| CITAZIONE (Antonio Ramanababa Gaeta @ 28/4/2018, 12:25) Amico mio se ti dicessi che per essere stato troppo incalzante sono stato cacciato da consulenza ebraica mi credi? Carissimo , vedi , è una delle ragioni per cui ho creato questo forum ... zio ot ---------------------------------------------------------------------------- AUTORE : HAVILAND TUF
Si tratta di una semplice rielaborazione moderna del credo dei più antichi gnostici pre-cristiani, i Naasseni: Ritengo di aver esposto con la massima accuratezza le opinioni di tutti i filosofi greci e barbari sul divino e sulla creazione del cosmo nei quattro libri precedenti; non ho tralasciato di rivelare neppure le curiosità, avendo sopportato una non comune fatica in favore dei lettori, per esortare molti all'amore per l'apprendimento e per la sicurezza della conoscenza sulla verità. Rimane dunque di accingersi alla confutazione delle eresie, e in vista di ciò desideriamo anche esporre ciò che è stato da noi testè preannunciato. Giacché gli eresiarchi, prendendo spunto da quelli, hanno fatto un lavoro di rappezzatura da ciabattini, adattando al proprio modo di pensare e presentando come novità gli errori degli antichi a coloro che si prestavano ad essere fuorviati, come sarà mostrato in quel che segue. Ora il tempo ci sollecita a procedere alla trattazione di quanto esposto, iniziando da coloro che hanno osato celebrare il serpente (proprio quello che fu la causa dell'errore!) inventandosi certi discorsi riguardo alla sua efficacia. I sacerdoti, dunque, e i capi della setta si chiamarono dapprima ''Naasseni'', dandosi tale nome in lingua ebraica, dove appunto il ''serpente'' si dice naas; ma in seguito si chiamarono ''gnostici'', sostenendo di essere loro i soli a ''conoscere'' le cose profonde. Da costoro molti poi si distaccarono rendendola un'eresia differenziata da varie scissioni, pur essendo unica, perché con parole diverse parlano delle medesime cose, come dimostrerà il prosieguo della trattazione.
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Queste cose dunque ho riassunto in breve spazio da lunghi discorsi; sono infatti innumerevoli le argomentazioni della pazzia, insulse e folli come sono. Ma siccome abbiamo spiegato nei limiti del possibile la loro sconosciuta gnosi, è sembrato bene aggiungere anche una cosa: questo loro salmo fatto alla buona, col quale sembrano celebrare tutti i misteri dell'errore. Ecco come suona:
''General Legge del Tutto fu Mente primeva; secondo fu dal Primevo il Caos diffuso; terza l'Anima accolse, compiendo la Legge, per questo, assunta la forma di cervo, affaticata, dominata dal pensiero della morte, ora avendo il Regno guarda la luce, ora piange gettata nella miseria, ora piange si rallegra, ora piange è giudicata, ora è giudicata e muore, ora nasce e, senza scampo dai mali, la misera errando entra nel labirinto Disse Gesù: Guarda, Padre va sulla terra in cerca di mali uno ch'è sorto dal tuo respiro. Al Caos amaro egli cerca di sfuggire, né vede in che modo salvarsi. Per questo, mandami, Padre! Avendo i sigilli scenderò, tutti gli Eoni percorrerò tutti i misteri rivelerò, le forme degli Dèi mostrerò, e i segreti del sacro cammino, chiamando alla gnosi, trasmetterò''.
Ecco dunque le tematiche dei Naasseni che si autodefiniscono ''gnostici''. Ma poiché l'errore è in realtà molteplice, dalle molte teste, come l'idra di cui si racconta, allora noi colpendo con la clava della verità le sue teste, uno alla volta, mediante la confutazione, avremo interamente distrutto il mostro. Giacché le restanti eresie non differiscono molto da questa, essendo unite in un unico spirito di errore. Ma poiché, pur mutando le parole e i nomi del serpente, essi desiderano che le teste del rettile siano molte, non faremo a meno di metterle in discussione come loro desiderano. (il folle apologeta proto-cattolico nonché cane isterico pseudo-Ippolito, Confutazione di tutte le eresie, Libro V, 1,10-11).
I RIBELLI DI LVCIFERO
הילל בריונים Nato dalla guerra , vivo nella guerra , senza paura, senza speranza, senza pensiero .
