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Lo scrittore Angelo Cerchi , autore del libro
www.aradia-edizioni.it/hp_lovecraft-culto-segreto.html
mi suggerisce un ' indagine nel celebre racconto di Lovecraft
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_richiamo_di_Cthulhu
Infatti il sintagma formula
Ph ' nglui mglw nafh
Cthulhu R' lyeh wgah' nagl fhtagn
ha tutte le caratteristiche del semitico .
E Angelo Cerchi mi ha offerto anche una Chiave d' Argento per decriptare la formula
UNA SCULTURA CHE RAPPRESENTA CTHULHU
www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=45&t=21315&p=553438#p553438
la precisa indicazione di Angelo Cerchi è che CTHTLHU sia legato a unì esecuzione capitale , a un supplizio .
PRE DECRIPTARE CTHLHU
è importante capire quali lettere siano le portanti , ovvero in Ebraico le RADICALI , le lettere che
costituiscono l' scheletro, l' ossatura del vocabolo
e individuare prefissi e suffissi .
Infatti C STA PER
כְּ
K(E) in ebraico : come , complemento di modo
e le radicali T L H
IN EBRAICO TAW LAMED HE
ת ל ה
formano il verbo , forma infinito , LITLOT
לִתְלוֺת
con il significato di sospendere , appendere .
appendere cosa ????????
Dobbiamo quindi dare un' occhiata ai verbi in Ebraico ...
da
www.biblistica.it/wordpress/?page_id=261
Forme
Valore
1a
qal
Semplice
2a
nifàl
Riflessivo o passivo
3a
pièl
Intensivo attivo
4a
puàl
Intensivo passivo
5a
hifìl
Causativo attivo
6a
hofàl
Causativo passivo
7a
hitpaèl
Riflessivo intensivo
Qui, per un esempio, prendiamo il paradigma il verbo קטל (qatàl):
Forme
Valore
Traduzione
1a
קטל (qatàl)
Semplice (qal, קל)
Uccise
2a
niqtàl (נקטל)
Riflessivo o passivo
Si uccise, fu ucciso
3a
qittèl (קטל)
Intensivo attivo
Uccise violentemente, massacrò
4a
quttàl (קטל)
Intensivo passivo
Fu ucciso violentemente, fu massacrato
5a
hiqtìl (הקטיל)
Causativo attivo
Fece uccidere
6a
hoqtàl (הקטל)
Causativo passivo
Fu fatto uccidere
7a
hithqattèl (התקטל)
Riflessivo intensivo
Si uccise violentemente
Così, ad esempio, hiqtìl (הקטיל) significa “fece uccidere”, e la sua forma si chiama hifìl.
In italiano esistono i tempi del verbo (presente, passato e futuro); in ebraico invece conta l’aspetto verbale ovvero la condizione dell’azione, che può essere completa o incompleta. “Il tempo com’è inteso in quasi tutte le lingue moderne non è lo stesso per la mentalità semitica. La cognizione del tempo di un’azione non è d’importanza capitale secondo la mentalità ebraica. Per una mente indogermanica è indispensabile collocare l’azione nella sua accentuatissima valutazione temporale. La condizione dell’azione intesa nella sua completezza o incompletezza era in genere sufficiente per i semiti e, in caso contrario, qualche termine dal significato temporale o storico avrebbe messo a fuoco il tempo”. – K. Yates, The Essentials of Biblical Hebrew, 1954, pag. 129.
