A costo di essere ripetitivo , Papia vescovo di Gerapoli sapeva del Vangelo di marcione , nel 140 d.c , ed ignorava l'esistenza del vangelo di luca nel 150 .
CITAZIONE (Il Giovanni Dalla Teva @ 5/6/2016, 22:19)
Ci possono essere delle probabilità che il vangelo di Marco sia stato scritto prima della nascita di Marcione o subito dopo.
Ci possono essere delle probabilità che il vangelo di Luca che possiamo leggere oggi, sia stato scritto perchè confrontando gli scritti di Giuseppe Flavio non ancora interpolati, con il vangelo di Marco si poteva identificare l'epopea storica dell'Ebreo che servì in parte a storicizzare il mito precedente e visionario del Gesù Cristo di San Paolo.
Un caro saluto
Allora come mai papia sapeva dell' esistenza di marcione nel 140 e ignorava luca nel 150?
Marco è il più antico dei canonici, e i canonici non furono scritti nel primo secolo dopo Cristo, ma ben si tra il 150 e il 160 d.c.
Ormai é acclarato marcione è piu antico sia di luca che degli altri canonici che non furono scritti nel primo secolo dopo Cristo, ma bensi nel 150- 160 d.c.
Gramaglia è un folle apologeta cattolico. Non ha confutato la priorità marcionita neppure di un tratto. Barionu è del tutto irrazionale in questo elogio di Gramaglia.
Mi domando perchè lo fa. In qualche maniera, barionu sembra desideroso di farsi amici i folli apologeta cristiani (vedi la sua già fin troppo sospetta amicizia col folle apologeta criptocristiano Pesce e col demente diteista letteralista giudaizzante Mike Plato).
Gramaglia è un folle apologeta cattolico. Non ha confutato la priorità marcionita neppure di un tratto. Barionu è del tutto irrazionale in questo elogio di Gramaglia.
Mi domando perchè lo fa. In qualche maniera, barionu sembra desideroso di farsi amici i folli apologeta cristiani (vedi la sua già fin troppo sospetta amicizia col folle apologeta criptocristiano Pesce e col demente diteista letteralista giudaizzante Mike Plato).
Non penso ; anche perché dopo tutto quello che barionou ha scritto e con dati di fatto alla mano dubito che possa farsi amici fra i clericali, aggiungo che il mio essere daccordo con lui , non preclude affatto da parte mia essere in pieno disaccordo con il Gramaglia, e con qualsiasi posizione clericale, e poi Gramaglia cosa doveva confutare se è acclarato anche dalla storia che Marcione sia più antico di luca.
Tra un po ' incontro personalmente Don Pier Angelo ; nell' occasione potrò palesargli la mia più assoluta stima
sul suo lavoro ,,,, ( et eventualmente fare 2 chiacchiere . )
Haviland ,, bestia, ma hai visto il suo libro ???
Che poi io sia della assoluta convinzione che Marcione sia il finanziatore dei 4 Vangeli per la loro creazione
dal corpus semitico , sarà mia cura parlarne con Don Pier Angelo ...
zio ot
Cosa ti potrà dire amico mio su quel corpus , può mai dire che gli apocrifi essendo più antichi dei canonici sono più attendibili, e su cui i redattori dei canonici ci hanno preso per elaborare e redigere i canonici stessi, su amicone mio .
1. Il più recente tra i benemeriti volumi di apologetica di Vittorio Messori, tanto conosciuti e apprezzati dal pubblico cattolico, è Patì sotto Ponzio Pilato? Un’indagine sulla passione e morte di Gesù (Società Editrice Internazionale, Torino 1992), che Cristianità ha raccomandato all’attenzione dei propri lettori (cfr. la recensione di don Pietro Cantoni, in Cristianità, anno XXII, n. 235, novembre 1994, pp. 25-28).
2. Contro l’opera di Vittorio Messori viene diffuso uno scritto diffamatorio di don Pier Angelo Gramaglia, docente di patrologia presso il Seminario di Torino, dal titolo Vittorio Messori: il cristotologo [sic] narcisista, inserito nel suo Gesù Cristo nella cultura laica, 2 voll., presso l’Autore, Torino 1993, vol. II, pp. 486-495.
In tale scritto don Pier Angelo Gramaglia si scaglia con espressioni di inaudita volgarità e violenza contro Vittorio Messori e contro il volume Patì sotto Ponzio Pilato?
