Stefano dice:CITAZIONE
Senza identificare chi erano i Marcioniti, stiamo cercando di ricostruire il vangelo marcionita. Sarebbe questo –i Samaritani si basavano su antichi riferimenti ebraici. Qualcuno ha cercato di mettere queste cose insieme? Le varie allusioni ai Kutim nella letteratura rabbinica? No, naturalmente no.
Nel Talmud i Samaritani sono chiamati
Cuteani (ebraico
Kutim), con riferimento alla città di
Khuta, situata in quello che oggi è il moderno Iraq. Nel racconto biblico, gli abitanti di Khuta vennero portati in Samaria. Essi, tra gli altri, adoravano il dio Nergal, rappresentato come un
leone.
Sempre secondo il racconto biblico, appena insediati in
Samaria, i
Kutim vennero tormentati dai
leoni, di cui avevano moltissima paura. Essi intesero questa piaga come un avvertimento del Dio di Israele e decisero di convertirsi.
L’Antico Testamento sottolinea però che la loro conversione non fu completa, perché continuarono ad adorare i loro dèi nativi insieme al Dio di Israele. La Mishna non li considerava né Ebrei, né non Ebrei. Nei Talmudim, lo status dei Kutim era oggetto di dispute Tannaitiche: alcuni sostenevano che erano Ebrei, altri che non lo erano affatto.
Questa disputa dipendeva dal fatto se si erano “convertiti in verità”, nel qual caso erano Ebrei, o se erano “convertiti dei leoni”
[è solo una coincidenza che Marcione veniva chiamato “il leone del Ponto?Mah.) cioè che si erano convertiti solo per paura dei leoni.
L’invalidazione della conversione dei Kutim come convertiti dei leoni poteva però essere dovuta al fatto della mancanza di impegno nell’osservare tutti i comandamenti, cioè secondo la Mishna i
Kutim non erano pienamente osservanti.
Secondo R. Shimon b. Gamaliel, questa disputa riguardava i tempi passati, infatti riteneva che attualmente i Kutim non osservassero nessun comandamento, che erano diventati corrotti e che celassero i loro dèi sotto il Monte Gerizim. Per il Talmud Babilonese, essi non osservavano affatto la Torah, ma adoravano l’immagine di una colomba in cima al Monte Gerizim.
In un certo senso, i Kutim assunsero lo status di setta religiosa separata, venivano definiti apostati, osservavano solo quello che era esplicitamente scritto nella bibbia (torah celeste? Solo i dieci comandamenti?), avevano i propri libri e interpretavano a modo loro le scritture. (Fonte
https://books.google.it/books?id=ekhqsS8GK...aritans&f=false)
CITAZIONE
“Sebbene il cosiddetto “Diatessaron” di Taziano è stato a lungo considerato un’armonia, una sinossi dei quattro vangeli, recenti studi hanno suggerito che può essere considerato un vangelo legittimo di suo proprio diritto.”
<(Fonte
http://www.academia.edu/5414996/Reading_th...ce_and_the_Star)
Il testo di
Taziano fu la prima forma di vangelo usato da quelli che parlavano il Siriano (l'antico siriano era un dialetto aramaico).
E se il testo di Taziano precedesse qualsiasi altro vangelo?
Io mi immagino “il più antico vangelo” come contenente elementi,
ma solo elementi, che poi ritroveremo sia nel vangelo che usava Marcione, sia nei sinottici e nel quarto vangelo. Questo non vuol dire che fosse un lungo vangelo, poteva essere un testo breve, ma con gli elementi di cui sopra.
I marcioniti, e le chiese orientali in genere, fino al IV-V secolo usavano un vangelo di tipo diatessaronico.
Quali sono le testimonianze Patristiche per i manichei? Gli studiosi riconoscono che i manichei usarono un testo sviluppato da un’antichissima testimonianza dell’originale testo associato con Taziano, (vedi anche Gilles Quispel), o forse con un testo ancora più antico.
A causa della sua antichità senza pari, dice Quispel, il Diatessaron manicheo era molto "più selvaggio" del Diatessaron noto a Ephrem: la scoperta di T. Baarda del "Gesù volante"il (riferimento di Aphrahat a Luca 4, 29: ”
Ed Egli mostrò il potere della sua maestà quando fu gettato dall’alto nel precipizio e non fu ferito”
www.jstor.org/stable/1584033?seq=1#page_scan_tab_contents) può essere un esempio di una "selvaggia", ma più antica lettura del Diatessaron manicheo. Se la tesi di Quispel è corretta, ne seguono due conclusioni. In primo luogo, in molti punti, la tradizione Diatessaronica occidentale sarebbe più antica e affidabile rispetto al Diatessaron orientale. In secondo luogo, la tradizione occidentale armonizzata non si basa su un "addomesticato" e "igienizzato" e "cattolico" Diatessaron come quello di Efrem , ma su un "selvaggio" Diatessaron manicheo, che non era stato sottoposto alla “vulgatizzazione”, come lo fu invece quello di Ephrem.
Marcione veniva dal Ponto, dall’oriente. Dove avrà mai trovato il vangelo che poi usò, modificandolo leggermente in linea con la sua teologia?