Il perfetto esprime di per sé un’azione completa. In Gn 3:23, nella frase: “Dio il Signore mandò via l’uomo dal giardino d’Eden”, il verbo è al perfetto, indicando un’azione compiuta ovvero finita. Se l’azione non è termitata ovvero è incolpleta, il verbo ebraico è all’imperfetto. Così, in Gn 1:2, dove è detto che lo spirito di Dio “aleggiava sulla superficie delle acque”, il verbo è all’imperfetto, indicando che l’azione non era terminata. Siccome in ebraico la forma perfetta o compiuta è la sola che riguarda il passato, in essa sono comprese tutte le sfumature dei nostri tempi (passato e trapassato prossimo, passato e trapassato remoto). Nella frase “in principio Dio בָּרָא [barà] i cieli e la terra” (Gn 1:1), il verbo בָּרָא (barà) è al perfetto (azione terminata, completata) e può essere tradotto con l’italiano “ha creato”, “aveva creato”, “creò”, “ebbe creato”. Come si fa a tradurre con il giusto senso? Ovviamente tenendo conto del contesto. In questo caso la traduzione giusta è “aveva creato”, perché al v. 2, subito dopo, è detto che la terra הָיְתָה (haytàh; tempo perfetto), “divenne” informa e vuota. Ora, siccome Is 45:18 afferma che Dio non creò la terra così, è ovvio che ci si riferisce a due momenti diversi: Dio aveva creato la terra e poi la terra divenne informa e vuota. Sbaglia quindi NR che traduce: “Nel principio Dio creò i cieli e la terra. La terra era informe e vuota”, dando l’idea che Dio l’avesse creata così. Sbaglia parzialmente TNM che traduce: “In principio Dio creò i cieli e la terra. Ora la terra risultò essere informe e vuota”, in modo equivoco, non distinguendo bene i passaggi: stato della creazione iniziale e stato successivo.
In ebraico il tempo perfetto indica, come detto, un’azione compiuta; ciò però può essere riferito a qualsiasi periodo di tempo: passato, presente o futuro. Per l’imperfetto è la stessa cosa, indicando un’azione incopleta che può riguardare qualsiasi periodo di tempo.
Aggiungendo alla forma del perfetto (detta qal), espressa alla terza persona, i suffissi corrispondenti alle altre persone (numero e genere), si ottiene la flessione del perfetto. La flessione dell’imperfetto si ottiene invece con prefissi anteposti all’infinito costrutto qal.[/SPOILER]
Diamo quindi un' occhiata al verbo litlot nelle varire coniugazioni ebraiche ( bynyanym )
la cosa importante è capire che se la forma semplice vale come appendere
la forma intensiva vale come giustiziare
Pa'al ( qal ) forma semplice : essi appesero
תָּלוּ talù
______________________________________________________
Nif'al passivo della forma semplie : essi furono appesi
נִתְלוּ nitlù
______________________________________________________
Pi'el : intensivo attivo : essi giustiziarono
תִּלּוּ tillù
______________________________________________________
Pu'al : intensivo passivo : essi furono suppliziati
תֻּלּוּ tullù
______________________________________________________
Hif'il : causativa attiva : essi fecero appendere
הִתְלוּ hitlù
______________________________________________________
Huf'al :causativo passino : essi furono fatti appendere
הָתְלוּ
Non c’è Hitpa'el e non è possibile fare ipotesi in quanto con prima tav non c’è nessun verbo in terza sezione in questo binian.
Mettendo insieme tutto il know_how l’estrema ratio potrebbe essere
הִתַּלוּ hittlù
essi si fecero giustiziare
Facendo altre ricerche ho trovato
: https://milog.co.il/התלו
QUINDI
IN EBRAICO TAW LAMED HE
ת ל ה
formano il verbo , forma infinito , LITLOT
לִתְלוֺת
ora vediamo il verbo litlot nel Tanakh
GENESI XL 19
תָלָה tallàh
יט בְּעוֹד שְׁלֹשֶׁת יָמִים, יִשָּׂא פַרְעֹה אֶת-רֹאשְׁךָ מֵעָלֶיךָ, וְתָלָה אוֹתְךָ, עַל-עֵץ; וְאָכַל הָעוֹף אֶת-בְּשָׂרְךָ, מֵעָלֶיךָ
19 Ancora tre giorni e il faraone alzerà la tua testa, ti farà impiccare a un albero e gli uccelli mangeranno la tua carne addosso a te».
