Origini delle Religioni

KLINGHARDT SU MARCIONE

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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 23/10/2015, 19:08 by: Haviland Tuf












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Ciò fornisce il contesto per il recente rinnovato entusiasmo per il recupero del vangelo di Marcione, in particolare, come un mezzo per evadere dall'impasse che alcuni ritengono che le ipotesi convenzionali sulle origini dei vangeli sinottici hanno raggiunto, e forse anche come un mezzo per ripensare i fattori coinvolti nella nascita dei vangeli ora parte del Nuovo Testamento (Klinghardt 2015; Vinzent 2014). Nel complesso questi approcci più recenti sono molto più rigorosi ed espliciti nella loro metodologia e nei loro principi, tra i quali vi è evitare di cercare di 'indovinare' Marcione nelle sue presunte predilezioni teologiche.


Tuttavia, nel loro entusiasmo per trarre conclusioni radicali sul posto del vangelo di Marcione nelle origini del Nuovo Testamento, essi possono ancora aver ignorato troppo velocemente alcune delle analisi scrupolose ancora necessare prima che l'evidenza di Tertulliano o Epifanio possa essere adeguatamente valutata ( come intrapresa da Roth 2015, in seguito ai lavori sul testo paolino di Marcione da Schmid 1995).



Nel complesso questi studi recenti non sono troppo interessati a sapere se Marcione era un 'eretico', o nel collegare i suoi testi autorevoli ai suoi principi. Tuttavia il quadro rimane incompleto senza cercare di fare questo. E' chiaro che il sistema di Marcione potrebbe essere persuasivamente comunicato attraverso il modo in cui ha interpretato i testi. Un esempio molto citato, non peculiare a lui, era la sua lettura di 2 Cor. 4.4, 'il dio di questo mondo' come un riferimento al Dio Creatore e non al Dio che ha mandato Gesù; commentari moderni dimostreranno che questo continua ad essere un passaggio problematico.


A quanto pare ha anche trovato riferimenti a questo stesso Dio creatore nel Vangelo, insieme alla conferma che Gesù discese diretta 'dal cielo', dall''Alto Dio', attraverso una combinazione dell'esordio di Luca 3.1 con 4.31. E 'anche chiaro che ha letto Gal. 1-2 come una narrazione del tentativo da parte di alcuni "falsi apostoli" o "falsi fratelli'' di corrompere la verità del Vangelo (Gal 1,6-9;. 2,4-6) e la difesa di Paolo di questo contro l'opposizione quasi universale, un racconto che ha anche trovato riscontro altrove (2 Cor. 11,12-15), e che poi ha fornito un quadro di riferimento per la sua comprensione della tradizione cristiana passata e del proprio ruolo.

(libera traduzione di una porzione di questo testo di Judith Lieu, Marcion and the Idea of Heresy)



2 Corinzi 4:4

...il dio di questo mondo ha accecato le menti di quelli che non credono, affinché non risplenda loro la luce dell'evangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio.


Andrebbe di certo bestemmiato, quel ''dio di questo mondo''! :lol:








Edited by barionu - 9/1/2024, 06:49
 
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