Origini delle Religioni

La Fabbricazione del Mito di Gesù

« Older   Newer »
  Share  
Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 9/8/2015, 08:10




ricapitolando,
per Klinghardt, mcn e i sinottici precedevano Marcione,
per Vinzent, mcn fu scritto da Marcione in persona e precedeva tutti gli altri vangeli,
per Price, mcn fu scritto dai marcioniti dopo Marcione (Il quale percio' conosceva solo ancora il Gesu' Celeste).
 
Top
Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 9/8/2015, 10:52




http://markusvinzent.blogspot.it/2015/06/m...496091686593622

interessante sicumera. Sono proprio curioso di sapere tutte le ragioni per vedere quanto marcionismo e' filtrato involontariamente nei sinottici, rendendoli di fatto meri goffi satelliti della potenza del primo vangelo.

Pero' Io temo che mentre Vinzent vede Marcione dappertutto, Klinghardt si rifiuta di vedere Marcione in mcn e con Esso ogni possible altra eresia o protoeresia, quasi a rendere del tutto inspiegabile perche' mcn fu usato da Marcione e marcioniti.
 
Top
Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 10/8/2015, 18:16




possibile ricostruzione cronologica (solo una prova):

1) fase dove gli invasati sono così allucinati da non mettere nulla per iscritto.

2) fase dove gli eretici in ordine sparso scrivono trattati che riflettono le loro più disparate teologie e l'assenza totale di un Gesù storico (non ancora evemerizzato).

3) fase in cui fu scritto il più antico vangelo da eretici enigmatici e misteriosi (ancora per qualche anno ;) ).

4) prime timide comunità proto-cattoliche emergono, dietro i nostri sinottici.

5) Marcione pubblica l'Apostolikon dopo aver messo insieme i trattati della fase 2, presentandoli in forme di ''lettere'' con tanto di destinatari e dando al loro autore il nome omogeneizzante di ''Paolo'' (per fare una pernacchia al disprezzo di Matteo per i piccoli). Marcione brandisce il più antico vangelo come il proprio e fabbrica di sua mano solo Galati, l'unica lettera dove mostra di disprezzare, sotto il nome di Paolo, ogni altro vangelo (riconoscendone dunque l'esistenza) considerandolo per nulla autorevole rispetto al proprio. Marcione considera ancora allegorici i vangeli.

6) la bastarda tendenziosa propaganda proto-cattolica di Atti degli Apostoli addomestica Paolo.

7) in Galati viene introdotto ''Giacomo il fratello del Signore'' e altre interpolazioni cattoliche alla luce di Atti.

8) gradualmente tutte le lettere marcionite vengono cattolicizzate e addomesticate dai falsari cattolici.

9) per i capricci di Costantino, i cattolici vincono la disputa.

10) gli ultimi eretici fuggono dall'impero romano, vanno in Arabia e influenzeranno coloro che scriveranno il Corano ben prima (dell'invenzione) di Maometto.

11) anno 2050: l'intera Europa è completamente islamizzata e solo l'America è l'unica nazione occidentale a resistere.

Gli ultimi due punti potevo risparmiarmeli ma li ho aggiunti per completezza. :lol:
 
Top
CAT_IMG Posted on 10/8/2015, 21:33
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
990

Status:


CITAZIONE (Haviland Tuf @ 10/8/2015, 19:16) 
possibile ricostruzione cronologica (solo una prova):

5) Marcione pubblica l'Apostolikon dopo aver messo insieme i trattati della fase 2, presentandoli in forme di ''lettere'' con tanto di destinatari e dando al loro autore il nome omogeneizzante di ''Paolo'' (per fare una pernacchia al disprezzo di Matteo per i piccoli). Marcione brandisce il più antico vangelo come il proprio e fabbrica di sua mano solo Galati

Tutti i destinatari, che non hanno ricevuto mai alcuna lettera, in silenzio, d'accordo con Marcione ad aspettare le royalties della vendita degli scritti?

 
Top
Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 11/8/2015, 05:43




I proto cattolici non potevano accusare Marcione di aver mentito perché tutti gli eretici erano galvanizzati follemente dal suo Paolo: era il LORO apostolo, dopotutto! E i cattolici volevano convertire gli eretici, mica sterminarli.

