Origini delle Religioni

SALUTO VULCANIANO

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CAT_IMG Posted on 7/3/2015, 07:04
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Davvero interessante. Sapevo che Leonard Nimoy era ebreo, ma non conoscevo l'origine del saluto vulcaniano.
Addio, Signor Spock.
 
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CAT_IMG Posted on 5/8/2015, 12:36
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In Ebraico Spokh potrebbe essere ,,,,attenzione POTREBBE


סְפּאוֹך


per l' elaborazione ho scelto le radicali

samekh pe pe



ס פ ף


usate per una costruzione verbale particolare , un binyan hitpael che vale per


stare sulla soglia





Video

Edited by barionu - 23/8/2015, 12:20
 
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CAT_IMG Posted on 23/8/2015, 07:44
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https://stic.it/sdr/vulcan/fondazione/vulc...salutovulc.html



hands2



OVVERO LA SHEKYNAH



שכינה







Nella foto una incisione sulla roccia della benedizione dei cohanim.

La si puo' trovare nel cimitero ebraico di Beregovo, Ucraina nei monti Carpazi.


Il 'saluto vulcaniano' nasce per l'episodio TOS 'Amok Time' (Il Duello), scritto da Theodore Sturgeon e di quest'ultimo sono le parole 'Lunga Vita e Prosperita' '. L'idea del gesto associato e' invece di Leonard Nimoy e secondo quanto lui stesso racconta si ispira alla tradizione ebraica, l'interprete di Spock, infatti, e' un cohen. Tale termine identifica i discendenti maschi di soli discendenti maschi di Aronne (al plurale Cohanim) e il 'saluto vulcaniano' deriva proprio dal gesto che compiono i cohanim durante la benedizione stendendo le palme di entrambe le mani, con i pollici allungati in fuori ed il medio e l'anulare separati in modo che ciascuna mano formi due lettere V. Questo gesto simboleggia la lettera ebraica *shin*, la prima lettera della parola Shaddai, "Signore".

[linea]










Ecco il testo italiano della Benedizione dei Cohanim secondo il rito sefardita (ovviamente essa viene usualmente recitata in Ebraico):

(prima di iniziare la benedizione i cohanim recitano questa preghiera col viso volto verso l'Arca santa e volgendo le spalle al pubblico):
(se e' presente un solo cohen, la benedizione inizia subito. Se ce ne sono due o piu' il cantore li chiama dicendo: 'cohanim'. Quindi essi recitano la benedizione):
'benedetto tu ####, nostro D_o, Re del mondo, che ci ha santificati con la santita' di Aronne e comandato benedire il suo popolo Israele amore'.
(L'assemblea risponde): 'amen' [con l'accento sulla "e"].
(Il cantore suggerisce ogni parola ai cohanim, che dopo di lui ripetono): 'ti benedica #### e ti custodisca'.
(L'assemblea risponde): 'amen' [con l'accento sulla "e"].
'faccia #### risplendere il suo volto su di te e ti conceda grazia'.
(L'assemblea risponde): 'amen' [con l'accento sulla "e"].
'rivolga #### il suo volto verso di te e ti dia pace'.
(L'assemblea risponde): 'amen' [con l'accento sulla "e"].
(Dopo la benedizione i cohanim rivolgono il loro viso verso l'Arca santa e dicono a bassa voce): 'padrone dei grandi mondi, abbiamo fatto cio' che hai stabilito per noi; mantieni la tua promessa, guardaci dalla santa residenza nel cielo e benedici il tuo popolo Israele'.
La benedizione puo' essere recitata dal cantore, quando la comunita' sia priva di cohanim, ma allora essa assume una forma diversa





Leonard Nimoy


L’origine del saluto vulcaniano,

spiegata da Leonard Nimoy


Nimoy racconta che una volta da bambino si trovava con suo padre, suo nonno e suo fratello in una sinagoga di Boston, durante una funzione religiosa (Nimoy – che parlava l’Yiddish – era nato a Boston, ma i suoi genitori erano originari di una città che oggi si trova in territorio ucraino). Cinque o sei persone salirono sul palco e iniziarono a cantare una particolare preghiera ebraica, chiamata Shekhina, dopo essersi coperti gli occhi con i tallit, gli scialli rituali ebraici. Nimoy spiega che suo padre gli disse di non guardare. Il canto però era strano, dissonante, non sincronizzato, ma comunque suggestivo, anche per le interazioni tra le persone sul palco e gli altri partecipanti alla funzione: Nimoy era curioso e così sbirciò. Vide le persone sul palco con le braccia protese verso il pubblico e le mani che facevano quello che sarebbe diventato il saluto vulcaniano.

