Origini delle Religioni

" LA SIGNORA GIOVANNI "

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CAT_IMG Posted on 20/6/2015, 12:31
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Ma l'usanza di mangiare proprio degli Ebrei di quel tempo la si conosce?
Negev sa qualcosa?

Perchè io il Triclinium l'ho sentito sempre abbinato ai Romani e pure a quelli patrizi (stanze larghe, letti e cuscini).

NB:
per me il 12° apostolo non è una donna, eh...
 
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CAT_IMG Posted on 20/6/2015, 12:36
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CITAZIONE (sapremo @ 20/6/2015, 13:31) 
Ma l'usanza di mangiare proprio degli Ebrei di quel tempo la si conosce?
Negev sa qualcosa?

Perchè io il Triclinium l'ho sentito sempre abbinato ai Romani e pure a quelli patrizi (stanze larghe, letti e cuscini).

NB:
per me il 12° apostolo non è una donna, eh...

Dal Kittel l


' usanza di porsi a tavola su divani era generale al tempo di Gesù non solo presso i Giudei, ma pure presso i popoli civili del Mediterraneo .

Tuttavia si metteva a giacere solo chi poteva farsi servire , mentre le donne , i fanciulli , e gli schiavi mangivano per lo più stando in piedi o in un altro ambiente.

L' ανακειμενος ( anakeimenos ), è dunque , al contrario del διακονων ( diakonon ) , colui che si sente a suo agio , perchè se lo può concedere, e il " più distinto " : Luca XXII , 27.

Ci si appoggiava al lato sinistro, per poter mangiare con la mano destra libera.

nella festa di פסח , ( Pesah o Pesach ) , Pasqua lo stare sdraiati doveva significare che gli Israeliti fin dalla loro partenza dall'Egitto sono uomini liberi e non più schiavi : ciò era necessario per la regolare celebrazione della festa : Marco XIV, 18 parallelo .





Allora cerchiamo di capire la situazione dell' ultima cena.

Perchè il discepolo che Gesù amava gli stava addosso a quel modo ?

Lo Horst e il Grande Lessico parlano di un POSTO D'ONORE .

Ma questo non ha niente a che fare con la Tradizione Ebraica della tavola.

Infatti , nella Cena Ebraica , il posto d'onore , per l' ospite importante, in Ebraico :


KISSE' SHEL KAVOD ( sedia dell' onore )

כסא של כבוד


כִּסֵּא שֶׁל כָּבוֹד


è sempre a capo tavola

e il padrone di fianco è alla sua destra , e la moglie del padrone siede alla destra del marito .

Non vi è mai nessuna contiguità tra ospite e padrone di casa. Vi sono anche tradizioni che che vedono l' ospite capotavola e il padrone e sua moglie ( sempre alla destra del marito ) all' altro capo della tavola.

Le tradizioni di cui parlo sono riferite al tempo di Gesù. ( Sempre dal trattato Pesach )

Quindi nessun posto d'onore.
 
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CAT_IMG Posted on 21/6/2015, 07:41
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CITAZIONE
Ad ogni caso il miglior candidato per il Discepolo Prediletto è Lazzaro

Quando Carrier sostiene che il Discepolo Prediletto, “quello che Lui amava”, è Lazzaro, non sta facendo una selvaggia speculazione, ma ricava le informazioni direttamente da evidenze presenti nello stesso vangelo di Giovanni:

