Che cosa significa dunque il termine Nefilim? Derivando dalla radice semitica NFL («essere gettato giù») significa esattamente ciò che dice. Cioè coloro che furono gettati sulla terra!880 Il problema, tuttavia, come Michael S. Heiser ha dimostrato con ragioni conclusive, è che: Sitchin presume che «nephilim» derivi dalla parola ebraica «naphal» che in genere significa «cadere». Quindi
forza il significato «discendere» sulla parola, creando la sua traduzione «discendere dall’alto».
Nella forma in cui la troviamo nella Bibbia ebraica, se la parola nephilim derivasse dall’ebraico naphal, non sarebbe scritta nel modo in cui la troviamo. La forma nephilim non può significare «i caduti» (la parola sarebbe allora scritta nephulim). Analogamente nephilim non significa «coloro che cadono» o «coloro che precipitano» (che sarebbe benophelim). L’unico modo in ebraico per ottenere nephilim da naphal secondo le regole della morfologia ebraica (la formazione delle parole) sarebbe presumere l’esistenza di un sostantivo scritto naphil e poi farne il plurale.
Dico «presumere» poiché questo sostantivo non esiste nell’ebraico biblico – tranne che in Genesi 6: 4 e Numeri 13: 33, i due punti dove troviamo nephilim – e questo significherebbe dare per presupposto ciò che si intende dimostrare! Tuttavia in aramaico il sostantivo naphil(a) esiste. Significa «gigante», il che fa comprendere facilmente perché la Bibbia dei Settanta (l’antica traduzione greca della Bibbia ebraica) abbia tradotto nephilim come gigantes («giganti»).881
Heiser ha pienamente ragione su questo punto perché, come fa notare, vi è un brano successivo nel Vecchio Testamento, in Numeri 13, dove la parola Nephilim compare nuovamente. Ciò avviene migliaia di anni dopo il Diluvio, in effetti in epoca storica, di certo non più tardi del 1200 a.C., quando gli israeliti entrarono in Canaan per la prima volta dopo l’Esodo dall’Egitto.
Gli esploratori mandati in avanscoperta riferiscono a Mosè: Tutta la gente che abbiamo visto è di alta statura. Vi abbiamo visto i Nephilim... Come le cavallette appaiono ai nostri occhi, così dovevamo sembrare a loro.882
Il contesto non lascia dubbi sul fatto che i Nephilim dovessero essere gente di «alta statura», e i riferimenti a loro come a «giganti» nella Bibbia di Re Giacomo e in altre versioni bibliche, quindi, ha perfettamente senso, mentre la traduzione dataci da Sitchin è ovviamente erronea.
Era consapevole che si trattava di un errore mentre ne parlava dettagliatamente nei suoi libri? Non possiamo esserne certi perché, secondo la dimostrazione di Heiser, Sitchin aveva una comprensione del linguaggio biblico così scarsa da non essere in grado di distinguere l’aramaico dall’ebraico.883 L’idea che i Nephilim fossero esseri che erano «stati gettati giù dal cielo» o che «discesero dal cielo» venne impiegata da Sitchin, secondo Heiser, semplicemente perché favoriva la sua tesi e gli permetteva di «far apparire i nephilim come antichi astronauti».884
Di nuovo la critica è giustificata perché Sitchin va ben oltre quello che potrebbe essere un errore innocente fornendo ulteriori «traduzioni» della parola Nephilim che sono ancora più fasulle e autoreferenziali. Per esempio, li rende «Dèi del Cielo sulla Terra»885
e, ancora peggio, «Il Popolo delle Navicelle a Razzo»,886 un’interpretazione per la quale non vi è giustificazione in nessuno degli antichi testi ma che gli permette di parlare, tra le altre sue finzioni madornali, della «Aeronautica e Amministrazione Spaziale dei Nefilim».887 Analizzando questo materiale, che ha avuto un notevole impatto sulla percezione pubblica