BARABBA, significa figlio del Padre o figlio di Dio.
Lo stesso significato ha il soprannome (ben) Batyah, che i rabbini hanno dato ad Abba Sikra, che significa il capo ( padre) dei Sicari, chiamati anche Berionim ( singolare bariona) come nel Talmud Gittin 56 a:
"I rabbini trovarono il nome bat-yah adatto alla figlia del faraone nel libro dell'Esodo, poiché lei (involontariamente) realizzò il piano divino quando mantenne in vita il salvatore di Israele. Il midrash riferisce che la figlia del faraone ha ricevuto il suo nuovo nome di Bithiah ( bat-yah; letteralmente, la figlia di Dio) da Dio come ricompensa per le sue azioni. Dio le disse: "Mosè non era tuo figlio, eppure lo hai chiamato tuo figlio; non sei mia figlia, ma ti chiamo figlia mia "( Lev. Rabba 1: 3). Il versetto in Cronache servì come base per varie esposizioni riguardanti la figlia di Faraone (vedi anche sotto). I rabbini chiedono perché Chronicles si riferisca a lei come "la sua moglie giudea [o ebrea]", poiché era un'egiziana. Rispondono che Bithiah ha ricevuto questa denominazione perché ha ripudiato l'idolatria"
(BT Megillah 13a).
BARABBA o (ben) BATIAH,che hanno lo stesso significato di "figlio di Dio" era dunque lo storico Simone bar Giora ( la persona che da tempo sostengo sia il Simone bariona detto Pietro).
Come il BARABBA evangelico, fu lui che venne preferito dagli ebrei al posto del Re Giudei ( lo storico Giovanni di Giascala, che occupò il Tempio Gerusalemme, interrompendo i riti sacrificali):
Libro IV:572 Si radunarono allora a consiglio con i sommi sacerdoti per deliberare come difendersi dal loro assalto. Libro IV:573 Ma il Dio sconvolse le loro menti ed essi pensarono di ricorrere a un rimedio peggiore del male; infatti per liberarsi di Giovanni decisero di far entrare Simone, cioè di attirarsi un secondo padrone, e per di più sollecitandolo con le preghiere. Libro IV:574 La decisione venne eseguita e il sommo sacerdote Mattia fu inviato a pregare quel Simone, che tanto avevano temuto, di voler entrare in città. Unirono le loro insistenze anche tutti quelli che erano stati costretti a fuggire da Gerusalemme per gli Zeloti e che desideravano di recuperare case e averi. Libro IV:575 Simone acconsentì con grande degnazione di far loro da padrone e fece il suo ingresso come per liberare la città dagli Zeloti, acclamato dal popolo quale salvatore e protettore; Libro IV:576 ma quando fu dentro col suo esercito non pensò che al suo potere, considerando quelli che l'avevano invocato non meno nemici di coloro contro cui era stato invocato.
Stando alle testimonianze dei rabbini aiutò Giovanni ( ben Zakkai ) a fuggire da Gerusalemme, iscenando la sua morte ( Gittin 56 a ). Giovanni di fatto fu il Salvatore d'Israele, poiché salvò i saggi, la discendenza di Davide e la legge di Dio (la Torah) dalla furia devastatrice dei romani, fondando un nuovo Sinedrio a Yavne.
Simone bar Giora, prese in consegna da parte sua i discepoli armati di Giovanni, rimase a difendere Gerusalemme e catturato (travestito da Messia), morirà giustiziato a Roma, dopo essere stato incarcerato nel Mamertino ( dove la Chiesa, vuole il suo Simon Pietro).
Morendo al posto del Re che non regnò Giovanni, Simone bar Giora si configura anche come primo candidato storico assimilabile a Simone da Cirene, che stando agli gnostici morì al posto del Cristo.
Cirene del resto, è il punto di partenza della seconda rivolta giudaica, istigata probabilmente dai figli o discendenti di Simone o comunque da qualche membro di spicco che ha preso il comando dei Sicari dopo la morte di Simone:
Libro VII:437 - 11, 1. La demenza dei sicari contagiò come una malattia le città attorno a Cirene.
Storicamente non è esistito nessun aspirante Messia, che sotto Ponzio Pilato si è fatto Re a Gerusalemme, interrompendo i riti sacrificali nel Tempio, causando nello stesso tempo l'ira dei sacerdoti! I Cristiani si rifanno palesemente alla storia di Giovanni di Giascala, che si fece re a Gerusalemme, proponendosi come protettore e Salvatore della città. Soltanto con lui, i sacerdoti e il popolo, decisero di cambiarlo con un altro Salvatore e protettore. Gesù significa Salvatore e soltanto in questa parte di storia, prima della caduta del Tempio, che i giudei vennero messi davanti ad un scelta di un Salvatore, con i romani che non potendo dire la loro, perchè erano fuori dalla mura e non perché un improbabile Ponzio Pilato si lavò le mani. Due Salvatori e due Gesù quindi, tornando alla lezione di Matteo, il popolo doveva scegliere tra il Gesù a favore dei romani e della resa di Gerusalemme e il Gesù Barabba che voleva combattere contro i romani.