Un giorno, continua Nimoy, si trovava sul set per le riprese della puntata di Star Trek intitolata “Amok Time” (la prima della seconda stagione della serie originale), in cui Spock incontra per la prima volta altri vulcaniani. Nimoy spiega: «Speravo di poter trovare qualche tipo di contatto che potesse sviluppare la storia dei vulcaniani, la loro sociologia, qualsiasi cosa». Disse al regista che secondo lui avrebbero dovuto trovare un saluto, come quelli che usano gli esseri umani, e propose quel gesto visto alla sinagoga da bambino. Il regista accettò. «È decollato nella cultura popolare, era pazzesco: pochi giorni dopo che l’episodio andò in onda me lo vedevo fare per strada. La gente lo faceva rivolto a me, salutandomi con il gesto vulcaniano. Una cosa notevole. È stato così fino ai giorni nostri, quasi cinquant’anni dopo la gente lo fa ancora. Tocca la corda magica; la maggior parte della gente oggi non sa che cosa vuol dire, non si rendono conto che si stanno benedicendo l’un l’altro con questo gesto».


qui le foto

www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=8&t=17555&start=15














Ero molto ansioso di cercare di presentare la cultura di Vulcano.

Stavo
sempre cercando la cultura di Vulcano.

È come la presa vulcaniana e la
fusione mentale.

Stavo sempre cercando il punto di vista dei Vulcaniani. Ed
ho detto al regista che dovevamo trovare qualche cosa di speciale che
facessero i Vulcaniani.

Ha detto: "Che vuoi dire?" ed io ho risposto: "Bene, gli esseri umani si
stringono le mani quando si incontrano. I militari si fanno il saluto
militare. La gente asiatica si inchina, quando si incontra. Questi sono
determinati rituali, abitudini, che riguardano determinate culture.


Dobbiamo
trovare qualcosa che i Vulcaniani fanno quando si incontrano. E lui ha detto
"D'accordo, che cosa hai in mente? "

Così, è vero, sono stato cresciuto ed educato in una famiglia ebrea
ortodossa. E quando andavamo ogni anno ai riti delle feste, a quelli più
importanti, Rosh Hashana che è il capodanno ebreo e Yom Kippur, che è il
giorno ebreo dell'espiazione, andavamo ai riti tutti insieme. E io mi sedevo
con mio padre, mio fratello e mio nonno. Nei riti ortodossi maschi e femmine
sono seduti separatamente. Così mi sedevo là con gli uomini nella mia
famiglia.




A un certo punto nella liturgia un gruppo degli uomini che sono conosciuti
come Cohanim (sono la tribù sacerdotale degli Ebrei) benedice la
congregazione. Benedicono la congregazione con la stessa preghiera che si
trovano nel Vecchio Testamento.

Le parole in Inglese sono: "Possa il Signore benedirvi e custodirvi. Possa
il Signore porgere la Sua forza su di voi. Possa il Signore volgere la Sua
benevolenza su voi e darvi pace." Sono sicuro che avete familiarità con
queste benedizioni.

E lo dicono in ebraico. Quando lo dicono alla congregazione, quel punto nel
rito è un momento estremamente spirituale. Desidero provare a descrivervi
che cosa sentivo. Coprono le loro teste con lo scialle di preghiera. E la
congregazione non li guarda, guarda altrove. Mi ricordo di quando avevo
circa sei o sette anni e mio padre mi disse di non guardare.



Tutta
l'assemblea con le teste voltate e questi uomini (Cohanim) sono là a fare
qualcosa. Ed sentii che stava per accadere qualcosa di molto magico.
Qualcosa di molto speciale. Ed ero curioso. Così sbirciai. Non avrei dovuto,
ma sbirciai. E ciò che vidi erano questi uomini coperti dagli scialli di
preghiera. Ed avevano le loro mani fuori. Dicendo questa preghiera in
ebraico. Le loro mani rivolte verso l'assemblea in questo modo. Non avevo
idea perchè lo facessero.

