Ebbene, è stata finalmente
divulgata la risposta via mail del Prof
Trobisch su cosa ne pensa riguardo la storicità di Gesù (lui che crede alla priorità di
Mcn):
CITAZIONE
"[Toejam], Scusate il ritardo. La vostra e-mail giaceva sepolta. In breve, credo che gli storici dovrebbero lavorare dalle fonti verso gli eventi. Ciò significa, per prima cosa, che dobbiamo cercare di capire i vangeli sopravvissuti, compresi quelli canonici, come espressione letteraria del secondo secolo prima di ricostruire gli eventi del primo secolo. Quindi questo mi mette al centro del tuo scenario. Io considero i vangeli seri come letteratura, che riflette eventi storici. Ma quanto a distinguere che cosa esattamente è successo e cosa no, non è ciò che mi interessa. Mi piace ascoltare la voce che sta parlando a me nei racconti pubblicati.
C'è chi dice che il prof è fin troppo prudente per non esporre troppo il suo agnosticismo (se non scetticismo) sulla storicità di Gesù.
Io penso che lui sia
storicista minimalista: Gesù è esistito ma è
perso per sempre, per cui ciò che rimane è degno di ascoltare, ovvero il mero Gesù evangelico. Il mero Gesù letterario.
Tutto il mio rispetto per questo.
Un rispetto che un prof Pesce o un Meier non avranno né riceveranno
mai. Loro che sono così tronfi e sicuri di
sapere, sapere, sapere, semplicemente ''leggendo'' i vangeli.