CITAZIONE
[…] infatti il Discepolo Prediletto non è senza nome. Come Floyd Filson aveva già notoriamente sostenuto più di mezzo secolo fa, e come hanno fatto molti altri; poiché dovrebbe essere ovvio che l'autore di Giovanni “si è preso sufficiente pena per mettere in chiaro” che il discepolo prediletto era Lazzaro.225
Solo un personaggio nel suo Vangelo è descritto più volte come “colui che Gesù amava”, e questo è Lazzaro (Gv 11.3, 5, 36); e subito dopo che Lazzaro è introdotto (e descritto come “prediletto di Gesù”), egli è sdraiato con Gesù a cena il giorno successivo (1 2. 1-2, 9-1 1). Così, quando sentiamo che “colui che Gesù amava” è sdraiato con Gesù durante l'Ultima Cena e (13,23-25), l'allusione dovrebbe essere ovvia. Allo stesso modo [dovrebbe essere ovvio] ogni altro aspetto di “colui che Gesù amava” (alla crocifissione: 1 9.26-27, 35; alla tomba vuota: 20.2-8; e alla resurrezione: 21.7, 20).226
Questa conclusione è confermata dal fatto che in Gv 21.21-24 ci viene detto che si era diffusa l’idea che il discepolo prediletto non sarebbe mai morto - e non vi è alcun motivo per cui tale speculazione avrebbe riguardato un discepolo, a meno che non fosse Lazzaro, l’unico [discepolo] che nel Vangelo di Giovanni aveva subito la risurrezione, suscitando la domanda se poteva morire una seconda volta.227 Ci viene anche detto che il discepolo prediletto fu il primo a vedere le bende che Gesù aveva gettato via nella sua tomba ora vuota, e Lazzaro era stato avvolto in bende, anche queste gettate via alla sua risurrezione. E così è lui che è il primo a credere che Gesù era risorto (Gv 20.8) 228 In entrambi i racconti, è menzionato il particolare del velo funebre (il soudarion, un fazzoletto che copre il volto dei morti), in entrambi i racconti questo è differente dalle bende della sepoltura, e in entrambi i racconti troviamo riferimenti all’ essere avvolto o non avvolto da queste (come una metafora per essere prigioniero o liberato dalla morte), e in entrambi i racconti ci viene data una vivida immagine di queste bende di sepoltura e della loro disposizione.229
Così, il discepolo prediletto è Lazzaro, che è il solo di cui viene detto che è “colui che Gesù amava”, quello che in seguito è sdraiato con Gesù durante il pasto, che la gente pensava poteva essere stato liberato dalla morte per sempre, e che per primo riconobbe che Gesù era risorto dai morti quando riconobbe le bende della sepoltura, un destino che lui e Gesù avevano condiviso. […]

Nota 227 […] ci viene detto che Lazzaro uscì dalla tomba “legato mani e piedi con dalle bende [keiriai], e la sua faccia era avvolta da un panno [soudarion]”, e Gesù disse ai presenti di “liberarlo e lasciarlo andare”(Gv 11, 44), verbi che evocano la libertà dalla schiavitù o dalla prigionia, proprio come un “legame” (dedemenos) evoca la schiavitù o la prigionia: in tal modo, al comando di Gesù Lazzaro è liberato dalla schiavitù della morte. Gesù, intanto, avrebbe liberato se stesso [dalla morte]. (OHJ, pag. 500-502)
 
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CAT_IMG Posted on 22/6/2015, 12:01
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Molte considerazioni da fare ,,,,,ci sto lavorando .


zio ot
 
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CAT_IMG Posted on 26/6/2015, 20:45
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Regalo per Barionu, se non lo conosce: la cappella del duomo di Cremona

Il duomo di Cremona, con la cappella dedicata a Maria Maddalena conterrebbe 2+1 dipinti (con appunto la Maddalena) ed uno è l'Ultima Cena.
Qui
 
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CAT_IMG Posted on 12/7/2015, 13:59
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[b]PASSIAMO AL TESTO GRECO


Giovanni XIII, 23

ἦν ἀνακείμενος εἷς ἐκ τῶν μαθητῶν αὐτοῦ ἐν τῷ κόλπῳ τοῦ Ἰησοῦ, ὃν ἠγάπα ὁ Ἰησοῦς


NE ANAKEIMENOS EIS EK TON MATHETON AUTOU EN TO KOLPO TOU IESOU , ON EGAPA O IESOUS

LETTERALMENTE :

Era giacente ( a mensa ) uno de i discepoli di lui su il petto di Gesù, colui che amava Gesù

Interlineare ed San Paolo pag 904


Quindi MISTER X è adagiato sul petto di Gesù

C' è un contatto fisico pieno, MISTER X HA QUINDI IL VISO A POCHI CENTIMETRI DALLA BOCCA DI GESU'.

e questa situazione appre ancora più chiara con Giovanni XIII, 25

ANAPESON OUN EKEINOS OUTOS EPI TO STETHOS TOU IESOU


αναπεσων ουν εκεινος ουτως επι το στηθος του Ιησου



essendosi inclinato allora quello così su il petto di Gesù


ANAPESON αναπεσων VIENE DAL VERBO ANAPIPTO αναπιπτω

Il diz Montanari edizione 1 pag 182 INDICA :

cadere all' indietro , riversarsi supino

quindi è interessante che Giovanni poi non dica

KOLPOS κόλπος MA STETHOS στηθος


infatti se KOLPOS può valere anche come grembo ventre, utero , come HIQ in Ebraico , STETHOS vale come sterno, pieno petto tra i capezzoli