Ma mi incuriosì. Mi colpì come qualcosa di molto spirituale e molto speciale
e desideravo imparare a farlo. Bene, ho passato molto tempo a esercitarmi.
Così ho imparato a farlo con la mano sinistra, la mano destra, in qualsiasi
momento, in ogni posto. Non avevo idea di cosa significasse.



Non sapevo
neppure perchè non dovessi osservare. Ho scoperto dopo che non si deve
guardare perché in quel momento, quando dicono "Possa il Signore benedirvi e
custodirvi... " la fede dice che lo spirito di Dio entra nel santuario. Per
benedire la congregazione. Si ritiene che per un essere umano vedere Dio sia
stravolgente. Che un essere umano potrebbe morire, quell' essere umano non
potrebbe sopravvivere. Così è un fatto rituale che l'assemblea guardi
altrove e non veda cosa stà succedendo. Ecco perchè non si guarda.

Ora la figura del famoso gesto con la mano (dito medio ed indice stesi,
pollice teso dall'indice) è la rappresentazione di una lettera nell'alfabeto
ebraico. La lettera è chiamata "Shin".



E la lettera "Shin" è la prima
lettera nella parola ebraica "Shadai". "Invochiamo Te, Onnipotente" ne è la
traduzione. Così il significato è che quando usano quel simbolo stanno
invocando l'idea di un simbolo e non il Suo nome, per benedire la
congregazione. E quella è la tradizione quando lo fanno. Non la conoscevo
allora, e l'ho appresa molto più tardi.

Così, quando stavo girando "Amok Time" stavamo cercando per questa cosa
Vulcaniana. Ho detto al regista: "Che ne pensi se faccio questo? " (che ora
è conosciuto come il saluto Vulcaniano). Così non aveva alcun' idea di cosa
fosse. Non l'aveva e non gli importava. Ha detto "D'accordo. Faremo quello.
"

Ora torniamo alla Signora, l'attrice Celia Lovsky, che stava interpretando
T'Pau. E le abbiamo detto:"Questo è quello che stiamo per fare". Il regista
le ha detto: "Quando Leonard si avvicina farà quella cosa Vulcaniana. E voi
farete lo stesso." Bene, era tutto facile. Ma non lo fece. Ella non aveva
studiato il gesto a lungo e duramente come me.


Non si era esercitata come
avevo fatto io. Ma ho pensato che fosse molto importante. Penso sia giusto,
penso che dia un tocco interessante che dovremmo avere per i Vulcaniani.
Guarda, io penso che la gente potrebbe trovarlo interessante. E così
l'abbiamo aiutata. Stava seduta in una sedia. L'abbiamo aiutata a tenere le
mani insieme in questo modo. A tenere la sua mano nella posizione corretta
con la sua mano sinistra. Così ho cominciato alzando la mia mano - ma lei
era pronta - l'aveva alzata per prima. E cosi' l'abbiamo fatta entrare nella
inquadratura.

 Ora, circa una settimana dopo che il telefilm era andato in onda per la
primissima volta, ero in una città chiamata Cleveland. Dovevo fare una
esibizione. Stavo guidando in automobile e ci siamo fermati ad alcuni
semafori. E un automobile ha tirato giù il finestrino vicino noi. Una
giovane signora in quell'automobile mi aveva riconosciuto. Era eccitata e
agitava verso di me la mano con il gesto Vulcaniano. Sono rimasto molto
colpito da ciò. Ho pensato: "E' meraviglioso che qualcuno sta rispondendo a
questo." Ed ho abbassato il mio finestrino. Gli ho chiesto: "Lo potete fare
con la vostra mano sinistra?"
Ha provato e non è riuscito interamente. Ha detto "Sono spiacente, ma la mia
pronuncia non e' corretta."




Interpreti ebrei di Star Trek sono stati William Shatner [James Tiberius
Kirk], Leonard Nimoy [Spock], Walter Koenig [Pavel Chekov];




Roddenberry defini' Nimoy "La coscienza di Star Trek" e molti di voi sanno
gia' che il saluto vulcaniano deriva dalla "Benedizione del Kohen" ebraica,
il cui rituale e' descritto in fondo a questo articolo.