DEUTERONOMIO XXI , 23
תָּלוּי tallùy
כג לֹא-תָלִין נִבְלָתוֹ עַל-הָעֵץ, כִּי-קָבוֹר תִּקְבְּרֶנּוּ בַּיּוֹם הַהוּא--כִּי-קִלְלַת אֱלֹהִים, תָּלוּי; וְלֹא תְטַמֵּא, אֶת-אַדְמָתְךָ, אֲשֶׁר יְהוָה אֱלֹהֶיךָ, נֹתֵן לְךָ נַחֲלָה. {ס}
. 23 Il suo cadavere non rimarrà tutta la notte sull'albero, ma lo seppellirai senza indugio lo stesso giorno, perché il cadavere appeso è maledetto da Dio, e tu non contaminerai la terra che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà come eredità.
LAMENTAZIONI V , 12
נִתְלוּ nitlù
יב שָׂרִים בְּיָדָם נִתְלוּ, פְּנֵי זְקֵנִים לֹא נֶהְדָּרוּ.
12 I capi sono stati impiccati dalle loro mani,
la persona anziana non è stata rispettata.
2 SAMUELE XVIII , 10
תָּלוּי tallùy
י וַיַּרְא אִישׁ אֶחָד, וַיַּגֵּד לְיוֹאָב; וַיֹּאמֶר, הִנֵּה רָאִיתִי אֶת-אַבְשָׁלֹם, תָּלוּי, בָּאֵלָה.
10 Un uomo vide questo e andò a riferirlo a Ioab, dicendo: «Ho visto Absalom appeso a un terebinto»
QUINDI
Pu'al : intensivo passivo : essi furono suppliziati
תֻּלּוּ tullù
כְּ
K(E) in ebraico : come , complemento di modo
כְּתֻלּוּ k(e)tullù
ora dobbiamo dare un' occhiata allo scewà , ovvero la consonante priva di vocale
LEZIONE 1
שְׁוָא
Lo shewà ( mancanza di vocale per la consonante )
Hallora, tutti voi sapete la storiella che in Ebraico non si scrivono le vocali , ma solo le consonanti .
Le vocali sono espresse da un vasto corpus di segni diacritici , e tra questi un segno si chiama shewà
ed esprime la mancanza di vocale, il suono consonantico è SOLO.
Disgrazia vuole che lo scewà sia di 3 tipi
lo scewà nàch ( quiescente )
lo scewà merachèf ( sorvolante )
lo scewà nà ( mobile )
tutti gli scewà sono espressi da 2 puntini sotto la lettera : in questo caso una tzady : צְ
passiamo agli esempi pratici .
שְׁוָא נָח shewà nach ( quiescente )
come nel caso della vocalizzazione moderna di Nazareth ( prima attestazione del 7 secolo , poesia sinagogagale di Qalir )
נַצְרַת Nàtzrat
in questo caso lo scewà sotto la tzady porta a : Nàtzrat .
שְׁוָא מְרַחֵף scewà merachèf ( sorvolante )
è uno scewà che viene usato per le forme costrutte , e ( per fortuna ) l' effetto è come lo scewà nach : mancanza di
suono vocalico . ad es la forma costrutta ( complemento di specificazione , genitivo ) di melekh : re
se devo fare il plurale ed esprimere : dei re
מַלְכֵי malkhè
ma le cose cambiano con lo scewà nà ...
שְׁוָא נָע scewà nà ( mobile )
infatti in questo caso abbiamo la consonante con una e acclusa ,
ad es se devo fare il plurale di bambine , è yeladym
יְלָדִים
ovvero la yod iniziale si pronuncia con una e acclusa : ye .
Hora, ci sono regole grammaticale molto complesse che regolano l' uso dei 3 scewà ,
e delizia vuole che i grammatici Ebrei madrelingua , i Rabbym , non siano per niente d' accordo
su queste regole ... la lana caprina al confronto è acqua fresca ...
Ma per iniziare considero la LEZIONE 1 , conclusa .
Dateci 5 -10 occhiate , per l' analisi dei primi capitoli del Zolli è molto importante .
Sono ammesse domande .
zio ot
ps su fb mi suggeriscono :
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Schwa
_________________________________
ovvero potremmo avere tranquillamente ktullù
כְּתֻלּוּ
COME ESSI FURONO SUPPLIZIATI
zio ot
SEGUE
Edited by barionu - 6/10/2021, 12:36