Il popolo dovette quindi scegliere tra il pacifico e non antiromano Salvatore Giovanni o il massacratore dei romani Abba il Sicario o ben Batyah, detto il figlio di Dio ( Barabba o Batyah, hanno entrambi lo stesso significato)! Il popolo scelse il Salvatore (Gesù) antiromano e questa scelta, portò la distruzione di Gerusalemme e del suo Tempio.
Come al solito questa non è un ipotesi, ma l'unica vera storia che può aver ispirato gli evangelisti.
Non è esistito nessun Gesù e nessun Barabba. La vita di Gesù è un'allegoria del sole, per maggiore precisione del sole nascente fra il solstizio d'inverno e l'equinozio di primavera, che viene sostituito da un altro Gesù-Barabba che chiude il ciclo solare fino al solstizio d'estate. Ma il nome Barabba non genera nessun sospetto? Dove è riportato nella storia che vi era l'usanza di liberare un prigioniero a Pasqua? Il racconto evangelico è un adattamento del mito egizio perché occorreva aggiornare un altro mito: quello delle Ere.
Una variante del Talmud, asserisce che gli Zeloti non volevano arrendersi ai romani e costrinsero il pacifico Yochannan a ben Zakkai a consegnarsi ai romani, consegnando di fatto Gerusalemme a ben Batiah ( Simone bar Giora ).
Non è esistito nessun Gesù e nessun Barabba. La vita di Gesù è un'allegoria del sole, per maggiore precisione del sole nascente fra il solstizio d'inverno e l'equinozio di primavera, che viene sostituito da un altro Gesù-Barabba che chiude il ciclo solare fino al solstizio d'estate. Ma il nome Barabba non genera nessun sospetto? Dove è riportato nella storia che vi era l'usanza di liberare un prigioniero a Pasqua? Il racconto evangelico è un adattamento del mito egizio perché occorreva aggiornare un altro mito: quello delle Ere.
Tutti i miti proposti e non, hanno origini antichissime: discendono tutte dall'era minoica e dall'uccisione del Toro (ovviamente cornuto ). Il mito nasceva semplicemente prendendo spunto dal movimento degli astri di circa 4000 anni fa, il periodo in cui il sole (Mitra e simili), eclissava (o uccideva ) la costellazione del Toro. Tale periodo corrispondeva con l'equinozio primaverile e la rinascita della natura che da vita e sostentamento all'umanità. X Maggiori dettagli : https://originidellereligioni.forumfree.it...9326126#newpost Dopo il segno Toro ( e dalla sua uccisione) troviamo il segno dell'ariete che anticamente dava il via al nuovo anno, indicando l’inizio di un ciclo, di quella rinascita della natura data dal sorgere del Sole al di sopra dell’equatore celeste. Per questo stiamo parlando di un segno zodiacale che incarna l’energia primordiale, l’inizio del tutto, il Big Bang. L'ariete è stato associato a Satana e come segno o simbolo lo ritroviamo anche nelle raffigurazioni egiziane e sostanzialmente aveva lo scopo di dare la forza al carro celeste del Dio sole Ra di risorgere. In questi esempi addirittura la testa dell'ariete ( l'immagine di Satana ), diventa la testa del Dio Sole Ra:
Anche libro del Levitico 16, 1-34, in piena era dell'ariete, si parla del CAPRO ESPIATORIO.
Dopo questo segno, stando in tema di precessione degli equinozi, fatti passare in passato per grandi misteri, eccoci arrivati al segno successivo: la costellazione dei pesci. La resurrezione di Gesù dopo 3 giorni, prende spunto dal pesce di Giona. Lo stesso nome di Gesù è stato tratto dalla costellazione dei pesci...o meglio dal pesce.
La parola pesce in greco si scrive IXTHYC (ichtùs). Le lettere di questa parola, disposte verticalmente, formano questo acrostico: Iesùs Christòs Theòu Uiòs Sotèr, che significa: Gesù Cristo, Figlio di Dio Salvatore.
Diversamente da 4000 anni fa, nel periodo di Gesù il sole entrava nella costellazioni dei pesci nel periodo dell’equinozio di primavera è questo, come avveniva 4000 anni nel segno del Toro, era l'inizio della primavera, della rinascita della natura e dei suoi frutti, che da sempre danno sostentamento e vita a tutta l'umanità! È così che si passò dal sacrificio del Toro al sacrificio di Gesù!