Su news:soc.culture.jewish si spettegola spesso che c'erano sul set di Star
Trek abbastanza ebrei [10 maschi e piu'] da consentire la recitazione della
preghiera sinagogale per intero.

Ed un sito Internet americano faceva notare che la sacerdotessa vulcaniana
che sottopone ad esame uno Spock che vuole aggiungere il "kolinahr" (in
"ST:I:Il film") e' vestita proprio come la Bibbia prescrive lo sia il "Kohen
Gadol - Sommo Sacerdote" (Esodo 28).

L'episodio in cui le influenze ebraiche sono maggiori e' quello della serie
classica "La bellezza e' verita'?", ma occorre una certa esperienza per
notarle.

Cominciamo con un passo del Talmud (bNedarim 50b):

La figlia dell'Imperatore [Adriano] disse a Rabbi Giosue' figlio di Anania:
"Tanto grande saggezza in un cosi' orribile vaso!" [in quanto Rabbi Giosue'
figlio di Anania era famoso per la sua grande bruttezza].



Egli rispose:
"Impara dal palazzo di tuo padre. Dove si tiene il vino?" "In recipienti di
terracotta" ella rispose. "E' la gente comune quella che tiene il vino in
recipienti di terracotta, e tu fai come loro? Dovresti tenerlo in recipienti
d'oro e d'argento!" Lei lo prese in parola, e fece travasare il vino in
recipienti d'oro e d'argento, ma esso divenne amaro.

"Cosi' e' la Torah", disse lui a lei. "Ma non ci sono persone belle ed anche
istruite?" "Si', ma se fossero orribili esse sarebbero ancora piu'
istruite", egli ribatte'.

Il medesimo concetto (che bellezza, sapienza e verita' non vanno d'accordo)
si trova ripetuto in un altro passo del Talmud (bTa'anit 7a/7b), che non
ritengo necessario citare in quanto e' solo piu' lungo dell'altro.





Il significato di questi due brani e' piu' chiaro se leggiamo il primo
capitolo del testo di Frederic Manns "Leggere la Mishnah", Paideia 1987, che
descrive la lotta tra cultura ebraica e cultura greca nella Terra d'Israele
dopo il 2do Secolo Avanti Cristo: poiche' gli Ebrei avevano riconosciuto tra
le caratteristiche principali della cultura greca la "kalokagathia", cioe'
l'identificazione tra la Bellezza e la Bonta', essi per avversarla
inventarono "haggadot - parabole" che la contraddicevano. Credo che
l'episodio Trek sia una di queste.

Tra parentesi, l'identificazione tra Bellezza e Verita' che e' l'oggetto del
titolo non e' di origine greca, bensi' romantica: fu John Keats a proporla
nella sua "Ode ad un'Urna greca", di cui potete leggere i versi originali in
http://www.bartleby.com/126/41.html .

Il concetto e' assai alieno dalla cultura ebraica, ed infatti nell'episodio
Trek non abbiamo un'urna che mostra la Bellezza che immortala la Verita', ma
una cassa che contiene l'estrema Bruttezza che si accompagna alla mente piu'
sublime della Galassia.

Chi conosce la Bibbia (non ci vuol molto ...) sa anche che essa parla di
un'essere che e' impossibile guardare senza conseguenze potenzialmente
letali: Dio.



Non so se l'autrice dell'episodio Trek, la bibliotecaria
dell'UCLA Jean Lissette Aroeste fosse ebrea, ma mi pare evidente che lei ha
prima introdotto un personaggio di orribile aspetto, e poi lo ha voluto
trattare come il Dio d'Israele, di cui si dice: "Non potrai vedere la mia
faccia, poiche' nessun uomo puo' vedere la mia faccia e vivere [Esodo
33:20]".

Mose' godeva pero' di un privilegio: "E Dio disse: "Guarda! C'e' un posto
vicino a me; puoi stare in piedi sulla roccia; quando la mia Gloria ti passa
accanto, ti porro' in una crepa della rocca; ti copriro' con la mia mano
finche' non saro' passato. Allora togliero' la mia mano e tu potrai vedere
la mia schiena, ma la mia faccia non la si puo' vedere" [Esodo 33:21]".

Spock non viene protetto dalla mano di Dio, ma un visore speciale consente a
lui, in quanto Vulcaniano, di poter vedere il Medusiano.

