Origini delle Religioni

I GIGANTI

« Older   Newer »
  Share  
barionu
CAT_IMG Posted on 25/3/2016, 13:14 by: barionu
Avatar

www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

Group:
Administrator
Posts:
8,424
Location:
Gotham

Status:


SU CHOMSKY

http://forumbiblico.forumfree.it/?t=54945897



&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&





Lo scrittore Angelo Cerchi , autore del libro




HP%20Lovecraft%20il%20Culto%20Segreto%20by%20Aradia%20Edizioni


www.aradia-edizioni.it/hp_lovecraft-culto-segreto.html


mi suggerisce un ' indagine nel celebre racconto di Lovecraft

https://it.wikipedia.org/wiki/Il_richiamo_di_Cthulhu

Infatti il sintagma formula




Ph ' nglui mglw nafh

Cthulhu R' lyeh wgah' nagl fhtagn



ha tutte le caratteristiche del semitico .


E Angelo Cerchi mi ha offerto anche una Chiave d' Argento per decriptare la formula



UNA SCULTURA CHE RAPPRESENTA CTHULHU







la precisa indicazione di Angelo Cerchi è che CTHTLHU sia legato a unì esecuzione capitale , a un supplizio .



PRE DECRIPTARE CTHLHU

è importante capire quali lettere siano le portanti , ovvero in Ebraico le RADICALI , le lettere che

costituiscono l' scheletro, l' ossatura del vocabolo

e individuare prefissi e suffissi .


Infatti C STA PER


כְּ


K(E) in ebraico : come , complemento di modo


e le radicali T L H

IN EBRAICO TAW LAMED HE


ת ל ה


formano il verbo , forma infinito , LITLOT

לִתְלוֺת



con il significato di sospendere , appendere .


appendere cosa ????????


Dobbiamo quindi dare un' occhiata ai verbi in Ebraico ...

da

www.biblistica.it/wordpress/?page_id=261



Forme

Valore

1a

qal

Semplice

2a

nifàl

Riflessivo o passivo

3a

pièl

Intensivo attivo

4a

puàl

Intensivo passivo

5a

hifìl

Causativo attivo

6a

hofàl

Causativo passivo

7a

hitpaèl

Riflessivo intensivo



Qui, per un esempio, prendiamo il paradigma il verbo קטל (qatàl):

Forme

Valore

Traduzione

1a

קטל (qatàl)

Semplice (qal, קל)

Uccise

2a

niqtàl (נקטל)

Riflessivo o passivo

Si uccise, fu ucciso

3a

qittèl (קטל)

Intensivo attivo

Uccise violentemente, massacrò

4a

quttàl (קטל)

Intensivo passivo

Fu ucciso violentemente, fu massacrato

5a

hiqtìl (הקטיל)

Causativo attivo

Fece uccidere

6a

hoqtàl (הקטל)

Causativo passivo

Fu fatto uccidere

7a

hithqattèl (התקטל)

Riflessivo intensivo

Si uccise violentemente

Così, ad esempio, hiqtìl (הקטיל) significa “fece uccidere”, e la sua forma si chiama hifìl.



In italiano esistono i tempi del verbo (presente, passato e futuro); in ebraico invece conta l’aspetto verbale ovvero la condizione dell’azione, che può essere completa o incompleta. “Il tempo com’è inteso in quasi tutte le lingue moderne non è lo stesso per la mentalità semitica. La cognizione del tempo di un’azione non è d’importanza capitale secondo la mentalità ebraica. Per una mente indogermanica è indispensabile collocare l’azione nella sua accentuatissima valutazione temporale. La condizione dell’azione intesa nella sua completezza o incompletezza era in genere sufficiente per i semiti e, in caso contrario, qualche termine dal significato temporale o storico avrebbe messo a fuoco il tempo”. – K. Yates, The Essentials of Biblical Hebrew, 1954, pag. 129.

Il perfetto esprime di per sé un’azione completa. In Gn 3:23, nella frase: “Dio il Signore mandò via l’uomo dal giardino d’Eden”, il verbo è al perfetto, indicando un’azione compiuta ovvero finita. Se l’azione non è termitata ovvero è incolpleta, il verbo ebraico è all’imperfetto. Così, in Gn 1:2, dove è detto che lo spirito di Dio “aleggiava sulla superficie delle acque”, il verbo è all’imperfetto, indicando che l’azione non era terminata. Siccome in ebraico la forma perfetta o compiuta è la sola che riguarda il passato, in essa sono comprese tutte le sfumature dei nostri tempi (passato e trapassato prossimo, passato e trapassato remoto). Nella frase “in principio Dio בָּרָא [barà] i cieli e la terra” (Gn 1:1), il verbo בָּרָא (barà) è al perfetto (azione terminata, completata) e può essere tradotto con l’italiano “ha creato”, “aveva creato”, “creò”, “ebbe creato”. Come si fa a tradurre con il giusto senso? Ovviamente tenendo conto del contesto. In questo caso la traduzione giusta è “aveva creato”, perché al v. 2, subito dopo, è detto che la terra הָיְתָה (haytàh; tempo perfetto), “divenne” informa e vuota. Ora, siccome Is 45:18 afferma che Dio non creò la terra così, è ovvio che ci si riferisce a due momenti diversi: Dio aveva creato la terra e poi la terra divenne informa e vuota. Sbaglia quindi NR che traduce: “Nel principio Dio creò i cieli e la terra. La terra era informe e vuota”, dando l’idea che Dio l’avesse creata così. Sbaglia parzialmente TNM che traduce: “In principio Dio creò i cieli e la terra. Ora la terra risultò essere informe e vuota”, in modo equivoco, non distinguendo bene i passaggi: stato della creazione iniziale e stato successivo.