Quanto ai destinatari, i cittadini della Galazia erano dei totali selvaggi e non avrebbero obiettato, anzi, se cristiani, sarebbero stati orgogliosi di aver ricevuto in passato una missiva dal super apostolo.
 
Top
Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 13/8/2015, 13:27




dalla pagina fb di Antonio Socci:

soccipage

Ma ci pensate che quel passo di Galati figura nella versione marcionita? Che esiste la concreta possibilità che ne fosse Marcione stesso l'autore?
 
Top
Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 13/8/2015, 16:31




Il silenzio su di un Gesù storico o perfino solo evangelico nelle epistole è talmente escludente il medesimo che per me...:

1) è impossibile che l'autore di una qualunque delle sette epistole paoline fosse a conoscenza di un Gesù evangelico, perchè altrimenti l'avrebbe quotato anche solo per un poco.

2)
è impossibile che Marcione non fosse a conoscenza di un vangelo, dal momento che a lui e ai suoi seguaci dobbiamo la preservazione del Più Antico di essi.

3) Perciò: da 1 e 2 segue con logica necessità che Marcione non può aver scritto alcuna delle epistole paoline.

D'altro canto alcuni dicono che lo stesso termine ''vangelo'' è di genuina coniazione marcionita (vedi la figura di cui sopra), e che le lettere storiciste cattoliche del secondo secolo sono da ritenersi storiciste unicamente perchè hanno al massimo 1 o 2 chiari riferimenti ad un Gesù evangelico (piuttosto generalissimi). Questo caso è ancora differente dalle lettere di Paolo, notoriamente prive perfino di quei 1 o 2 minuscoli riferimenti storicisti. Eppure colpisce il menefreghismo verso un Gesù evangelico rasente la posizione mitica perfino da parte degli stessi folli propagandisti apologeti protocattolici del II secolo, a riprova della natura pressochè artificiale (e perciò fredda) della loro creatura ''Jesus-lives''.

Il modello Doherty/Carrier è così nitido, così chiaro, così PERFETTO, che copre tutti i buchi che avrei voluto che fossero coperti, eppure tutto crollerebbe in un soffio, in un solo istante, se solamente sposti Paolo nel II secolo.

Il modello storicista sotto un Paolo fabbricato è il seguente:

1) un Gesù ebbe dei seguaci nel I secolo, tutti rigorosamente ebrei dal primo all'ultimo, perfino quando salpavano oltremare.

2) dopo il 70 via via alcuni ebrei divennero non più ebrei ma gnostici, e tra questi pure alcuni discendenti dei seguaci di Gesù nella Diaspora, che crearono ''Paolo'' ai loro scopi, così da avere un apostolo vissuto durante la fase 1 che già annunciava magicamente il loro nuovo pensiero nella fase 2.

3) poi sempre loro, i primi 'Cristiani' resisi conto di essere tali - aka gli gnostici e i marcioniti - scrissero il primo vangelo Mcn, e il resto è noto.

Ovviamente del Gesù storico in questo caso non è possibile dir nulla di nulla. Zero. None. Nil. Neppure che visse sotto Pilato. Poteva perfino essere stato il Gesù vissuto al tempo di Alessandro Ianneo, 100 anni prima di Pilato, e di cui parla il Toledoth Jeschu. Ma purtroppo nemmeno si può più dimostrare, come risulatava assai facile prima (con Paolo nel I secolo) che non fosse mai esistito. Lo si può speculare (come ha fatto Bob Price, rimuovendo dal modello di sopra semplicemente il punto 1 e sostituendolo con l'azione degli originari apostoli gnostici à la Simon Mago), ma oltre di quello non è lecito andare.

Il modello che preferisco personalmente sotto l'ipotesi di un Gesù e un Paolo non-storici, modello sul quale posso solo speculare (diversamente da Richard Carrier che ha PROVATO la non-esistenza di Gesù sulla base dell'autentiticà delle 7 lettere paoline), è il seguente:

1) Daniele profetizzò che la caduta del Tempio sarebbe stato il segno inconfutabile della comparsa del Messia già nel mondo (perchè sarebbe stato il Messia, già evidentemente comparso, a distruggere il Tempio di Gerusalemme).