Il motore dell'episodio Trek e' la gelosia di Miranda, che deve ancora
dimostrare di meritare di diventare la portavoce del Medusiano, e teme che
se Spock riesce a stabilire un contatto diretto col Medusiano, egli non
avra' piu' bisogno di lei.




Lo stesso motivo si trova nell'episodio biblico della ribellione di Miriam
ed Aronne, sorella e fratello di Mose', raccontato in Numeri 12 (ve ne
riporto i versetti 1-9):

"Miriam ed Aronne parlarono contro Mose' a proposito della donna di Cush che
aveva sposato, poiche' egli aveva sposato una donna di Cush. Essi dissero:

E Dio udi'. Ma l'uomo Mose' era fin troppo umile, ben piu' di ogni altra
persona sulla faccia della Terra!

Dio improvvisamente disse a Mose', ad Aronne ed a Miriam: "Voi tre, uscite
ed andate alla Tenda dell'Incontro!" E loro tre uscirono. Dio discese in una
colonna di nembi, si pose all'entrata della Tenda, e chiamo' a se' Aronne e
Miriam. I due uscirono.

Egli disse: "Udite ora le mie parole. Se ci saranno dei profeti tra voi, in
una visione io, Dio, glielo faro' sapere, e gli parlero' in sogno. Non cosi'
e' il mio servo Mose'. Io gli parlo bocca a bocca, con visione chiara e non
per enigmi, ed all'immagine di Dio egli si volge. Perche' non avete avuto
paura di parlare contro il mio servo Mose'?".

L'ira di Dio s'infiammo' contro di loro, ed egli se ne ando'".

Se sono pochi i Cristiani che ricordano quest'episodio, il pio Ebreo e'
tenuto a rammentarlo tutte le mattine mentre prega (Deuteronomio 24:9).





Questi sono i principali elementi ebraici presenti nell'episodio Trek; altre
caratteristiche dei Vulcaniani (e dei Romulani) che si possono rilevare da
altri episodi Trek assumono un'altro significato se si suppone che siano di
ispirazione ebraica.

Cominciamo a studiare la differenza tra i Vulcaniani ed i Romulani, anche
alla luce del brano della Bibbia che Sabato prossimo sara' letto nelle
sinagoghe di tutto il mondo (Parashah Toledot, corrispondente alla porzione
della Genesi che va da 25:19 a 28:9).

I versetti che interessano sono Genesi 25:21-23:

"Isacco si mise a pregare Dio di fronte a sua moglie, perche' ella era
sterile. Dio si lascio' convincere da lui, e sua moglie Rebecca concepi'.

I figli si agitavano dentro lei, ed ella disse: "Se e' cosi', perche' io
sono in questo stato?" Ed ella ando' a chiedere quale fosse la volonta' di
Dio.

E Dio le disse: "Due nazioni sono nel tuo grembo, due regimi da te saranno
separati; il potere passera' da un regime all'altro, ed il maggiore servira'
il minore".

Qualsiasi Bibbia vi dira' che i due gemelli erano Giacobbe ed Esau';
soltanto un commento ebraico vi dira' pero' che, se Giacobbe sarebbe
divenuto il capostipite del popolo d'Israele, Esau' sarebbe divenuto il
capostipite del popolo di ROMA.

Rashi (Rabbi Shelomoh ben Yitzchaq, 1040-1105), il "Re dei Commentatori"
ebrei, dice infatti, alludendo anche ad un passo talmudico (bAvodah Zarah
10b):

"DUE NAZIONI: Esse sono l'Imperatore Antonino Pio e Rabbi Giuda il Principe,
dalle cui tavole non mancano mai i ravanelli, ne' in estate ne' in inverno".






Nel racconto biblico Esau' non si separa da Giacobbe perche' e' venuto
un"Surak" che ha predicato un messaggio di pace e logica; ma Esau' ha
comunqueil carattere feroce che verra' attribuito ai Romulani di Star Trek
(e chegli Ebrei avevano imparato a conoscere fin troppo bene sotto
l'oppressioneromana).

Non credo pero' che la coppia di riformatori Surak-T'Plana Hath sia
ispirataa personaggi ebraici; ritengo piu' probabile che sia stata ispirata
agliIrochesi De-ka-nah-wi-da e Hiawatha.

