Origini delle Religioni

BARYONA O BAR YONAH ? ( lectio parva )

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Baphomet
CAT_IMG Posted on 3/5/2018, 23:23 by: Baphomet
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La conferma di quello che ho sempre sostenuto l'ho avuta anche dalla consulenza ebraica, che così si sono espressi:

Βαριωνᾶ (Bariona) è più probabilmente la traslitterazione di בריונא (Berionim) che significa ribelle, terrorista e questo era un appellativo usato per i sicari. Nell'episodio della simulazione della morte di Rabban Yochanan ben Zacchai che ha citato Abramo, i sicari sono chiamati בריונים (Berionim) il plurale di בריונא (Bariona).


Forse anche Βαραββᾶν si può accostare a אבא סקרא (abba sikra) che significa Abba il sikario, che era il capo dei sicari. BarAbba potrebbe avere lo stesso significato ed essere la stessa persona: Barabba sarebbe il diminuitivo di Bariona Abba, il sicario Abba.

E aggiungo che Simone bariona altro non era che il capo dei Sicari, che venne arrestato e imprigionato nel Mamertino a Roma, la stessa prigione dove stando alla tradizione dei primi cristiani vi fu imprigionato Pietro.

Fu chiamato Pietro (KEFA), perchè Il Cristo doveva dustruggere il tempio e ridurlo in "un cumulo di pietre"e"da quelle pietre, Simone avrebbe ricostruito la sua chiesa" .

Giuseppe Flavio parlando di Simone (il barionim) scrive:


Libro VII:27 Dopo essersi spinti avanti nel tratto scavato anticamente, s'imbatterono nella PIETRA viva e allora
cominciarono a scavarla nella speranza di poter procedere oltre, risalire in un luogo sicuro e mettersi in salvo.
Libro VII:28 Ma alla prova dei fatti la speranza si rivelò fallace: i minatori a gran pena avevano fatto un piccolo
progresso mentre i viveri, pur distribuiti con parsimonia, stavano per finire.
Libro VII:29 Allora SIMONE, credendo di poter ingannare i romani spaventandoli, si avvolse in tunichette bianche
e, fermatovi sopra con una spilla un mantello purpureo, venne fuori dalla terra nel luogo dove prima sorgeva il
tempio.
Libro VII:30 Sulle prime chi lo vide fu preso dalla paura e rimase immobile, ma poi gli si avvicinarono e gli
chiesero chi fosse.
Libro VII:31 Simone non glielo rivelò, ma si fece chiamare il comandante.

Fu proprio questo Simone che morì al posto del Cristo, stando le versione gnostiche.


Costui ricordo aveva come nemico,lo stesso nemico dei Cristiani, Anano; ed è proprio dopo la morte di costui, che Simone uscì allo scoperto, predicando quello che sostanzialmente racconta Il Nuovo Testamento. Infatti in Guerre Giudaiche troviamo scritto:

Libro IV:508 Allora Simone, che mirava alla conquista del potere e sognava grandi imprese, udita anche la fine
di Anano, si ritirò fra i monti e, promettendo la libertà agli schiavi e premi ai liberi, radunò da ogni parte una
banda di briganti.

I Vangeli Canonici, Gnostici o apocrifi ognuno sembra girare attorno sempre a Giovanni di Giscala e Simone bargiora. Per esempio nel Vangelo apocrifo di Pietro, troviamo un passo in particolare fuori
contesto e che poco a che fare nel periodo di Pilato:

[7, 25] Gli Ebrei, gli anziani e i sacerdoti compresero allora il grande male fatto a se stessi e cominciarono a lamentarsi battendosi il petto e a dire: - Guai ai nostri peccati! Il giudizio e la fine di Gerusalemme sono ormai vicini - [26] Io ed i miei amici eravamo nella tristezza e, con l'animo ferito, ci nascondevamo: eravamo, infatti, ricercati da loro come malfattori e come coloro che volevano incendiare il tempio.

Questo passo sembra essere preso di sana pianta da Guerre Giudaiche,esattamente prima della caduta di Gerusalemme e furono indirizzati prima a Giovanni di Giscala e poi sotto forma di accusa a Simone bargiora:

Libro VI:240 altri espressero il parere che se i giudei lo evacuavano e nessuno vi piazzava sopra delle armi
poteva essere risparmiato, mentre se vi montavano sopra per continuare la resistenza bisognava INCENDIARLO:
così infatti non era più un tempio, ma diventava una fortezza, e da quel momento l'empietà sarebbe stata non
dei romani, ma di chi ve li costringeva.

Nei confronti di Simone:

Libro VI:364 Costoro non provavano alcun rimorso per le loro malefatte, anzi ne andavano fieri come di belle
imprese; così, quando videro la città in fiamme, con lieto volto dichiararono di esser contenti di aspettare la fine
perché, sterminato il popolo, bruciato il tempio e incendiata la città, non lasciavano niente ai nemici.







Edited by barionu - 29/4/2021, 11:35
 
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