2) Il Tempio cadde e solo un folle apologeta dei romani come Flavio Giuseppe poteva permettersi la sfacciataggine di dire che era Tito il Messia (e perfino lui vergognandosi di pronunciare la parola ''Cristo''). Perciò una spiegazione fu data: il messia era già venuto, ma gli ebrei lo avevano ucciso e per quel motivo il Tempio fu distrutto dalla collera di Dio.

3) Quell'idea passò al mondo ellenistico della Diaspora ebraica (ebrei lettori della Septuaginta) già infiltrata dall'eresia gnostica, che creò mcn, e il resto è noto.
 
Top
Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 13/8/2015, 17:00




Post Scriptum: inutile dire che se in libro in inglese uno come il dr Detering arriverà a dichiarare pubblicamente il suo miticismo (e non come fa ora, tra il detto e il non detto), allora non esiterò a saltare a bordo definitivamente della Scuola Radicale Olandese :lol:
 
Top
Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 16/8/2015, 12:46




Leggo sul blog del folle apologeta Larry Hurtado che Geza Vermes riteneva un'interpolazione l'inno ai Filippesi reputandolo chiaramente docetico. Evidentemente il folle apologeta ebreo non tollerava che un devoto ebreo come Paolo divinizzasse a simili altezze Gesù, così attirandosi le ire del folle apologeta Hurtado che non vuole che si annusi docetismo in Paolo, per converso. Queste liti ridicole tra folli apologeti mi inducono a dubitare dell'autenticità delle epistole tutte...
 
Top
Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 16/8/2015, 16:45




Ancora una volta, si tratta solo di una prova (uso il forum per questo scopo, qualora non fosse già noto):



Pre-30 fino al 70 EC – varie tradizioni ebraiche messianiche compaiono in Daniele, Zaccaria, Filone, circa un celeste Figlio di Dio, Logos, figura escatologica, in alcune versioni col nome - un titolo impersonale, più che un nome - ''Gesù'' ad esso associato.

Intorno al 70(?) massimo 100 EC – una versione di questo Gesù si manifesta nella Visione di Isaia, dove un Figlio di Dio scende nei cieli inferiori per ingannare gli arconti (che lo credono l'ennesimo profeta) morendo appeso ad un albero.

100-120 EC - alcuni gnostici ex-ebrei (in Asia Minore, Samaria e Egitto) annunciano una nuova comprensione di Gesù: la Torah non è divina, ma è invece la creazione oppressiva di demoniaci arconti creatori della Terra e intrappolatori dei nostri spiriti in corpi materiali. Il credo è basato sulla Visione di Isaia, ma produce i primi scritti e insegnamenti ''eretici''.
Il primo di questi eretici fu Simon Mago?

120-135 EC – i primi scritti gnostici sono modificati e interpolati e corretti da Marcione sotto il nome di ''Paolo'' in un senso socialmente più conservatore (e meno anarchico). Marcione reagisce alle nuove di una per lui degradante eresia: quella che vuole Gesù essere venuto ''nella carne'' (il primo sentore del vangelo di Matteo?) e non, come lui sostiene, «in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato» (Romani 8:13).

Circa 135-200 EC – A causa della sua efficienza come un meme, oppure della sua utilità per i protocattolici nell'istituzione di una apostolica bona fides, i sacri drammi liturgici noti come vangeli si diffondono come se fossero resoconti storici: si diffonde e prolifera la convinzione che Gesù di Nazaret fu il messia crocifisso e risorto.
Anche durante questo periodo, in reazione alla cattolicizzazione delle epistole paoline, gli gnostici, soprattutto i valentiniani, emergono come critici dell'ortodossia mimetizzati all'interno delle sue file e a conoscenza di particolari strumenti ermeneutici esoterici in grado di distinguere, per ognuna delle 7 lettere di Paolo, lo strato cattolico da quello originario gnostico-marcionita (così da lasciare il primo agli ''psichici'' e riservare il secondo ai ''pneumatici''). Anche se l'attenzione della chiesa proto-cattolica è ufficialmente rivolta a schiacciare l'opposizione della chiesa marcionita, oramai diffusa ''fino agli estremi confini della Terra'' (Giustino), in realtà il loro odio maggiore è contro i finti cattolici infiltrati all'interno della chiesa (ma in realtà eretici della peggior specie).