Articolo di fede ebraico (il 12mo dei 13 di Maimonide) e': "Io credo
concompleta fede nella venuta del Messia, e sebbene egli possa
tardare,nondimeno prevedo ogni giorno che egli verra'!", e secondo il
Talmud(bSanhedrin 98a):

"Rabbi Giosue' figlio di Levi incontro' il profeta Elia in piedi
accantoall'ingresso della tomba di Rabbi Simeone figlio di Yochai. Egli gli
chiese:"Ho una parte nel mondo che verra'?" Elia rispose: "Se questo Signore
lodesidera" Rabbi Giosue' figlio di Levi disse: "Vedo che siamo in due, ma
houdito la voce di un Terzo". Egli allora gli chiese: "Quando verra'
ilMessia?" "Va a chiederglielo tu stesso", fu la sua risposta. "Dove
e'seduto?" "All'ingresso [della citta' di Roma]" "E come lo
possoriconoscere?" "Egli e' seduto tra i poveri lebbrosi: tutti quanti
tolgono lebende dalle piaghe tutte in una volta, e tutte in una volta le
bendano dinuovo, mentre lui le sbenda e benda una alla volta perche' pensa,
"se hannobisogno di me [perche' e' il momento che mi riveli come Messia],
non devoessere ritardato [dalla necessita' di bendare tante piaghe in una
voltasola]".





Mi pare inevitabile chiedersi se l'idea di mandare Spock su Romulus
pertentare l'unificazione tra Romulani e Vulcaniani non sia venuta
aglisceneggiatori Trek dopo aver letto questo brano (od averne sentito
parlare,dato che e' assai noto). In questo caso Spock viene "promosso" da
emulo diMose', quale era nell'episodio "La bellezza e' verita'?", a Messia
che deveportare a compimento i valori vulcaniani.

Altro elemento ebraico e' la trasmissione del "katra" da un
vulcanianomorente ad un'altro umanoide. La qabbalah prevede la "gilgul
ha-neshamah -reincarnazione", ed una delle modalita' con cui un'anima puo'
reincarnarsie' quella di prendere possesso di un corpo gia' esistente e
dotato della suaanima. La pratica e' detta "'ibbur", e l'anima che la compie
"dybbuk".

Una volta mi ero chiesto come mai Picard, nell'episodio "TNG:152 -
PrimaDirettiva", dopo essersi reso conto che i Mintakiani stavano evolvendo
versoun sistema di valori di tipo vulcaniano prima che la squadra di
osservatoriculturali si facesse scoprire, fa di tutto per ripristinare il
loro percorsoevolutivo.

La cosa era strana, in quanto l'idea che mi ero fatto dell'IDIC mi
facevapensare che per essa non ci fossero differenze di valore tra le
religioni, enon avesse percio' senso aggiungere interferenza ad
interferenza.





Se IDIC e' una cifra per "Giudaismo", l'incongruenza viene risolta: gliEbrei
sono estremamente tolleranti, si guardano bene dall'organizzarecampagne di
proselitismo (anzi, sono espressamente vietate), e ritengono chela salvezza
sia alla portata anche dei non-Ebrei.

Pero' chi tenta di convertire un Ebreo ad un'altra religione merita la
piu'grave pena (Deuteronomio 13:2-6), e Picard reagisce come se
l'averinvolontariamente orientato i Mintakiani all'idolatria fosse
estremamentepiu' grave che aver deviato l'evoluzione di un'altro settore
della lorocultura.

La mia e' solo un'ipotesi, a cui si oppone il fatto che Gene Roddenberry
eradichiaratamente ateo. Pero' e' utile osservare come l'IDIC sia
compatibilecon l'Ebraismo.

Questo passo di Dante Lattes (1876-1965):

"Se il Signore avesse voluto un mondo popolato solo di ebrei avrebbe
avutoforse qualche problema? Ma Egli, benedetto sia il Suo Nome, ha voluto
unmondo fatto di settanta nazioni. Forse noi vogliamo il contrario?"

mostra che gli Ebrei possono condividere la "Prima Direttiva" senza
farviolenza alla loro religione.

