Origini delle Religioni

NEL NOME DELLA CROCE

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Haviland Tuf
CAT_IMG Posted on 9/11/2018, 17:23 by: Haviland Tuf
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L'invisibile e l'inesistente si somigliano molto. (Delos B. McKown, The Mythmaker's Magic)

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Ecco un esempio della bastardaggine cristiana in particolare proto-cattolica. A inizio capitolo 13 del libro della Nixey, intitolato “Coloro che rinunciarono alla via del Signore”, compare la seguente citazione del folle apologeta proto-cattolico Tertulliano (proprio lui):

CITAZIONE
...bisognerà allora stare a sentire i grandi autori tragici... ed essi non canteranno più le sventure degli altri, ma bensì piangeranno le proprie calamità... e come gli istrioni salteranno e si moveranno più agilmente, che il fuoco avrà loro sciolto le membra! Si vedrà allora chi una volta guidò la quadriga ad una ruota, in pieno ardore di fiamma, si vedranno non più gli atleti esercitarsi nelle loro scuole, ma nel tormento del fuoco.

(De Spectaculis, 30.5)

In cosa ci sarebbe di diverso dalle cupe brame del peggior islamista odierno? Tuttora essi fanno attentati negli stadi, per vedere gli atleti occidentali “non più ... esercitarsi nelle loro scuole, ma nel tormento del fuoco”.

Mi son andato a leggere l'intero brano da cui è tratta la citazione di Tertulliano. Eccolo qua:

CITAZIONE

E il Signore in quel giorno giungerà sicuro della sua vittoria, nella sua piena potenza, in assoluto fulgore di trionfo: oh, quale lo spettacolo che ci attende! quale allora la gioia degli angeli del Signore? e la gloria e l'esultanza dei santi che risorgeranno? quale il regno dei giusti? quale ci apparirà la Gerusalemme del cielo? Ma quante altre visioni s'apriranno dinanzi al nostro sguardo: oh, il giorno estremo di un giudizio irrevocabile: giorno, da tanta gente non atteso e non creduto; su cui si è scetticamente sorriso; che giorno sarà per te quanto, nel divampar dell'incendio, vedrai tramontare il lungo scorrere delle età, vedrai dileguarsi e sparire tanta onda di generazioni! Quale magnificenza di visione! che cosa potrò in essa guardare con ammirazione? e su che gettare il mio riso di scherno e di pietà? quale la ragione della mia gioia e della mia esultanza? Oh, quando vedrò tanti re che si facevano sicuri d'essere accolti nel cielo, ed invece li sentirò piangere e rammaricarsi nelle tenebre più fitte e profonde, con Giove stesso e tutti i suoi satelliti! e che dirò di quegli illustri che pure infieriscono con tanta crudeltà nel nome Cristiano, quando saranno straziati dalle fiamme che li consumeranno, ben più tremende di quelle colle quali essi una volta tormentavano ed uccidevano i Cristiani? Ed anche i filosofi si vedranno nel fuoco, coi loro seguaci; quei saggi che volevano convincere come nulla fosse in possesso e in dominio di Dio: essi proveranno la maggiore vergogna per avere affermato o che le anime non esistessero affatto o che, comunque, esse non avrebbero più mai riavuto il corpo entro il quale stettero una volta. Ed anche vi si troveranno i poeti, non più tremanti di fronte al tribunale di Radamanto o di Minosse, ma per il giudizio di Cristo a cui essi non credettero mai: bisognerà allora stare a sentire i grandi autori tragici... ed essi non canteranno più le sventure degli altri, ma bensì piangeranno le proprie calamità... e come gli istrioni salteranno e si moveranno più agilmente, che il fuoco avrà loro sciolto le membra! Si vedrà allora chi una volta guidò la quadriga ad una ruota, in pieno ardore di fiamma, si vedranno non più gli atleti esercitarsi nelle loro scuole, ma nel tormento del fuoco.

Praticamente, Tertulliano si augura che i tipi come me vadano all'inferno! irvine aeris rm_bear

Eppure non è soddisfatto, perchè continua:
CITAZIONE

Ma io bensì neppure allora vorrò volgere su loro il mio sguardo; come quegli che desidero soprattutto fissare l'occhio insaziabile, piuttosto su coloro che contro il Signore incrudelirono tanto. È costui, lo dirò chiaramente loro, quel figliuolo di un fabbro, di un povero operaio che traeva la vita dal lavoro giornaliero, il distruttore del sabato, il Samaritano, quel che pareva avesse in sè una potenza strana ed avversa. Voi lo compraste da Giuda e fu lui che fu percosso con una canna e con schiaffi, fu lui a cui fu recato l'oltraggio maggiore d'essere avvilito dall'uomo; egli ebbe per bevanda fiele ed aceto.
 
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