AL MINUTO 67
IL DR Cuscito affronta il lemma tzèlem che lui traslittera selem
( non esiste una traslitterazione codificata ufficiale, entrambi i modi sono corretti )
צֶלֶם
Ragazzi , scusate ma Ateo e il Dr Cuscito fanno un' analisi su micro spezzoni di Mauro ...
con una bagarre da VOMITO ,
hallora, riporto qui uno studiolo che feci nel 2012 sullo tzèlem a consulenza ebraica in questo topic
https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=60610339
La questione su cosa sia veramente nel bereshit lo tzèlem
è ancora
SUB IUDICE .
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MIDRASH
GENESI I , 26
E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
iL TESTO EBRAICO
www.mechon-mamre.org/f/ft/ft0101.htm
וַיֹּאמֶר אֱלֹהִים, נַעֲשֶׂה אָדָם בְּצַלְמֵנוּ כִּדְמוּתֵנוּ; וְיִרְדּוּ בִדְגַת הַיָּם וּבְעוֹף הַשָּׁמַיִם, וּבַבְּהֵמָה וּבְכָל-הָאָרֶץ, וּבְכָל-הָרֶמֶשׂ, הָרֹמֵשׂ עַל-הָאָרֶץ.
בְּצַלְמֵנוּ
BE TZALMENU .
la prima cosa da dire sulla parola in questione è che si tratta di una forma costrutta . ( semikhut )
la base è tzèlem : immagine
צֶלֶם
al plurale tzelamym
צְלָמִים
Detto questo , è importante sapere che il suffisso genitivo in Ebraico NON viene espresso con come una particella fissa , come in latino , ma attraverso una forma chiamata semikut .
Ovvero l' immagine di noi , nostra immagine : avviene con il pronome possessivo ANACHNU'
אֲנַחְנוּ
Quindi , a nostra immagine , immagine di noi è tzèlem anachnù
צֶלֶם אֲנַחְנוּ
e nel semikut diventa
צַלְמֵנוּ tzalmènu
Questo è molto importante perchè la presenza di un semikhut toglie ogni dubbio al valore della particella be
בְּ
ovvero si tratta di un uso strumentale , come specifica il Mittler :
la traduzione più corretta è NELLA NOSTRA IMMAGINE
E' quindi chiaro , in particolare per un non credente , che la tesi di Biglino possa risultare valida, e lo è
in tutti gli effetti nella costruzione grammaticale Ebraica originale .
" a nostra immagine " è in realtà una forzatura . a mia immagine è poi un palese errore .
be , in Ebraico ha sicuramente anche valore di : con .
In particolare nelle forme deittiche
http://it.wiktionary.org/wiki/deittico
ad esempio : con ciò , in Ebraico è : bazot
בָּזֹאת
quindi, la presenza del semikhut in forma deittica legittima correttamente Biglino a leggere il BE come un con , ma per essere un
con dovrebbe ( teoricamente ) esserci il qammatz sotto la bet : ( ovvero una t sotto la lettera , vale per a piena, lunga, grande )
בָּ
mentre invece abbiamo lo shevà ( 2 puntini vericali , valgono per : mancanza )
בְּ
ma qui entriamo nel Pardes ( ho dato il link molte volte ) ovvero l' interpretazione del Tanakh .
www.cabala.org/articoli/pardes.htm
Infatti l' originale del Tanakh non era vocalizzato e i naqdanim ( i punteggiatori ) hanno scelto solo una delle possibili soluzioni.
La possibilità che ci sia un con è concreta, dal punto di vista grammaticale d'origine .
E quindi la tesi di Biglino è assolutamente congrua, per quanto riguarda il substrato semitico.
Per l' uso deittico della particella be significante CON consiglio il MITTLER pag 100/110
http://web.tiscali.it/grammatica/
zio ot
Edited by barionu - 5/4/2021, 08:59