Ancora una volta, si tratta solo di una prova (uso il forum per questo scopo, qualora non fosse già noto):
Pre-30 fino al 70 EC – varie tradizioni ebraiche messianiche compaiono in Daniele, Zaccaria, Filone, circa un celeste Figlio di Dio, Logos, figura escatologica, in alcune versioni col nome - un titolo impersonale, più che un nome -
''Gesù'' ad esso associato.
Intorno al 70(?) massimo 100 EC – una versione di questo Gesù si manifesta nella
Visione di Isaia, dove un Figlio di Dio scende nei cieli inferiori per ingannare gli arconti (che lo credono l'ennesimo profeta) morendo appeso ad un albero.
100-120 EC - alcuni gnostici ex-ebrei (in Asia Minore, Samaria e Egitto) annunciano una nuova comprensione di Gesù: la Torah non è divina, ma è invece la creazione oppressiva di demoniaci arconti creatori della Terra e intrappolatori dei nostri spiriti in corpi materiali. Il credo è basato sulla
Visione di Isaia, ma produce i primi scritti e insegnamenti ''eretici''.
Il primo di questi eretici fu Simon Mago?120-135 EC – i primi scritti gnostici sono modificati e interpolati e corretti da
Marcione sotto il nome di
''Paolo'' in un senso socialmente più conservatore (e meno anarchico). Marcione reagisce alle nuove di una per lui
degradante eresia: quella che vuole Gesù essere venuto
''nella carne'' (il primo sentore del vangelo di
Matteo?) e non, come lui sostiene,
«in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato» (Romani 8:13).
Circa 135-200 EC – A causa della sua efficienza come un
meme, oppure della sua utilità per i protocattolici nell'istituzione di una apostolica
bona fides, i sacri drammi liturgici noti come vangeli si diffondono come se fossero resoconti storici: si diffonde e prolifera la convinzione che
Gesù di Nazaret fu il messia crocifisso e risorto.
Anche durante questo periodo, in reazione alla cattolicizzazione delle epistole paoline, gli gnostici, soprattutto i
valentiniani, emergono come critici dell'ortodossia mimetizzati all'interno delle sue file e a conoscenza di particolari strumenti ermeneutici
esoterici in grado di distinguere, per ognuna delle 7 lettere di Paolo, lo strato cattolico da quello originario gnostico-marcionita (così da lasciare il primo agli
''psichici'' e riservare il secondo ai
''pneumatici''). Anche se l'attenzione della chiesa proto-cattolica è ufficialmente rivolta a schiacciare l'opposizione della chiesa marcionita, oramai diffusa
''fino agli estremi confini della Terra'' (Giustino), in realtà il loro odio maggiore è contro i
finti cattolici infiltrati all'interno della chiesa (ma in realtà eretici della peggior specie).
Dato questo scenario, ci sono
tre possibilità su
quando inserire il Più Antico Vangelo?
1) prima di Marcione (Klinghardt)
2) con Marcione (Vinzent)
3) dopo Marcione (Price)
In tutti e tre i casi, si tratta ovviamente di
Mcn.
La difficoltà maggiore sta nel fatto che i folli apologeti cristiani attribuirono a Marcione ciò che fecero i suoi più ferventi seguaci, così da non riuscire a capire
chi è inteso precisamente dietro ''l'eresiarca Marcione'', tantomeno
se Marcione conosceva un vangelo (e
se lo conosceva, allora
se lo approvava o rinnegava come degradante eresia) o meno.