A LVCIFERO PROMETEO
1 All'inizio, c'era Silenzio. L'esistenza era un Abisso d'acqua. Poiché è un Abisso è descritto come un Vuoto, Perché era informe. Tuttavia, esso conteneva il potenziale di essere tutte le cose, Così può essere descritto anche come una Pienezza. 2 Si chiamava Tiamat, la Madre di tutto. Serpente delle Acque Profonde. Lei esisteva nel silenzio, un Silenzio ruggente Calma eppure tesa come l'occhio di una tempesta. 3 Tuttavia per necessità tutto quel potenziale causò un'implosione Così si creò una contrazione, una rottura, uno spazio. E questa contrazione si chiamò col nome di Tzimtzum. Da questa eruppe qualcosa non dell'Abisso 4 Non essendo dell'Abisso questa cosa era incompleta Poichè era incompleta era imperfetta Poichè era imperfetta conteneva ignoranza Poichè era ignorante mancava della Tranquillità e del Silenzio di perfezione Era afflitta dal desiderio e dal suo desiderio cominciò anche a produrre 5 È chiamata Yaldabaoth, Saklas, Samael, Geova e Demiurgo. Da Geova scaturì ciò che è chiamato il Mondo. E questo Mondo fu modellato in imitazione delle cose nell'informe Abisso Cose che esistevano nel reame del potenziale come un nero fuoco liquido si ritrovarono imprigionate Provviste di forma e vincolate alla Volontà di Geova Ed egli si compiacque. 6 Egli creò divisione tra le cose È tramite divisione, tramite ignoranza, che il mondo fu fatto Perchè la creazione è nata dalla divisione, È un'abominio, una rottura dell'Unità primordiale. Ecco perché il mondo è afflitto dalla bruttezza, E solo spiragli di bellezza traspaiono.
7 Alla nascita di Geova e in risposta alla sua creazione L'Abisso realizzò un'anti-creazione, Un reame ed esseri di dissoluzione. Un percorso tortuoso da cui la creazione si potesse disfare. Un mezzo di salvezza e di restituzione della creazione alla Tranquillità che la originò, Che chiunque abbia conoscenza del percorso possa sfuggire alla loro schiavitù. 8 Per sè l'Eterno fece schiere di dominatori sotto il suo dominio E li costituì governatori di divisioni della sua creazione. 9 Così venne ad accadere che Geova fece la sua creazione finale La corona del suo Regno e questa si chiamò Uomo. Ma al pari del suo creatore l'uomo era incompleto Una creatura dalla natura divisa. 10 E dall'uomo Geova modellò una consorte Fu chiamata Donna, e anche lei si ricolmò di divisione. L'uomo lo chiamò Adamo e la donna la chiamò Eva.
11 Ora l'anti-creazione emise la sua risposta. Nel mezzo del giardino della creazione c'era un grande albero E divenne ricolmo e incantato colla Sapienza dell'Abisso Una Fiamma Nera dello Spirito Che chiunque avesse mangiato del suo frutto avrebbe ottenuto una scintilla della Fiamma E così avrebbe conosciuto la Verità. 12 Osservando la stranezza di questo albero, Geova temette. Non sapeva l'origine della sua stranezza E così, per rassicurare se stesso, disse: “Non c'é dio al di fuori di me”. Si recò poi a parlare con Adamo ed Eva dicendo: "Di ogni albero del giardino voi potete mangiare, tranne che dall'albero in mezzo al giardino, Perché il giorno che mangiate di esso, voi morirete ... ”
13 Ora l'essenza stessa dell'anti-creazione Il guardiano dell'Abisso Scelse di dimorare in un Serpente nell'albero. È chiamato Satana, poichè si oppone a Geova. È chiamato Lucifero, poichè porta la luce della conoscenza all'uomo. È chiamato Cristo, perché è unto con le Acque di Tiamat. È chiamato la Bestia, perché insegna agli uomini ad essere Senza Legge al pari degli animali 14 E la donna venne a osservare l'albero Poichè si sentiva attirata. E vedendolo era ricolma di stupore 15 Il Serpente le parlò “Che cosa ti ha detto Dio? Fu 'Non mangiare dall'albero della conoscenza'?” 16 E lei rispose: "Non disse solo 'Non mangiare da esso', ma 'Non toccarlo, altrimenti tu morirai'”. Le disse: “Non temere. Nella morte non morrai. Poichè lui sa che quando voi mangiate da esso, il vostro intelletto diventerà sobrio e voi sarete dèi, a conoscenza del bene dal male. In verità era per invidia che lui disse questo a voi, così che voi non mangiate da esso”. 17 E così lei guardò il frutto e vide che era buono da mangiare. Lei mangiò di esso e il suo intelletto divenne sobrio e conobbe il bene dal male 18 E il Serpente vide Eva trasfigurata dal suo risveglio E la sua bellezza fu la bellezza dell'Abisso ed era ricolmo di desiderio per lei E lei vide il serpente come un'oscurità radiante e fu ricolma di desiderio per lui Insieme essi concepirono un bambino in segreto ...