Montanari a pag 1863


a questo link ( nella seconda parte ) una conferma alla mia analisi

www.enec.it/ps/fondo%20sindone/Loconsole-Sindone-Orvieto.pdf

In pratica : IL PERSONAGGIO

e adagiato sul grembo di Gesù in posizione supina ( faccia verso l' alto )

e dopo fa l' atto di inclinarsi avvicinandosi al petto per fargli la domanda

: o è un infante , o , più capibile , è una persona in grande intimità

con Gesù : una moglie o un ' amante.

il parallelo

SEPTUAGINTA DEUTERONOMIO

XIII, 7

13:7 εαν δε παρακαλεση σε ο αδελφος σου εκ πατρος σου η εκ μητρος σου η ο υιος σου η η θυγατηρ σου η η γυνη η εν κολπω σου η ο φιλος ο ισος της ψυχης σου λαθρα λεγων βαδισωμεν και λατρευσωμεν θεοις ετεροις ους ουκ ηδεις συ και οι πατερες σου



ora il MEAD
CITAZIONE
(Va ricordato che era usanza nel mondo Greco-Romano sdraiarsi a tavola, appoggiandosi sul gomito sinistro, con un cuscino sotto il braccio. La persona sdraiata alla destra di un altra si diceva che era adagiata sul petto di quest'ultima ( ἀυακεῖσθαι ἐυ τῷ κόλπῳ) Cfr. la frase canonica, "il discepolo che giaceva sul Suo petto a tavola.")[ G.R.S. Mead, Fragments of a Faith Forgotten, pag. 75-76]

ma lo stesso Giovanni ribadisce

GIOVANNI XXI , 20

20 ᾽Επιστραϕεὶς ὁ Πέτρος βλέπει τὸν μαϑητὴν ὃν ἠγάπα ὁ ᾽Ιησοῦς ἀκολουϑοῦντα, ὃςκαὶ ἀνέπεσεν ἐν τῷ δείπνῳ ἐπὶ τὸ στῆϑος αὐτοῦ καὶ εἶπεν, Κύριε, τίς ἐστιν ὁ παραδιδούς σε;


In quel tempo, Pietro, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato


στηθος



Ora , guardate Eusebio di Cesarea

HISTORIA

www.documentacatholicaomnia.eu/03d/...iastica,_GR.pdf




LIBRO III cap 31 n 3

Φίλιππον τῶν δώδεκα ἀποστόλων, ὃς
κεκοίμηται ἐν Ἱεραπόλει καὶ δύο θυγατέρες αὐτοῦ γεγηρακυῖαι παρθένοι καὶ ἡ ἑτέρα αὐτοῦ
θυγάτηρ ἐν ἁγίῳ πνεύματι πολιτευσαμένη ἐν Ἐφέσῳ ἀναπαύεται· ἔτι δὲ καὶ Ἰωάννης, ὁ ἐπὶ τὸ
στῆθος τοῦ κυρίου ἀναπεσών, ὃς ἐγενήθη ἱερεὺς τὸ πέταλον πεφορεκὼς καὶ μάρτυς καὶ
διδάσκαλος, οὗτος ἐν Ἐφέσῳ κεκοίμηται».


3. “Grandi astri si sono spenti in Asia, ma risorgeranno l'ultimo giorno dell'avvento del Signore, quando scenderà in gloria dal cielo a richiamare tutti i santi: Filippo, uno dei dodici apostoli, riposa a Hierapolis con due sue figlie che si serbarono vergini tutta la vita, mentre la terza, vissuta nello Spirito Santo, è sepolta ad Efeso; anche Giovanni, colui che si abbandonò sul petto del Signore, che fu sacerdote e portò il “petalon” (Lamina d’oro fissata sulla mitra del sacerdote presso gli Ebrei), martire e maestro, giace ad Efeso”.


LIBRO V vap 8 n 4

ἔτι δὲ καὶ Ἰωάννης ὁ ἐπὶ τὸ στῆθος τοῦ κυρίου ἀναπεσών, ὃς ἐγενήθη ἱερεὺς τὸ πέταλον πεφορεκὼς καὶ
μάρτυς καὶ διδάσκαλος· οὗτος ἐν Ἐφέσῳ κεκοίμηται,

4. Infine Giovanni, discepolo del Signore, colui che riposò sul suo petto, pubblicò egli stesso il proprio Vangelo, mentre viveva ad Efeso, in Asia”.



