Amplificatori in fibra drogata all'erbio L'amplificatore in fibra drogata all'erbio (EDFA) è l'amplificatore in fibra più utilizzato, dato che la sua finestra di amplificazione coincide con la terza finestra di trasmissione delle fibre ottiche a base di silice.
Nella terza finestra di trasmissione sono state sviluppate due bande, la Convenzionale, o banda C, che si estende approssimativamente da 1525 nm a 1565 nm e la Lunga, o banda L, all'incirca dai 1570 nm ai 1610 nm. Entrambe queste bande possono essere amplificate per mezzo di EDFA, ma è normale l'utilizzo di amplificatori diversi, ciascuno ottimizzato per una banda.
La differenza principale tra gli amplificatori in banda C e banda L è il fatto che per gli amplificatori in banda L la lunghezza della fibra drogata è superiore. La maggiore lunghezza della fibra consente di usare un livello di inversione inferiore, permettendo di estendere la finestra alle frequenze lunghezze d'onda maggiori (grazie alla struttura chimica dell'Erbio ne silicio) e garantendo nel contempo un buon guadagno.
Negli EDFA si usano comunemente due bande per i segnali di pompa, 980 nm e 1480 nm. La banda a 980 nm presenta una cross section di assorbimento maggiore ed è usata generalmente dove sia richiesto un basso rumore. La banda di assorbimento è piuttosto stretta, quindi tipicamente è necessario che la sorgente laser sia stabilizzata in lunghezza d'onda. La banda a 1480 ha una cross-section di assorbimento più bassa ed è usata di solito in amplificatori di potenza. Solitamente negli amplificatori vengono utilizzate le due bande in combinazione mediante l'impiego di due o più pompe.
L'amplificatore ottico in fibra è stato inventato da HJ Shaw e Michel Digonnet presso la Stanford University, in California, nei primi anni 1980[1]. L'EDFA è stato dimostrato diversi anni dopo[2][3] da un gruppo formato da David N. Payne, R. Mears e L. Reekie, presso l'Università di Southampton e da un gruppo degli AT & T Bell Laboratories formato da E. Desurvire, P. Becker e J. Simpson[4].