Per quanto riguarda il motto "Infinite Diversita' in Infinite
Combinazioni",un'intepretazione ebraica del medesimo parte da questo passo
talmudico(bSanhedrin 34a):

"Rabbi Abaye rispose: "Perche' la Scrittura dice: "Una volta ha parlatoDio,
due volte l'ho udito dire cha la forza appartiene a Dio" [Salmo 62:12].Un
versetto biblico puo' portare diversi significati, ma un soloinsegnamento
non lo si puo' dedurre da diversi versetti scritturali. Nellascuola di Rabbi
Ismaele si insegnava: "E come nel martello che spacca laroccia in pezzi"
[Geremia 23:29], cioe' che come la roccia e' frantumata inpiu' scintille,
cosi' un versetto biblico reca molti insegnamenti"".

Il versetto del Salmo di solito viene interpretato come se fosse: "Unaparola
ha detto Dio, due ne ho udite", in quanto la Verita' non puo'
esserecompiutamente espressa da un singolo discorso umano, ed anche le
posizionipiu' contraddittorie possono essere contemporaneamente vere.



Il
Talmud e'pieno di proposizioni tra loro inconciliabili di cui si dice:
"Questa equella sono parole del Dio vivente".

Il brano di Geremia rinforza il concetto: capire la Bibbia vuol
direinterpretarla, e la diversita' delle interpretazioni e' considerata
unaricchezza.

Ho pensato di far loro cosa gradita trascrivendo il testo italiano
dellaBenedizione dei Cohanim (= discendenti maschi di soli discendenti
maschi diAronne - singolare "cohen") secondo il rito sefardita (ovviamente
essa vieneusualmente recitata in Ebraico):

(Prima di iniziare la benedizione i cohanim recitano questa preghiera
colviso volto verso l'Arca santa e volgendo le spalle al pubblico):

"Ti sia gradito, #### nostro D_o e D_o dei nostri padri, che
questabenedizione, con la quale hai prescritto di benedire il tuo popolo
Israele,sia una benedizione completa e non vi sia alcun intralcio o peccato,
da orae per sempre.

(Se e' presente un solo cohen, la benedizione inizia subito. Se ce ne
sonodue o piu' il cantore li chiama dicendo "Cohanim".



Quindi essi recitano
labenedizione):

"Benedetto tu ####, nostro D_o, Re del mondo, che ci ha santificati con
lasantita' di Aronne e ci ha comandato di benedire il suo popolo Israele
conamore".

(L'assemblea risponde): "Amen" [con l'accento sulla "e"].

(Il cantore suggerisce ogni parola ai cohanim, che dopo di lui ripetono):

"Ti benedica #### e ti custodisca".

(L'assemblea risponde): "Amen" [con l'accento sulla "e"].

"Faccia #### risplendere il suo volto su di te e ti conceda grazia".

(L'assemblea risponde): "Amen" [con l'accento sulla "e"].

"Rivolga #### il suo volto verso di te e ti dia pace".

(L'assemblea risponde): "Amen" [con l'accento sulla "e"].

(Dopo la benedizione i cohanim rivolgono il loro viso verso l'Arca santa
edicono a bassa voce):

"Padrone dei grandi mondi, abbiamo fatto cio' che hai stabilito per
noi;mantieni la tua promessa, guardaci dalla tua santa residenza nel cielo
ebenedici il tuo popolo Israele".

La benedizione puo' essere recitata dal cantore, quando la comunita'
siapriva di cohanim, ma allora essa assume una forma diversa.

Perche' il testo della benedizione dei cohanim dovrebbe far piacere
aiTrekkie? Perche', come questa pagina Web

http://remember.org/carpati/Carpatipage7.html

mostra, il saluto vulcaniano deriva dal gesto che compiono i cohanim
durantela benedizione, e la cosa non e' casuale.

*Leonard Nimoy, infatti, l'interprete di Spock,afferma di essersi ispirato
ai ricordi dell'infanzia. *





Ricordi comunque vivi, dacche' Spock e' un Ebreo ortodosso, spesso
coinvoltoin progetti che riguardano la cultura Yiddish od in generale
ebraica.

L'Arca Santa (A'aron HaQodesh) e' semplicemente l'armadio che contiene
iSifrei Torah (Rotoli della Bibbia).