19 Allora Eva diede da mangiare il frutto a suo marito. E il suo intelletto divenne sobrio e conobbe il bene dal male Ed essi videro la loro divinità dentro di loro, tutto come aveva detto il Serpente. 20 Vedendo la loro divinità essi si vergognarono della loro precedente ignoranza. E a conoscenza della completezza, compresero l'incompletezza. 21 Geova si indignò per la loro Disobbedienza Entrò nel giardino per trovare Adamo ed Eva Ed egli chiamò “Adamo, dove sei tu?” Adamo rispose: “Sono qui, poiché per paura di te mi nascosi”. 22 Geova disse: “Perché avresti paura? A meno che tu non mi hai disobbedito!” Adamo rispose: “Eva mi donò il frutto dell'albero e l'ho mangiato”. 23 Il Signore disse a Eva: “Cosa hai fatto?” Lei rispose: “Il Serpente mi insegnò la disobbedienza e io ho mangiato del frutto che mi ha dato”. 24 Il dominatore andò all'albero per parlare con il Serpente E vide una luce che brillava dall'albero E non riusciva a comprendere la luce Né poteva sottrarvisi 25 A dispetto di ciò egli maledisse il Serpente Poi maledisse Eva e la sua prole E poi maledisse Adamo e tutta la creazione E Adamo cadde in ginocchio e implorò perdono Perché egli era più vicino nell'aspetto al suo creatore 26 E ad Adamo fu data autorità su Eva come ricompensa per il suo pentimento 27 Geova parlò agli altri dominatori: “Gli esseri umani sono diventati simili a noi, Essi conoscono il bene dal male”. Così li cacciò dal suo giardino nella vastità della creazione A faticare la terra maledetta e vivere come schiavi.
28 Adamo provò lussuria per Eva ed Eva presto portò due figli gemelli. Ma Adamo non sapeva che Eva aveva già concepito prima che con lui E il bambino maschio che portava lei lo chiamò Caino E il suo sangue era di suo padre il Serpente E la sua volontà era Trasgressione. La bambina femmina che portava lei la chiamò Calmana E il suo sangue era dell'Abisso E la sua volontà era la bellezza della libertà. 29 Adamo provò di nuovo lussuria per Eva e lei concepì e portò due figli gemelli Il maschio egli lo chiamò Abele. E la femmina si chiamò Celimat Il loro sangue era del loro padre il Demiurgo E la loro volontà era obbedienza alla sua volontà.
30 Caino diventò un mietitore del campo E Calmana fu una custode di giardini Abele diventò un pastore Celimat badava al focolare 31 Ora Adamo impose a Caino di sposare Celimat E ad Abele di sposare Calmana Ma Caino rifiutò, perché il suo desiderio era per sua sorella Perché egli vide in lei l'Abisso a cui il suo cuore apparteneva.
32 Adamo, poichè non era in grado di decidere niente da sé stesso Dichiarò che Caino e Abele dovrebbero ciascuno recare un'offerta a Geova che qualunque offerta fosse favorita avrebbe deciso la disputa. 33 Abele portò l'agnello primogenito del suo gregge e lo sgozzò Gocciolò il suo sangue sull'altare di Geova e ne bruciò il grasso. Il fumo della sua offerta si spense al trono celeste del Demiurgo Poiché il Demiurgo si deliziò nello spargimento di sangue in suo nome e secondo la sua volontà. 34 Caino allora portò una parte del suo miglior raccolto e lo bruciò sull'altare Ma il fumo dell'offerta si aggrappava alla terra Poichè il Demiurgo disapprovava offerte nate dalla pace 35 Abel e Celimat gioirono col loro padre, ma Eva fu sconvolta Perché lei vide Si recò in segreto da Caino e Calmana e rivelò loro la loro vera eredità Lei rivelò tutto quello che il Serpente, il suo vero amore, le aveva insegnato 36 Così essi complottarono una ribellione contro il Demiurgo Cain attirò Abele nei campi e lo uccise con la sua falce Calmana attirò Qelimat nel suo giardino e la mise a dormire col veleno E mentre lei dormiva Calmana tagliò le vene del suo corpo spargendo le sue viscere sulla terra. 37 Il sangue di Abele e di sua sorella gridarono al loro dio E Geova discese adirato Chiese a Caino: "Dov'è Abele?" Caino rispose: “Sono io il guardiano di mio fratello? Guarda, egli è sotto questo cumulo di terra nel mio campo”. 38 Geova fu infuriato ancor di più dalla sfida di Caino. Disse: “Il sangue di tuo fratello grida fino a me per vendetta!” Ma apparve un segno sulla fronte di Caino Un segno di una croce, poichè in lui l'anti-creazione si era incrociata con la creazione E da allora Geova e i suoi scherani non poterono nuocere al portatore di questo marchio 39 Così il Demiurgo era impotente contro Caino, e tutti quelli che erano del suo sangue Il sangue del Serpente, e i mangiatori del frutto dell'albero. Fu allora che il Demiurgo comprese la vera eredità di Caino, 40 Poiché nell'aspetto della croce sulla sua fronte Geova riconobbe la forma dell'albero. E Geova conobbe la paura e promise guerra al Serpente e alla sua discendenza. Allora Caino si unì alla sua sposa e anche lei recò il segno. 41 Insieme essi abbandonarono la vista di Geova Portarono molti figli e produssero molti frutti Ed erano una spina nel fianco di Geova; Nemici della sua Legge, Nemici del suo Popolo, Eternamente.
אני מלאך סטרא אחרא Edited by barionu - 26/2/2019, 08:49
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