Un’indagine sulla passione e morte di Gesù, definendola ripetutamente “idiota” e coniando perfino i neologismi “idiotissima” e “straidiota” (op. cit., p. 494).
Altri sostantivi e aggettivi utilizzati da don Pier Angelo Gramaglia per qualificare il volume o le tesi di Vittorio Messori sono “fanfaronate” (ibid., p. 486), “romanzetto a fumetti” (ibidem), “buffonaggine” (ibid., p. 488), “stupidità” (ibid., p. 489), “trovate demagogiche” (ibidem), “bravate” (ibid., p. 490), “prodezze da saltimbanco” (ibidem), “indecente” (ibid., p. 492), “capolavoro di stupidità demagogica” (ibid., p.493), “limite massimo delle idiozie filologiche” (ibidem), “sceneggiata” (ibid., p. 494).
Quanto all’autore, Vittorio Messori viene qualificato come “intellettuale cattolico denutrito” (ibid., p. 489) o, più semplicemente, “un pazzo” (ibid., p. 494).
3. Cristianità e Alleanza Cattolica — oggetto a loro volta in passato degli strali di don Pier Angelo Gramaglia, impegnato a difendere le tesi di un progressismo e di un dissenso cattolico che si credevano scomparsi da anni — hanno già avuto occasione di denunciare le polemiche deliranti condotte dal sacerdote torinese contro bersagli cattolici e non cattolici, non risparmiando neppure il Pontefice Giovanni Paolo II, accusato di “demagogia” (Idem, G. I. Gurdjieff e la quarta via, Tipografia Saviglianese, Savigliano [Cuneo] 1989, p. 6), e perfino la Santissima Vergine, a proposito della quale, esprimendo il suo scetticismo sulle apparizioni mariane, scriveva nel 1985:
“Per principio, non ho difficoltà a credere alle apparizioni della Madonna; mi riservo solo di misurare il quoziente intellettuale dei suoi vari interventi, per vedere di volta in volta se progredisce”
(Idem, Verso un “rilancio” mariano? Voci d’oltreterra, Claudiana, Torino 1985, p. 60). Cristianità ha pure denunciato i difetti di stile e di sostanza di don Pier Angelo Gramaglia nelle sue opere in tema di nuovi movimenti religiosi, che hanno indotto in gravi errori quanti le hanno incautamente seguite e citate (cfr. Massimo Introvigne, “La Civiltà Cattolica” e i Mormoni, in Cristianità, anno XXII, n. 234, ottobre 1994, pp. 17-27, in particolare pp. 24-25 e nota 42, a proposito di opere di don Pier Angelo Gramaglia).
4. Di fronte agli insulti gratuiti che colpiscono ora anche un autore tanto benemerito per la cultura cattolica come Vittorio Messori, Alleanza Cattolica rileva che le opere di don Pier Angelo Gramaglia hanno ormai oltrepassato la soglia del mero cattivo gusto per trasformarsi in sequele di villanie gratuite, affabulazioni ripetitive e fantastiche dove si coltiva l’insulto per l’insulto come c’è un’arte per l’arte.
La ripetizione ossessiva e maniacale degli stessi epiteti, mentre solleva seri dubbi sulle condizioni mentali dell’autore, non può tuttavia non indurre a chiedersi se — dopo oltre un decennio di offese e di villanie da parte di don Pier Angelo Gramaglia nei confronti dei più diversi soggetti — non sia opportuno un intervento dell’autorità ecclesiastica, per evitare che la pubblica esibizione di
Priorità marcionita significa che anche gli apocrifi sono posteriori a Mcn (proto-Marco). Non solo i canonici.
Facciamo attenzione marcione è del 140 d.c come ci insegna papia tuttavia già prima del 140 d.c , furono scritti molti altri vangeli apocrifi.
se tu accetti gli argomenti di Klinghardt in merito alla priorità marcionita, allora "priorità marcionita" significa che Mcn è più antico anche dei tuoi stupidi vangeli apocrifi, idiota.
Lasciando perdere questo troll di nome Ramanababa (che infesta inutilmente questo forum e questo thread), è curioso vedere perchè barionu esalta Granaglia. Solo perché un folle apologeta cristiano critica un altro folle apologeta cristiano ebbene: questo non lo rende affatto meno folle apologeta cristiano, ai miei occhi. Ma per barionu evidentemente sì.