io che li ho mandati». 21Pietro scese incontro a quegli uomini e disse: «Eccomi, sono io quello che cercate. Qual è il motivo per cui siete venuti?». 22Risposero: «Il centurione Cornelio, uomo giusto e timorato di Dio, stimato da tutta la nazione dei Giudei, ha ricevuto da un angelo santo l'ordine di farti venire in casa sua per ascoltare ciò che hai da dirgli». 23Pietro allora li fece entrare e li ospitò.
Il giorno seguente partì con loro e alcuni fratelli di Giaffa lo accompagnarono. 24Il giorno dopo arrivò a Cesarèa. Cornelio stava ad aspettarli con i parenti e gli amici intimi che aveva invitato. 25Mentre Pietro stava per entrare, Cornelio gli andò incontro e si gettò ai suoi piedi per rendergli omaggio. 26Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Àlzati: anche io sono un uomo!». 27Poi, continuando a conversare con lui, entrò, trovò riunite molte persone 28e disse loro: «Voi sapete che a un Giudeo non è lecito aver contatti o recarsi da stranieri; ma Dio mi ha mostrato che non si deve chiamare profano o impuro nessun uomo. 29Per questo, quando mi avete mandato a chiamare, sono venuto senza esitare. Vi chiedo dunque per quale ragione mi avete mandato a chiamare». 30Cornelio allora rispose: «Quattro giorni or sono, verso quest'ora, stavo facendo la preghiera delle tre del pomeriggio nella mia casa, quando mi si presentò un uomo in splendida veste 31e mi disse: «Cornelio, la tua preghiera è stata esaudita e Dio si è ricordato delle tue elemosine. 32Manda dunque qualcuno a Giaffa e fa' venire Simone, detto Pietro; egli è ospite nella casa di Simone, il conciatore di pelli, vicino al mare». 33Subito ho mandato a chiamarti e tu hai fatto una cosa buona a venire. Ora dunque tutti noi siamo qui riuniti, al cospetto di Dio, per ascoltare tutto ciò che dal Signore ti è stato ordinato».
Discorso di Pietro nella casa di Cornelio
34Pietro allora prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, 35ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga. 36Questa è la Parola che egli ha inviato ai figli d'Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesù Cristo: questi è il Signore di tutti. 37Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; 38cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. 39E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, 40ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, 41non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. 42E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. 43A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».
I pagani ricevono lo Spirito Santo
44Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola. 45E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo; 46li sentivano infatti parlare in altre lingue e glorificare Dio. Allora Pietro disse: 47«Chi può impedire che siano battezzati nell'acqua questi che hanno ricevuto, come noi, lo Spirito Santo?». 48E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Quindi lo pregarono di fermarsi alcuni giorni.
CONCLUSIONI:
Cornelio, come attestato in Atti, apparteneva alla legione Italica, legione che nei vessilli veniva simboleggiata dal verro/cinghiale.
A mio avviso il suo nome è stato censurato nei vangeli, assieme alla sua legione perchè la Legione Italica è stata fondata sotto a Nerone nel 66 D.C., periodo in cui iniziarono I primi fuochi della II guerra giudaica e che videro come protagonista in Galilea Giovanni di Giscala e non Gesù!
Spero che la soluzione a questo tormentone sia di vostro gradimento.
Un caro saluto
Edited by barionu - 7/9/2022, 20:49