Dato questo scenario, ci sono tre possibilità su quando inserire il Più Antico Vangelo?

1)
prima di Marcione (Klinghardt)
2) con Marcione (Vinzent)
3) dopo Marcione (Price)

In tutti e tre i casi, si tratta ovviamente di Mcn.

La difficoltà maggiore sta nel fatto che i folli apologeti cristiani attribuirono a Marcione ciò che fecero i suoi più ferventi seguaci, così da non riuscire a capire chi è inteso precisamente dietro ''l'eresiarca Marcione'', tantomeno se Marcione conosceva un vangelo (e se lo conosceva, allora se lo approvava o rinnegava come degradante eresia) o meno.
 
Top
Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 16/8/2015, 17:00




Questa invece è la datazione tradizionale delle epistole paoline.

Book

Schaff

Zahn

Alford

Bagster

Conybeare & Howson

Lewin

Farrar

Harman

Mitchell

Hindley

1 Thes535252-5352525252-5450-51
2 Thes53535353525253-5450-51
Galat565254-5754-5757585958-5956-5751-52
1 Cor57575757-5857575757-5857-5852-53
Romans5858585958585858-5958-6056
2 Cor575758-5957-5857575857-5857-5856
1 Tim67-686567646665-6656
Ephes616461-6254-576262636361-63
Philippians636361-63626361-626361-63
Colossians6361-62636262636361-63
2 Tim6667-686568666765-6661-63
Philemon6361-6263-646262636361-63
Titus67-686567646665-66
 
Top
Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 16/8/2015, 17:33




egg8

''La pentola ha minor tempo per bollire''
con questa lapidaria affermazione Earl Doherty commentò il pensiero di Bob Price circa un'evemerizzazione di Gesù posteriore a Marcione. Si può concordare o meno con lui, ma è un fatto che la conclusione più ragionevole, se elimini Paolo dal I secolo, sia un sereno e pacato agnosticismo gesuano.

Ma io voglio negare Gesù. Non semplicemente dubitare di lui.

Per questo le lettere sono in un certo senso ''necessarie'' lì dove pretendono di essere, nella prima metà del I secolo.
 
Top
Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 17/8/2015, 15:46




Questo di nuovo è il punto dei quaranta-giorni rimossi in Atti 1:9. Durante quell'intervallo il Gesù risorto è detto di aver sussurrato i suoi avanzati insegnamenti ai Dodici (nessuno dei quali è condiviso col lettore dal momento che è inteso come un blank check per qualsiasi cosa potrebbe finire per chiamarsi ''tradizione apostolica''). Ma dopodichè, nessuna mera visione di Gesù (considera la visione di Stefano in 7:56, quella di Anania in 9:10-16, quella di Paolo a Corinto in 18:9-10, quella di Paolo al tempio in 22:17-21) sta andando a contare come un'apparizione di resurrezione. Significativamente, perfino nella decisiva esperienza di conversione di Paolo (9:3-6; 22:6-11; 26:12-18), Saulo non vede Gesù, nonostante 9:17 e 22:14, perchè egli è accecato dalla luce. Il lettore a malapena necessiterà di esser ricordato che, anche se Atti leonizza Paolo, sembra trattenere da lui il titolo di apostolo. Due apparenti eccezioni occorrono in Atti 14:4 dove il termine apostolo è generico, con nessun nome specifico attaccato, e in 14:14 dove apostoli è assente assieme dal testo occidentale.
(mia libera traduzione da The Amazing Colossal Apostle, Robert Price, pag. 139-140, enfasi originale, mio grassetto)

si noti come l'autore di Atti tradisce di conoscere il significato originario di APOSTOLO come colui che vede *con gli occhi* il Gesù Risorto (e non come il grottesco pezzente randagio che lecca i piedi ad un Gesù galileo).

QUESTO LO CHIAMO VERO IMBARAZZO!

Non le puttanate che vedono i folli apologeti e gli arpiolidi nei vangeli!!!


