Non tutti i film veicolano temi gnostici. Anzi, alcuni sono fieramente anti-gnostici. Uno di questi è certamente Conan il Barbaro, di zio Arnold.
Me ne sono accorto quando l'ho finalmente guardato tutto, ma neppure quando ho visto l'episodio della trasformazione del nemico di Conan in un serpente gigantesco avevo capito il significato recondito.
In realtà dovevo aspettare il finale per accorgermi di quanto il film sia volutamente anti-gnostico (perchè prima di allora credevo che dopotutto non fosse un film così impegnativo):
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L'uomo-serpente che viene decapitato da Conan rappresenta lo stesso Serpente della Gnosi, il serpente della Genesi. Con la variante che offre la “purificazione” al posto della “conoscenza” ma il risultato sembra trascurabile, se non fosse che allora l'uccisore dell'uomo-serpente, cioè Conan, rappresenta il dio dell'Antico Testamento, l'eliminatore del serpente. Conan è veramente BARBARO perchè è lo stesso dio degli ebrei, come pure il dio della Bibbia è barbaro per i gesti efferati di lui narrati nelle “sacre” scritture. Solo che nel film questa intrinseca BARBARIE è considerata un vanto, un motivo d'orgoglio, per Conan, che non ha nulla da spartire con un altro tipo di barbarie, quella del Superuomo nicciano, la famigerata “bestia bionda” (col quale, incredibilmente a torto, Conan il Barbaro viene spesso scambiato). In realtà si tratta di un film biblico proprio perchè prende in parola la barbarie del dio veterotestamentario (non che il Gesù di carta non sia altrettanto un gran pezzo di merda, intendiamoci). Come si può definire se non barbaro un dio che nega la conoscenza (in greco: gnosis) all'uomo?
Qualcuno potrebbe pensare che si tratti di un'ipotesi piuttosto azzardata. Però la prova che ci ho visto giusto è data dall'episodio che segue immediatamente la decapitazione dell'uomo-serpente:
le suore adoratrici del Serpente, in segno di lutto per la morte del loro dio, gettano le loro candele accese nel pozzo alla base della scalinata.
Lo spegnimento collettivo del fuoco delle loro candele rappresenta la fine della stessa fiamma della conoscenza, logicamente implicata dalla morte del Serpente della gnosi.
A quel fuoco subentra un altro fuoco, quello dell'incendio dell'intero tempio da parte di Conan, a significare la distruzione completa dell'idolatria gnosticheggiante.
Il contrasto non poteva essere più netto, tra i diversi tipi di fuoco. Così come tra lo gnosticismo e il monoteismo più barbarico.
Il fuoco provocato da Conan è lo stesso che nella realtà è provocato dai seguaci del dio unico, non da ultimo i bastardi dell'ISIS.