Se visiti una sinagoga la riconosci perche':

1) E' sulla parete volta verso Gerusalemme (in Italia, quindi, sulla
pareteorientale);

2) Davanti alle ante dell'armadio c'e' un drappo (parokhet);

3) Davanti al drappo c'e' una lampada perpetua;

4) Gli architetti italiani non hanno quasi mai resistito alla tentazione
difoggiare l'armadio in modo da farlo assomigliare ad un altare di Chiesa.

Infine i tre personaggi sottoindicati sono interpretati da attoriebrei, ed
uno in particolare, quello che si assume il compito di difendere il Talmud,
era interpretato dall'Ebreo Ortodosso, conoscitore della lingua Yiddish,
Leonard Nimoy.

- James Tiberius Kirk [interpretato da William Shatner]: umano, del
Montana,capitano dell'astronave Enterprise della Federazione Unita dei
Pianeti -gran dongiovanni;

- Spock [intepretato da Leonard Nimoy]: di padre vulcaniano e di madreumana,
secondo ufficiale dell'Enterprise, straordinariamente razionale cometutti i
vulcaniani;

- Pavel Chekov [interpretato da Walter Koenig]: umano, russo, addetto 
agli armamenti dell'Enterprise;





http://remember.org/carpati/Carpatipage7.h...8232;
che mostrano il primo come Nimoy si sia ispirato alla sua infanzia a
Bostonper interpretare il personaggio del "mevin" (oops, volevo dire
"UfficialeScientifico") Spock, ed il secondo come il "saluto vulcaniano",
che adimitazione di Spock migliaia di Trekkies fanno in tutto il mondo
quandos'incontrano, sia la benedizione del "Kohen" eseguita con una mano
sola (eruotata)!

Baruch Hashem!

Non si può evitare dimettere in rapporto la filosofia Trek con il
Giudaismo.
 Leonard Nimoy, Star Trek e la religione

L'attore, famoso per il personaggio di Spock, parla dei concerti di musica
ebraica da lui promossi e di come Star Trek gli abbia permesso di avere
nuove opportunità professionali.
La seconda serie di concerti di Leonard Nimoy (Spock) è iniziata il 14
dicembre al Temple Israel di Hollywood, e, insieme alla fotografia ed alla
filantropia, è stata ultimamente al centro dell'interesse dell'attore.
In un'intervista al Jewish Journal of Greater Los Angeles, Nimoy ha
dichiarato "Star Trek mi ha dato la possibilità di fare delle scelte, e i
progetti ebraici sono la mia scelta. Mi sento vero impegnandomi in essi. Mi
fanno sentire a casa".



Nimoy ha aperto la propria seconda stagione di concerti con la narrazione
della Storia di Chanakah. Il testo è accompagnato da musica ebraica
(Chassidic, Israeli e Sephardic) suonata dalla West Wind Vocal Ensamble.
Futuri concerti della serie saranno tenuti dall'orchestra sinfonica da
camera ebraica e dalle Mikveh, una klezmer band di sole donne.

Nimoy ha
detto che al tempo in cui iniziò ad interpretare Spock si identificò con il
suo essere un outsider. "Come ebreo proveniente dalla cattolica Boston,
sapevo cosa significava sentirsi alieno, controcorrente".
Ha poi aggiunto che pensava che i valori di Star Trek si sposassero con
quelli della fede ebraica. "C'erano molti valori in Star Trek con i quali,
come ebreo, mi sentivo decisamente a mio agio. La società del futuro è una
meritocrazia che dà valore all'educazione, alla giustizia sociale e al
tikkun olam, 'aggiustare il mondo'. Ed è esattamente quello che cercavamo di
fare a bordo dell'Enterprise: cercare di curare l'universo".



Nimoy ha anche parlato di come avesse rifiutato inizialmente di partecipare
a convention in Germania per via dell'olocausto. Quando ha finalmente
accettato di andarvi, circa cinque anni fa, l'ha trovata un'esperienza
appagante. "C'era così tanta emozione che veniva da quel pubblico", ha
dichiarato. "Il sottinteso era 'grazie per esserti presentato qui, davanti a
noi, come un ebreo. Grazie per averci trattato come una nuova generazione'".

Lunga vita e prosperita' (tipico saluto vulcaniano - di origine ebraica)








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Edited by barionu - 27/6/2022, 15:52
 
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CAT_IMG Posted on 14/11/2021, 00:47
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