| un marcionita che scriveva un'epistola nel nome di ''Paolo'' poteva avere conoscenza di un Gesù terreno?
Il prof Price pensa di no, a costo di dire che Marcione non scrisse alcun angelo ma furono altri ad attribuirgliene uno, una volta che cominciò l'orgia storicista inaugurata dal primo vangelo.
Io invece, mi perdoni il prof grassone, penso di no.
Perchè le epistole marcionite sono ree ai miei occhi di inaugurare un pericoloso e inevitabile trend:
1) Paolo è il solo unico apostolo che ha ''visto'' Gesù per come è veramente fatto. 2) se solo Paolo ''vide'' giusto, tutti gli altri prima durante e dopo Paolo'' videro'', ''vedono'' e ''vedranno'' sbagliato. 3) da qui la necessità di inventare un Gesù rivelato ma falso, ingannevole, illusorio, fallace e mendace.
Non bastava dire: il tuo Gesù rivelato è falso, il mio è giusto. Occorreva spiegare come si venne a creare che il tuo Gesù rivelato è falso, al contrario del mio.
Penso che il Più Antico Vangelo fu scritto precisamente in ordine di rispondere a quella domanda.
Per questo in Mcn Gesù non è mai riconosciuto dai suoi discepoli e dai giudei in generale. Per questo subisce un regolare processo romano. Perchè è intrinseca all'idea del processo che il condannato abbia dato a priori un'immagine controversa (opposta di 'chiara') di sè, al di là se innocente o colpevole.
Il Gesù terreno è un Gesù illusorio per definizione. Non qualcosa della cui conoscenza esserne fieri, per un marcionita. Perchè autentica pietra d'inciampo per quelli stessi che lo videro. L'illusorio Gesù terrestre condanna proprio quelli che lo videro sulla Terra. Era il suo scopo fin dall'inizio. Lo scopo del robot Gesù nel vangelo era di ingannare tutti sulla sua vera identità. La tua rivelazione è falsa perchè kata sarka. Quello che hai visto, per quanto anche per te frutto di allucinazione, è solo ''secondo la carne'', non pura spiritualità.
Per i marcioniti, non era affatto motivo di vanto conoscere un falso Gesù ''nella carne'', anzi era un motivo aggiuntivo a detrimento della propria spiritualità (della propria sanità spirituale).
La paura, letteralmente l'orrore, per un Gesù ''nella carne'' nasceva dall'originaria volontà di concepirlo unicamente in cielo.
Ma quel che mi preme far notare è che il Gesù mostruoso (il fantasma innaturale ''nella carne'') fu inventato dagli stessi che allucinavano il puro e buono Gesù celeste al solo scopo di associarlo al ''Gesù'' di tutti i loro nemici (evidentemente inglobati senza distinzione tra ebrei del passato e giudaizzanti del futuro).
E' curioso realizzare come hanno reagito i protocattolici di fronte a questa pura propaganda marcionita.
Ovviamente hanno creato i nostri quattro vangeli, alcuni ex novo (Marco, Matteo), altri previa correzione (Luca, Giovanni).
Ma invece di contaminare le epistole marcionite di 'Paolo' con un mucchio di allusioni al nascente Gesù storico (come hanno in seguito fatto nelle Pastorali), hanno convertito quel che per il Paolo marcionita era un notevole punto di forza (non essersi giammai sporcato con la conoscenza di un falso Gesù) in un genuino fattore di debolezza (non aver mai avuto l'onore di stringere la mano personalmente al Gesù storico), interpolando nelle lettere marcionite l'immagine assolutamente cattolica del San Paolo che commisera continuamente sè stesso perchè è l'ultimo degli apostoli, perchè è malato, è sgorbio, è grottesco, è Gobbo di Notre Dame, ecc, in ultima istanza perchè non ha conosciuto un Gesù storico.
|