''Gesù'' non è mai esistito se non come un'immaginaria entità celeste che telepaticamente comunicava e appariva in continuazione ad allucinati ''discepoli''.


paolo1

paolo2

paolo3

paolo4


La più bella scena cinematografica che tradisce le vere origini mistico-allucinatorie del mito di Gesù:

Video



La figura di ''Gesù'' fu poi storicizzata in una deliberata allegoria.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Paolo disse al popolo:
«Io sono un Giudeo, nato a Tarso in Cilìcia, ma educato in questa città, formato alla scuola di Gamalièle nell'osservanza scrupolosa della Legge dei padri, pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi. Io perseguitai a morte questa Via, incatenando e mettendo in carcere uomini e donne, come può darmi testimonianza anche il sommo sacerdote e tutto il collegio degli anziani. Da loro avevo anche ricevuto lettere per i fratelli e mi recai a Damasco per condurre prigionieri a Gerusalemme anche quelli che stanno là, perché fossero puniti.
Mentre ero in viaggio e mi stavo avvicinando a Damasco, verso mezzogiorno, all'improvviso una grande luce dal cielo sfolgorò attorno a me; caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?". Io risposi: "Chi sei, o Signore?". Mi disse: "Io sono Gesù il Nazareno, che tu perséguiti". Quelli che erano con me videro la luce, ma non udirono la voce di colui che mi parlava. Io dissi allora: "Che devo fare, Signore?". E il Signore mi disse: "Àlzati e prosegui verso Damasco; là ti verrà detto tutto quello che è stabilito che tu faccia". E poiché non ci vedevo più, a causa del fulgore di quella luce, guidato per mano dai miei compagni giunsi a Damasco.
Un certo Ananìa, devoto osservante della Legge e stimato da tutti i Giudei là residenti, venne da me, mi si accostò e disse: "Saulo, fratello, torna a vedere!". E in quell'istante lo vidi. Egli soggiunse: "Il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua stessa bocca, perché gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito. E ora, perché aspetti? Àlzati, fatti battezzare e purificare dai tuoi peccati, invocando il suo nome"».


come fa notare acutamente il geniale prof Robert Price, perfino nella tendenziosa propaganda protocattolica di Atti degli Apostoli tutto quello che Paolo vide, non fu il volto di Gesù, ma solo una grande luce.

Il colore di cui sono fatti gli angeli mai scesi sulla Terra.

Edited by Haviland Tuf - 17/8/2015, 17:04
 
Top
Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 17/8/2015, 16:43




Queste parole del prof Price, in una recensione dell'opera di Gerd Ludemann, dimostra i miei più reconditi sospetti: egli è interiormente Jesus Agnostic perchè non crede all'autenticità delle epistole paoline.

E così con il Gesù storico. Ci può essere stato un Gesù storico, uno che era vissuto al tempo di Tiberio Cesare, ma per noi non c'è più alcun Gesù storico, solo selettive ricostruzioni che potrebbero o non potrebbero centrare il bersaglio. Non lo sapremo mai. E nel giro di un minuto in cui uno di loro è invocato come il criterio con il quale il vero cristianesimo deve essere valutato, come in questo libro, ha già perso la sua pretesa di essere un'ipotesi storica ed è invece diventata una cristologia.
www.depts.drew.edu/jhc/rpludman.html

Viceversa, se le epistole sono autentiche, perfino la stessa possibilità di un Gesù storico è esclusa da quelle epistole.
 
Top
Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 18/8/2015, 16:06




la cosa curiosa è che letti da un insider neppure particolarmente colto, i vangeli di mcn e di Marco rivelano che Pietro e Company erano solo dei 12 buffoni e idioti, dementi e folli.

Gli stessi vangeli, letti ciecamente alla lettera da outsiders (praticamente come sono letti oggi dal cristiano medio), rivelano che Pietro e company, pur con tutte le loro pazzie e follie, erano almeno privilegiati dal seguire passo passo un Gesù Umanoide per le strade di Galilea, laddove di Paolo nessuna traccia.

Quando un insider ha un colpo d'amnesia e diventa un outsider (quando, per dirla tutta, il primo lascia il posto al secondo), ''capisce'' subito chi è il migliore tra Pietro e Paolo, e quale dei due debba avere le chiavi della nascente Chiesa cattolica. NOTA BENE: PERFINO SE SI TRATTA DI UN ERETICO.
 
Top
1337 replies since 4/4/2015, 13:42   20139 views
  Share