In ebraico il tempo perfetto indica, come detto, un’azione compiuta; ciò però può essere riferito a qualsiasi periodo di tempo: passato, presente o futuro. Per l’imperfetto è la stessa cosa, indicando un’azione incopleta che può riguardare qualsiasi periodo di tempo.

Aggiungendo alla forma del perfetto (detta qal), espressa alla terza persona, i suffissi corrispondenti alle altre persone (numero e genere), si ottiene la flessione del perfetto. La flessione dell’imperfetto si ottiene invece con prefissi anteposti all’infinito costrutto qal.


Diamo quindi un' occhiata al verbo litlot nelle varire coniugazioni ebraiche ( bynyanym )

la cosa importante è capire che se la forma semplice vale come appendere

la forma intensiva vale come giustiziare


Pa'al ( qal ) forma semplice : essi appesero

תָּלוּ talù


______________________________________________________

Nif'al passivo della forma semplie : essi furono appesi

נִתְלוּ nitlù


______________________________________________________

Pi'el : intensivo attivo : essi giustiziarono

תִּלּוּ tillù


______________________________________________________

Pu'al : intensivo passivo : essi furono suppliziati

תֻּלּוּ
tullù


______________________________________________________

Hif'il : causativa attiva : essi fecero appendere

הִתְלוּ hitlù


______________________________________________________

Huf'al :causativo passino : essi furono fatti appendere

הָתְלוּ



Non c’è Hitpa'el e non è possibile fare ipotesi in quanto con prima tav non c’è nessun verbo in terza sezione in questo binian.

Mettendo insieme tutto il know_how l’estrema ratio potrebbe essere





הִתַּלוּ
hittlù

essi si fecero giustiziare



Facendo altre ricerche ho trovato


: https://milog.co.il/התלו




QUINDI

Pu'al : intensivo passivo : essi furono suppliziati

תֻּלּוּ tullù



ora dobbiamo dare un' occhiata allo scewà , ovvero la consonante priva di vocale





LEZIONE 1



שְׁוָא

Lo shewà ( mancanza di vocale per la consonante )


Hallora, tutti voi sapete la storiella che in Ebraico non si scrivono le vocali , ma solo le consonanti .

Le vocali sono espresse da un vasto corpus di segni diacritici , e tra questi un segno si chiama shewà

ed esprime la mancanza di vocale, il suono consonantico è SOLO.

Disgrazia vuole che lo scewà sia di 3 tipi

lo scewà nàch ( quiescente )

lo scewà merachèf ( sorvolante )

lo scewà nà ( mobile )



tutti gli scewà sono espressi da 2 puntini sotto la lettera : in questo caso una tzady : צְ

passiamo agli esempi pratici .


שְׁוָא נָח
shewà nach ( quiescente )

come nel caso della vocalizzazione moderna di Nazareth ( prima attestazione del 7 secolo , poesia sinagogagale di Qalir )


נַצְרַת
Nàtzrat


in questo caso lo scewà sotto la tzady porta a : Nàtzrat .


שְׁוָא מְרַחֵף
scewà merachèf ( sorvolante )

è uno scewà che viene usato per le forme costrutte , e ( per fortuna ) l' effetto è come lo scewà nach : mancanza di

suono vocalico . ad es la forma costrutta ( complemento di specificazione , genitivo ) di melekh : re

se devo fare il plurale ed esprimere : dei re

מַלְכֵי
malkhè



ma le cose cambiano con lo scewà nà ... :alienff:


שְׁוָא נָע
scewà nà ( mobile )

infatti in questo caso abbiamo la consonante con una e acclusa ,

ad es se devo fare il plurale di bambine , è yeladym


יְלָדִים


ovvero la yod iniziale si pronuncia con una e acclusa : ye .


Hora, ci sono regole grammaticale molto complesse che regolano l' uso dei 3 scewà ,

e delizia vuole che i grammatici Ebrei madrelingua , i Rabbym , non siano per niente d' accordo

su queste regole ... la lana caprina al confronto è acqua fresca ...

Ma per iniziare considero la LEZIONE 1 , conclusa .


Dateci 5 -10 occhiate , per l' analisi dei primi capitoli del Zolli è molto importante .



Sono ammesse domande .


zio ot :B):

ps su fb mi suggeriscono :

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Schwa


_________________________________


Edited by barionu - 23/10/2016, 15:25
 
Top
1 replies since 25/8/2015, 14:09   114 views
  Share