LIBRO V cap 24 n 3

ἔτι δὲ καὶ Ἰωάννης, ὁ ἐπὶ τὸ στῆθος τοῦ κυρίου ἀναπεσών, ὃς ἐγενήθη ἱερεὺς τὸ πέταλον πεφορεκὼς καὶ μάρτυς καὶ
διδάσκαλος, οὗτος ἐν Ἐφέσῳ κεκοίμηται».

anche Giovanni, colui che si abbandonò sul petto del Signore, che fu sacerdote e portò il “petalon” (Lamina d’oro fissata sulla mitra del sacerdote presso gli Ebrei), martire e maestro, giace ad Efeso”



LIBRO VI cap 25 n 9

ἔπειτα Ἰωάννης, ὁ μαθητὴς τοῦ κυρίου, ὁ καὶ ἐπὶ τὸ στῆθος αὐτοῦ ἀναπεσών, καὶ αὐτὸς
ἐξέδωκεν τὸ εὐαγγέλιον, ἐν Ἐφέσῳ τῆς Ἀσίας διατρίβων».


9. E che dire di Giovanni, colui che si chinò sul petto di Gesù? Egli ha lasciato un solo Vangelo, confessando che poteva scriverne tanti, quanti neppure il mondo riuscirebbe a contenere;





LIBRO VII cap 25 n 12

«ὅτι μὲν οὖν Ἰωάννης ἐστὶν ὁ ταῦτα γράφων, αὐτῷ λέγοντι πιστευτέον· ποῖος δὲ οὗτος, ἄδηλον. οὐ γὰρ εἶπεν
ἑαυτὸν εἶναι, ὡς ἐν τῷ εὐαγγελίῳ πολλαχοῦ, τὸν ἠγαπημένον ὑπὸ τοῦ κυρίου μαθητὴν οὐδὲ τὸν
ἀναπεσόντα ἐπὶ τὸ στῆθος αὐτοῦ οὐδὲ τὸν ἀδελφὸν Ἰακώβου οὐδὲ τὸν αὐτόπτην καὶ αὐτήκοον
τοῦ κυρίου γενόμενον.


12. Che quindi sia Giovanni a scrivere così, bisogna crederlo, poiché è lui che lo dice. Ma chi egli sia, non è chiaro. Non ha detto infatti, come più volte nel Vangelo, di essere il discepolo amato dal Signore, né colui che si chinò sul suo petto, né il fratello di Giacomo, né colui che vide e udì di persona il Signore.



/////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Naturalmente ci sarebbe da indagare in tutta la patristica .... ma mi sembra evidente di come Eusebio

legga la scena con un significato classico , ovvero decisamente PRENSILE, anche se figurato ...

e tenendo conto che la patristica per levarsi l'imbarazzo , ha appunto inventato un Giovanni ragazzino ...

cosa che abbiamo visto , ben improbabile ,... vedi il boanerghesh .bene regesh figlio della collera che vuole incendiare

i villaggi .


zio ot :B):
 
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CAT_IMG Posted on 26/11/2015, 20:16
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CITAZIONE (Aialon @ 25/11/2015, 20:36) 

strepitoso !!!!!!!!!!!!!!!!!

proposto dall' amico Aialon .


zio ot :B):
 
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CAT_IMG Posted on 10/2/2024, 14:39
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CAT_IMG Posted on 15/3/2024, 19:22

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Ciao a tutti mi sono appena registrato. Leggo spesso questo blog perchè mi interesso di storia della religione Cristiana. Non conosco nessuna lingua importante per questi studi quale greco o latino o altre ma sono molto curioso e leggendovi imparo molto. Vorrei fare una mia considerazione su Lazzaro che non so se è consona con la discussione. Se costui è il discepolo senza nome che sotto la croce ha avuto la custodia della madre di Gesù ed è lo stesso, come ho letto in diversi studi e libri, che è morto suicida a Masada può, di conseguenza, volere dire che la madre di Gesù è morta anche lei in quella roccaforte in quanto, come racconta la storia di quell'evento, si sono suicidati tutti, e lei, di logica, doveva trovarsi a Masada sotto la custodia da Lazzaro. Mi pare un ragionamento interessante e non del tutto campato per aria. Cosa ne dite? Grazie
 
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39 replies since 21/9/2012, 19:33   3129 views
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